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    Racing Force, utile semestrale sale a 5,4 milioni. Forte generazione di cassa

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 37,6 milioni di euro, in crescita di 0,4 milioni rispetto al primo semestre 2023 (+1%). Al netto di due ordini stagionali di abbigliamento non tecnico a marchio Racing Spirit, relativi al primo semestre 2023, le vendite del 1H 2024 sono in crescita del 4% rispetto all’esercizio precedente.L’EBITDA è pari a 8,2 milioni di euro (EBITDA margin 21,7%), contro 7,9 milioni nel primo semestre 2023 (EBITDA margin 21,3%). La variazione è dovuta ai maggiori ricavi ed alla razionalizzazione dei costi, in particolare quelli logistici. Il risultato netto è pari a 5,4 milioni di euro, in crescita del 10,6% grazie all’incremento dell’EBIT, al saldo positivo della gestione finanziaria ed al minor effetto fiscale.”Il primo semestre 2024 ha evidenziato una forte generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa, con una cash conversion, in rapporto all’EBITDA, pari all’87% – ha commentato l’AD Paolo Delprato – A questo dato si aggiunge un incremento della marginalità percentuale, grazie alla razionalizzazione delle spese e, in particolare, alla riduzione dei costi legati alla logistica. Questi risultati sono stati conseguiti in un contesto macroeconomico ancora caratterizzato da incertezza e tensione a livello geo-politico, all’interno di un esercizio che per il Gruppo rappresenta un periodo di investimenti significativi, che verranno completati, come da previsione, entro la prima metà del 2025″.Il flusso di cassa dalla gestione operativa è stato di 7,1 milioni di euro, con una cash conversion pari all’87%, grazie alla crescita dell’EBITDA ed al minor assorbimento del capitale circolante netto.La Posizione finanziaria netta di Gruppo passa da un debito netto di 3,2 milioni di euro a fine 2023, a un saldo positivo di 4,6 milioni al 30 giugno 2024, grazie alla liquidità generata nel corso del periodo dalla gestione operativa, al netto degli investimenti nel corso del semestre per complessivi 4,2 milioni (di cui 2,3 milioni per l’espansione della sede di Ronco Scrivia), oltre che all’aumento di capitale eseguito a giugno 2024 per un importo, al netto di oneri e spese, pari a 7,3 milioni. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive con nuovi stimoli in Cina. Indice IFO ancora in calo

    (Teleborsa) – Chiusura positive per le Borse europee, supportate dal rimbalzo di Lusso e Risorse di Base, dopo le misure di stimolo monetario della Banca centrale cinese che ha annunciato tagli ai tassi e al coefficiente di riserva delle banche, per contrastare i rischi deflattivi e agevolare il raggiungimento del target di crescita.Tra le altre banche centrali, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35%, livello più alto degli ultimi 12 anni, per il 7° incontro consecutivo; la Banca centrale ungherese ha, invece, ripreso la fase espansiva, tagliando i tassi di 25pb e portandoli al 6,50% dopo la pausa di agosto.Sul fronte macroeconomico, il morale delle imprese tedesche è sceso più del previsto a settembre per il quarto mese consecutivo, secondo quanto reso noto dall’Ifo, il cui indice è sceso a 85,4 a settembre da 86,6 di agosto.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,30%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.643,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 71,25 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +129 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,39%.Tra i listini europei sostenuta Francoforte, con un discreto guadagno dello 0,80%, giornata moderatamente positiva per Londra, che sale di un frazionale +0,28%, e buoni spunti su Parigi, che mostra un ampio vantaggio dell’1,28%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,60%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 36.010 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,32%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,24%).In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 24/09/2024 è stato pari a 2,24 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i volumi scambiati sono passati da 0,44 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,42 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Tenaris (+4,35%), Brunello Cucinelli (+4,22%), Iveco (+2,72%) e Banca MPS (+2,16%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Prysmian, che ha terminato le contrattazioni a -2,16%. Fiacca Fineco, che mostra un piccolo decremento dello 0,83%. Discesa modesta per Italgas, che cede un piccolo -0,64%. Pensosa DiaSorin, con un calo frazionale dello 0,58%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ariston Holding (+7,48%), Intercos (+3,54%), Sanlorenzo (+2,27%) e MFE B (+2,23%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Safilo, che ha chiuso a -4,49%. Si concentrano le vendite su Alerion Clean Power, che soffre un calo del 2,07%. Vendite su Reply, che registra un ribasso dell’1,62%. Seduta negativa per OVS, che mostra una perdita dell’1,53%. LEGGI TUTTO

