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    Polizze anticalamità: allarme degli industriali sugli investimenti a rischio

    (Teleborsa) – Gli industriali esprimono preoccupazione riguardo all’introduzione di una polizza obbligatoria contro i danni climatici, in vigore dal primo gennaio 2025 per le imprese, come previsto dal decreto interministeriale presentato al Mimit. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, avverte che l’obbligo potrebbe disincentivare gli investimenti nelle aree a rischio, rischiando di “desertificare” intere zone industriali.Durante l’inaugurazione del Cersaie a Bologna, Orsini ha invitato la politica a concentrarsi sulla ricostruzione e sul completamento dei cantieri in Romagna, colpita dalle recenti alluvioni, evitando inutili polemiche. Simile appello è arrivato dal cardinale Matteo Zuppi, che ha chiesto misure tempestive e concrete a sostegno delle famiglie e dei territori fragili.Nel frattempo, a Roma, si è discusso il decreto che obbliga le imprese a stipulare polizze contro i rischi catastrofali, con premi proporzionati alla vulnerabilità del territorio. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha evidenziato che tale obbligo garantirà una maggiore tutela per la produzione e l’occupazione. Tuttavia, alcune figure politiche, come il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, mostrano cautela sull’estensione dell’obbligo alle abitazioni civili, sottolineando l’importanza di criteri di volontarietà. Anche dall’opposizione, Giuseppe Conte (M5S) critica l’idea delle polizze obbligatorie, definendola inapplicabile e potenzialmente dannosa per il paese. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura in calo e sotto attese

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone si deteriora a settembre. L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,6 punti, rispetto ai 49,8 punti di agosto. Il dato è anche leggermente inferiore alle stime degli analisti che si attendevano un livello di 49,9 punti.L’indicatore resta al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività.Sempre a settembre il PMI dei servizi è invece salito a 53,9 punti (era 53,7 ad agosto). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 24 settembre 2024

    (Teleborsa) – Martedì 24/09/202402:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 49,9 punti; preced. 49,5 punti)10:00 Germania: Indice IFO (atteso 86,1 punti; preced. 86,6 punti)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,1%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 5,9%; preced. 6,5%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 103,5 punti; preced. 103,3 punti)16:00 USA: Indice Fed Richmond (atteso -17 punti; preced. -19 punti) LEGGI TUTTO

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    Fed, Fitch: tagli totali saranno modesti nel complesso in questo ciclo

    (Teleborsa) – La portata dei tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve statunitense in questo ciclo di allentamento della politica monetaria sarà probabilmente ancora modesta rispetto agli episodi storici di taglio dei tassi, nonostante il taglio più ampio del previsto alla riunione del FOMC della scorsa settimana. Lo afferma Fitch Ratings, che ora si aspetta che il tasso scenda al 4,5% entro la fine di quest’anno e al 3,5% entro la fine del 2025, e poi a un livello neutrale del 3,0% entro giugno 2026.Secondo l’agenzia di rating, la portata della mossa è stata difficile da giustificare sulla base dei dati economici in arrivo, con l’inflazione CPI dei servizi di base rimasta elevata al 4,9% anno su anno ad agosto e in aumento allo 0,4% mese su mese.La decisione sembra riflettere in parte un elemento di “valutazione del rischio” in risposta alle recenti dinamiche del mercato del lavoro, dove il tasso di disoccupazione è salito al 4,2% ad agosto dal 3,7% di dicembre 2023. Mentre le ultime previsioni della Fed mostrano che la disoccupazione rimane bassa, il presidente della Fed Jerome Powell ha fatto numerosi riferimenti alla conferenza stampa post-riunione sul rischio che la disoccupazione potrebbe – inaspettatamente – continuare a salire.Fitch si aspetta che la Fed tagli i tassi di 25 punti base sia nelle riunioni di novembre che di dicembre, seguiti da altri quattro tagli di 25 punti base nel 2025, con tassi abbassati in ogni altra riunione del FOMC l’anno prossimo.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Ue, Orsini: energia fondamentale, incentivare transizione post PNRR

