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    Road Safety, Anas alla 4th Global Ministerial Conference di Marrakech

    (Teleborsa) – Anas, Società del Gruppo FS, partecipa alla 4th Global Ministerial Conference on Road Safety in programma da oggi fino al 20 febbraio a Marrakech, in Marocco. La manifestazione, il massimo evento mondiale sulla sicurezza stradale che coinvolge 198 Stati, è organizzata dal Regno del Marocco e dall’Agenzia Nazionale di Sicurezza Stradale Marocchina (NARSA), insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e in partnership con le Nazioni Unite.Per l’occasione, Anas presenta il suo impegno sul fronte della sicurezza stradale a livello internazionale. Una priorità assoluta per l’azienda, che illustrerà agli operatori del settore e alle istituzioni mondiali il lavoro quotidiano per garantire condizioni di efficienza funzionale sulla sua rete di oltre 32mila km di strade e autostrade, con 18.720 ponti e 2.157 gallerie, che servono 3.500 comuni sui quasi 8.000 presenti sull’intero territorio. Ogni giorno sulle strade Anas circolano 8 milioni di persone e ogni anno vengono percorsi 91,5 miliardi di chilometri, di cui 84,1 miliardi di chilometri da veicoli passeggeri e i restanti 7,3 miliardi di chilometri annui da veicoli merci.Oltre alla sensibilizzazione di tutti al rispetto delle regole della strada, Anas sta lavorando per potenziare gli standard di sicurezza della propria rete con un ampio piano di interventi su specifici profili: nuove opere, manutenzione programmata e innovazione tecnologica. Lo sfidante obiettivo dell’azienda è quello di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali; obiettivo previsto dalle Nazioni Unite che sarà oggetto, durante la 4th Global Ministerial Conference on Road Safety, anche della sottoscrizione della Marrakech Declaration, condivisa con più di 190 paesi del mondo.Sul fronte del potenziamento e del miglioramento degli standard di sicurezza della rete, Anas può contare su sei miliardi in più di finanziamenti rispetto al Contratto di Programma precedente, che svilupperanno nuovi investimenti pari a 16,2 miliardi. Gli investimenti previsti dal Contratto di Programma 2021-2025 sono pari a circa 44 miliardi di euro, di cui 37 miliardi in nuove opere, 5 miliardi in manutenzione programmata, i restanti 2 miliardi a supporto di progetti in fase di approvazione per lavori in corso e per investimenti in tecnologia.Per la manutenzione programmata nel 2024 sono stati spesi 1.620 milioni di euro, + 6.3% in più rispetto al 2023, in continuità con le performance degli anni precedenti. Nel dettaglio sono stati spesi circa 690 milioni di euro in opere d’arte (ponti e gallerie), 385 milioni di euro in rifacimento del piano viabile, 265 milioni di euro in opere complementari, 166 milioni di euro per le barriere di sicurezza e 117 milioni di euro per gli impianti.L’impegno dell’azienda si declina attraverso le ispezioni delle opere d’arte, passate da 3.886 del 2019 alle 18.634 del 2024 e l’implementazione di uno dei programmi più ambiziosi, lo SHM-Structural Health Monitoring. Avviato nel 2022 e finanziato con 275 milioni di euro dal Fondo Complementare del PNRR, mira a realizzare un sistema integrato di monitoraggio diagnostico dello stato di salute degli asset infrastrutturali. L’obiettivo sarà ottenere informazioni continue sullo stato di salute delle strutture, riconoscere e prevedere i danni oltre a supportare la pianificazione di interventi di manutenzione. I target operativi definiti prevedono, dopo 250 opere connesse nell’ultimo biennio, 500 nel 2025 e 1.000 nel 2026.L’impegno di Anas è anche di tipo internazionale. Insieme a Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e PIARC Italia, lo scorso novembre Anas ha ospitato le delegazioni dei Paesi aderenti al EuroMed Transport Support Project a Roma per la Conferenza Internazionale sulla Sicurezza stradale.In Marocco Anas è presente, insieme a PIARC Italia e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche con uno stand che accoglie le eccellenze nazionali in materia di mobilità e sicurezza della circolazione in ambito extraurbano e urbano, tra cui AISCAT, il Politecnico di Milano e la Polizia di Stato. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index febbraio migliora più delle attese a +5,7 punti

    (Teleborsa) – Migliora e si riporta n positivo, a febbraio 2025, l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a +5,70 punti dai -12,60 punti di gennaio. Il dato è anche migliore delle stime degli analisti, che erano per un miglioramento fino a -1,9 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è salita di venti punti a +11,4, mentre quella sulle consegne di sedici punti a +14,2 punti. Quella sulle scorte è ancora positiva a +8,7 punti. LEGGI TUTTO

