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    Pirelli, nel 2024 ricavi +1,9%. Conferma target 2025 e prepara piano anti dazi

    (Teleborsa) – Pirelli chiude il 2024 con risultati sopra il target fissato dalla società: ricavi pari a 6,7 miliardi (+1,9%), un utile operativo (ebit adjusted) di 1,06 miliardi (+5,9%), un utile netto pari a 501,1 milioni (+1%) e un flusso di cassa ante dividendi positivo per 534 milioni.A fine 2024, la posizione finanziaria netta ammonta a -1.925,8 milioni (-2.261,7 mln al 31 dicembre 2023), meglio del target pari a circa 1,95 miliardi. OutlookPer il 2025, “malgrado la forte volatilità del contesto” Pirelli conferma gli obiettivi previsti dal piano con ricavi attesi tra 6,8 e 7 miliardi, un Ebit Margin Adjusted pari a circa 16% e un flusso di cassa netto ante dividendi compreso tra 0,55 e 0,57 miliardi di euro.DaziPirelli “in caso di introduzione di dazi, sta definendo un piano di mitigazione con l’obiettivo di garantire i target di piano di generazione di cassa e di riduzione del debito e la parte bassa della guidance sull’Adjusted Ebit”, si legge nella nota dei risultati preliminari per il 2024, i cui il Gruppo spiega che i target per il 2025 “non includono l’impatto di eventuali dazi USA considerata l’incertezza su applicazione, modalità e tempistiche di tali misure. “Lo scenario globale nel 2025, si legge, è in continua evoluzione ed è caratterizzato da un rischio crescente a livello geopolitico per le incertezze commerciali legate alla potenziale introduzione di dazi, con conseguenti impatti sulla crescita economica, sull’inflazione e sui consumi”. LEGGI TUTTO

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    G20, Giorgetti: “Crescita globale lenta, politica favorisca investimenti ad alto impatto”

    (Teleborsa) – “L’economia globale affronta una crescita lenta, bassa produttività e rischi derivanti dall’elevato debito in molti mercati emergenti, dal cambiamento climatico e dalla demografia. Questi scenari sono aggravati dall’invasione russa dell’Ucraina, con possibili aumenti dei prezzi delle materie prime e crescenti tensioni geopolitiche e commerciali”. È quanto ha affermato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nell’intervento alla sessione G20 dedicata al rafforzamento della cooperazione per la crescita macroeconomica. “Il protezionismo, le barriere al commercio e l’incertezza politica – ha proseguito Giorgetti – minacciano la crescita e le catene del valore globali, aumentando i costi di produzione e l’inflazione e indebolendo la resilienza economica”. Secondo il ministro “la politica dovrebbe bilanciare il sostegno alla crescita e la sostenibilità fiscale, dando priorità all’efficienza della spesa e indirizzando le risorse verso investimenti ad alto impatto”. Come G20 – ha concluso Giorgetti – “dobbiamo continuare a monitorare i rischi economici e i cambiamenti strutturali, promuovendo il dialogo su questi temi in linea con le priorità proposte dalla presidenza”. In occasione di una riunione ristretta dei ministri europei del G20 Giorgetti ha espresso la sua posizione riguardo all’aumento delle spese per la difesa. Una posizione ribadita nel corso del bilaterale con il ministro delle finanze polacco Andrzej Domanski. “Aumentare la spesa per la difesa – ha detto Giorgetti – deve essere un obiettivo teso a rilanciare l’industria e la crescita. Per questo bisogna immaginare un Recovery Plan per la difesa. Se ogni Paese inizia a muoversi autonomamente aumenteranno inevitabilmente i costi per lo Stato in modo irrazionale”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive. Record per Piazza Affari

