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    Giappone, leading indicator luglio rivisto a 109,3 punti

    (Teleborsa) – Migliorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di luglio 2024. Il leading indicator è stato rivisto al ribasso a 109,3 punti dai 109,5 preliminari, ma risulta in aumento dello 0,2% rispetto ai 109,1 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali sale del 3,1% a 117,2 punti dai 114,1 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future si porta a 107,2 punti dai 107 punti precedenti.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Monrif, Monti Riffeser lancia OPA finalizzata al delisting

    (Teleborsa) – Monti Riffeser S.r.l. ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie emesse da Monrif, dedotte le complessive n. 149.477.539 azioni, rappresentative del 72,393% del capitale sociale dell’emittente, detenute dall’offerente e dalle persone che agiscono di concerto, nonché le 2.668.880 azioni proprie, rappresentative dell’1,293% del capitale sociale.L’offerta è finalizzata a ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione su Euronext Milan. Monrif, società quotata dal 1986 a Piazza Affari, detiene in qualità di holding partecipazioni nel settore editoriale (gruppo Editoriale Nazionale), stampa (Poligrafici Printing), pubblicitario, new media (GoSpeed), dell’ospitalità (EGA Emiliana Grandi Alberghi) e immobiliare.L’offerente riconoscerà un corrispettivo pari a 0,0500 euro per ciascuna azione portata in adesione (chiusura di ieri a 0,0402 euro).L’offerente ritiene che il delisting sia un presupposto essenziale per una riorganizzazione ed efficientamento del gruppo, finalizzati all’ulteriore rafforzamento dello stesso, operazione più facilmente perseguibile nello status di non quotata, grazie alla maggiore flessibilità operativa e organizzativa. L’offerente è controllato da Andrea Leopoldo Riffeser Monti, titolare di una quota rappresentativa del 53,33% del capitale sociale, mentre la restante parte del capitale sociale dell’offerente è detenuto, in misura paritetica, da Matteo Riffeser Monti, Bruno Riffeser Monti e Sara Riffeser Monti, tutti figli di Andrea Leopoldo Riffeser Monti.L’offerente ha sottoscritto un accordo di co-investimento con ADV Media, Tamburi Investment Partners, Future e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, per il quale gli azionisti si sono impegnati a non portare in adesione all’offerta la totalità delle azioni dai medesimi detenute. LEGGI TUTTO

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    Remo Ruffini, partnership con LVMH per rafforzarsi in Moncler

    (Teleborsa) – Ruffini Partecipazioni Holding, la holding di Remo Ruffini, e LVMH Moet Hennessy – Louis Vuitton hanno annunciato che LVMH, tramite un veicolo societario di nuova costituzione, ha acquistato una quota del 10% di Double R (il veicolo di investimento controllato da Ruffini Partecipazioni Holding) che detiene una partecipazione diretta in Moncler, gruppo del lusso quotato su Euronext Milan, pari a circa il 15,8%.In base ai termini dell’operazione, Double R aumenterà la sua partecipazione in Moncler fino a un massimo del 18,5% attraverso un programma di acquisto di azioni Moncler in un periodo di circa 18 mesi. Il finanziamento di tali acquisti sarà messo a disposizione da LVMH, che aumenterà il suo investimento in Double R fino a un massimo di circa il 22% del capitale.L’annuncio arriva a pochi giorni dall’uscita dal capitale di Moncler di Grinta, società facente capo alla famiglia di Carlo Rivetti (fondatore di Stone Island, società venduta al gruppo guidato da Remo Ruffini nel 2020).La partnership tra Ruffini Partecipazioni Holding e LVMH, il più grande gruppo del lusso al mondo, “rafforzerà la posizione di Remo Ruffini come maggiore azionista di Moncler”, si legge in una nota. Remo Ruffini continuerà a definire e guidare i piani di sviluppo futuri del Gruppo e, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, assicurerà il proprio apporto al successo del Gruppo Moncler. Il Gruppo LVMH, in qualità di azionista di minoranza stabile e a lungo termine di Double R, supporterà la realizzazione della visione di Remo Ruffini per il futuro del Gruppo Moncler.Nel contesto dell’operazione, le parti hanno stipulato un patto parasociale che regola il loro rapporto in qualità di azionisti diretti di Double R e di azionisti indiretti di Moncler. La struttura di governance conferma Remo Ruffini come azionista di controllo di Double R e attribuisce a LVMH, tra l’altro, il diritto di nominare due membri nel Consiglio di Amministrazione di Double R e un membro nel Consiglio di Amministrazione di Moncler.”Questa partnership rafforza la posizione di Double R in Moncler e fornisce la stabilità necessaria per realizzare la mia visione per il futuro – ha commentato Remo Ruffini – Ho sempre ammirato lo spirito imprenditoriale di Bernard Arnault e la sua profonda comprensione del settore del lusso e sono felice che supporti così chiaramente le mie ambizioni di lungo termine per gli straordinari marchi del nostro Gruppo”.”Moncler è una delle storie di successo imprenditoriale più significative del settore negli ultimi vent’anni – ha dichiarato Bernard Arnault – La visione e la leadership di Remo Ruffini sono straordinarie e sono lieto di investire nella sua holding per rafforzare la sua posizione di azionista di riferimento in Moncler e supportare l’indipendenza del Gruppo Moncler” LEGGI TUTTO

