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    Aquafil, il 10 ottobre assemblea per aumento di capitale a supporto del Piano

    (Teleborsa) – Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, ha comunicato che tutte le attività propedeutiche alla preparazione ed esecuzione all’aumento di capitalea supporto del nuovo piano sono in corso. In tale contesto, l’assemblea degli azionisti per l’approvazione dell’aumento di capitale è stata convocata il 10 ottobre 2024.”Alla luce del trend di miglioramento della situazione economico-patrimoniale e viste le nuove tendenze di mercato, la Società ha approvato un nuovo Piano Industriale per il triennio 2024 – 2026 – ha commentato l’AD Giulio Bonazzi – Quest’ultimo definisce una strategia per sbloccare il potenziale di crescita di Aquafil attraverso l’incremento di volumi, tecnologie innovative ed efficientamenti industriali”.”Gli obiettivi del Piano saranno raggiunti anche grazie all’aumento di capitale annunciato che ci permetterà di consolidare la leadership del Gruppo, accelerare selezionate iniziative di investimento nonché cogliere possibili opportunità strategiche – ha continuato – Come anticipato, la nostra visione per il triennio 2024-2026 prevede volumi in crescita in tutte le linee di prodotto rafforzate anche dal miglioramento dello scenario macroeconomico, nonché dall’uscita dal mercato di alcuni operatori. Inoltre, efficienze quali il consolidamento industriale dell’area asiatica, l’ottimizzazione dei costi di produzione di ECONYL, automazioni e altre razionalizzazioni ci permetteranno di incrementare la nostra profittabilità”. “A rafforzamento della visione strategica per i prossimi anni, l’aumento di capitale ci permetterà di incrementare la flessibilità della società, rafforzando in modo significativo la struttura finanziaria – ha spiegato – Aquafin Holding ha manifestato l’intenzione di sottoscrivere la propria quota dell’aumento di capitale, confidenti che le previsioni del Piano generino i risultati attesi”.Sono previsti investimenti nel triennio 2024-2026 per 90-100 milioni di euro (esclusi gli effetti IFRS 16), di cui 30-35 milioni di euro per investimenti ordinari e 60-65 milioni di euro per aumentare e/o ottimizzare la capacità produttiva o per lo sviluppo di innovazioni di prodotto. Tali investimenti saranno finanziati attraverso le risorse attualmente disponibili, quelle generate dalla gestione caratteristica nell’arco del Piano, nonché dall’aumento di capitale, ipotizzato in 40 milioni di euro.L’EBITDA atteso per il 2024 risulta in aumento significativo rispetto al 2023 (circa 65 milioni vs. 48 milioni), principalmente grazie alle maggiori quantità vendute, alla stabilizzazione dell’effetto di magazzino e ad azioni di miglioramento dell’efficienza legate alla razionalizzazione dei costi del personale oltre che all’aumento della produttività e dell’efficienza energetica. La posizione finanziaria netta attesa a fine esercizio 2024 è pari a 207 milioni anche alla luce degli effetti dell’aumento di capitale stimato in 40 milioni. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by, si valutano nuovi dati macro

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, dopo la giornata volatile di ieri (dopo un avvio debole e incerto in scia ai dati di inflazione di agosto, ha terminato in deciso rialzo anche grazie alla tecnologia). Gli investitori si trovano a valutare nuovi dati macroeconomici, tra cui l’aumento dei prezzi alla produzione statunitensi nel mese di agosto (+0,2% su mese, più delle attese) e richieste di sussidi di disoccupazione poco mosse nell’ultima settimana.Intanto, la Banca centrale europea ha annunciato una riduzione di 25 punti base del tasso sui depositi, che scende a 3,50%. Quello odierno è il secondo taglio dopo la prima riduzione di giugno, che ha messo fine all’intenso ciclo restrittivo a seguito del quale il tasso sui depositi era passato dal -0,50% in luglio 2022 al 4% in settembre 2023.La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha detto che la decisione è stata presa all’unanimità e che “il percorso – la cui direzione è ovvia, ovvero in discesa – non è predeterminato, in termini di sequenza e volume”. Tra i settori sotto osservazione c’è quello aereo, dopo che Delta Air Lines ha previsto che il suo profitto annuale sarà pari o superiore al punto medio delle sue precedenti previsioni, escludendo l’impatto di un’interruzione del sistema informatico a metà estate, mentre Alaska Air Group ha aumentato le sue previsioni per il profitto del terzo trimestre sulla forte domanda estiva e sui costi del carburante inferiori alle attese.Guardando ai principali indici del listino USA, il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 40.891 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 5.560 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,11%); sulla stessa tendenza, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,19%). LEGGI TUTTO