    (Teleborsa) – Brilla Piazza Affari, insieme alle principali Borse Europee. Bilancio decisamente positivo anche a Wall Street, con l’S&P-500 che vanta un progresso dello 0,79%, in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali, da parte dei Nvidia, dopo la chiusura del mercato.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,051. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.913 dollari l’oncia. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 69,03 dollari per barile.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +106 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,49%.Tra le principali Borse europee ottima performance per Francoforte, che registra un progresso dell’1,71%, denaro su Londra, che registra un rialzo dello 0,72%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dell’1,15%. Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dell’1,32%, consolidando la serie di quattro rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 41.517 punti.Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 26/02/2025 è stato pari a 4,46 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 4,14 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,78 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, buona performance per Campari, che cresce del 3,37%.Sostenuta Intesa Sanpaolo, con un discreto guadagno del 3,34%.Buoni spunti su Unicredit, che mostra un ampio vantaggio del 3,09%.Ben impostata BPER, che mostra un incremento del 2,76%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Stellantis, che ha chiuso a -4,05%.Calo deciso per Saipem, che segna un -2,91%.Sotto pressione STMicroelectronics, con un forte ribasso del 2,52%.Piccola perdita per Nexi, che scambia con un -0,53%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, MARR (+7,93%), Ferragamo (+4,95%), Carel Industries (+3,93%) e Tinexta (+3,51%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Lottomatica, che ha archiviato la seduta a -2,12%.Soffre MFE B, che evidenzia una perdita dell’1,75%.Preda dei venditori MFE A, con un decremento dell’1,54%. LEGGI TUTTO

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    Accordo su terre rare, Zelensky: “Spero di incontrare Trump venerdì”

    (Teleborsa) – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di sperare di incontrare venerdì a Washington il presidente Usa Donald Trump. L’accordo con gli Usa sulle terre rare è un “inizio”, un “accordo quadro” e il suo “successo” dipenderà dai colloqui con Trump, ha aggiunto Zelensky.”Questo è un inizio, è solo un accordo quadro” e “potrebbe rivelarsi un grande successo o semplicemente scomparire”, ha detto sottolineando che “dipenderà dai miei colloqui” con il presidente americano.Zelensky ha quindi affermato di aver visionato personalmente il documento sulle terre rare e, a suo avviso, le principali questioni da lui sollevate sono recepite. “La cosa principale per me era che non siamo debitori”, ha sottolineato.Confermando il suo desiderio di incontrare Trump a Washington, il presidente ucraino ha dichiarato che chiederà al suo omologo americano se intende “fermare” gli aiuti all’Ucraina. “La mia domanda (a Trump) sarà molto diretta: gli Stati Uniti interromperanno il sostegno o no? E potremo acquistare armi se non ci saranno più aiuti?”. Intanto, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che i Paesi europei stanno incitando l’Ucraina a continuare il conflitto di fronte ai “cambiamenti negli equilibri politici”. “Quando gli equilibri politici sull’Ucraina cambiano, come è evidente dal voto nelle Nazioni Unite, l’Europa cerca immediatamente di sabotare questa tendenza, annunciando nuovi grandi pacchetti di aiuti militari a Kiev, incitandola a continuare a combattere”, ha detto Lavrov, citato dall’agenzia Tass, durante una visita in Qatar. LEGGI TUTTO

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    General Motors corre sul circuito di Wall Street

    (Teleborsa) – Effervescente General Motors, che scambia con una performance decisamente positiva del 5,39%.A fare da assist al titolo contribuisce l’annuncio del gruppo automobilistico di un aumento del dividendo trimestrale del 25% a 0,15 dollari per azione e l’approvazione di un programma di acquisto di azioni proprie da 6 miliardi di dollari.Il confronto del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa dell’azienda statunitense che produce autoveicoli rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Lo status tecnico di General Motors mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 48,59 USD, mentre al rialzo l’area di resistenza è individuata a 50,03. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 47,95. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, a Monte San Biagio al via l’iniziativa “100% Fibra Vera”