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    Aquafil, Intermonte pone il giudizio “Under Review”

    (Teleborsa) – Intermonte ha posto “Under Review” il target price (da 4,40 euro per azione) e la raccomandazione (da Outperform) sul titolo Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, dopo la presentazione del piano 2024-26, che prevede un aumento di capitale fino a 40 milioni di euro (con l’obiettivo di eseguire e finalizzare l’operazione entro fine anno).Gli analisti affermano che i risultati del secondo trimestre sono stati inferiori alle stime a causa degli Stati Uniti e che le principali differenze rispetto al piano aziendale presentato a novembre dell’anno scorso sono: 1) maggiore cautela sulle aspettative di volume del 2024, mentre è prevista una ripresa nel 2025, con il 2026 che mostra un ritorno a tassi normali e 2) un profilo di investimento più elevato (CapEx di 90-100 milioni di euro nel periodo di 3 anni) con l’obiettivo di ottimizzare ed espandere l’attuale impronta produttiva. Secondo le indicazioni del management, la maggior parte del CapEx dovrebbe riguardare l’espansione degli stabilimenti produttivi in ??Cina, mentre altri investimenti includono miglioramenti della capacità in Engineering Plastics, lo sviluppo di nuove fibre ad alte prestazioni per applicazioni specifiche e lo sviluppo di nuove tecnologie per il riciclaggio di tessuti multifibra.Intermonte ha rivisto le stime per allinearle alle guidance aziendali, tagliando adj. EBITDA del 7% in media nel triennio, il che a livello di bottom line si traduce nell’aspettativa di un pareggio posticipato al 2025 e di un ritorno a un terreno positivo nel 2026 (aumentando D&A e oneri finanziari nel modello). Le stime attuali non incorporano ancora gli effetti dell’aumento di capitale, in attesa di ulteriori dettagli.”A nostro avviso, gli obiettivi del piano sono raggiungibili ma impegnativi in ??un contesto macroeconomico altamente volatile – si legge nella ricerca – In attesa di maggiori dettagli sull’imminente aumento di capitale per valutarne il probabile impatto, stiamo sottoponendo a revisione la nostra raccomandazione e il prezzo obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    TLC, UE approva condizionatamente l’acquisto di PPF da parte di e&

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Foreign Subsidies Regulation (FSR), l’acquisizione da parte di Emirates Telecommunications Group Company (e&) del controllo esclusivo di PPF Telecom Group (PPF), escludendo la sua attività ceca, subordinatamente a determinate condizioni. L’approvazione è subordinata al pieno rispetto degli impegni offerti dalle parti. La decisione è il risultato di un’indagine approfondita sulla proposta di acquisizione.e& è un operatore di telecomunicazioni con sede negli Emirati Arabi Uniti (EAU) controllato da un fondo sovrano controllato dagli Emirati Arabi Uniti, l’Emirates Investment Authority (EIA). PPF, con sede nei Paesi Bassi, è un operatore di telecomunicazioni in Repubblica Ceca, Bulgaria, Ungheria, Serbia (Yettel) e Slovacchia (O2). Tali attività includono società di telecomunicazioni e l’infrastruttura sottostante. In totale, PPF serve oltre 10 milioni di clienti in tale settore.Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione, e& ed EIA hanno offerto un pacchetto di impegni composto da: un impegno affinché gli statuti di e& non si discostino dalla normale legge fallimentare degli Emirati Arabi Uniti, rimuovendo così la garanzia statale illimitata; un divieto di qualsiasi finanziamento da parte di EIA ed e& alle attività di PPF nel mercato interno dell’UE, fatte salve alcune eccezioni riguardanti attività extra-UE e “finanziamenti di emergenza”, che saranno soggetti a revisione da parte della Commissione, nonché il requisito che altre transazioni tra tali società avvengano a condizioni di mercato; un requisito che e& informi la Commissione di future acquisizioni che non sono concentrazioni notificabili ai sensi dell’FSR.”Oggi adottiamo la nostra prima decisione definitiva ai sensi del Regolamento sulle sovvenzioni estere – ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica della concorrenza – Abbiamo scoperto che e& ha beneficiato di sovvenzioni dagli Emirati Arabi Uniti che avrebbero dato all’entità risultante dalla fusione un vantaggio sleale e avrebbero potuto distorcere la concorrenza leale nel settore delle telecomunicazioni. La decisione odierna segna un esito positivo di questi procedimenti, grazie alla cooperazione delle parti e alla loro volontà di offrire una serie completa di rimedi per rispondere alle nostre preoccupazioni”. LEGGI TUTTO