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    Fiera Milano Rho, da domani al 21 febbraio va in scena Myplant

    (Teleborsa) – Fiera Milano Rho si trasforma in una giungla sontuosa con Myplant & Garden, la fiera leader del florovivaismo (19-21 febbraio 2025). Fatturato record del settore. Eventi glamour. Innovazione, sostenibilità, cambiamento climatico al centro dei convegni sui benefici del verde. Oltre 800 espositori (22% dall’estero) su 55mila mq sviluppati su 4 padiglioni: una superficie impressionante, 5,5 ettari di esposizione pari a 8 campi da calcio o a 211 campi da tennis dedicati a piante, alberi, fiori, vasi, motori, campi e impianti sportivi, giardinaggio e orticoltura. Per celebrare una produzione Made in Italy protagonista nel mondo.Sarà un bellissimo anticipo di primavera, una esplosione di natura, vitalità, proposte e colori, arricchita da passerelle flower-fashion, shooting, scenografie e laboratori a cura di atelier, flower designer, creativi, stylist internazionali, workshop di composizione floreale, installazioni e grandi architetture botaniche, campioni di arrampicate sugli alberi, e show cooking nelle aree esterne. Un’esposizione ad alto tasso innovativo con soluzioni per vertical farming, risparmio idrico ed energetico, robotica, fotovoltaico, sensoristica AI, acquaponica, circolarità, substrati e concimi ecocompatibili, digitalizzazione, mappatura dei terreni, sistemi di monitoraggio e illuminazione, pavimentazioni, nuove ibridazioni e specie floreali e vegetali che presto arriveranno sui mercati (dati su richiesta).Climate change a MyplantL’Italia è un hotspot climatico e il verde è il futuro delle nostre città. Calendario ricchissimo di approfondimenti (oltre 60) sui principali dossier del settore: verde e cambiamento climatico; verde urbano, salute e benessere; isole di calore; biodiversità; AI per la progettazione del paesaggio; Ai per dialogare con le piante; nuovi materiali e prodotti smart; verde verticale; campi sportivi; greenbuilding e riqualificazione territoriale; sostenibilità. A confrontarsi e fare il punto saranno tutte le principali realtà istituzionali del settore (da Coldiretti alla FIGC, da Confagricoltura ad ANCI, Cia, Coni, AssoImpreDiA, Assoverde, Comuni, Regioni e amministrazioni pubbliche dall’Italia e dall’Europa).Italia leader dei mercati internazionali a MyplantRecord valore delle produzioni Made in Italy, in costante crescita (2024: sfondamento quota 3,25 miliardi di euro, +30,8% in 10 anni);oltre 1 miliardo il valore alla produzione dell’export italiano nei primi 9 mesi del 2024 (+5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); bilancia commerciale in solido attivo; è Made in Italy il 5,2% di piante e fiori esportati nel mondo (seconda potenza esportatrice europea e terza mondiale); Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano nell’ordine la top-ten delle regioni italiane che registrano il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale (dati su richiesta). Sono 30mila gli ettari di terreno dedicato al florovivaismo in Italia, a favore di ca 19mila imprese del settore. Oltre 250 i giornalisti pre-accreditati, 200 delegazioni ufficiali di buyer e oltre 125 aziende estere accreditate in visita da 45 Paesi strategici e 5 continenti. Attesi oltre 20mila operatori dal mondo. LEGGI TUTTO

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    Brasile: Push strategy di SACE per Eletrobras a supporto della filiera italiana dell’energia

    (Teleborsa) – SACE annuncia una nuova operazione di Push Strategy del valore di 400 milioni di dollari al fianco di Eletrobras, la più grande società elettrica dell’America Latina, destinata a sostenere le opportunità di export in Brasile per la filiera italiana del settore energetico e il suo indotto con un particolare focus sulle rinnovabili.SACE ha garantito un finanziamento di 400 milioni di dollari erogato da un pool di banche coordinato da Citi. Questo finanziamento è destinato a sostenere i piani di crescita di Eletrobras e incrementare le opportunità di business per le aziende italiane, in particolare PMI, attraverso attività di Business Matching con il fine di agevolare il loro accesso al mercato brasiliano.La Push Strategy è il programma di SACE che offre alle aziende italiane un passaporto per i mercati internazionali, garantendo finanziamenti a controparti estere che si impegnano ad aumentare gli acquisti di beni e servizi dall’Italia. Gli eventi di Business Matching, parte integrante della strategia organizzata da SACE in collaborazione con i principali attori del Sistema Paese, facilita incontri mirati tra aziende italiane ed estere per sviluppare nuove collaborazioni e ampliare le opportunità di export.”Siamo entusiasti di essere al fianco di Eletrobras in questa prima operazione che sostiene lo sviluppo del Made in Italy nei settori ad alto potenziale come idroelettrico, eolico e idrogeno verde – ha dichiarato Michal Ron, Chief International Officer di SACE –. La Push Strategy si conferma come strumento fondamentale per sostenere la crescita delle imprese italiane nel contesto globale creando nuove opportunità di esportazione e rafforzando le relazioni dei grandi partner esteri con l’Italia”. LEGGI TUTTO

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    Competitività, innovazione e difesa: l’intervento di Draghi al Parlamento Ue

    (Teleborsa) – Innovazione, competitività, difesa e Ucraina. Sono alcuni dei temi toccati dall’ex presidente del Consiglio e della BCE, MarioDraghi, nel suo discorso di questa mattina al Parlamento europeo a Bruxelles per la Settimana parlamentare europea 2025.Draghi ha riconosciuto che la “Bussola sulla competitività” lanciata dalla Commissione europea contiene obiettivi “pienamente in linea con le raccomandazioni” del rapporto Draghi, che “segnalano un necessario riorientamento delle principali politiche europee”. “Ora è importante che la Commissione riceva tutto il supporto necessario sia nell’attuazione di questo programma che nel suo finanziamento – ha però sottolineato Draghi –. Le esigenze di finanziamento sono enormi: 750-800 miliardi di euro all’anno è una stima prudente. Per aumentare la capacità di finanziamento, la Commissione propone una razionalizzazione degli strumenti di finanziamento dell’Ue, che è benvenuta. Ma non ci sono piani per nuovi fondi Ue”. Parlando di innovazione, ha fatto notare che spesso l’Unione europea è la sua peggior nemica. “Dobbiamo creare condizioni affinché le imprese innovative crescano in Europa, piuttosto che restare piccole o trasferirsi negli Stati Uniti”. “Questo – ha spiegato Draghi – significa ridurre le barriere interne, standardizzare, armonizzare, semplificare le normative nazionali e spingere per un mercato che sia più basato sul capitale azionario”. È proprio su questo ultimo punto che secondo l’ex presidente l’Europa spesso è il peggior nemico di sè stessa. “Abbiamo un mercato interno di dimensioni simili a quello degli Stati Uniti. Abbiamo il potenziale per fare leva sulle economie di scala. Ma il Fondo monetario internazionale stima che le nostre barriere interne siano equivalenti a dazi del 45% circa sul manufatturiero e del 110% sui servizi”, ha sottolineato. Inoltre in Ue “abbiamo scelto un approccio regolamentare che ha dato priorità alla cautela a discapito dell’innovazione, specialmente nel settore digitale”, ha aggiunto. In Europa “abbiamo anche a disposizione risparmi che potrebbero essere utilizzati per finanziare l’innovazione. Ma con alcune eccezioni di rilievo l’innovazione fa ricorso al finanziamento bancario, che generalmente non è adatto per questi compiti. E si finisce che oltre 300 miliardi di risparmi vadano ogni anno all’estero – ha affermato – perché qui mancano opportunita’”.Guardando fuori dall’Europa, Draghi ha sottolineato che negli ultimi mesi sono aumentate ulteriormente le sfide per l’Ue ed è ancora maggiore l’urgenza di trovare una risposta adeguata e unitaria a queste sfide. Oltre all’innovazione tecnologica – in ritardo quella europea, ha portato l’esempio degli ultimi sviluppi dell’Intelligenza Artificiale –, ha fatto riferimento ai prezzi del gas – due o tre volte maggiori che nelle altre grandi economie – e alla nuova situazione in Usa, con i dazi minacciati dall’Amministrazione Trump, che si aggiunge al già difficile confronto geopolitico con la Cina.”Per far fronte a queste sfide – ha sottolineato Draghi –, è sempre più chiaro che dobbiamo agire sempre di più come se fossimo un unico Stato. La complessità della risposta politica che coinvolge ricerca, industria, commercio e finanza richiederà un livello di coordinamento senza precedenti tra tutti gli attori: governi e parlamenti nazionali, Commissione e Parlamento europeo”. Inoltre, “questa risposta deve essere rapida, perché il tempo non è dalla nostra parte, con l’economia europea che ristagna mentre gran parte del mondo cresce. La risposta deve essere commisurata alla portata delle sfide. E deve essere focalizzata sui settori che guideranno un’ulteriore crescita”. Velocità, scala e intensità saranno essenziali”, ha avvertito. Parlando di difesa, Draghi ha ricordato come nel suo documento si sia messo in evidenza di come rappresenti un elemento di vulnerabilità anche a causa della “frammentazione della capacità industriale lungo linee nazionali” che “impedisce la scala necessaria”. “Anche se siamo collettivamente al terzo posto al mondo per la spesa per la difesa, non saremmo in grado di aumentarla attraverso la nostra capacità produttiva. I nostri sistemi di difesa nazionali non sono né interoperabili né standardizzati in alcune parti chiave della catena di fornitura”.Infine, l’ex presidente, facendo riferimento alle posizioni dell’Amministrazione Trump sulle intenzioni di diminuire drasticamente la partecipazione degli Stati Uniti alla difesa dell’Europa, ha affermato che “se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa”.(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    TIM, Asati: ipotesi di cambio statuto per liste CdA penalizza piccoli soci

