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    Bifire, ricavi e redditività in calo nel primo semestre

    (Teleborsa) – Bifire, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di materiali per la protezione al fuoco e l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria, ha chiuso il primo semestre del 2024 con Ricavi Totali pari a 19,8 milioni di euro, in calo del 9% rispetto al primo semestre 2023, principalmente a causa del rallentamento del settore dell’edilizia nella prima parte dell’anno, dovuto sia allo scenario macroeconomico ancora penalizzato da tassi di interesse elevati, che alla cancellazione del cosiddetto Superbonus.L’EBITDA si è attestato a 4,4 milioni di euro, in diminuzione del 20% sul primo semestre 2023, un dato che risente principalmente dell’adeguamento della struttura ai due nuovi impianti produttivi di Varedo e Seregno, dei quali è in fase di avviamento la produzione.L’EBITDA Margin (calcolato sui Ricavi Totali) è pari al 22,3%, un livello fisiologico ampiamente atteso e in linea con il primo semestre 2022 e gli anni precedenti, in calo rispetto al dato eccezionale del primo semestre 2023 (25,2%).”Siamo soddisfatti della buona crescita delle vendite dei prodotti per l’edilizia e per l’industria (ad esclusione dei prodotti direttamente legati al Superbonus) nel primo semestre dell’anno sia in Italia che all’estero, a conferma della qualità dei prodotti Bifire e dell’apprezzamento degli stessi sul mercato nazionale e internazionale – ha commentato l’AD Alberto Abbo – Siamo fiduciosi sulle prospettive di crescita future di Bifire, principalmente legate al continuo sviluppo di prodotti innovativi e nuove certificazioni, fattori propulsivi della nostra espansione in Italia e all’estero (con particolare riferimento ai mercati DACH), anche in vista dell’implementazione della Direttiva UE Case green”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Morningstar DBRS: mossa UniCredit alimenta prospettive di ulteriore consolidamento

    (Teleborsa) – “Dopo un lungo e drastico processo di ristrutturazione, che ha incluso aumenti di capitale, cessioni di attività e de-risking, UniCredit è tornata sulla scena europea come uno degli attori più attivi per il potenziale consolidamento del mercato bancario europeo”. Lo afferma Morningstar DBRS dopo che stamattina la banca italiana ha annunciato di aver acquisito una quota di circa il 9% del capitale di Commerzbank. UniCredit ha anche affermato di essere aperta a superare potenzialmente il 9,9% del capitale di Commerzbank una volta ottenute le approvazioni normative.Nell’ottobre dell’anno scorso, UniCredit e Alpha Bank hanno annunciato la fusione delle loro filiali in Romania e una partnership strategica in Grecia, mentre a luglio di quest’anno, il gruppo ha annunciato l’acquisizione della banca digitale belga Aion e Vodeno, un fornitore di servizi bancari basati su cloud. In recenti interviste, il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha affermato che il gruppo sta esaminando potenziali accordi, come un possibile modo per impiegare parte del suo capitale in eccesso.Attualmente, la Germania è il secondo mercato più grande per UniCredit dopo l’Italia. La presenza del gruppo nel Paese risale al 2005, quando UniCredit si è unita a HypoVereinsbank (HVB).”Un accordo con Commerzbank potrebbe creare il potenziale per economie di scala e sinergie nei segmenti corporate, PMI e retail in Germania – scrive Morningstar DBRS – Commerzbank è una banca leader per il Mittelstand tedesco, la spina dorsale della più grande economia europea. La Germania è anche il principale partner economico dell’Italia sia in termini di esportazioni che di importazioni. Un accordo potrebbe anche sostenere un’ulteriore espansione nell’Europa centrale, attraverso mBank, una delle più grandi banche in Polonia, attualmente controllata da Commerzbank”. LEGGI TUTTO

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    Amundi SGR, Francesco Sandrini nominato Chief Investment Officer

