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    Zona Euro, EUROSTAT lima stime PIL 2° trimestre

    (Teleborsa) – La crescita della Zona Euro è stata rivista al ribasso nel 2° trimestre del 2024, secondo quanto comunicato oggi dall’Ufficio statistico europeo EUROSTAT, che ha pubblicato la seconda stima del PIL.Nel secondo trimestre del 2024, il PIL registra una variazione pari a +0,2% su base trimestrale, rispetto al +0,3% della prima stima e del consensus.Su anno si registra un aumento dello 0,6% come nella prima lettura e contro il +0,4% rilevato in precedenza. LEGGI TUTTO

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    Francia, frenano a luglio produzione industriale e manifatturiera

    (Teleborsa) – Torna a frenare la produzione industriale francese nel mese di luglio. L’output complessivo della seconda economia europea ha mostrato una variazione negativa dello 0,5% su base mensile, contro il -0,3% delle stime degli analisti e il +0,8% del mese precedente. Lo comunica l’Ufficio di statistica nazionale (INSEE), aggiungendo che anche la produzione manifatturiera ha riportato su base mensile un decremento dello 0,9%, dopo il +0,8% di giugno.Su anno la produzione di tutta l’industria ha registrato una discesa del 2,3% e una flessione del 3% quella manifatturiera.(Foto: © Tomas Griger / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Borse europee prudenti. Focus su lavoro USA

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con la lente degli investitori sui dati del mercato del lavoro negli Stati Uniti, attesi nel primo pomeriggio. In Europa, i dati già usciti hanno certificato le difficoltà della Germania, con il crollo della produzione industriale a luglio, facendo peggio delle attese.Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,112. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.518,9 dollari l’oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 69,5 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +140 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,55%.Tra le principali Borse europee in rosso Francoforte, che evidenzia un deciso ribasso dello 0,72%; debole Londra, che registra una flessione dello 0,46%, e si muove sotto la parità Parigi -0,59%. Giù Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,65%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 35.571 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo A2A (+0,92%), DiaSorin (+0,54%) e Hera (+0,51%).Le peggiori performance, invece, si registrano su BPER, che ottiene -2,28%.Spicca la prestazione negativa di Banca MPS, che scende del 2,26%.Unipol scende dell’1,59%.Contrazione moderata per Banco BPM, che soffre un calo dell’1,46%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Acea (+1,64%), Cembre (+0,79%), Sanlorenzo (+0,73%) e Caltagirone SpA (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su LU-VE Group, che prosegue le contrattazioni a -2,57%.Calo deciso per Danieli, che segna un -2,38%.Sotto pressione Moltiply Group, con un forte ribasso del 2,15%.Soffre MFE A, che evidenzia una perdita dell’1,74%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Venerdì 06/09/202401:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso -0,2%; preced. 0,1%)08:00 Germania: Produzione industriale, mensile (atteso -0,4%; preced. 1,7%)08:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 21 Mld Euro; preced. 20,4 Mld Euro)08:00 Germania: Produzione industriale, annuale (preced. -3,92%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -2,5 Mld Euro). LEGGI TUTTO

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    Germania, crolla la produzione industriale a luglio. Peggio di attese

    (Teleborsa) – Frena la produzione industriale tedesca a luglio. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento mensile del 2,4%, dopo il +1,7% di giugno. Le stime degli analisti erano per un calo dello 0,4%. Su base annua si evidenzia un calo del 5,3% maggiore del -3,6% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, il crollo dei prezzi convince l’Opec+ a ritardare il piano per l’aumento della produzione

    (Teleborsa) – I membri dell’OPEC+ hanno alla fine deciso di ritardare di due mesi l’aumento della produzionedi petrolio che era previsto per ottobre. La conferma alle indiscrezioni che circolavano da giorni è arrivata direttamente dal Segretariato dell’OPEC. Il mese prossimo sarebbe dovuto partire infatti il piano che dopo un incremento iniziale di 180.000 barili al giorno sarebbe dovuto arrivare a restituire gradualmente al mercato 2,2 milioni di barili al giorno nei mesi successivi. Il programma quindi partirà da dicembre e proseguirà fino a novembre del prossimo anno.Il taglio di 2,2 milioni di barili al giorno era stato intrapreso da Algeria, Iraq, Kazakistan, Kuwait, Oman, Russia, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti come azione volontaria e quindi non rientra nella politica ufficiale vincolante per tutti i membri della coalizione OPEC+.La decisione è stata presa dopo il crollo del prezzo del petrolio registrata nelle ultime settimane. I futures sul greggio, che sono crollati nella prima parte della settimana, sono tornati a crescere leggermente nella giornata di ieri, con il contratto Ice Brent con scadenza di novembre scambiato a 73,63 dollari al barile, in aumento dell’1% rispetto all’accordo precedente. Il contratto Nymex di ottobre del primo mese era di 70,17 dollari al barile, l’1% in più rispetto al precedente prezzo di chiusura. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 6 settembre 2024