    (Teleborsa) – “Voci non confermate ipotizzano per TIM un incremento della percentuale del capitale sociale, da 0,5% a 1%, necessaria per presentare una lista di candidati per il Consiglio di Amministrazione”. Lo sostiene in un comunicato il presidente di Asati (Associazione Azionisti Telecom Italia) Franco Lombardi, sottolineando che “questa proposta penalizza i piccoli azionisti e i dipendenti azionisti, che chiedono da anni di avere un rappresentante nel CdA della Società”. ASATI chiede, inoltre, “di svolgere le prossime Assemblee degli azionisti in presenza, per favorire il dialogo tra il manegement di TIM”. LEGGI TUTTO

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    Nuovo BTP Più, secondo giorno di collocamento: ordini sopra 1,8 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Gli ordini per il nuovo BTP Più, dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (cosiddetti retail), hanno superato quota 1,8 miliardi di euro, in circa due ore, nel secondo giorno di collocamento, a fronte della sottoscrizione di quasi 58 mila contratti.L’emissione ha luogo da lunedì 17, fino a venerdì 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata.Venerdì il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per l’emissione: 2,80% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno; 3,60% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno. Al termine del collocamento saranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.Rispetto alle precedenti emissioni di titoli dedicati alla clientela retail, manca il premio fedeltà ma viene aggiunta un’opzione di rimborso anticipato alla pari allo scadere del 4° anno, riservata solo a chi acquista il titolo in collocamento. Il BTP Più prevede cedole nominali pagate trimestralmente.”Il rendimento medio è pari circa a 3,20%, a fronte di un tasso sul titolo di riferimento a 8 anni del 3,27% alla chiusura di venerdì 14 febbraio – commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo – Pertanto, il BTP Più offre un rendimento equiparabile a quello di un titolo semplice a 8 anni, ma con l’opzione di vendita: è questa la prospettiva con cui, a nostro avviso, si deve valutare l’opportunità di detenerlo in portafoglio, considerando che concede un’efficace protezione se tra quattro anni i rendimenti si rivelassero superiori a quelli attuali”.Il BTP Più può essere acquistato dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si detiene un conto corrente e il conto deposito titoli. Il titolo è collocato sulla piattaforma MOT di Borsa Italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.Come per tutti i titoli di Stato, è prevista la tassazione agevolata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione nonché, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo ISEE fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi. Ogni richiesta di acquisto verrà interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1000 euro. LEGGI TUTTO

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    TIM in vetta al FTSE MIB, Barclays alza il target price

    (Teleborsa) – Si muove in forte rialzo Telecom Italia con un balzo del 2,23% posizionandosi in vetta al principale paniere FTSE MIB.Gli analisti di Barclays che confermano il giudizio “Overweight” hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo portandolo a 0,37 euro dai 0,35 indicati in precedenza. “I solidi risultati e le linee guida dimostrano che i fondamentali di TIM dopo NetCo sono strutturalmente più sani. In prospettiva, le previsioni sono di una crescita continua delle attività nazionali e di una crescita dell’flusso di cassa a livello di gruppo”. Lo scenario su base settimanale della compagnia telefonica rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva di Telecom. Sebbene il breve periodo mette in risalto un allentamento della linea rialzista al test del top 0,2837 Euro. Primo supporto visto a 0,275. Tecnicamente si prevede uno sviluppo negativo in tempi brevi verso il supporto 0,2706. LEGGI TUTTO