    (Teleborsa) – Il Comune di Monte San Biagio, in provincia di Latina, è tra i primi in Italia a dire addio al rame per passare alla rete di nuova generazione. Il borgo laziale rientra infatti nei primi cinque centri, da Nord a Sud, selezionati per “100% Fibra Vera”, il programma di Open Fiber finalizzato a promuovere la dismissione del rame nell’infrastruttura di telecomunicazione.FIBRA FINO A CASA Open Fiber ha realizzato a Monte San Biagio una nuova rete in fibra ottica che oggi raggiunge 2.442 case, aziende, uffici pubblici e scuole. L’infrastruttura è stata costruita utilizzando la tecnologia FTTH (Fiber ToThe Home, con cavi posati direttamente negli edifici), l’unica capace di garantire velocità superiori a 1 Gigabit al secondo. Gli operatori partner di Open Fiber, insieme ai fornitori di servizi internet locali, stanno già offrendo connessioni ultraveloci: gli interessati possono controllare la copertura sul sito openfiber.it, contattare un provider e scegliere il piano tariffario più adatto per navigare senza limiti.PIANO BUL Si tratta di un intervento strategico per favorire la digitalizzazione del territorio senza incidere sulle finanze comunali. L’infrastruttura è stata finanziata con fondi regionali ed europei nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL), coordinato da Infratel Italia, società controllata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il supporto della Regione Lazio.100% FIBRA VERA Monte San Biagio è stato scelto da Open Fiber tra i comuni pilota per la copertura estesa della nuova rete in fibra e l’apertura dell’Amministrazione e della comunità locale all’innovazione tecnologica. Il progetto “100% Fibra Vera” prevede una collaborazione tra Comune e azienda per ridurre al minimo i tempi di attivazione degli utenti, favorendo così la transizione dalle vecchie reti in rame alle nuove reti in fibra.”L’adesione di Monte San Biagio al progetto ‘100% Fibra Vera’ segna un passaggio fondamentale per la modernizzazione del nostro territorio e per il futuro della nostra comunità. Siamo orgogliosi di essere tra i primi Comuni in Italia a implementare la transizione dalla rete in rame a un’infrastruttura interamente in fibra ottica, un investimento strategico che garantirà ai cittadini, alle imprese e agli enti pubblici connessioni ultra veloci e affidabili, favorendo al tempo stesso la digitalizzazione di servizi essenziali – commenta il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale –. Questa trasformazione non è solo un salto tecnologico, ma anche un’opportunità concreta di crescita economica e sociale: una rete moderna e performante significa maggiore competitività per le attività produttive locali, più efficienza per la pubblica amministrazione e migliori servizi digitali per scuole e famiglie. Inoltre, il nostro Comune continua a dimostrarsi aperto all’innovazione e pronto a cogliere le sfide del futuro, mettendo al centro il benessere e le esigenze dei cittadini. Ringrazio Open Fiber per la collaborazione e per aver scelto Monte San Biagio come Comune pilota di questa importante iniziativa. Invito tutti i residenti ad approfittare di questa nuova infrastruttura, che rappresenta un valore aggiunto per il nostro territorio e un passo concreto verso un futuro sempre più connesso e digitale”.TRANSIZIONE ALLE RETI FTTH “Con questa iniziativa – afferma Paola Martinez, responsabile Affari istituzionali territoriali di Open Fiber – vogliamo contribuire al progressivo spegnimento delle reti in rame, dimostrando il ruolo cruciale della fibra ottica nello sviluppo delle comunità, soprattutto quelle lontane dai grandi centri urbani. La transizione verso le reti FTTH sta procedendo più lentamente del previsto: senza un intervento normativo mirato, lo spegnimento definitivo del rame rischia di avvenire ben oltre gli obiettivi di connettività Gigabit fissati dall’Italia e dall’UE, compromettendo gli sforzi e gli investimenti tecnologici del Paese per la trasformazione digitale ed ecologica”.OPEN FIBER LA SCELTA CHE TI PREMIA Tutti gli utenti residenziali di Monte San Biagio avranno un’ulteriore opportunità: chi attiverà una connessione ultraveloce attraverso gli operatori partner di Open Fiber entro il 30 giugno 2025, potrà infatti ricevere un voucher di 100 euro da convertire in un Buono Regalo Amazon.it, una gift card di MediaWorld o in un buono carburante. Il termine ultimo per la richiesta dei premi è fissato al 31 agosto 2025. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Istat: “Sei italiani su dieci preoccupati dai cambiamenti climatici”

    (Teleborsa) – Comportamenti, stili di vita, opinioni e atteggiamenti hanno un grande impatto sulla sostenibilità ambientale, con una decisa rilevanza in termini di benessere sociale e qualità della vita. Nel 2024 i cambiamenti climatici si confermano il problema, in tema ambientale, che maggiormente preoccupa i cittadini con più di 14 anni, confermando un primato ormai decennale. Manifestano questa attenzione quasi sei persone su 10 di 14 anni e più (58,1%), dato stabile rispetto al 2023. Seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria, avvertiti dal 51,9% della popolazione, dato in aumento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Meno frequenti sono la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (38,1%), quella per l’inquinamento delle acque (37,9%) e quella per l’effetto serra e il buco nell’ozono (32,6%), preoccupazioni stabili rispetto agli anni precedenti. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” attraverso la quale l’Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali. Altri aspetti preoccupano meno di tre persone su 10: in fondo alla graduatoria ci sono le preoccupazioni per l’inquinamento elettromagnetico, per la rovina del paesaggio e per le conseguenze del rumore sulla salute.Le preoccupazioni legate al clima sono da tempo al centro dell’interesse delle persone di 14 anni e più. Tra queste, tuttavia, la preoccupazione per l’effetto serra, che nel 1998 coinvolgeva quasi sei persone su 10, cala rispetto al primo anno di rilevazione di circa 25 punti percentuali. Al contrario, il timore per i cambiamenti climatici, indicato nel 1998 dal 36,0% delle persone, sale come detto al 58,1% nell’ultimo anno (+22,1 punti percentuali). Valutando nell’insieme i problemi dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici – rileva l’Istat – emerge che l’attenzione della popolazione per la crisi ambientale aumenta in misura decisa a partire dal 2019 (69,2% di cittadini preoccupati), l’anno caratterizzato dal diffondersi in tutto il mondo dei movimenti di protesta studenteschi ispirati ai “FridaysFor Future”. L’indicatore si mantiene quindi stabile negli anni successivi, salvo nel 2021, anno in cui la discesa a un livello del 66,5% è determinata da fattori legati alla pandemia e alla polarizzazione dei cittadini su un altro genere di preoccupazioni connesse alla pandemia (70,8% nel 2020, 66,5% nel 2021, 71% nel 2022 e 70,8% nel 2023).L’inquinamento dell’aria rappresenta, invece, una preoccupazione costante per un cittadino su due da oltre 20anni. Nel 2024 tale preoccupazione segna un aumento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’attenzione al dissesto idrogeologico, sebbene scesa di interesse nell’arco temporale in esame (dal 34,3% nel 1998 al 28,5% della popolazione di 14 anni e più nel 2024), registra un aumento di 2 punti percentuali nel 2024, dopo una crescita di oltre 4 punti percentuali tra il 2023 e il 2022.Le conseguenze degli eventi estremi, che hanno colpito l’Italia anche nel 2024, in primis l’Emilia Romagna e altre regioni del Nord, sono alla base dell’aumento dei livelli di preoccupazione per questo indicatore, così come avvenne nel 2023 a seguito delle frane e delle alluvioni nelle Marche e in Toscana. Nel 2024 si riscontra un aumento sul 2023 pari a 8,7 punti percentuali in Emilia Romagna e di 4 punti nelle regioni del Nord nel complesso.Tra le altre preoccupazioni emerge quella legata alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti che nell’arco di20 anni ha sempre espresso valori importanti, oscillando tra il 39% e il 47%. Tuttavia, negli ultimi due anni tale indicatore (38,1% nel 2024 e 38,9% nel 2023) scende ai minimi storici tra quelli sin qui rilevati.Rispetto all’inquinamento del suolo, dell’acqua e alla distruzione delle foreste il problema più sentito negli anni in esame è l’inquinamento delle acque, che interessa in maniera costante circa il 40% delle persone. La distruzione delle foreste, che preoccupava nel 1998 il 25,2% della popolazione, scende al 20,6% nel 2024. Infine, tra le cinque preoccupazioni prioritarie in tema di ambiente, continua a preoccupare stabilmente oltre due cittadini su 10 la questione dell’inquinamento del suolo (dal 20,3% nel 1998 al 22,2% nel 2024). Circa il 60% delle persone di 14 e più manifesta preoccupazione per cinque (il massimo selezionabile) fra i 15 problemi ambientali citati, valore che si attesta al 73% tra le persone con titolo di studio alto (diploma o laurea), al 60,7% tra coloro che hanno meno di 24 anni (rispetto al 57,1% degli over 55enni) e al 61% tra le donne (58,1% tra gli uomini). Solo una persona su 10 include l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente.I cittadini si dimostrano attenti alla conservazione delle risorse naturali. Nel 2024 la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia è del 71,4%, in lieve calo rispetto al 2023. Si riduce leggermente anche la quota di coloro che sono attenti a non sprecare acqua: il 68,8% contro il 69,8% dell’anno precedente.Dall’indagine emergono differenze fra le varie Regioni. Nel Mezzogiorno si è più propensi ad acquistare prodotti a chilometro zero (29,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (51,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (20,2%). LEGGI TUTTO