    (Teleborsa) – Venerdì 06/09/202401:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso -0,2%; preced. 0,1%)07:00 Giappone: Leading indicator (atteso 109,4 punti; preced. 109 punti)08:00 Germania: Produzione industriale, mensile (atteso -0,4%; preced. 1,7%)08:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 21 Mld Euro; preced. 20,4 Mld Euro)08:00 Germania: Produzione industriale, annuale (preced. -3,92%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -2,6 Mld Euro)08:45 Francia: Bilancia commerciale (atteso -6,5 Mld Euro; preced. -6,1 Mld Euro)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso -0,3%; preced. 0,8%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. -1%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (atteso 0,2%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso 0,6%; preced. 0,4%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 0,3%; preced. 0,3%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 164K unità; preced. 114K unità)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 4,2%; preced. 4,3%) LEGGI TUTTO

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    Francia, Macron sceglie Barnier come primo ministro

    (Teleborsa) – Il presidente francese EmmanuelMacron ha nominato primo ministro l’ex commissario europeo e negoziatore per l’Ue nelle trattative per Brexit Michel Barnier. “Il presidente della Repubblica ha nominato primo ministro Michel Barnier, incaricandolo di instaurare un Governo di unificazione al servizio del Paese e dei francesi”, si legge in una nota diffusa dall’Eliseo in un comunicato stampa. “Questa nomina arriva dopo un ciclo di consultazioni senza precedenti durante il quale, in conformità con il suo dovere costituzionale, il Presidente ha assicurato che il Primo ministro e il futuro Governo riunissero le condizioni per essere i più stabili possibili”, ha aggiunto il comunicato.Barnier succede al 35enne Gabriel Attal. A 73 anni è il più anziano primo ministro nella storia della Quinta Repubblica francese, prendendo il posto più giovane di sempre. Barnier è stato per la prima volta ministro nel 1993, poi tre volte durante le presidenze di Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy. È stato due volte commissario europeo a Bruxelles, poi, tra il 2016 e il 2021, ha guidato le trattative per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, suscitando fiducia e apprezzamento tra molti Stati membri.La nomina di Michel Barnier è stata criticata delle forze politiche di sinistra, riunite nel Nuovo Fronte Popolare (Nfp). Il segretario del partito socialista, Olivier Faure, ha scritto sui suoi canali social che “il negazionismo democratico ha raggiunto il suo apice: un primo ministro del partito che si classificava al quarto posto e che non ha nemmeno partecipato al fronte repubblicano. Stiamo entrando in una crisi di regime”. Per Mathilde Panot di La France Insoumise (Lfi), il presidente Emmanuel Macron non ha rispettato la “sovranità popolare” e la “scelta risultante dalle urne”.Il partito di destra del Rassemblement National (Rn) ha invece fatto sapere che “giudicherà il suo discorso di politica generale nel merito” prima di decidere sulla censura. “Chiederemo che le principali questioni urgenti che i francesi devono affrontare – potere d’acquisto, sicurezza e immigrazione – vengano finalmente affrontate e ci riserviamo tutti i mezzi di azione politica se ciò non avverrà nelle prossime settimane”, ha scritto il suo leader Jordan Bardella su X. LEGGI TUTTO

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    Greenthesis, richieste di vendita al 51,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito della procedura che prevede l’obbligo di acquisto di azioni Greenthesis, a norma dell’articolo 108, comma 2, del D.Lgs. 58/1998 (detenzione di una partecipazione superiore al 90% del capitale), risulta che oggi 5 settembre 2024 sono state presentate richieste di vendita per 767.256 azioni.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 7.931.285, pari al 51,3% del totale oggetto della procedura.L’offerta è iniziata il 19 agosto 2024 e terminerà il 12 settembre 2024.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie acquistate sul mercato nei giorni 11 e 12 settembre 2024 non potranno essere oggetto delle Richieste di Vendita.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO