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    WIIT, Christoph Herrnkind è il nuovo amministratore delegato di Econis AG

    (Teleborsa) – Il Gruppo WIIT, dall’aprile 2024 proprietario di Econis AG, con sede a Dietikon, Svizzera, ha nominato Christoph Herrnkind nuovo CEO di Econis AG. Christoph Herrnkind assume la nuova posizione in aggiunta al suo attuale ruolo di CEO di WIIT AG in Germania.Con oltre 20 anni di esperienza e numerosi incarichi dirigenziali, Christoph Herrnkind è un esperto riconosciuto nel settore IT europeo. Nel suo nuovo ruolo, guiderà l’orientamento strategico e l’ulteriore sviluppo di Econis AG come parte del Gruppo WIIT per servire in modo ottimale i requisiti in continua evoluzione del mercato.Con effetto immediato, il Comitato esecutivo di Econis AG sarà composto dal nuovo CEO Christoph Herrnkind e dall’attuale CFO Roger Bruder. Oscar Schwark, il precedente CEO, lascia l’azienda. Con l’acquisizione di Econis AG nella prima metà del 2024, il Gruppo WIIT ha continuato la sua espansione in Europa nell’ambito del progetto Cloud4Europe e ha raggiunto un mercato ad alto potenziale in Svizzera. Il progetto Cloud4Europe mira a posizionare il Gruppo WIIT come leader di mercato europeo nel cloud per applicazioni e infrastrutture critiche. LEGGI TUTTO

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    USA, cresce a luglio il deficit commerciale

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di luglio, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 78,8 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 73 miliardi di dollari di giugno (dato rivisto da -73,1 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta in linea con le stime degli analisti. Le esportazioni sono aumentate a 266,6 miliardi, mentre le importazioni sono salite a 345 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Carburanti in calo nel 2024: risparmio per gli automobilisti

    (Teleborsa) – Secondo un’analisi del Codacons, il prezzo dei carburanti è calato sensibilmente rispetto allo scorso anno. Nella settimana dal 26 agosto al 1 settembre 2024, il prezzo medio della benzina è stato di 1,795 euro al litro, mentre il gasolio si è attestato a 1,668 euro/litro.Rispetto al 2023, quando i prezzi della benzina sfioravano i 2 euro al litro e quelli del gasolio erano ancora più elevati, il risparmio è significativo: -8,1% per la verde e -10,1% per il diesel. Questo si traduce in un risparmio di circa 8 euro per un pieno di benzina e 9,3 euro per un pieno di gasolio.Tuttavia, nonostante il calo generale, i listini sulle autostrade restano più elevati rispetto alla rete urbana. Il prezzo della benzina in modalità self-service sulle autostrade è di 1,888 euro al litro, con un differenziale di 9,3 centesimi rispetto alle aree urbane. Ancora più marcata la differenza per il diesel, che in autostrada costa 1,780 euro al litro, ben 11 centesimi in più.Questi dati, diffusi dal Mase e analizzati dal Codacons, mostrano un trend positivo per gli automobilisti, ma evidenziano anche le disparità ancora presenti tra rete urbana e autostradale. LEGGI TUTTO

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    USA, domande mutuo estendono crescita

    (Teleborsa) – Accelerano le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 30 agosto, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento dell’1,6%, dopo il +0,5% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è calato dello 0,3%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un deciso incremento del 3,3%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi marginalmente al 6,43% dal 6,44% della settimana precedente.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Commerzbank in rosso nonostante vendita quota Stato

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Commerzbank, che presenta una flessione dell’1,76% a Francoforte, a dispetto della notizia relativa alla vendita della quota del 16% un mano al governo tedesco dalla crisi finanziaria del 2008. Un fattore che aumenta la contendibilità della banca. Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice DAX, evidenzia un rallentamento del trend della banca tedesca rispetto all’indice della Borsa di Francoforte, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Lo scenario tecnico di Commerzbank mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 12,62 Euro con area di resistenza individuata a quota 13. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom identificabili in area 12,37. LEGGI TUTTO

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    Milano in rosso. L’Europa fa peggio su timori recessione