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    Fisco, Rottamazione quater: ultimi giorni per pagamento V rata

    (Teleborsa) – Ancora qualche giorno per il pagamento della quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle. Come previsto dal Decreto legislativo n. 108/2024 c’è tempo – ricorda l’Agenzia Entrate-Riscossione – fino al prossimo 15 settembre per pagare la quinta rata del piano di Definizione agevolata delle cartelle, originariamente in scadenza al 31 luglio 2024. Grazie ai cinque giorni di tolleranza, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 23 settembre 2024. I contribuenti in regola con i versamenti precedenti della Definizione agevolata devono utilizzare il modulo di pagamento allegato alla comunicazione delle somme dovute che riporta la scadenza originaria del 31 luglio 2024 e che può essere richiesta in copia sul sito dell’Agenzia. In caso di pagamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, verranno meno i benefici della Definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo. La Rottamazione-quater dei carichi affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022, introdotta dalla legge di bilancio 2023, consente di versare solo l’importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi, compresi quelli di mora, e l’aggio, mentre le multe stradali possono essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. Fgl LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: taglio deciso all’unanimità, “interessante” vedere M&A cross-border delle banche

    (Teleborsa) – “Oggi abbiamo deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base ed è stata una decisione all’unanimità. Stiamo procedendo come normalmente facciamo, cioè guardando ai dati, e quando guardiamo alle informazioni in arrivo ci conforta il fatto che stiamo andando verso il target. Nel 2025 l’inflazione calerà verso il target del 2%”. Lo ha affermato la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, dopo che il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base il tasso di interesse di riferimento.Francoforte ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita economica del blocco per il 2024 (allo 0,8% quest’anno dallo 0,9% di giugno), mentre considera ancora possibile che l’inflazione sia in linea con l’obiettivo del 2% entro la fine del 2025.Secondo le proiezioni della BCE, l’inflazione complessiva si collocherà in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026, come nelle proiezioni di giugno.”Siamo dipendenti dai dati, decideremo meeting by meeting e il nostro percorso – la cui direzione è ovvia, ovvero in discesa – non è predeterminato, in termini di sequenza e volume – ha detto Lagarde – Non saremo fissati su un solo singolo numero e guaderemo a un ampio set di dati. In particolare, ci aspettiamo un’inflazione in crescita per il quarto trimestre – a parte il mese di settembre – per l’effetto base del settore energia”.Quando le è stato chiesto se avrà molte più informazioni a settembre per prendere una decisione a ottobre, Lagarde ha fatto notare che è un periodo relativamente breve e la BCE dipenderà dai dati.A una domanda sull’acquisizione di una quota di Commerzbank da parte di UniCredit, la numero uno della BCE ha replicato dicendo che “tipicamente non commentiamo su singole società” e che l’SSM “farà ciò che deve fare”, aggiungendo però che “sarà molto interessante” vedere questo processo di consolidamento cross-border nel prossimo futuro, dopo che “le fusioni transfrontaliere sono state auspicate da molte autorità”.Le domande dei giornalisti hanno toccato il rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell’Unione Europea, che Lagarde ha descritto come “una diagnosi severa ma accurata, con proposte concrete che potrebbero essere molto utili, anche per noi alla banca centrale per raggiungere i nostri obiettivi. Se la produttività aumenterà sarà una bella notizia, così come se la Capital marktes union sarà completata anche questa sarà una notizia positiva”.”Non vedo nessun suggerimento sul fatto che il mandato della BCE debba essere modificato”, ha sottolineato, aggiungendo che quello che Draghi ha suggerito sono riforme strutturali. LEGGI TUTTO

