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    Fondo Alpha vende immobile a Roma per 9,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Fondo Alpha, fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso, gestito da DeA Capital Real Estate e quotato sul segmento MIV di Borsa Italiana, ha sottoscritto il contratto definitivo di compravendita dell’immobile sito in Roma, via Capitan Bavastro nn. 92/94, composto da 9 piani fuori terra ed un piano interrato, a prevalente destinazione d’uso ufficio.L’immobile è stato venduto al prezzo di 9.220.000 euro, oltre imposte di legge. Il prezzo della compravendita è stato valutato congruo dall’Esperto Indipendente del Fondo. L’acquirente è una società privata che non ha alcun rapporto di correlazione con DeA Capital Real Estate SGR. LEGGI TUTTO

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    Soges Group, KT&Partners alza fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha aumentato a 4,4 euro per azione (dai precedenti 4,1 euro) il fair value su Soges Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’ospitalità alberghiera e congressuale all’interno di strutture di pregio, confermando la raccomandazione “Add” (upside potenziale del 95,8%).Gli analisti hanno rivisto le stime 2024-27 per Soges Group dopo l’importante acquisizione di Hotel Bretagna e l’acquisizione di Villa Olmo, lasciando le stime di conto economico FY24 sostanzialmente invariate.In particolare, prevedono ricavi totali FY25 a 27,9 milioni di euro e che i ricavi cresceranno a un CAGR FY23-FY27 del 24,1% raggiungendo 37,8 milioni in FY27, rispetto ai 29,8 milioni stimati in precedenza. Continuano a ipotizzare l’aggiunta di due nuove sedi ogni anno nel 2026 e nel 2027, ciascuna con un contributo medio di 1,5 milioni di vendite annuali, e hanno tenuto conto dell’aggiunta di Villa Olmo nelle previsioni, per la quale prevedono 1,4 milioni-1,5 milioni di ricavi tra FY25 e FY27. Pertanto, vengono stimati un totale di 15 hotel gestiti da FY27.KT&Partners prevede un EBITDA FY25 di 3,8 milioni di euro, con un margine EBITDA del 13,6% (rispetto a 2 milioni di euro su un margine EBITDA del 9,5% nella nostra precedente previsione) e prevede un CAGR23-27 del +41,3% per raggiungere i 5,8 milioni di euro nell’FY27. L’utile netto FY2E dovrebbe attestarsi a 0,3 milioni, con un margine netto dell’1,2%; prevede poi che crescerà di un CAGR23-2027 del +39,3%, raggiungendo 1,6 milioni di euro entro l’FY27 (da 1,4 milioni di euro precedentemente previsti). Infine, stima che la PFN FY24 sarà di 11,8 milioni di euro dopo il cash-out per l’acquisizione: prevede che il Gruppo migliorerà la sua PFN fino a raggiungere una PFN di 1,4 milioni di euro nell’FY27.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    GRR GARBE Retail, sale-and-leaseback da 222 milioni di euro con Coop Alleanza 3.0

    (Teleborsa) – GRR GARBE Retail (GRR), società specializzata nel settore immobiliare retail in Germania, ha realizzato la sua prima acquisizione in Italia. L’operazione è la prima al di fuori della Germania, segnando l’ingresso nel mercato europeo. L’acquisizione comprende un portafoglio del valore di 222 milioni di euro composto da 22 immobili food retail presenti sul territorio italiano e composto da 7 ipermercati e 15 supermercati. Le proprietà, locate a Coop Alleanza 3.0, coprono complessivamente una superficie lorda affittabile di circa 140.000 mq, con una forte concentrazione nella regione dell’Emilia Romagna. Le quote del fondo chiuso regolamentato italiano, “Retail Partnership”, gestito da BNP Paribas Real Estate Investment Management Luxembourg S.A. (SGR), sono state acquisite da ICG Real Estate, la divisione dedicata al real estate del global alternative asset manager ICG, e da un investitore istituzionale tedesco. Il venditore è Coop Alleanza 3.0. GRR GARBE Italy ha assistito gli investitori nell’operazione e continuerà ad operare come Asset Management Advisor del fondo.L’operazione prevede un nuovo contratto di locazione trentennale con Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa italiana e la terza in Europa. Questo accordo garantisce la stabilità del rendimento del portafoglio. “Dopo il grande successo di GARBE come investitore e sviluppatore nel mercato logistico italiano, con questa operazione entriamo in una nuova asset class – ha detto Marco Grassidonio, Country Head di GARBE Italy – Siamo convinti della solidità del food retail in Italia e puntiamo a sviluppare ulteriormente questa area di business sotto il cappello di GRR GARBE Retail”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fibercop, Ferraris: “Sul fronte Pnrr pienamente in linea con target fissati da Infratel”

    (Teleborsa) – “La decisione di unire Open Fiber con Fibercop spetta chiaramente agli azionisti. Noi stiamo sviluppando un piano industriale on stan alone basis, cioè come operatori indipendenti senza considerare un’eventuale integrazione con Open Fiber. Questo ci permetterà di essere competitivi, efficienti e all’avanguardia anche per operare in presenza di altri competitor”. È quanto afferma Luigi Ferraris, amministratore delegato di Fibercop, in un’intervista a Forbes. Sul fronte Pnrr Ferraris sottolinea che Fibercop sta “rispettando pienamente i target fissati da Infratel”. “Siamo assegnatari della realizzazione della fibra ottica in 7 lotti. Siamo in linea con i target: dobbiamo connettere 1,3 milioni di numeri civici e siamo sostanzialmente a 600mila. Dobbiamo spendere 2,3 miliardi di euro e stiamo marciando secondo il cronoprogramma definito da Infratel. Quindi, ad oggi, non ci sono criticità”.Guardando ai piani futuri Ferraris afferma che “dopo il 2026 si continuerà finalmente nello sviluppo della fibra in aree meno popolate”. “La fibra ottica – spiega – ha prestazioni superiori e in prospettiva dovremo sostituire tutto il rame con la fibra. Mantenere una copertura in rame può comunque essere saggio perché può fungere da backup per servizi essenziali in alcune aree, aggiungendo alla rete un elemento di ulteriore sicurezza”. “Ci saranno alcune aree che rimarranno connesse in Fttc, cioè con la fibra mista al rame, ma – conclude Ferraris – ci vuole un periodo i transizione. In Italia siamo già avanti rispetto ad alcuni paesi che utilizzano ancora il rame, ma per arrivare all’obiettivo ‘zero’ ci vorranno diversi anni”. LEGGI TUTTO

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    Europa positiva, a Milano bene Iveco e male Saipem

    (Teleborsa) – Prevalgono gli acquisti nella Borsa di Milano, al pari delle principali Borse Europee, grazie anche alle ottime performance dell’S&P-500 in USA, dopo la pubblicazione di dati che hanno mostrato che un’inflazione core inferiore alle attese a dicembre e la pubblicazione di solidi risultati trimestrali da parte delle più grandi banche degli Stati Uniti.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,24%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.683,1 dollari l’oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 78,62 dollari per barile.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +116 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,69%.Tra i mercati del Vecchio Continente ottima performance per Francoforte, che registra un progresso dell’1,56%, buona performance per Londra, che cresce dello 0,92%, e sostenuta Parigi, con un discreto guadagno dello 0,99%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 35.546 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share continua la giornata in aumento dell’1,17%. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+1,01%); con analoga direzione, positivo il FTSE Italia Star (+1,01%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Iveco (+6,21%, dopo l’upgrade a Buy da parte di Kepler Cheuvreux), Prysmian (+3,81%), Recordati (+2,85%) e Buzzi (+2,58%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Saipem, che continua la seduta con -4,69% (dopo l’indiscrezione di Bloomberg secondo cui la società deve fronteggiare un incremento dei costi nel progetto eolico francese a causa di difficoltà di perforazione). Fiacca Nexi, che mostra un piccolo decremento dell’1,02%. Discesa modesta per BPER, che cede un piccolo -0,8%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Cementir (+4,57%), Reply (+3,25%), Brembo (+2,72%) e D’Amico (+2,50%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tinexta, che prosegue le contrattazioni a -2,65%. Si concentrano le vendite su Fincantieri, che soffre un calo del 2,51%. Vendite su Philogen, che registra un ribasso dell’1,87%. Seduta negativa per Garofalo Health Care, che mostra una perdita dell’1,81%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo dopo inflazione core sotto le attese e trimestrali bancarie positive

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street dopo la pubblicazione di dati che hanno mostrato che un’inflazione core inferiore alle attese a dicembre e la pubblicazione di solidi risultati trimestrali da parte delle più grandi banche degli Stati Uniti.Sul primo fronte, il rapporto del Dipartimento del lavoro ha mostrato che l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,9% a dicembre, in linea con le aspettative, mentre l’indice core è aumentato del 3,2%, inferiore alle attese per un aumento del 3,3%.”Dopo gli ultimi dati più brillanti, il dato odierno del CPI core, più debole del previsto, dovrebbe contribuire a raffreddare i timori di una riaccelerazione dell’inflazione – ha commentato Tina Adatia, head of fixed income client portfolio management di Goldman Sachs Asset Management – Sebbene il dato di oggi sia probabilmente insufficiente per rimettere in gioco un taglio dei tassi a gennaio, rafforza l’ipotesi secondo cui il ciclo di allentamento della Fed non ha ancora fatto il suo corso”.Gli investitori monitorano oggi le dichiarazioni del presidente della Fed di New York John Williams e del presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee, entrambi membri votanti del Federal Open Market Committee, mentre stasera (alle 20 italiane) è prevista la pubblicazione del Beige Book della Fed; potrebbero emergere i primi impatti dei piani del presidente eletto Donald Trump per dazi, tagli fiscali, deregolamentazione e immigrazione più restrittiva sull’attività delle aziende.Per quanto riguarda le trimestrali, Citigroup è tornata all’utile per 2,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre, Goldman Sachs ha registrato un balzo dell’utile del quarto trimestre a 4,1 miliardi di dollari con la forza dell’investment banking, Wells Fargo ha segnalato un utile del quarto trimestre in crescita grazie a forti commissioni dell’investment banking, JPMorgan ha messo a segno un quarto trimestre sopra le attese con un balzo dell’investment banking, BlackRock ha registrato un AUM record a 11,55 trilioni di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones continua la giornata con un aumento dell’1,39%, a 43.110 punti, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dell’1,24%. In denaro il Nasdaq 100 (+1,36%); con analoga direzione, buona la prestazione dell’S&P 100 (+1,15%). LEGGI TUTTO

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    Aksìa, la partecipata Kintek acquista Mictu: primo add-on, allo studio altri dossier

    (Teleborsa) – Aksìa Capital V, fondo gestito da Aksìa SGR, annuncia attraverso la partecipata Kintek l’acquisizione di Mictu, azienda italiana specializzata nella produzione di utensili speciali e ad alta precisione per diversi settori industriali.Mictu rappresenta il primo add-on del Gruppo Kintek e rientra nella strategia di espansione avviata con l’ingresso del Fondo (avvenuto nel 2023) volta ad aggregare aziende di successo e di elevato standing. Fondata nei primi anni ’80 e guidata da Antonello Collavo, Mictu è una realtà industriale con sede a Quero Vas (Belluno), specializzata nella produzione di utensili in carburo di tungsteno e diamante policristallino, destinati principalmente ai settori dell’occhialeria e del medicale.Nel 2024 il Gruppo Kintek ha registrato un fatturato complessivo di circa 20 milioni di euro, con una quota export pari al 50% e un’elevata marginalità, e conta di superare i 22 milioni nel 2025. In linea con la strategia di buy and build, il Gruppo sta studiando alcuni dossier per realizzare nuove acquisizioni già nel corso del 2025, con un focus sulla diversificazione sia del portafoglio prodotti che degli end market (occhialeria, medicale, metalli preziosi), oltre che a livello geografico, con un focus sugli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    CNH lancia chatbot basato su AI per supporto clienti immediato

    (Teleborsa) – CNH Industrial, colosso del settore dei macchinari e dei servizi, ha lanciato un chatbot basato sull’intelligenza artificiale (AI) per aiutare i concessionari a supportare i clienti.Lo strumento CNH AI Tech Assistant è già al lavoro presso oltre 300 gruppi di concessionari autorizzati per l’agricoltura e l’edilizia in Nord America, Australia e Nuova Zelanda, con un’espansione globale in corso. Funziona simulando conversazioni per fornire una diagnosi e un piano di riparazione per le macchine dei marchi CNH.Lo strumento consente ai tecnici dei concessionari di risparmiare tempo sulle riparazioni fornendo risposte rapide e precise alle domande tecniche, si legge in una nota.”AI Tech Assistant è trasformativo e traccia un percorso nello sviluppo di strumenti futuri che è istintivo per risolvere le esigenze dei concessionari. Il nostro obiettivo all’interno del team Global Parts & Service è semplificare i processi di riparazione, migliorare i tempi di attività e la soddisfazione del cliente con la sua macchina”, ha affermato Rosella Risso, responsabile di Agriculture Parts & Service presso CNH. LEGGI TUTTO