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    ATON Green Storage, perdita di 5,9 milioni di euro nel 2024 con crollo ricavi

    (Teleborsa) – ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, ha chiuso il bilancio 2024 con Ricavi Netti pari a 13,6 milioni di euro, rispetto ai 41,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023.L’EBITDA del periodo è pari a -2,7 milioni di euro, rispetto al dato di 8,2 milioni di euro riferito al 2023. L’incidenza dei costi delle materie prime sul Valore della produzione è pari al 68% nell’esercizio 2024, in aumento rispetto all’esercizio precedente che ha registrato un’incidenza del 50%. Tale incremento è dovuto principalmente a principalmente ad un aumento delle giacenze di magazzino derivanti, sia da ordini effettuati a cavallo del 2023/2024, con delle condizioni di prezzo molto più competitive rispetto l’anno precedente, in previsione di volumi di vendita per il 2024 diversi rispetto a quelli effettivamente registrati, sia per l’approvvigionamento di nuovi componenti necessari per prodotti lanciati sul mercato nel corso dell’esercizio. L’EBITDA Margin è pari al -20% nel 2024 rispetto al 19,4% registrato nel 2023.Il Risultato di esercizio di periodo è in perdita per -5,9 milioni di euro, rispetto a un utile di 3,7 milioni di euro nel 2023.L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2024 è pari a 20,5 milioni di euro, rispetto ai 13,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023.”Il 2024 è stato indubbiamente, per Aton, un anno difficile sul lato del fatturato – ha commentato Aldo Balugani, fondatore e azionista di maggioranza di Aton insieme al fratello Vittorio – L’incertezza normativa, la congiuntura economica ed il quadro internazionale, quantomeno complesso, hanno spinto i clienti finali e le grandi Multiutility in posizione di attesa: questo, ha negativamente impattato sui volumi di vendita dell’azienda. Riteniamo che il management abbia intrapreso tutte le azioni utili e necessarie per rilanciare le vendite e guardiamo con fiducia all’esercizio 2025″.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Wall Street resta al palo. Fiducia consumatori cala più delle attese a marzo

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa, dopo la seduta convincente di ieri, innescata dalla speranza che l’amministrazione USA riduca i suoi piani iniziali di dazi ad ampio raggio. Intanto, oggi è emerso che l’indice di fiducia dei consumatori rilevato dal Conference Board ha segnato a marzo un calo più ampio rispetto alle previsioni, attestandosi a 92,9 (minimo da luglio 2022) da 100,1 precedente. La discesa è stata causata soprattutto dalla valutazione delle aspettative (da 74,8 a 65,2, minimo da 12 anni).Sul fronte della banca centrale, la governatrice della Fed Adriana Kugler ha affermato che la politica sui tassi di interesse rimane restrittiva, ma i progressi nel riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% della banca centrale hanno rallentato. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che le aziende e le famiglie stanno “sperimentando una maggiore incertezza” su ciò che attende l’economia.Guardando ai principali indici, il Dow Jones si attesta a 42.601 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.778 punti, in prossimità dei livelli precedenti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,47%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,28%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori telecomunicazioni (+1,41%), beni di consumo secondari (+0,53%) e finanziario (+0,42%). Nel listino, i settori utilities (-1,62%), sanitario (-0,97%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,97%) sono tra i più venduti.Al top tra i giganti di Wall Street, Boeing (+1,17%), Apple (+1,10%), Walt Disney (+0,97%) e Amazon (+0,87%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Merck, che continua la seduta con -3,78%. In rosso Wal-Mart, che evidenzia un deciso ribasso del 2,67%. Spicca la prestazione negativa di Dow, che scende dell’1,92%. Procter & Gamble scende dell’1,89%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano CrowdStrike Holdings (+3,74%), MercadoLibre (+2,72%), Trade Desk (+2,66%) e Zscaler (+2,51%).Le peggiori performance, invece, si registrano su DexCom, che ottiene -3,08%. Calo deciso per Dollar Tree, che segna un -2,73%. Sotto pressione Micron Technology, con un forte ribasso del 2,54%. Soffre American Electric Power Company, che evidenzia una perdita dell’1,83%. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, S&P riduce stime crescita per incertezza dazi