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    Psb, crescita dell’1% e deficit al 3,8% nel 2024. Il Superbonus spinge in alto il debito pubblico

    (Teleborsa) – Le prime indiscrezioni indicano che nel Piano strutturale di bilancio sarà indicata una crescita del PIL pari all’1% per quest’anno – in linea con quanto indicato nel quadro tendenziale del Def di aprile – che salirà all’1,2% nel 2025 e nel 2026. Per quanto riguarda il deficit si parla di un 3,8% quest’anno, in calo al 3,2% nel 2025 e al 2,7% nel 2026 mentre il rapporto debito/PIL dovrebbe raggiungere il 134,8% nell’anno in corso e poi aumentare al 137,1% nel 2025 e al 138,3% nel 2026 per effetto del Superbonus che peserà 40 miliardi all’anno fino al 2027.Ieri durante l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi il ministro Giorgetti aveva parlato di una “fase complicata perché ci troviamo in un momento di transizione” visto che è la prima volta che si applica il nuovo Patto di Stabilità, e “la linea del Piano strutturale sarà prudente e responsabile”. Il ministro dell’Economia ha voluto sottolineare il peso del debito, “cresciuto a causa dei vari bonus edilizi a cominciare dal Superbonus 110”. L’impegno del governo sarà quello di “non contribuire a alimentare il debito pubblico per le nuove generazioni”, ha però assicurato e per questo ha ricordato che la spesa annua si manterrà all’1,5% in media nel periodo considerato dal Psb. La correzione invece sarà pari allo 0,5% sul saldo strutturale e permetterà di arrivare sotto al 3% già dal 2026 e dunque avviare l’uscita dalla procedura di infrazione.”Abbiamo registrato risposte positive rispetto a due nostre richieste: il consolidamento del cuneo fiscale e la rivalutazione delle pensioni. Restano aperte altre questioni, a partire da quelle connesse al lavoro e ai salari”, ha dichiarato all’indomani dell’incontro a Palazzo Chigi, il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che ha ribadito le posizioni della sua organizzazione in merito ai contenuti del Piano strutturale di bilancio, presentato dal governo alle parti sociali. Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro col governo sul Piano strutturale di bilancio avevano infatti manifestato che questi erano i punti a cui non erano state date risposte soddisfacenti. “Pensiamo a una manifestazione nazionale a Roma il 19 ottobre su sanità pubblica e i rinnovo dei contratti del settore pubblico in senso generale”, aveva dichiarato Landini, leader Cgil. LEGGI TUTTO

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    Borsa, Intesa Sanpaolo supera 70 miliardi di capitalizzazione

    (Teleborsa) – Chiude con un balzo in avanti Intesa Sanpaolo che amplia la performance positiva odierna, con un incremento del 2,61%.Il titolo del Gruppo bancario guidato da Carlo Messina, con gli acquisti odierni, supera 70 miliardi di capitalizzazione di euro di valore in Borsa, arrivando a toccare 70,8 miliardi. Le azioni hanno concluso gli scambi con un rialzo del 2,61% a 3,876 euro per azione. A livello comparativo su base settimanale, il trend del colosso creditizio evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Intesa Sanpaolo rispetto all’indice.Le implicazioni di breve periodo dell’istituto di credito nato dalla fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 3,902 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 3,824. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 3,981. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari brilla insieme ai listini europei

    (Teleborsa) – Finale al rialzo per le principali borse europee con il sentiment degli investitori aiutato dalle prospettive di crescita dell’economia cinese grazie alle misure di stimolo deciso dal governo di Pechino. Intanto, la Banca nazionale svizzera ha varato un taglio dei tassi da un quarto di punto percentuale, portando il tasso di riferimento a 1%. Atteso, nel pomeriggio il discorso presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde.Sul fronte macroeconomico, il sentiment dei consumatori tedeschi dovrebbe stabilizzarsi a un livello basso nel mese di ottobre.Sul versante societario, continua a tenere banco il possibile M&A sul fronte bancario. I consigli di sorveglianza e di amministrazione di Commerzbank hanno oggi confermato l’attuale strategia di indipendenza della banca, mentre la CEO della banca tedesca, Bettina Orlopp, ha detto che domani terrà un primo giro di colloqui con UniCredit.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,47%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,54%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,59%, scendendo fino a 67,88 dollari per barile.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +129 punti base, con un calo di 5 punti base ,mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,47%.Tra i mercati del Vecchio Continente incandescente Francoforte, che vanta un incisivo incremento dell’1,69%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e in primo piano Parigi, che mostra un forte aumento del 2,33%.Sessione euforica per Piazza Affari, con il FTSE MIB che mostra in chiusura un balzo dell’1,68%; sulla stessa linea, giornata brillante per il FTSE Italia All-Share, che termina a 36.581 punti.Il controvalore degli scambi nella seduta del 26/09/2024 a Piazza Affari è stato pari a 3,67 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.692,6 milioni di euro, pari all’85,69%, rispetto ai precedenti 1,98 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,38 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,61 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla Brunello Cucinelli, con un importante progresso del 7,52%.In evidenza Banca MPS, che mostra un forte incremento del 6,63%.Svetta Moncler che segna un importante progresso del 6,57%.Vola Unicredit, con una marcata risalita del 4,83%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Saipem, che ha chiuso a -5,70%.Scivola ENI, con un netto svantaggio del 3,04%.Sottotono Leonardo che mostra una limatura dell’1,44%.Deludente DiaSorin, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferragamo (+10,97%), GVS (+10,81%), Ariston Holding (+7,64%) e Intercos (+5,72%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Danieli, che ha chiuso a -2,28%.In rosso Juventus, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,59%.Fiacca Maire Tecnimont, che mostra un piccolo decremento dell’1,35%.Discesa modesta per Philogen, che cede un piccolo -1%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Giovedì 26/09/202409:00 Spagna: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,9%; preced. 1,1%)10:00 Unione Europea: M3, annuale (atteso 2,5%; preced. 2,3%)14:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 3%; preced. 1,4%)14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso -2,8%; preced. 9,9%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 224K unità; preced. 222K unità). LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +47 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 20 settembre 2024 sono risultati in crescita di 47 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (+52 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 58 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.492 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 4,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.333) e in crescita del 7,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.259 BCF. LEGGI TUTTO

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    MPS: a Marsala apre un nuovo centro specialistico nell’Agridop

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena prosegue il proprio impegno nel settore agroalimentare a sostegno dei distretti DOP e IGP italiani, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2024-2028. La Banca apre a Marsala un nuovo centro MPS Agridop dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle aziende della Piana di Trapani e della Sicilia occidentale.Il centro di Marsala, situato in via Roma 64, – fa sapere MPS in una nota – si unisce a quello di Pachino (SR), già operativo in Sicilia da tre anni, e agli altri 14 centri dislocati nel Paese in corrispondenza delle principali Denominazioni italiane.Banca Mps ha individuato Marsala quale territorio strategico per servire le imprese attive nella produzione dell’omonimo vino e, più in generale, per le attività delle filiere vitivinicole che rappresentano un vero e proprio motore per lo sviluppo del territorio siciliano.L’iniziativa si inserisce all’interno della linea di business MPS Agridop e rappresenta la prima di una serie di aperture che, entro la fine del 2026, porteranno a 40 i centri specialistici presenti in tutta Italia.”L’apertura di un secondo centro MPS Agridop in Sicilia testimonia la strategicità del comparto agroalimentare per la nostra Banca e il forte impegno per i distretti e per tutte le nostre imprese, anche quelle piccole e piccolissime, che costituiscono la filiera agrifood – ha dichiarato Maurizio Giovanni Coppola, direttore Territoriale Imprese e Private Sicilia e Calabria di Banca Mps –. Grazie al nuovo centro di Marsala possiamo offrire agli imprenditori agricoli siciliani un ulteriore supporto per far crescere le loro aziende in modo sostenibile e per affermarsi quali vere e proprie eccellenze del territorio”. LEGGI TUTTO