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    Salvini: “Investimenti mirati per piccoli Comuni e infrastrutture più sicure”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito l’importanza di sostenere i piccoli Comuni, spesso carenti di infrastrutture, attraverso investimenti mirati. Durante il question time alla Camera, Salvini ha sottolineato che è stato istituito il fondo per gli investimenti stradali nei piccoli Comuni, destinato alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti. Dal suo insediamento al ministero, nel 2023 e nel 2024, tutte le risorse disponibili sono state utilizzate, dimostrando che assegnare fondi direttamente ai sindaci è una strategia efficace. In particolare, sono stati stanziati 38 milioni di euro per 136 Comuni nel 2023 e per altri 151 Comuni nel 2024.Il ministro ha inoltre annunciato che le prime rate dei finanziamenti sono già state erogate ai Comuni che hanno rispettato i termini per l’affidamento dei lavori. Grazie al successo dell’iniziativa, nei mesi finali del 2024 è stato deciso di destinare ulteriori 2,3 milioni di euro al rifinanziamento dei fondi per lo scorrimento della graduatoria, permettendo di finanziare interventi in altri 39 Comuni. Per il 2025, il ministero è pronto ad avviare le procedure per assegnare 12 milioni di euro ai Comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, garantendo fino a 150mila euro di cofinanziamento per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade comunali.Salvini ha anche affrontato il tema dell’applicazione del decreto legislativo n. 209 del 2024 in materia di utilizzo dei lavori subappaltati ai fini della certificazione Soa, difendendone la costituzionalità. Tale decreto è stato introdotto per risolvere le criticità del precedente codice degli appalti, eliminando la possibilità per gli appaltatori di utilizzare i lavori realizzati dai subappaltatori per ottenere la propria qualificazione, evitando così benefici non proporzionati rispetto all’attività svolta. Il ministero monitorerà attentamente la fase attuativa di questa innovazione normativa.Infine, il ministro ha espresso la necessità di reintrodurre le Province per garantire una migliore gestione delle infrastrutture scolastiche e stradali. Ha criticato le riforme passate che ne hanno ridotto il ruolo, affermando che il depotenziamento delle Province ha causato un deterioramento della manutenzione delle scuole superiori e delle strade provinciali, settori fondamentali per i cittadini. LEGGI TUTTO