    (Teleborsa) – S&P Global rivede al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona, tenendo in considerazione l’impatto dell’incertezza legata ai dazi USA. “Abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni di crescita del Pil dell’eurozona per il 2025 allo 0,9% dall’1,2% precedente”, scrivono gli analisti di S&P, che ha pubblicato oggi l’Economic Outlook Eurozone del secondo trimestre 2025 intitolato “A World in Limbo”.Le prospettive economiche sono incerte, ricorda l’agenzia, prendendo in considerazione diversi scenari a seconda di come sarà gestita la partita dei dazi. In uno scenario tariffario “severo”, la crescita del PIL dell’Eurozona potrebbe arrestarsi allo 0,5% nel 2025 e all’1,2% nel 2026, mentre la BCE procederebbe con più di un taglio dei tassi quest’anno per poi alzarli più tardi del previsto.”La Banca centrale europea potrebbe effettuare il suo ultimo taglio dei tassi dell’anno entro giugno, quando i tassi di interesse potrebbero scendere al 2,25%, ha spiegato Sylvain Broyer, capo economista Emea di S&P Global Ratings, aggiungendo “ci aspettiamo aumenti dei tassi nella seconda metà del 2026 perché i programmi di stimolo fiscale spingeranno la crescita oltre il suo potenziale”.L’analista riconosce che la fiducia in Europa ha registrato un recupero, a dispetto dell’incertezza, beneficiando della riduzione dei tassi d’interesse e dell’inflazione e della forza del mercato del lavoro. A ciò si aggiunge la “rapida formazione di un nuovo governo” in Germania ed il nuovo piano di stimolo fiscale annunciato da Berlino e dalla UE. LEGGI TUTTO

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    OPA Beghelli, adesioni oltre il 10,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria, promossa sulle azioni ordinarie di Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, risulta che oggi 25 marzo 2025 sono state presentate 674.008 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.317.521, pari al 10,472% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Beghelli acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Prysmian acquista la statunitense Channell per 950 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, un fornitore leader di soluzioni integrate nel settore della connettività negli Stati Uniti, per un corrispettivo di 950 milioni di dollari, salvo aggiustamenti, oltre ad un potenziale corrispettivo aggiuntivo, legato al raggiungimento da parte di Channell di determinati obiettivi EBITDA per l’anno 2025, pari ad un importo che potrebbe arrivare fino a 200 milioni di dollari. Il corrispettivo dell’acquisizione riflette un multiplo inferiore a 8,0x EBITDA 2024. La transazione è subordinata al verificarsi delle usuali condizioni sospensive, tra cui quelle di natura regolamentare, e si prevede che si concluderà nel secondo trimestre del 2025. L’acquisizione sarà finanziata da un mix equilibrato di debito ed equity, tra cui obbligazioni ibride e cessione di azioni proprie.Si tratta della prima grande transazione di Prysmian nel business Digital Solutions. L’ingresso di Prysmian nel settore delle soluzioni di connettività nordamericane, si legge in una nota, è altamente complementare al suo attuale business Digital Solutions. Channell produce custodie in plastica e metallo, connettori per fili di rame, sistemi di gestione dei cavi in fibra ottica e prodotti per la gestione termica, progettati per applicazioni nei segmenti dati, telecomunicazioni ed energia, dove Prysmian è già un player noto grazie ai cavi in fibra ottica e ad altri cavi per collegamenti digitali.”Il nostro percorso da produttore di cavi a fornitore di soluzioni di prima classe sta accelerando e, grazie al rafforzamento nell’ambito delle soluzioni di connettività, saremo in un’ottima posizione per catturare la crescita del mercato, potenziata dalla digitalizzazione e dal lancio dell’intelligenza artificiale – ha detto l’AD Massimo Battaini – Stiamo rafforzando la nostra esposizione in Nord America, e allo stesso tempo, acquisendo know-how e un portfolio prodotti per essere ancora più competitivi in tutto il mondo. Channell è nota per la sua eccellenza e condivide con Prysmian uno spirito di innovazione, poiché entrambi offriamo soluzioni di qualità best-in-class che fungono da motore di crescita”. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 17,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, promossa da Banco BPM, risulta che oggi 25 marzo 2025 sono state presentate 32.185.868 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 43.999.428, pari al 17,339% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Terna, Di Foggia: ci confermiamo come gruppo sempre più solido nel panorama energetico

    (Teleborsa) – “Vorrei riassumere in tre punti i capisaldi dell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 presentato oggi: significativo incremento degli investimenti che, con 17,7 miliardi di euro in cinque anni, segnano un nuovo record per Terna; programmazione territoriale, per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete, che renderemo ancora più affidabile ed efficiente; rafforzamento del ruolo del Gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese”. Lo ha affermato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, presentando l’aggiornamento del piano.”Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico – ha aggiunto – Con i risultati ottenuti nel 2024, frutto del lavoro e della competenza delle nostre persone, continuiamo a creare valore per i nostri stakeholder e ci confermiamo come un Gruppo sempre più solido nel panorama energetico nazionale, consapevoli della responsabilità che ci è stata affidata: abilitare la transizione energetica, garantendo i più alti livelli di qualità del servizio di trasmissione, al minor costo possibile per imprese e cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Terna aggiorna piano al 2028: investimenti per 17,7 miliardi di euro e floor per dividendi

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha approvato l’Aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028. La società investirà in cinque anni complessivamente 17,7 miliardi di euro, con un incremento di 1,2 miliardi di euro (+7%) nello stesso arco temporale del precedente Piano.Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna prevede di investire 16,6 miliardi di euro complessivi nel quinquennio 2024-2028 per sviluppare e ammodernare la rete di trasmissione elettrica nazionale. Si tratta del Piano di investimenti regolati più alto di sempre per Terna con un incremento del 7% rispetto al precedente Piano. Terna ha registrato un deciso avanzamento nell’execution dei principali progetti che hanno mostrato importanti progressi negli ultimi 12 mesi in termini di autorizzazioni e catena di fornitura: circa il 90% dei progetti di investimento è stato autorizzato dalle Autorità competenti (rispetto al 79% di marzo 2024) e circa l’80% di essi è coperto da contratti di approvvigionamento (rispetto al 70% di marzo 2024).Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, Terna prevede di investire complessivamente 10,8 miliardi di euro in cinque anni per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Il 14 marzo 2025, Terna ha presentato il Piano di Sviluppo 2025-2034 che prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti in un orizzonte temporale di dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano decennale 2023-2032)Inoltre, Terna investirà 3,6 miliardi di euro per le attività di rinnovo ed efficienza degli asset, rispetto ai circa 2,9 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. Gli investimenti di Terna per il Piano di Sicurezza salgono a 2,3 miliardi di euro, rispetto ai circa 1,7 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) crescerà dai 22,5 miliardi di euro nel 2024 a circa 32 miliardi di euro nel 2028, con un tasso di crescita annuo composto (Compound Annual Growth Rate, CAGR) del 9% circa nell’arco di Piano, in miglioramento rispetto all’8% del precedente Piano. A fine 2025, la RAB sarà pari a 24,8 miliardi di euro.Sul fronte delle Attività Non Regolate, si prevede che esse contribuiranno a generare nuove opportunità di business grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica, in coerenza con il core business di Terna. Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano (+22% rispetto al precedente Piano), a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e di un basso profilo di rischio.I ricavi di Gruppo nel 2028 sono previsti in crescita a 5,19 miliardi di euro, rispetto ai 4,60 miliardi di euro del precedente Piano, e l’EBITDA a 3,36 miliardi di euro, rispetto ai 3,25 miliardi di euro del precedente Piano. La crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano sarà di circa il 9% per l’EBITDA. Nel 2025, in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 4,03 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,70 miliardi di euro. La crescita dei risultati operativi si rifletterà anche sull’utile netto di Gruppo che passerà da 1,08 miliardi di euro nel 2025 a 1,19 miliardi di euro nel 2028 (rispetto a 1,10 miliardi di euro previsto al 2028 dal precedente Piano).Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna conferma l’impegno a mantenere una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi. Il costo medio del debito netto di Piano è previsto pari a 3,1%, in miglioramento rispetto al 3,3% previsto nel precedente Piano.La nuova politica dei dividendi introduce un livello minimo (floor) pari al dividendo 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) per l’intero arco di Piano Industriale 2024-28 Update, con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione interessante e solida. La nuova politica prevede, nell’arco di Piano, la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra: (i) il valore del dividendo per azione (Dividend Per Share, DPS) 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) e (ii) una crescita annua del dividendo per azione pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento (33,96 centesimi di euro per azione). LEGGI TUTTO