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    PNRR, Dombrovskis: “Tempo incalza. Riconsiderare piani entro agosto 2026”

    (Teleborsa) – “Restano solo 18 mesi” per completare i progetti previsti dai PNRR e quindi gli Stati membri “dovrebbero riconsiderare attentamente i loro piani per assicurare che tutte le misure possano essere completate entro agosto 2026” o altrimenti rimuoverle, “per sostituirle con altre”. Il monito è arrivato oggi da Valdis Dombrovskis, al termine della riunione dell’Ecofin. “Il mio principale messaggio è che il tempo incalza” – ha affermato – in quanto “i termini normativi prevedono che tutti gli obiettivi debbano essere raggiunti per l’agosto del 2026”. “Questo significa che restano solo 18 mesi per sottoporre tutte le richieste di pagamento e fornire le relative prove di esecuzione. – ha sottolineato – Questo significa anche che i Paesi membri devono riconsiderare attentamente i contenuti dei loro piani, per assicurare che siano in grado di sottoporre le richieste di pagamento rimanenti in tempo”.Dombrovskis ha parlato anche del pacchetto UE per la difesa, affermando che la Commissione europea potrebbe formulare e sue proposte per aumentare le spese per a difesa “già la prossima settimana”. LEGGI TUTTO

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    Carretta (Nedcommunity): valorizzare consiglieri indipendenti riducendo asimmetrie informative

    (Teleborsa) – “I NED (non-executive director, ndr) chiedono innanzitutto di spingere sulla semplificazione delle norme e di valorizzare l’autonomia societaria, grazie anche al Codice di autodisciplina. Va enfatizzato il ruolo dei consiglieri indipendenti che creano valore per le imprese e sono “portatori” di buona governance. La loro presenza nei CdA, infatti, tutela gli interessi di tutti gli stakeholder – anche degli azionisti di minoranza – meglio di ogni norma volta a preservare interessi specifici”. Lo ha affermato Alessandro Carretta, Presidente di Nedcommunity, nel suo intervento alla Corporate Governance Conference 2025 organizzata da Assonime.”Come Nedcommunity – ha aggiunto Carretta, che ricopre anche la carica di Professore Emerito all’Università Tor Vergata di Roma – chiediamo inoltre di uniformare, semplificando, la definizione di amministratore indipendente, prevedendo altresì un numero adeguato di indipendenti, graduato su dimensioni e modelli di governance, sempre seguendo il codice di autodisciplina. È importante anche contribuire a ridurre le asimmetrie informative tra consiglieri esecutivi e indipendenti – che può compromettere la qualità delle decisioni assunte dal CdA – attraverso la valorizzazione della competenza e professionalità dei NED e una maggiore enfasi sulla figura del Presidente del CdA, quale elemento di bilanciamento tra le diverse componenti del board”.”Infine – ha concluso Carretta – occorre pervenire ad un equilibrio, oggi non soddisfacente, nel mix tra responsabilità, poteri, rischi e remunerazione dei NED, da cui dipende l’efficacia delle loro azioni nei CdA”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo aggiorna il piano: incremento del dividendo del 90% nel 2025

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, big italiano della difesa, ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2025-2029. È prevista una forte spinta alla realizzazione delle tecnologie Multidominio-Interoperabilità abilitate dal digital continuum, mentre le alleanze internazionali sono viste come un elemento di accelerazione della competitività di Leonardo sui mercati internazionali (crescita inorganica), che si innesta sulle azioni di razionalizzazione del portafoglio prodotti, del piano di efficientamento, e di digitalizzazione (crescita organica).Gli obiettivi chiave, incluso l’upside da nuove iniziative (LRMV, Divisione Spazio, Leonardo Hypercomputing Continuum LoB, JV with Baykar), prevedono al 2029 ordini a 26,2 miliardi di euro (Vs 20,9 miliardi di euro nel 2024); ricavi a 24 miliardi di euro (Vs 17,8 miliardi di euro nel 2024); EBITA a 2,8 miliardi di euro (Vs 1,5 miliardi di euro nel 2024); FOCF a 1,53 miliardi di euro (Vs 0,83 miliardi di euro nel 2024). Nel periodo 2025-2029, sono previsti ordini cumulati previsti a 118 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +5,8%); ricavi cumulati a 106 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +7%). Nel periodo prevista crescita dell’EBITA con un CAGR 2023-2029 del 13,1%; il FOCF con un CAGR 2023-2029 del 15,2%.Durante i primi 12 mesi, l’accelerazione del piano di efficientamento ha portato un obiettivo di risparmi quantificabile in 191 milioni, rispetto ai 150 milioni di euro previsti a Marzo 2024. Entro l’orizzonte temporale di Piano, il target è confermato a 1,8 miliardi di euro.”Il Piano Industriale avviato 12 mesi fa – sottolinea l’AD Roberto Cingolani – sta consentendo a Leonardo di giocare un ruolo da protagonista nell’attuale scenario competitivo internazionale. La massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, le iniziative di efficienza e riduzione dei costi a livello di Gruppo – aggiunge Roberto Cingolani – hanno sbloccato il potenziale di crescita organica del business oltre ogni aspettativa, portando l’azienda a conseguire fin da subito una forte crescita nella top line, con un incremento sopra le attese di tutti i KPI”.”L’avvio delle alleanze e delle partnership internazionali intraprese negli ultimi mesi – conclude Roberto Cingolani – sono l’elemento che ci sta consentendo di accelerare il nostro sviluppo completando le nostre capacità industriali e tecnologiche. Questo tipo di crescita inorganica si sta dimostrando un elemento determinante di competitività a livello globale, anche alla luce della recente evoluzione del contesto geopolitico internazionale. Nessuno – Stato o azienda – è in grado di sviluppare da solo quelle tecnologie multidominio e interoperabili necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini, preservando il diritto alla pace, una conquista della società oggi messa in discussione. Nei prossimi anni sarà sempre più determinante poter avere una capacità innovativa rilevante sia in termini di R&D, sia di produzione sia di persone per preservare lo sviluppo dell’azienda ma soprattutto della collettività”.Il Gruppo sta mettendo in atto una disciplinata strategia di allocazione del capitale a supporto della crescita e del ritorno agli azionisti: iniziative di investimento a supporto della crescita organica per rafforzare il core business e aprire la strada al futuro di Leonardo; opportunità di crescita inorganica focalizzata su aree strategiche di crescita; incremento sostanziale del dividendo del 90% nel 2025 con crescita del ritorno per gli azionisti nell’arco di Piano; riduzione dell’indebitamento con l’impegno di mantenere l’Investment Grade da parte delle agenzie di credit rating.Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,52 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2024 (0,28 euro nel 2024), al lordo delle eventuali ritenute di legge. Tale dividendo verrebbe posto in pagamento a decorrere dal 25 giugno 2025, con data stacco della cedola n. 15 coincidente con il 23 giugno 2025 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF) coincidente con il 24 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    Cementir, utile rettificato 2024 stabile a 224 milioni di euro. Ricavi -2,7%

    (Teleborsa) – Cementir Holding, società del gruppo Caltagirone attiva nel campo delle soluzioni per l’edilizia, ha chiuso il 2024 con ricavi delle vendite e prestazioni pari a 1.648,8 milioni di euro, diminuiti del 2,7% rispetto ai 1.694,6 milioni del 2023. La contrazione è stata diffusa in tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia e della Svezia, influenzata dalla riduzione dei volumi in alcune regioni e dal forte deprezzamento delle valute in Turchia ed Egitto. Si evidenzia infatti che a cambi costanti 2023 i ricavi sarebbero stati pari a 1.795,7 milioni di euro, in crescita del 6,0% rispetto all’anno precedenteIl margine operativo lordo ha raggiunto 399,3 milioni di euro, in diminuzione del 5,4% rispetto ai 421,9 milioni di euro del 2023. Il risultato della gestione finanziaria è stato pari a 28,6 milioni di euro (16,5 milioni di euro nel 2023). L’utile netto di Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 223,8 milioni di euro (223,3 milioni di euro nel 2023).”Il 2024 è stato un altro anno soddisfacente per il nostro Gruppo, che ha dimostrato una notevole resilienza nonostante il complesso contesto geopolitico e macroeconomico – ha commentato l’AD Francesco Caltagirone Jr – Ci prepariamo ad affrontare il prossimo triennio con una presenza industriale rafforzata, grazie all’ammodernamento del forno 4 in Belgio, alla seconda linea di produzione in Egitto e all’opportunità di decarbonizzare completamente il nostro impianto di Aalborg entro il 2030 con un investimento contenuto. Guardiamo con rinnovata fiducia alle sfide future”.La cassa netta al 31 dicembre 2024, pari a 290,4 milioni di euro, è migliorata di 72,8 milioni di euro rispetto ad una posizione di cassa netta di 217,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, prevista per il 28 aprile 2025 in un’unica convocazione, la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per ciascuna azione ordinaria in circolazione, invariato rispetto al 2023, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per un importo complessivo al netto delle azioni proprie di 43,5 milioni di euro, utilizzando il risultato d’esercizio. Il dividendo sarà posto in pagamento il 21 maggio 2025 previo stacco della cedola in data 19 maggio 2025 (record date alla data del 20 maggio 2025). LEGGI TUTTO

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    Buch (BCE): nuova metodologia Pillar 2 non comporta bruschi cambiamenti in requisiti patrimoniali

    (Teleborsa) – “Le banche finanziano le loro operazioni attraverso diverse fonti di finanziamento: i depositi sono la fonte più grande, rappresentando il 64% delle passività, seguiti da obbligazioni (17%) e capitale (7%). Il capitale è fondamentale per consentire alle banche di fornire servizi e finanziare l’economia reale in modo sostenibile”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un post sul blog dell’istituto.”A differenza del finanziamento tramite debito, (il capitale, ndr) è direttamente disponibile per assorbire potenziali perdite, il che protegge i depositanti e i contribuenti in caso di fallimento di una banca – ha proseguito – Il capitale è anche un’importante fonte di finanziamento per investimenti a lungo termine in quanto non ha una scadenza fissa. Le banche hanno bisogno di livelli di capitale sufficienti per garantire la sicurezza e la solidità delle loro operazioni e del sistema finanziario. Un obiettivo chiave della vigilanza bancaria europea è quindi quello di garantire che le banche mantengano livelli di capitale adeguati”.Buch ha spiegato che la revisione della metodologia dei requisiti Pillar 2 mira a semplificare i processi, “rendere più facile per le banche comprendere e agire sui risultati Pillar 2 e rendere la vigilanza bancaria più efficace”. Inoltre, “non cambierà il modo in cui esaminiamo e valutiamo i rischi che le singole banche devono affrontare – ha spiegato – Poiché la metodologia rivista rimane strettamente collegata alle valutazioni SREP, riflettendo la nostra visione di vigilanza sul profilo di rischio di ogni banca, non ci aspettiamo che l’introduzione della nuova metodologia comporti bruschi cambiamenti nei requisiti patrimoniali. I requisiti patrimoniali Pillar 2 per le banche europee continueranno a riflettere i loro profili di rischio individuali e i controlli interni che hanno in atto per affrontare questi rischi”.La metodologia sarà testata internamente nel 2025 e sarà applicata a partire dal ciclo SREP del 2026, ha ricordato la numero uno della Vigilanza BCE. I requisiti Pillar 2 basati sulla nuova metodologia entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2027. LEGGI TUTTO

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    Borse europee peggiorano dopo annuncio Trump su dazi Canada. Pesante Stellantis

    (Teleborsa) – Seduta negativa per Piazza Affari, che scambia in netto calo, in accordo con gli altri Listini continentali, dopo le nuove dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha annunciato il raddoppio dei dazi sui metalli importati dal Canada fino al 50% e minacciato di aumentare in maniera sostanziale i dazi sulle auto provenienti sempre dal Canada a partire dal 2 di aprile. I salvano i titoli legati alla difesa in Europa nel giorno della riunione dell’Ecofin convocato per discutere sul tema della difesa e del progetto di riarmo europeo annunciato dalla presidente Ursula Von der Leyen.L’Euro / Dollaro USA mostra un ottimo guadagno, con un progresso dello 0,63% a quota 1,09, al massimo dal giugno del 2024. L’Oro continua gli scambi a 2.915,2 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,90%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,87%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,92%.Tra le principali Borse europee Francoforte scende dell’1,41%, calo deciso per Londra, che segna un -1,28%, e sotto pressione Parigi, con un forte ribasso dell’1,44%.Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa dell’1,53%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 39.828 punti, in forte calo dell’1,53%. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,87%); sulla stessa tendenza, negativo il FTSE Italia Star (-1,32%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo ERG (+1,73%), Leonardo (+1,40%), A2A (+1,18%) e Prysmian (+0,80%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -5,78%. Soffre Campari, che evidenzia una perdita del 3,78%. Preda dei venditori Recordati, con un decremento del 3,14%. Si concentrano le vendite su Moncler, che soffre un calo del 2,81%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Digital Value (+2,22%), Alerion Clean Power (+1,93%), Ascopiave (+1,22%) e Lottomatica (+1,20%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tinexta, che prosegue le contrattazioni a -4,87%. Pesante Sanlorenzo, che segna una discesa di ben -4,43 punti percentuali. Vendite su Piaggio, che registra un ribasso del 3,83%. Seduta negativa per Reply, che mostra una perdita del 3,78%. LEGGI TUTTO

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    USA, Trump raddoppia dazi su acciaio e alluminio canadese al 50%

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ordinato alla sua amministrazione di aumentare i dazi sulle importazioni canadesi di acciaio e alluminio di un ulteriore 25%, portando i dazi totali al 50% a partire da mercoledì mattina.”Sulla base dell’Ontario, Canada, che impone una tariffa del 25% sull’elettricità in arrivo negli Stati Uniti, ho incaricato il mio Segretario al Commercio di aggiungere una tariffa AGGIUNTIVA del 25%, al 50%, su tutto l’ACCIAIO e l’ALLUMINIO IN ARRIVO NEGLI STATI UNITI DAL CANADA, UNA DELLE NAZIONI CON LE TARIFFE PIÙ ELEVATE AL MONDO – ha scritto sul suo profilo social Truth – Ciò entrerà in vigore DOMANI MATTINA, 12 marzo. Inoltre, il Canada deve immediatamente eliminare la sua tariffa anti-americana per gli agricoltori dal 250% al 390% su vari prodotti caseari statunitensi, che è stata a lungo considerata scandalosa”. “A breve dichiarerò un’emergenza nazionale per l’elettricità nell’area minacciata – ha aggiunto – Ciò consentirà agli Stati Uniti di fare rapidamente ciò che deve essere fatto per alleviare questa minaccia abusiva da parte del Canada. Se altre tariffe eclatanti e di lunga data non saranno eliminate dal Canada, aumenterò sostanzialmente, il 2 aprile, le tariffe sulle auto in arrivo negli Stati Uniti, il che, essenzialmente, chiuderà definitivamente l’attività di produzione automobilistica in Canada. Quelle auto possono essere facilmente prodotte negli Stati Uniti! Inoltre, il Canada paga molto poco per la sicurezza nazionale, contando sugli Stati Uniti per la protezione militare. Stiamo sovvenzionando il Canada per un totale di oltre 200 miliardi di dollari all’anno. PERCHÉ??? Questo non può continuare. L’unica cosa sensata è che il Canada diventi il ??nostro amato Cinquantunesimo Stato. Ciò farebbe scomparire completamente tutte le tariffe e tutto il resto. Le tasse dei canadesi saranno ridotte in modo sostanziale, saranno più sicuri, militarmente e in altro modo, che mai, non ci saranno più problemi di confine settentrionale e la nazione più grande e potente del mondo sarà più grande, migliore e più forte che mai”. LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio le offerte di posti di lavoro aumentano più delle attese

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è salito a 7,74 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di gennaio 2025, rispetto ai 7,51 milioni del mese precedente e ai 7,65 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Il tasso di posti vacanti, al 4,6 percento, è cambiato poco nel corso del mese. Il numero di posti vacanti è aumentato nel settore immobiliare e nell’affitto e leasing (+46.000).Sempre a gennaio, il numero e il tasso di assunzioni sono rimasti invariati a 5,4 milioni e al 3,4 percento, rispettivamente. Le assunzioni sono diminuite nel settore minerario e forestale (-6.000).Il numero e il tasso di separazioni totali a gennaio sono rimasti invariati a 5,3 milioni e al 3,3 percento, rispettivamente. Scendendo nei dettagli, il numero e il tasso di dimissioni sono rimasti invariati a 3,3 milioni e al 2,1 percento, rispettivamente. Le dimissioni sono aumentate nel settore edile (+53.000) e nel settore minerario e forestale (+6.000); il numero e il tasso di licenziamenti sono cambiati poco a 1,6 milioni e all’1,0 percento, rispettivamente. Licenziamenti e dimissioni sono diminuiti nel settore minerario e forestale (-8.000).(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO