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    MPS, Norges Bank incrementa partecipazione al 3,21%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 3,212% in Banca Monte dei Paschi di Siena.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 19 settembre 2024. Il 16 settembre era scesa al 2,765%, rispetto al 3,150% che deteneva il 29 luglio. LEGGI TUTTO

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    Rischi catastrofali, Mimit: “In vigore dal primo gennaio 2025 obbligo assicurativo per le imprese”

    (Teleborsa) – Si è tenuto oggi a Palazzo Piacentini un incontro tecnico con i rappresentanti delle associazioni rappresentative delle categorie produttive, durante il quale sono stati illustrati i contenuti dello schema di decreto interministeriale di prossima emanazione relativo all’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative per danni derivanti da eventi catastrofali. L’obbligo assicurativo, introdotto dalla Legge Finanziaria 2024 – annuncia il Mimit in una nota – entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e interesserà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio.Il decreto interministeriale implementerà quanto già previsto dal ddl “Ricostruzione”, ora all’esame del Parlamento, che introduce l’obbligo per le imprese assicurative di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali: una disposizione volta a garantire maggiore certezza nella liquidazione dei danni alle imprese assicurate, permettendo loro di accedere immediatamente a risorse fondamentali per una rapida ripresa delle attività.Lo schema di decreto interministeriale, predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze d’intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, definisce le imprese soggette all’obbligo assicurativo, l’oggetto della copertura assicurativa e le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane).I premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. SACE S.p.A. potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato.”Questo decreto segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso –. In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l’occupazione”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Unieuro, adesioni oltre l’1,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) promossa da Fnac Darty e Ruby Equity Investment su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, risulta che oggi 23 settembre 2024 sono state presentate 3.170 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 280.118, pari all’1,4051% dell’offerta e pari all’1,4045% sulle eventuali massime 19.944.793 azioni oggetto di offerta in caso di esercizio di stock options.L’offerta è iniziata il 2 settembre 2024 e terminerà il 25 ottobre 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Unieuro acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UniCredit-Commerzbank, Scholz: acquisizioni ostili non sono positive per banche

    (Teleborsa) – “Gli attacchi ostili, le acquisizioni ostili non sono una buona cosa per le banche, motivo per cui il governo tedesco ha preso una posizione chiara qui e ha chiarito che non consideriamo questo un corso d’azione appropriato”. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a margine di un evento a New York, secondo quanto riporta Bloomberg.Scholz ha criticato “il fatto che senza alcuna cooperazione, senza alcuna consultazione, senza alcun feedback, si stanno facendo tentativi con metodi ostili per acquisire aggressivamente quote di società”.”Commerzbank è una banca di successo commerciale che svolge un ruolo importante nell’assicurare che l’industria tedesca e le piccole e medie imprese ottengano i finanziamenti necessari – ha affermato – Ed è in grado di farlo bene come entità indipendente”.La presa di posizione di Scholz è arrivata poche ore dopo che UniCredit ha rivelato di aver stipulato contratti derivati ??che le avrebbero consentito di aumentare la sua quota in Commerzbank a circa il 21%, dal 9% precedente. Il regolamento in azioni degli strumenti sottoscritti può avvenire solo subordinatamente all’ottenimento delle relative autorizzazioni. LEGGI TUTTO

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    Ue, Urso alle parti: esigenza di rivedere percorso Green Deal

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, invita sindacati e imprese a mettere in campo un “gioco di squadra”, una “strategia comune” per indicare la traiettoria di politica industriale europea, “prendendo atto di quello che è successo”.Illustrando alle parti sociali le indicazioni che il governo intende portare a Bruxelles per la “nuova stagione in Europa”, in particolare per il settore dell’automotive, Urso ha sottolineato che “si avverte sempre di più l’esigenza di una revisione del percorso del green deal” sottolineando che “La religione dell’elettrico ha fatto deragliare gli obiettivi europei”. “Abbiamo la necessità di una visione pragmatica e realistica” del green “correggendo, sulla base dei risultati evidenti a tutti”, la traiettoria della politica industriale. E questo “vale per il settore dell’auto e, in generale, della politica industriale”. LEGGI TUTTO

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    ALA, ricavi ed EBITDA in crescita a doppia cifra nel primo semestre