    (Teleborsa) – Amundi, primo asset manager europeo e tra i primi 10 operatori a livello mondiale, ha annunciato la nomina di Francesco Sandrini in qualità di Chief Investment Officer di Amundi SGR.Sandrini supervisiona le Strategie Multi-Asset di Amundi dal 2022. In precedenza ha ricoperto il ruolo di Head of Multi Asset Balance, Income and Real Return Strategies, occupandosi della supervisione dei portafogli multi asset dal 2012. È entrato in Amundi (in precedenza Pioneer Investments) nel 1998. Nel corso dei suoi precedenti incarichi ha lavorato a Dublino e a Monaco di Baviera.Inoltre, Amundi ha annunciato la nomina di Philippe d’Orgeval in qualità di Deputy Group Chief Investment Officer. d’Orgeval ha iniziato la sua carriera nel 1995 presso Rothschild Gestion in qualità di portfolio manager e analista buy-side per quattro anni, per poi entrare in Pargesa nel 1999 come portfolio manager e analista. Nel 2001 è entrato in AXA Investment Managers (AXA IM) con la carica di Head of Fund Research e nel 2003 è stato nominato CIO di AXA Multimanager Ltd a Londra. Nel 2006 è entrato a far parte del global risk department, assumendo nel 2010 il ruolo di Chief Risk Officer. Nel 2016 Philippe è stato nominato Head of AXA IM UK. Nel dicembre 2020 è entrato in Amundi in qualità di CEO di Amundi nel Regno Unito. LEGGI TUTTO

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    Inflazione USA, BofA: un rapporto accettabile, presto per dichiarare vittoria

    (Teleborsa) – Mentre l’indice dei prezzi al consumo (CPI) principale è aumentato di un previsto 0,2% m/m, l’inflazione di fondo è aumentata dello 0,3% m/m. Detto questo, il tasso a/a per l’indice principale è sceso di quattro decimi al 2,5% e l’inflazione di fondo si è attestata al 3,2%. “Sebbene il rapporto non sia stato incoraggiante come i rapporti dei mesi precedenti, pensiamo che i dati supportino ancora le nostre previsioni per una graduale disinflazione”. Lo affermano gli analisti di Bank of America dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo statunitensi per il mese di agosto.I dati CPI più forti del previsto “sono coerenti con la nostra richiesta di un taglio di 25 punti base (piuttosto che di 50 punti base) la prossima settimana – viene sottolineato – È troppo presto per dichiarare vittoria sull’inflazione: gli attuali livelli di inflazione immobiliare non sono coerenti con il mandato di inflazione PCE di fondo del 2% della Fed. Finché rimane in gioco un atterraggio morbido, pensiamo che la Fed non possa distogliere lo sguardo dall’inflazione. Pertanto, un ciclo di taglio metodico (25 punti base per riunione) sembra essere la strada più prudente per ora”.(Foto: Markus Winkler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Avio, ricavi e redditività in crescita nel primo semestre. Guidance confermata

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha chiuso il primo semestre 2024 con un portafoglio ordini pari a 1.386 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2023. I nuovi ordini registrati nel semestre sono pari a euro 208 milioni, di cui circa metà relativi a contratti in ambito difesa e, per la restante parte, relativi ad attività di produzione del motore P160 e ad ulteriori attività di sviluppo di Vega E.I Ricavi Netti sono risultati pari a 180,6 milioni di euro, in crescita del 14,5% rispetto al primo semestre 2023. L’incremento è principalmente attribuibile alle maggiori attività di produzione in ambito propulsione difesa e ai progetti di sviluppo tecnologico (Next Gen EU).L’EBITDA Adjusted, pari a 10,6 milioni di euro, escludendo i costi non ricorrenti, in linea rispetto al primo semestre 2023, riflette i maggiori ricavi, con un diverso mix di business caratterizzato da minori produzioni di motori P120/P160 di Ariane e del Vega C, in attesa nel semestre, rispettivamente, del volo inaugurale di Ariane 6 (avvenuto poi con successo ad inizio luglio 2024) e del ritorno al volo di Vega C confermato nel quarto trimestre 2024 (a seguito del successo del test del motore Zefiro 40 a maggio).L’EBIT Reported è stato pari a -0,4 milioni di euro (+3,5 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023), mentre l’EBIT Adjusted è stato pari a 2,1 milioni di euro (+0,7 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023). Il Risultato netto è stato pari a -1,8 milioni di euro (+2,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023).La Posizione di Cassa Netta ammonta a 21,5 milioni di euro, registrando un decremento rispetto a 76,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale voce riflette la stagionalità tipica del business connessa al trasferimento ai sub-contractors di anticipi precedentemente incassati da clienti, nonché all’approvvigionamento di alcuni long lead items strategici di Vega C.La Guidance per l’anno 2024 annunciata nel mese di marzo 2024 risulta confermata: Portafoglio Ordini a 1.500-1.600 milioni di euro; Ricavi Netti a 370-390 milioni di euro; EBITDA Reported a 21-26 milioni di euro; Utile Netto a 6-10 milioni di euro.”La prima parte del 2024 è stata caratterizzata da molti importanti eventi: all’indomani dell’ultimo volo di Vega, conclusosi con successo, toccherà al lanciatore Vega C raccogliere l’eredità del proprio predecessore e assicurare in futuro, insieme ad Ariane 6, un autonomo accesso allo spazio per l’Europa – ha dichiarato l’AD Giulio Ranzo – Al tempo stesso, le importanti novità che hanno caratterizzato il settore della propulsione in ambito difesa hanno delineato una nuova traiettoria e nuovi, entusiasmanti traguardi per il futuro del business della società: consapevoli della nostra esperienza, inizieremo con passione e determinazione a collaborare con i nostri nuovi partner americani per supportarli e raggiungere obiettivi sempre più sfidanti”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Mef: slitta al 23 settembre la presentazione del Piano strutturale in Parlamento

