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    Newcleo firma accordi per costruire fino a 4 reattori in Slovacchia

    (Teleborsa) – newcleo, azienda francese che sviluppa una tecnologia innovativa per la produzione di energia nucleare, ha firmato due accordi con JAVYS e VUJE, due delle principali aziende nucleari slovacche. Questi rappresentano un significativo sostegno al modello di newcleo per l’utilizzo di combustibile nucleare esausto come fonte di energia e allo sviluppo della tecnologia modulare avanzata Lead-Cooled Fast Reactor (LFR) di newcleo.L’accordo con l’azienda di stato JAVYS arriva dopo un anno di intenso lavoro dalla prima firma del Memorandum con il Ministero dell’Economia slovacco e porta alla creazione di una Joint Venture per costruire fino a quattro reattori raffreddati al piombo da 200 MWe di newcleo presso il sito di JAVYS a Bohunice, con un costo previsto di 3,2 miliardi di euro.Il secondo accordo con VUJE, una delle principali società slovacche di ingegneria nucleare, stabilisce un quadro di cooperazione tecnica e commerciale per sostenere lo sviluppo e l’implementazione della tecnologia LFR da parte di newcleo, principalmente in Slovacchia.”Questo forte riconoscimento a livello statale della tecnologia dei nostri reattori e del nostro obiettivo di chiudere il ciclo del combustibile nucleare testimonia il ruolo che i reattori modulari piccoli e avanzati svolgeranno nel garantire il futuro energetico dell’Europa e rappresenta un esempio che potrebbe essere adottato in altri paesi europei dove l’unica alternativa per gestire il combustibile esausto sarebbe un costoso stoccaggio a lungo termine – ha detto Stefano Buono, fondatore e CEO di newcleo – Il riutilizzo del combustibile nucleare esausto esistente garantisce inoltre centinaia di anni di indipendenza energetica per l’Europa, a prezzi competitivi e stabili, un passo necessario per aumentare la competitività dell’industria dell’UE”. LEGGI TUTTO

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    Codice strada, Mit: “In un mese -8,6% incidenti stradali e -34% di vittime”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso “grande soddisfazione” per i dati raccolti dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri e forniti dal Viminale sul “calo della incidentalità e della mortalità” a un mese “dall’entrata in vigore delle modifiche al Codice della Strada”. È quanto fa sapere il Mit in una nota snocciolando i dati dell’ultimo mese che hanno visto un calo dell’8,6% degli incidenti stradali e il 34% di vittime in meno nel periodo tra il 14 dicembre 2024 e il 13 gennaio 2025, sulle grandi arterie stradali. I dati rilevati, confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente – evidenzia la note – mostrano una riduzione dell’8,6% di incidenti complessivi, con 5.371 casi rispetto ai 5.879 e in particolare: 78 incidenti mortali, in calo del 31% rispetto ai 113; 84 vittime, con una riduzione del 33,9% rispetto alle 127; 1.995 incidenti con lesioni, diminuiti dell’11,5% rispetto ai 2.255; 2.957 persone ferite, con una riduzione del 12,7% rispetto alle 3.388. Sono state 295.018 le pattuglie operative che in dettaglio hanno rilevato 107.290 violazioni – prosegue il comunicato – con particolare riferimento a: 14.069 infrazioni per eccesso di velocità (art. 142 CdS); 6.429 violazioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (art. 172 CdS); 2.499 infrazioni per uso del cellulare alla guida (art. 173 CdS). I conducenti controllati con etilometri e/o precursori sono stati 66.145. Applicate: 1.146 sanzioni per guida in stato di ebbrezza (art. 186 CdS); 138 sanzioni per guida sotto effetto di stupefacenti (art. 187 CdS). Nello stesso periodo, sono stati adottati i seguenti provvedimenti: 168.094 punti patente decurtati; 5.058 patenti di guida ritirate, di cui: 2.499 per uso del cellulare alla guida; 138 per guida sotto effetto di stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    OPA Mittel, CONSOB dispone il riavvio dei termini istruttori

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria promossa da Lake Bidco sulla totalità delle azioni ordinarie di Mittel, l’offerente ha comunicato che CONSOB ha disposto il riavvio dei termini istruttori a decorrere dal 16 gennaio 2025. Tali termini istruttori avranno scadenza il 22 gennaio 2025. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index gennaio crolla a -12,6 punti

    (Teleborsa) – Peggiora, portandosi anche in territorio negativo, a gennaio 2025, l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -12,6 punti dai 2,1 punti di dicembre. Il dato è anche peggiore delle stime degli analisti, che erano per un aumento fino a +2,7 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è passata a -8,6 punti da +4,3, mentre quella sulle consegne scende a -1,7 punti (da 9,1). Quella sulle scorte si porta a +5,8 punti (da +10,5). LEGGI TUTTO

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    Media, Nielsen: mercato pubblicitario +0,4% a novembre