    (Teleborsa) – Tutte in calo le principali Borse europee, inclusa Piazza Affari, che al pari degli altri mercati sconta prospettive di una recessione in USA e in Europa. Questo ha alimentato una certa avversione al rischio, che penalizza l’azionario.I dati degli ultimi giorni sui PMI dei servizi e del manifatturiero non hanno tratteggiato una situazione favorevole dell’economia. Un tema molto negativo che non riesce più ad essere controbilanciato dalla prospettiva di un taglio dei tassi della Fed e della BCE, che secondo gli operatori potrebbe arrivare tardivo.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,105. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 2.489,6 dollari l’oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell’1,75%. LEGGI TUTTO

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    Parità di genere, BPER ottiene la certificazione IDEM Gender Equality 2024

    (Teleborsa) – Il Gruppo BPER ha ottenuto la certificazione IDEM Gender Equality 2024, un importante riconoscimento rivolto alle imprese più attente alla parità di genere e che hanno attivato politiche aziendali in quest’ambito. “Questa certificazione, ottenuta grazie alla partecipazione attiva di BPER Banca, Banco di Sardegna, Bibanca e Banca Cesare Ponti, – commenta BPER in una nota – rappresenta una tappa significativa nel percorso verso l’ottenimento della Certificazione di Genere UNI PDR 125:2022, uno degli obiettivi del piano di azione aziendale a supporto della parità di genere”.”Siamo estremamente orgogliosi di aver ottenuto la certificazione IDEM, un traguardo che – ha affermato Andrea Merenda, Chief Human Resource Officer di BPER Banca – testimonia il nostro impegno costante nel promuovere la parità di genere e nel favorire un ambiente di lavoro sempre più inclusivo, equo erispettoso per tutti i nostri dipendenti. Il Gruppo BPER ha dimostrato una costante attenzione alla crescita delle quote delle donne in posizioni di responsabilità, anche attraverso programmi di empowerment e sviluppo della leadership al femminile, percorsi di formazione manageriale e di coaching. Sono tutti presupposti fondamentali per il miglioramento continuo e per il successo a lungo termine del Gruppo”.IDEM è la start-up universitaria nata dalla collaborazione tra docenti, ricercatrici e ricercatori della Fondazione Marco Biagi, ente di ricerca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia specializzato nell’analisi delle relazioni di lavoro, e Job Pricing, società di consulenza nell’ambito delle politiche retributive. Lo strumento di misurazione e certificazione della parità di genere nei luoghi di lavoro (IDEM index) è basato su un rigoroso metodo scientifico data-driven, che prende in considerazione quattro dimensioni aziendali fondamentali: carriera, retribuzione, organizzazione e cultura.”Siamo orgogliosi di conferire la Certificazione IDEM al Gruppo BPER, un riconoscimento – ha dichiarato Nicole Boccardini, Operations Manager di IDEM – che premia l’impegno concreto del Gruppo nel promuovere la parità di genere. Attraverso l’IDEM Index, BPER ha dimostrato attenzione edeccellenza nelle aree chiave legate al raggiungimento della parità di genere. Questa certificazione identifica BPER come un modello per il settore bancario e un esempio di come l’inclusione possa guidare il successo aziendale”.”Il Gruppo BPER – si legge nella nota – continua a dimostrare il suo impegno verso la parità di genere in qualità di socio ordinario di Valore D, associazione di grandi imprese che sostiene la leadership femminile in azienda, e attraverso iniziative come ‘A Pari Merito’, il programma interno per valorizzare l’unicità e combattere i pregiudizi, oltre astrumenti di welfare aziendale volti ad assicurare un buon equilibrio tra vita privata e professionale, come smartworking, forme di flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro, un nuovo piano welfare arricchito di servizi per il benessere fisico e mentale, e percorsi tesi alla valorizzazione e allo sviluppo delle competenze professionali e personali. Tra questi, ‘Women on line academy – women in charge’, percorso di empowerment al femminile e ‘Start me up’, format del percorso di talent management dedicato alle donne e il percorso manageriale Exempla. Anche per questo, BPER nel 2024 si è confermata per il quinto anno consecutivo tra i ‘Top Employers Italia’. Inoltre, il Gruppo è attivo in numerose iniziative sul territorio per promuovere la diversità e l’inclusione, incluso il sostegno all’associazione D.i.Re. – Donne in rete contro la violenza, che combatte la violenza economica e mira a rendere le donne autonome”. LEGGI TUTTO

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    Terziario, S&P Global: “In Italia prima contrazione ordini del 2024”

    (Teleborsa) – Ad agosto continua a crescere l’economia terziaria italiana ma la crescita dell’attività è stata solo marginale con la prima contrazione registrata dai nuovi ordini. Allo stesso tempo, la pressione dei costi si è ridotta fino ad arrivare al valore minore da aprile 2021. L’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria in Italia è lievemente diminuito passando da 51,7 di luglio a 51,4 di agosto e segnalando un altro mese di crescita della produzione. È quanto rileva S&P Global nel report “HCOB PMI Composito dell’Eurozona”.”Anche se in marginale espansione, si tratta dell’incremento più debole in sette mesi”, sottolineano gli analisti. Come segnale positivo, la creazione occupazionale è stata sostenuta, con un tasso di crescita ancora storicamente elevato malgrado sia rallentato per il terzo mese consecutivo. Anche se le aziende monitorate si sono di nuovo mostrate fiduciose in merito all’attività futura, il livello di ottimismo è stato il più debole da ottobre dello scorso anno. Analizzando i dati PMI finali del Settore Terziario in Italia, Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha ricordato che “resta la forza trainante dell’economia. Tuttavia, sta diventando sempre più evidente quanto questa trazione economica stia perdendo vigore ed efficacia. È dall’inizio del secondo trimestre che si avverte un notevole rallentamento della crescita, anche se il settore terziario di agosto segnala ancora un’espansione con l’indice HCOB PMI a 51,4 punti”. La crescita, ha detto, “va in parallelo con prezzi in salita. I costi sostenuti dalle aziende terziarie italiane continuano a salire rapidamente, con il campione intervistato che riporta spese maggiori per il personale e i servizi di supporto. Come segnale positivo, l’inflazione dei costi è notevolmente rallentata rispetto al mese precedente, toccando i minimi in 40 mesi. Al contrario, le tariffe applicate ai clienti finali salgono molto più lentamente, evidenziando le difficoltà delle aziende nel trasferire l’aumento dei costi ai clienti”. Le prospettive future del settore terziario italiano – ha avvertito l’analista – “non danno di certo speranza. Rispetto a luglio, sia il volume di ordini totale che estero è diminuito, insieme al lavoro inevaso, aumentando l’incertezza su uno slancio futuro. Se ci si aspetta ancora una crescita nei prossimi 12 mesi, il livello di ottimismo è significativamente inferiore alla media storica. Alcune aziende del terziario hanno espresso preoccupazione sulla situazione economica italiana, che si rispecchia anche nell’andamento occupazionale. Le assunzioni continuano, ma ad un tasso notevolmente rallentato, mostrando un settore che, anche se in espansione, sta perdendo vigore”. L’Indice HCOB PMI sulla Produzione Composita in Italia ad agosto si attesta a 50,8 punti, con un leggero rialzo rispetto a 50,3 di luglio, “segnalando una leggera espansione dell’attività del settore privato” sottolinea S&P Global. “Il settore manifatturiero ha di nuovo ridotti i volumi di produzione” e “anche le aziende terziarie hanno segnalato ad agosto una riduzione dei nuovi ordini, causando quindi la prima contrazione del flusso delle commesse in entrata in otto mesi”. Ad agosto, vista la forte riduzione del lavoro inevaso nel settore privato italiano, si sono inoltre registrati ampi segnali di capacità in eccesso. Anche se elevata, chiosa S&P Global, la pressione dei costi di agosto affrontata dalle aziende manifatturiere e terziarie è diminuita. Nel frattempo, con il settore manifatturiero che ha scelto di aumentare i prezzi di vendita, il tasso di inflazione corrispettivo è aumentato. LEGGI TUTTO