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha fatto sapere di aver preso atto delle decisioni del Parlamento sulla calendarizzazione del Piano strutturale di bilancio dunque trasmetterà alle Camere il Piano subito dopo l’aggiornamento dei dati Istat del prossimo 23 settembre, come da determinazioni delle capigruppo di Camera e Senato di oggi”. Nella il Mef ha dichiarato di aver aggiornato la Commissione europea sulla nuova tempistica”. Confermato invece l’esame del Piano al prossimo Cdm di martedì 17 settembre.Prosegue intanto il dibattito intorno alle misure su cui il governo starebbe lavorando per la prossima Legge di Bilancio. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato in un’intervista a Radio 24 che un intervento sul rafforzamento dei fondi pensione “è assolutamente probabile che ci sia”. “Non sarà stravolgente però credo sia importante coniugare questi due percorsi – ha precisato a proposito del pilastro pubblico e di quello complementare –. Non perché il primo pilastro possa essere sufficiente: con il sistema contributivo se si versa tanto, il rendimento sarà adeguato. Ma è un supporto ulteriore e anche un modo di essere previdenti, di guardare al futuro in un’ottica di risparmio”.Secondo quanto raccolto dal Foglio, invece, il ministro Giorgetti starebbe lavorando ad una misura per incentivare la natalità cambiando le regole delle detrazioni fiscali e dando la possibilità a chi ha più figli a carico di pagare meno tasse, anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli, che verrebbero quindi penalizzate. L’idea è quella di “un quoziente familiare per le detrazioni”, riporta il Foglio. L’operazione costerebbe tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Una soluzione che vedrebbe d’accordo anche la stessa ministra del Lavoro Marina Calderone. “Il lavoro delle donne si basa sulla incentivazione alla genitorialità. Noi stiamo cercando di agire in questa direzione”, ha dichiarato nel suo intervento al Labour 7 a Cagliari. LEGGI TUTTO

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    OPA IVS Group, adesioni al 51% nel terzo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni IVS Group, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della distribuzione automatica (vending) di bevande e snack, risulta che oggi 11 settembre 2024 sono state presentate 10.736.340 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 10.769.807, pari al 51,2507% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 9 settembre 2024 e terminerà il 27 settembre 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie IVS acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 settembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio aderisce ai Principi per l’investimento responsabile

    (Teleborsa) – Banco Desio ha aderito ai Principi per L’investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite. Il PRI (Principles for Responsible Investment) è una rete internazionale di investitori che si impegnano a integrare fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro pratiche di investimento. Fondata nel 2005 con il supporto delle Nazioni Unite, il PRI è diventato il più importante organismo globale per la finanza responsabile. Gli investitori aderenti si impegnano a seguire alcuni principi fondamentali che promuovono l’integrazione dei temi ESG nell’analisi, nelle decisioni di investimento e nella gestione degli attivi.”L’adesione ai Principi per L’investimento Responsabile rappresenta un ulteriore importante tassello nel percorso di crescita sostenibile del Gruppo, coerente agli obiettivi del nuovo Piano Industriale Beyond26 e al desiderio di allineare la governance e il catalogo di prodotti e servizi ai migliori standard internazionali”, ha commentato l’AD Alessandro Decio. LEGGI TUTTO