    (Teleborsa) – ALA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Valore della Produzione pari a 138,5 milioni di euro, rispetto ai 113,6 milioni del primo semestre 2023, segnando una crescita di circa il 21,9%. L’incremento pari a 24,8 milioni è da imputarsi sicuramente a un miglioramento significativo delle performance delle principali business lines, nonché alla contribuzione del gruppo spagnolo SCP Sintersa.L’EBITDA si attesta a 16,9 milioni di euro, rispetto ai 12,3 milioni nel primo semestre del 2023, ed evidenzia una crescita più che significativa del +37,2%, dovuta sostanzialmente all’incremento della marginalità lorda, nonché alla crescita dei ricavi. L’EBITDA Margin si attesta a 12,2% con una crescita di 1,4 punti percentuali rispetto al 30 giugno 2023 (10,8%). L’Utile Netto è pari a 7,1 milioni di euro, rispetto ai 5,8 milioni del primo semestre 2023.”Il Gruppo ALA ha raggiunto nuovi risultati record nei primi sei mesi del 2024, sostenendo un run-rate in termini di valore della produzione ed EBITDA in netta crescita rispetto all’anno precedente e, per quello che risulta alla società, stando ai dati pubblici, ancora una volta ben al di sopra della media del mercato aerospace – ha commentato l’AD Roberto Tonna – In aggiunta, nel corso del primo semestre dell’anno la controllata Sintersa SA ha consolidato il proprio posizionamento geografico, avviando i lavori per l’apertura di una nuova filiale operativa nel Nord Italia, e inaugurando la nuova sede di Siviglia in Spagna. Il nuovo stabilimento spagnolo, tre volte più grande rispetto al precedente, aumenta in maniera significativa la nostra capacità produttiva e ci permetterà di rispondere in modo più efficace alla crescente domanda di prodotti e servizi per l’industria dell’Aerospazio e della Difesa”.”Questi risultati sono un’ulteriore conferma del potenziale e della grande capacità del gruppo ALA di continuare a rafforzare il proprio posizionamento competitivo tra i principali operatori mondiali del settore ed allo stesso tempo di creare valore per i propri azionisti”, ha aggiunto.La Posizione Finanziaria Netta (PFN) al termine del primo semestre si attesta a 46,7 milioni di euro, con un incremento pari a circa 17,5 milioni rispetto ai 29,2 milioni del 31 dicembre 2023, connesso al deciso incremento del capitale circolante netto e in particolare delle rimanenze.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OPA Alkemy, adesioni al 32,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Alkemy, società specializzata nell’evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi 23 settembre 2024 sono state presentate 28.824 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.845.790, pari al 32,46510% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 agosto 2024 e terminerà il 25 settembre 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Alkemy acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 settembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    SBE-Varvit, ricavi e margini in calo nel primo semestre

    (Teleborsa) – SBE-Varvit, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della produzione, della distribuzione e della commercializzazione di componenti di fissaggio, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 186,6 milioni di euro, rispetto a 220,2 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il decremento è derivante da un calo di volumi generalizzato del mercato, mentre i prezzi di vendita nel complesso rimangono stabili (in diminuzione esclusivamente a seguito di aggiustamenti dovuti a clausole automatiche sulle materie prime).L’EBITDA si attesta a 46,9 milioni di euro, rispetto ad 58,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un EBITDA Margin pari al 25,2% rispetto al 26,4% del primo semestre 2023 e al 24,3% dell’anno 2023. La diminuzione della marginalità è ascrivibile alla maggiore incidenza dei costi fissi dovuta alla diminuzione dei volumi e all’incremento del costo del personale, al momento non incluso negli accordi contrattuali pass through dai clienti. Il risultato netto è stato pari a 21,9 milioni di euro, rispetto 33,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente”Nonostante la complessa ma prevedibile fase di mercato, manteniamo piena fiducia nel nostro modello di business, che siamo certi consentirà di adattarci rapidamente alle mutevoli condizioni economiche e di cogliere nuove opportunità di crescita – ha commentato il presidente Alessandro Vescovini – Il nostro impegno nel perfezionare l’efficienza operativa e nel potenziare tecnologicamente i nostri impianti, unito all’espansione della capacità produttiva, è oggi più forte che mai”.”Continueremo, infatti, ad investire in queste aree strategiche, essenziali per preservare la nostra competitività, garantire una crescita sostenibile nel lungo periodo e posizionare SBE-Varvit per affrontare al meglio le sfide del mercato che ci attendono – ha continuato – L’attuale contesto macroeconomico richiede agilità e reattività e ci spinge ad identificare e sfruttare nuove opportunità di crescita. Affrontiamo questo periodo, al quale siamo preparati, con determinazione e spirito di adattamento, con l’obiettivo di consolidare e ampliare la nostra posizione nel mercato. Guardiamo al futuro con una chiara visione strategica, fiduciosi che le nostre azioni ci permetteranno di superare le attuali sfide e di continuare il nostro percorso di crescita”.La posizione finanziaria netta risulta positiva per 45 milioni di euro, rispetto ai 54,8 milioni del 31 dicembre 2023. In data 22 maggio 2024 sono stati distribuiti 21,1 milioni di euro di dividendi.Le difficili condizioni di mercato in cui il gruppo opera già dalla fine del 2023, sono proseguite anche nei primi sei mesi del 2024 e si ritiene possano persistere per tutta la restante parte dell’esercizio. Secondo le previsioni, nell’esercizio 2024 SBE-Varvit registrerà una contrazione del fatturato che si attesterà tra il 15% ed il 18% rispetto al 2023, confermando la marginalità tra il 25% ed il 27%. LEGGI TUTTO