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    ENI, Descalzi: fortemente focalizzati su obiettivo zero emissioni metano in 2030

    (Teleborsa) – “Siamo orgogliosi di pubblicare il Methane report 2024, che evidenzia il ruolo di ENI come pioniere nell’implementazione delle iniziative per la gestione del metano. La nostra forte focalizzazione sulla riduzione delle emissioni di metano, unita all’applicazione di nuove tecnologie, ha reso Eni un leader di settore e ha ridotto significativamente queste emissioni nell’ultimo decennio”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Eni,Claudio Descalzi in concomitanza con la pubblicazione da parte del gruppo del suo primo rapporto sulle emissioni di metano “Methane Report 2024”, in occasione dell’evento Iea-COP29 dal tema “Turning Methane Pledges Into Action”, in corso a New York. “Ora siamo lieti di applicare quanto abbiamo appreso nelle collaborazioni con altri operatori del settore e della supply chain, per contribuire a ridurre significativamente le emissioni di metano in tutta la catena del valore del petrolio e del gas. Mentre guardiamo al futuro, il nostro impegno resta fermamente focalizzato sul raggiungimento del nostro obiettivo di emissioni di metano prossime allo zero entro il 2030”.”Il rapporto – spiega una nota – riconosce il ruolo chiave che la riduzione delle emissioni di metano nel settore Oil & Gas può svolgere nella lotta al cambiamento climatico. Descrive inoltre in dettaglio le azioni di Eni per ridurre le emissioni di metano in tutte le sue attività e il modo in cui l’azienda condivide queste competenze con gli altri operatori del settore”Eni ritiene che “il gas naturale giochi un ruolo significativo nel percorso di transizione energetica al 2050 grazie alla sua economicità, affidabilità, versatilità e basso contenuto di carbonio rispetto ad altri combustibili fossili. Tuttavia, sono necessarie delle azioni globali per eliminare le perdite di metano lungo tutta la catena del valore del gas naturale. Guidata da un forte focus interno, Eni è impegnata a ridurre le emissioni di metano nelle sue operazioni da oltre un decennio”.Il gruppo evidenzia anche come “le emissioni dirette di metano del gruppo Eni si sono più che dimezzate negli ultimi sei anni (2018-2023);l’intensità emissiva di metano nell’Upstream, pari allo 0,06%, colloca Eni tra i leader del settore”. Inoltre la società ha raggiunto la riduzione del 95% delle emissioni fuggitive di metano e riduzione dell’86% dell’intensità emissiva di metano nelle nostre attività Upstream nel 2023 rispetto al 2014; la riduzione del 20% delle emissioni di metano nelle attività upstream di Eni dal 2022 al 2023″. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Donnarumma: nessun piano di quotazione, studiamo apertura capitale

    (Teleborsa) – “Non siamo pronti per la quotazione perché non c’è un progetto di quotazione”. Lo ha affermato l’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Stefano Donnarumma, in conferenza stampa alla fiera Innotrans, a Berlino. Circa la privatizzazione “stiamo studiando la maniera per aprire il capitale anche ai privati, questo riguarda un perimetro da identificare, sono state fatte delle ipotesi, ma non sono state validate. Bisogna capire se c’è una quota che possa esser condivisa, con dei fondi privati, ma questa sarebbe sempre una quota di minoranza”, ha aggiunto, sottolineando che “il controllo deve rimanere statale”.”Se dovessi essere io ad occuparmene, fino ad oggi non ho un progetto, lo farei solo a determinare condizioni che blindassero la società”, ha detto Donnarumma, spiegando che ci “vorrebbero almeno due anni” per tutto il processo.Il manager non sta lavorando a una revisione del piano esistente ma a “un ripensamento dal punto di vista strategico nei prossimi cinque anni del Piano FS, che prevede anche le ipotesi di partnership, anche internazionali”.In merito alle opere da realizzare nell’ambito del PNRR, l’AD di FS ha detto: “Il dubbio “finiamo o no le opere” non si pone: quelle iniziate saranno finite”. “Se alcune non dovessero essere completate entro il 2026 sono comunque finanziabili, ha sottolineato, spiegando che “le infrastrutture si pianificano a 10 anni e anche di più”.”All’estero sicuramente bisogna fare un ragionamento di asset management: esistono dei progetti che funzionano molto bene, altri meno bene, siccome le risorse non sono infinite, può darsi anche sul comparto internazionale si possa decidere che qualcosa vale e qualcos’altro vale meno”, ha detto Donnarumma, aggiungendo che “l’unico obbligo che abbiamo è quello di far funzionare le ferrovie”. LEGGI TUTTO

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    SYS-DAT, closing dell’acquisizione di Flexxa

    (Teleborsa) – SYS-DAT, società quotata su Euronext STAR Milan che offre servizi e soluzioni informatiche innovative per i principali settori di mercato, ha firmato il contratto per l’acquisito dell’intero capitale sociale di Flexxa. La target, con sede a Verbania, è stata fondata nel 2010 ed offre servizi nell’ambito della cybersecurity e di business continuity. L’operazione era stata annunciata a inizio agosto.”Siamo molto soddisfatti dell’ingresso di Andrea Monguzzi e del suo team nel nostro Gruppo che sin dal primo incontro ci hanno dimostrato di condividere i nostri valori incentrati sull’importanza dell’individuo e sulla qualità del servizio – ha commentato l’AD Matteo Neuroni – Questa operazione ci permette di aumentare ulteriormente la nostra capacità di generare business nei servizi di cybersecurity, uno degli ambiti in maggior crescita nel mercato ICT in Italia”.Tenuto conto degli ambiti di operatività di Flexxa, il perfezionamento dell’operazione è atteso a seguito dell’espletamento dell’iter per l’ottenimento dell’autorizzazione a sensi della normativa “golden power”. LEGGI TUTTO

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    Beghelli, KT&Partners alza fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha incrementato il fair value (a 0,38 euro per azione da 0,34 euro) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza.Gli analisti affermano che i risultati del primo semestre 2024 li hanno sorpresi positivamente in termini di redditività a livello di EBITDA, mentre la top line è stata leggermente al di sotto delle aspettative a causa di un rallentamento nel segmento “Altre attività”. Le stime riviste riflettono principalmente questo, insieme all’impatto della vendita del sito di Crespellano sulla posizione finanziaria netta, senza cambiamenti significativi nelle prospettive generali di Beghelli.KT&Partners ha adeguato i ricavi totali del 2024 a 165,8 milioni di euro, che sono meno del 2% al di sotto della precedente stima di 168,7 milioni di euro. Mantiene le stesse proiezioni di crescita per gli anni 2025-26-27, date le prospettive invariate. Nel complesso, modella un CAGR 2023-27 del 6,3%. Dopo il margine EBITDA rettificato del 1H24 del 9,6%, superiore alla stima dell’8,9%, è sempre più fiduciosa nei miglioramenti strutturali della redditività che Beghelli sta implementando, sebbene si preveda che alcuni benefici del mix si attenueranno nei prossimi semestri. Ora prevede un EBITDA rettificato per il 2024 di 14,5 milioni di euro con un margine dell’8,7%, rispetto alla precedente previsione di 11,6 milioni di euro e un margine del 6,9%. Prevede un NFP per il 2024 di 40 milioni di euro, in graduale miglioramento fino a 20,2 milioni di euro entro il 2027, supportato da una solida generazione di Free Cash Flow (superiore al 60% dell’EBITDA in media). LEGGI TUTTO