    (Teleborsa) – Il mese di novembre registra un rallentamento della crescita degli investimenti pubblicitari, con una performance del mercato praticamente stabile (+0,4%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente che aveva comunque evidenziato un incremento del 5,3%. È quanto emerge dai dati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di novembre 2024 pubblicati da Nielsen. Questi vedono gli investimenti pubblicitari in Italia chiudere il mese a +0,4%, portando la raccolta pubblicitaria del periodo cumulato a +4,5%.”Una crescita più contenuta nell’ultima parte dell’anno era peraltro prevedibile, visto l’andamento particolarmente positivo che abbiamo registrato nei mesi estivi (media Giu.-Ago +10%) e legato alle opportunità d’investimento offerte dai grandi eventi sportivi”, dichiara Luca Bordin, country leader Italia Nielsen.I comparti Automobili e Distribuzione, che avevano sostenuto la robusta crescita “estiva” (media Giu/Ago rispettivamente 55,9% e 27,7%), registrano infatti una contrazione significativa a novembre (rispettivamente -10% e -5,6%.) e passano il testimone ad alcuni settori che risultano essere particolarmente performanti a novembre confermando la congiuntura positiva del mercato pubblicitario: Alimentari (+11,4%), Farmaceutici/sanitari (+17%) e Gestione casa (+18,2%). Relativamente ai singoli mezzi, la Tv è cresciuta del +2,3% a novembre e +8,3% nel periodo cumulato. In calo a novembre i Quotidiani e i Periodici che segnano rispettivamente un -11,6% (periodo cumulato -7,9%) e -11,3% (periodo cumulato -4,1%). La Radio è flat a novembre, 0,1%, mentre resta in positivo il periodo cumulato +4,2%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nel periodo cumulato 2024 chiude con un +3,5% (+2,1% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). LEGGI TUTTO

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    Anfia, produzione di auto in calo anche a novembre (-28,5%)

    (Teleborsa) – A novembre 2024, la produzione dell’industria automotive italiana registra un calo del -28,5% rispetto a novembre 2023, mentre nei primi undici mesi del 2024 diminuisce del 21,7%. Guardando ai singoli comparti, spiega Anfia, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione tendenziale negativa del -37,5% a novembre 2024 e diminuisce del 28,2% nei primi undici mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi cala del -2,7%, nel mese e cresce del 7,8% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori risulta in calo del -21,3% a novembre e del -19,6% nel periodo gennaio-novembre 2024. Secondo i dati preliminari Anfia, la produzione domestica delle sole autovetture a novembre 2024 ammonta a circa 23mila unità, in calo del 50,4% rispetto a novembre 2023. Nel cumulato degli undici mesi, invece, sono state prodotte oltre 295mila autovetture, in diminuzione del 42,3% su gennaio-novembre 2023. “Anche a novembre l’indice della produzione automotive italiana, a -28,5% conferma il trend negativo avviatosi a marzo 2024 – afferma Gianmarco Giorda, direttore generale di Anfia –. Secondo le stime di Anfia, i volumi della produzione domestica di autoveicoli per l’intero 2024 dovrebbero attestarsi al di sotto delle 600mila unità. Nella prospettiva di un 2025 ancora critico sia sul fronte del mercato che della produzione, l’auspicio, sulla base dei recenti annunci per i nuovi modelli in produzione negli impianti italiani, è che il 2026 possa ripartire con volumi produttivi almeno in linea con i livelli del 2022-23”. A gennaio-settembre 2024 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 13,6 miliardi di euro, mentre l’import vale 27,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,7%, seguiti da Germania (15,2%) e Francia (11,5%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 18,7 miliardi di euro, con un saldo positivo di 5,1 miliardi di euro. Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una flessione del 20,7% ad ottobre (ultimo dato disponibile), a causa di una componente interna in calo del 24,5% e di una componente estera a -17%. Nei primi dieci mesi del 2024, il fatturato cala invece del 13,5% (-16,7% il fatturato interno e -10,4% quello estero). LEGGI TUTTO

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    IDNTT acquista ulteriore 50% del capitale di Take per 500 mila euro

    (Teleborsa) – IDNTT, MarTech Content Factory attiva nella produzione di contenuti omnichannel e quotata su Euronext Growth Milan, ha perfezionato il pagamento per cassa della seconda tranche per un corrispettivo di 500.000 euro nell’ambito dell’accordo di acquisizione del 100% del capitale del gruppo Take. Contestualmente è stato trasferito l’ulteriore 50% del capitale di Take, che si somma al 10% già detenuto da IDNTT.La terza tranche relativa alla quota residuale del 40% di Take sarà eseguita entro il 31 luglio 2025 per un corrispettivo di 360.000 euro, di cui 210.000 per cassa e 150.000 mediante l’assegnazione di azioni proprie ordinarie di IDNTT. LEGGI TUTTO

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    USA, FTC: “Big 3” hanno guadagnato 7,3 miliardi di dollari gonfiando prezzi dei farmaci

    (Teleborsa) – La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha detto che i principali gestori di farmacie hanno gonfiato i prezzi dei farmaci per ottenere un guadagno di 7,3 miliardi di dollari. È quanto emerge dal secondo report della FTC sul tema, dopo il primo annuncio di settembre, che si concentra sull’influenza dei gestori di farmacie sui farmaci generici, compresi i significativi ricarichi di prezzo per cancro, HIV e una varietà di altri farmaci critici.L’ultimo rapporto ha scoperto che i “Big 3″ (Caremark di CVS Health, Express Scripts di Cigna, OptumRx di UnitedHealth Group) hanno aumentato di migliaia percento numerosi farmaci generici specialistici dispensati presso le loro farmacie affiliate e di centinaia di percento molti altri. Tali significativi ricarichi hanno consentito di generare più di 7,3 miliardi di dollari di entrate dalla distribuzione di farmaci in eccesso rispetto ai costi di acquisizione stimati dei farmaci dal 2017 al 2022.”Il secondo rapporto provvisorio del personale della FTC rileva che i tre principali gestori di farmacie hanno aumentato i costi per un’ampia gamma di farmaci salvavita, compresi i farmaci per curare le malattie cardiache e il cancro”, ha affermato la presidente della FTC, Lina M. Khan. LEGGI TUTTO