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    Spazio, Urso: settore è uno degli asset fondamentali del Piano Mattei

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, AdolfoUrso, ha dichiarato che il settore spaziale è “uno degli asset fondamentali del Piano Mattei”. Agli Stati generali della space economy in corso a Milano, il ministro ha aggiunto di essere stato più volte in Paesi africani per raggiungere intese bilaterali, attraverso la nostra Agenzia spaziale italiana, con quei paesi che incominciano ad affacciarsi sullo spazio”. “Lunedì – ha aggiunto Urso – sarò in Kenya per dare una nuova mission alla nostra base spaziale di Malindi, la base Luigi Broglio, che poco piu’ di 60 anni fa segno’ l’accesso sullo spazio dell’Italia. Questa leadership – ha evidenziato Urso – la possiamo riaffermare in maniera significativa grazie anche alla attività che sotto l’indirizzo di Giorgia Meloni abbiamo realizzato sullo spazio”, diventando “leader a 360 gradi nella nuova economia che si sta sviluppando”.”L’aerospazio è uno dei settori del futuro per il made in Italy. Da qui al 2026 abbiamo messo in campo 7,2 miliardi, tra progetti dell’Esa e dell’Asi, con fondi nazionali e del PNRR”, ha poi sottolineato il ministro. “Una massa di risorse significative per far diventare il nostro Paese leader nella space economy”, ha aggiunto. “Questo meeting – ha affermato Urso – arriva nel momento più appropriato: tra poche ore inizia l’iter in Parlamento della legge quadro sulla Space economy, la prima legge nazionale sullo spazio che anticipa quanto vuole fare l’Europa e che regolamenta le attività dei privati, e non soltanto degli Stati, sullo spazio. Una legge di cui l’Italia aveva bisogno e che oggi è assolutamente necessaria perché nello spazio vanno sempre più i privati: occorreva regolamentare”.Urso ha poi parlato della vicenda relativa all’osservatorio FlyEye. “Aspettiamo che il Tar si pronunci tra pochi giorni”, ha dichiarato il ministro. I lavori per la realizzazione del centro gestito dall’Agenzia spaziale europea (Esa) che sorgerà sul Monte Mufara, in provincia di Palermo, erano stati sospesi dal Tar della Sicilia che aveva accolto le istanze di alcune associazioni ambientaliste. “Ci auguriamo che il Tar sblocchi i lavori e ci conforti nella decisione che abbiamo assunto”, ha sottolineato il ministro che ha avvertito che se la giustizia amministrativa non dovesse dare il via libera, “l’Esa ci ha già comunicato che trasferirebbe quell’osservatorio nelle Canarie, come avevano già deciso un anno fa se noi non fossimo intervenuti con celerità con un provvedimento d’urgenza in un decreto legge”. Urso ha poi ricordato l’importanza dell’osservatorio FlyEye, “che consentirebbe all’Italia, all’Europa e al mondo di osservare i corpi celesti più lontani e prevenire eventuali conseguenze sulla terra. Parliamo di una cosa estremamente importante per la sicurezza del nostro pianeta”. LEGGI TUTTO

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    Sesa, ricavi e utili stabili nel primo trimestre. Pesa il settore Digital Green