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “ci ha presentato un documento che leggeremo con molta molta attenzione. Ci trova allineati su alcuni punti relativi alla competitività del Paese verso l’Europa, verso il mondo, per avere tempo e spazio per poter fare la transizione”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, al termine della riunione al Mimit sulla nuova politica industriale dell’Europa.”Alcuni nostri (associati, ndr) rischiano di poter andare in difficoltà – ha detto – abbiamo parlato di energia, che è un tema per noi fondamentale, dove speriamo che velocemente ci sia la messa a terra della sperimentazione del nucleare. Abbiamo parlato di un fondo sovrano, della costruzione per poter incentivare la transizione post Pnrr. Dialogheremo con le Confindustrie europee per poter dare sostegno a questa politica nuova dell’Europa”.”Alcuni nostri (associati, ndr) rischiano di poter andare in difficoltà – ha detto – abbiamo parlato di energia, che è un tema per noi fondamentale, dove speriamo che velocemente ci sia la messa a terra della sperimentazione del nucleare. Abbiamo parlato di un fondo sovrano, della costruzione per poter incentivare la transizione post PNRR. Dialogheremo con le Confindustrie europee per poter dare sostegno a questa politica nuova dell’Europa”.Sempre oggi Orsini aveva detto che il cuneo fiscale è una delle principale richieste” che è stata fatta al governo in vista della prossima Legge di bilancio. “Serve a salvaguardare l’aumento del costo del lavoro e dare la capacità di spesa alla gente che lavora nelle nostre imprese. Credo che quella sia la via” e per questo “è una delle prime misure che abbiamo richiesto al governo”, ha detto a margine del convegno inaugurale del Cersaie a Bologna. LEGGI TUTTO

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    Borgosesia, Modefinance conferma rating di merito creditizio A3

    (Teleborsa) – Modefinance, agenzia italiana di rating, in sede di revisione del rating pubblico al merito creditizio di Borgosesia, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo degli investimenti in asset alternativi, ha confermato lo stesso al livello “A3-“.Tale valutazione – equivalente a quella A- delle principali agenzie di rating internazionali – risulta essere tre notch più elevata rispetto a quella minima necessaria per considerare investment grade le emissioni della società. LEGGI TUTTO

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    Culti Milano, EnVent conferma Outperform e TP a 21,3 euro

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha confermato la raccomandazione (Outperform) e il target price (21,30 euro per azione, upside del 68%) sul titolo Culti Milano, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella produzione e distribuzione di fragranze e cosmesi.Gli analisti fanno notare che il prezzo delle azioni Culti Milano è sceso a marzo 2024, da oltre 17,00 a meno di 15,00 euro, seguito da un trend ribassista che ha portato il prezzo delle azioni al livello attuale di circa 12,00 euro. Nel complesso, le azioni Culti Milano hanno perso il 33% negli ultimi 12 mesi, rispetto al -6% dell’indice Italia Growth nello stesso periodo.Le vendite consolidate di Culti Milano sono state di 12 milioni di euro nel primo semestre del 2024, +8% anno su anno, in linea con la stima degli analisti di 26 milioni di euro per l’anno. L’EBITDA rettificato è stato di 2,1 milioni di euro, rispetto a 1,8 milioni di euro nel primo semestre del 2023, margine del 17,5% rispetto al 16,1%.”Le aspettative del gruppo per il secondo semestre rimangono positive – si legge nella ricerca – I piani di espansione aziendale proseguono sia nei mercati nazionali che in quelli europei, mentre è prevista una fase stabile nei mercati asiatici”. Culti Milano scambia a EV/Vendite 2024-25 di 1,5-1,4x e EV/EBITDA di 8,2-6,8x, circa il 30% di sconto in media rispetto ai peer.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Webuild, Intesa Sanpaolo ha una partecipazione del 2,996%

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana, ha una partecipazione pari al 2,996% in Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 19 settembre 2024. Il 18 settembre era al 3,031%. LEGGI TUTTO