    (Teleborsa) – Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale al 30 aprile 2025 (terminato al 31 luglio 2024) con Ricavi ed Altri Proventi consolidati per 783 milioni di euro (+1% Y/Y) e una Redditività Operativa (Ebitda) consolidata pari a 56,6 milioni di euro, in aumento dell’1,5% Y/Y, confermando inoltre la capacità di attrarre e trattenere competenze e capitale umano specializzato con 6.073 risorse al 31 luglio 2024 (+17,1% Y/Y).Il Risultato Netto Adjusted di competenza del Gruppo al 31 luglio 2024 è pari a 26,6 milioni di euro (Group EAT Adjusted margin 3,4%, stabile Y/Y), in crescita dello 0,5% Y/Y rispetto a 26,5 milioni di euro al 31 luglio 2023. La Posizione Finanziaria Netta Consolidata al 31 luglio 2024 è attiva (liquidità netta) per Eu 184,1 milioni rispetto ad Eu 208,5 milioni al 31 luglio 2023.”In un contesto di mercato sfidante e dopo aver raddoppiato ricavi e redditività negli ultimi 4 anni, i risultati al 31 luglio 2024 confermano la validità della nostra strategia di sviluppo di competenze e applicazioni, consolidando le crescite degli ultimi esercizi ed assorbendo la flessione congiunturale del settore Digital Green – ha commentato l’AD Alessandro Fabbroni – Continuiamo ad investire, anche con operazioni di M&A bolt-on, nelle tecnologie più innovative, supportando i nostri stakeholder nell’attuale fase di evoluzione digitale, in coerenza con la nostra purpose di creazione di valore sostenibile di lungo termine, promuovendo l’innovazione digitale di imprese ed organizzazioni ed il benessere delle persone”.Sesa sottolinea di aver ottenuto risultati in crescita high single digit (ricavi + 7,1%, Ebitda +10,9% e Utile Netto Adjusted +9,5%) nel Quarter 1 escludendo dal perimetro di Gruppo il settore Digital Green, in flessione del 49% a livello di ricavi a confronto con un Q1 2024 trainato dal contributo straordinario di agevolazioni pubbliche; attesa dal prossimo quarter una stabilizzazione dei ricavi Digital Green, con conseguente andamento più favorevole del trend dei ricavi del Gruppo. LEGGI TUTTO

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    Itabus debutta all’estero con i primi collegamenti e amplia la sua rete nazionale

    (Teleborsa) – Itabus, società di trasporto su gomma a lunga percorrenza che fa parte del gruppo Italo, è pronta a debuttare sul panorama internazionale. Dal prossimo 16 ottobre, i bus di ultima generazione della società varcheranno i confini italiani per raggiungere Lubiana(Slovenia) e Zagabria (Croazia). Ogni giorno 6 collegamenti (3 di andata e 3 di ritorno) consentiranno di collegare le principali città italiane come Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Ferrara, Padova, Venezia, Trieste, Verona, Milano e Torino alle nuove mete estere. Saranno due le direttrici dedicate a queste capitali europee: una da Napoli e Roma (4 viaggi quotidiani) e l’altra che parte da Torino/Milano (2 servizi giornalieri). Considerata la vocazione turistica delle destinazioni, lungo il percorso Itabus farà tappa anche presso gli aeroporti di Venezia e di Bergamo Orio al Serio. Partenze di mattina (da Roma alle 10 o da Milano alle 8:15) per raggiungere Lubiana e Zagabria in serata, oppure viaggi notturni per consentire di ottimizzare i tempi di percorrenza. Altra soluzione per chi vorrà raggiungere la Slovenia e la Croazia, sarà rappresentata dalle interconnessioni treno + bus con un unico biglietto valido per entrambi i mezzi. Si arriva con Italo fino a Venezia Mestre (snodo intermodale centrale nella strategia per l’estero) e ci sarà un Itabus dedicato per completare il proprio viaggio (al ritorno con Itabus fino a Mestre e poi con Italo si è collegati al resto d’Italia). Lubiana e Zagabria – fa sapere Itabus in una nota – rappresentano solo il primo passo verso un’espansione europea.Altra importante novità del nuovo orario è quella legata ai collegamenti con i principali aeroporti italiani: entrano nel network Itabus lo scalo romano di Fiumicino e l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Fiumicino sarà servito con 12 servizi al giorno che prevedono partenze serali (dalle 19:05 alle 23) per raggiungere una rete capillare di destinazioni del centro sud come Pesaro, Ancona, Perugia, Napoli, Cosenza, Crotone, Bari, Lecce, Brindisi, Taranto, Potenza, Matera e molte altre. I viaggiatori che, invece, vorranno raggiungere il Leonardo da Vinci avranno a disposizione corse che raggiungeranno l’aeroporto tra le 4:05 e le 8:45 del mattino, avendo così modo diprendere i primi voli. Per quel che riguarda lo scalo veneziano, 6 collegamenti quotidiani che connetteranno l’aeroporto di Venezia con le principali città del nord Italia come Torino, Milano, Padova e Trieste (oltre alle mete straniere). In quest’ottica, saranno potenziate anche le tratte giornaliere per l’aeroporto di Orio al Serio (da 12 a 20 al giorno) e confermate quelle per lo scalo di Catania.C’è poi il capitolo intermodalità: crescono le connessioni Italo-Itabus, 30 servizi al giorno che uniscono tutta Italia (da Nord a Sud) con un solo biglietto valido per ambedue i mezzi. In questo modo grandi centri produttivi e località a forte vocazione turistica sono collegate 24 ore al giorno, grazie anche ai servizi notturni. Sempre per favorire il turismo nazionale ed internazionale, introdotte le fermate di Pompei e Trieste (solo per citarne alcune) e rafforzati i servizi con mete quali Salerno e Matera. In quest’ottica anche su Roma cresce l’offerta, per prepararsi al prossimo Giubileo 2025.Una crescita esponenziale, dunque, quella del network Itabus, che genererà un +35% di traffico e oltre 380 nuovi collegamenti.”Continuiamo a crescere, sia in frequenze che in servizi. Il nostro network è sempre più radicato sul territorio nazionale ed ora siamo pronti anche per l’estero – commenta Francesco Fiore, amministratore delegato Itabus –. I viaggiatori rispondono positivamente alla nostra offerta. Puntiamo a replicare su altri mercati il nostro modello, sinonimo di efficienza, competitività e qualità”. LEGGI TUTTO

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    Caos scuole: docenti senza incarichi e algoritmi difettosi

    (Teleborsa) – L’inizio dell’anno scolastico in Italia è segnato da caos e disorganizzazione. Classi scoperte, orari ridotti e docenti costretti a turni improvvisati sono ormai la norma. A complicare ulteriormente la situazione è l’algoritmo ministeriale che, anche quando non commette errori nel calcolo dei punteggi, spesso non include tutte le cattedre disponibili nei primi bollettini. Il risultato è un paradosso: gli insegnanti con punteggi elevati restano senza incarico, mentre le scuole, già in difficoltà, faticano a garantire l’inizio regolare delle lezioni.Lucia Donat Cattin, dell’esecutivo nazionale USB Scuola, denuncia un sistema malfunzionante. “Le cattedre disponibili vengono spesso pubblicate all’ultimo minuto e chi ha punteggi alti si trova senza incarico, perché i posti emergono troppo tardi, settimane dopo”. Il clima è teso: alcuni insegnanti, con punteggi di 150 punti, vengono superati da colleghi con solo 15 punti, al punto che qualcuno minaccia di coinvolgere le autorità per protestare.Manuela Calza, segretaria nazionale della Flc Cgil, vede nell’algoritmo solo la punta dell’iceberg, evidenziando che il vero problema è il precariato, una condizione che colpisce un quarto della forza lavoro scolastica e ha conseguenze dirette sugli studenti. Le scuole, senza alternative, iniziano l’anno con orari ridotti. “Partiremo con 200.000 incarichi a tempo determinato – conclude Calza – e ancora non sappiamo quanti siano stati effettivamente assegnati”. LEGGI TUTTO