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    UniCredit, Goldman Sachs ha quota potenziale del 5,58%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha una quota potenziale del 5,58% in UniCredit. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 dicembre 2024.Scendendo nei dettagli, lo 0,39% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,14% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento, lo 0,35% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e obbligazioni convertibili con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 ed il 15/12/2050. Il restante 4,70% è composto da: 1,18% contratto Future con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 e il 16/12/2033; 1,92% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 13/12/2024 ed il 31/03/2035; 1,78%: altri contratti di opzione “Put”, “Forward”, “Swap” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 10/12/2024 e il 31/12/2035. LEGGI TUTTO

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    Formazione, siglata la convenzione tra commercialisti e Università Federico II

    (Teleborsa) – “Abbiamo bisogno di vivacizzare la nostra professione e dare spazio ai giovani per fare fronte alla grave carenza di vocazione. Pensiamo che per ogni 120mila professionisti ci sono solo 12mila praticanti, un rapporto di 10 a 1. Questa convenzione ci offre questa possibilità sia sotto il profilo formativo che tecnico per garantire un futuro a questa meravigliosa professione”. Lo ha dichiarato Eraldo Turi, presidente dell’Odcec di Napoli, a margine della firma della convenzione tra il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, la Fondazione Odcec di Napoli e l’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, avvenuta a Palazzo Calabritto, sede dell’Odcec partenopeo, per lo sviluppo congiunto di laboratori formativi, seminari, percorsi di tirocinio e attività di ricerca.Sugli obiettivi della convenzione è intervenuta Adele Caldarelli, direttore del Demi Unina. “Consolidiamo – ha detto Caldarelli – un rapporto ultradecennale con l’Odcec di Napoli. Questa convenzione serve a tracciare un percorso verso la preparazione degli studenti alla professione di dottore commercialista attraverso applicazioni pratiche in aula e con percorsi che li vedono impegnati negli studi dei professionisti napoletani che hanno aperto le loro porte ai giovani”.L’importanza del ruolo dei commercialisti e il nuovo appeal per questa professione è stato sottolineato da Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec di Napoli. “C’è stato negli ultimi anni – ha affermato Moretta – un allontanamento dei giovani dalla professione del commercialista che, invece, è e sarà sempre centrale per l’economia del Paese. I giovani devono comprendere che la nostra attività non è incentrata solo sugli aspetti fiscali ma soprattutto nell’affiancamento degli imprenditori per ponderare le scelte più difficili e strategiche che ogni giorno devono effettuare”.Secondo Roberto Vona, referente del Dipartimento per la Convenzione e Coordinatore Scientifico del Corso di Perfezionamento nella Professione di Dottore Commercialista “questo accordo segue una lunga tradizione di rapporti tra il nostro Dipartimento e l’Ordine dei dottori commercialisti partenopei e ha l’obiettivo di stimolare e rafforzare la consapevolezza dell’importanza del ruolo dei commercialisti nella società. Una professione antica, nobile che contribuisce allo sviluppo dei nostri territori e noi ce la mettiamo tutta per dare sostanza, valore tecnico e professionale a questa iniziativa”.Soddisfazione è stata espressa anche da Vincenzo Piccirillo, presidente dell’Ugdcec di Napoli. “Una convenzione fondamentale che lega il mondo universitario e quello dei giovani commercialisti, – ha commentato Piccirillo – rafforzando le progettualità dei laureandi che vogliono avvicinarsi alla nostra professione. Uno strumento prezioso per il rilancio totale del nostro lavoro e della nostra professionalità a sostegno delle imprese italiane”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM chiede intervento CONSOB su mosse UniCredit. Castagna: non c’è premio

    (Teleborsa) – Banco BPM, in merito all’offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit, ha richiesto alla CONSOB l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima. Fermo restando che si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, Banco BPM ha voluto fare alcune precisazioni a quanto sostenuto da UniCredit in occasione del deposito del documento di offerta presso la CONSOB.Il prezzo al 22 novembre 2024, ultima data antecedente l’annuncio dell’offerta, incorpora le informazioni comunicate al mercato in data 6 novembre 2024 in merito ai risultati trimestrali e alle azioni intraprese a partire da tale data (incluso l’acquisto del 5% del capitale di Banca Monte Paschi e l’avvio dell’OPA su Anima, da ultimo approvata dall’Autorità Antitrust in data 11 dicembre u.s.): ogni riferimento al prezzo dell’azione BBPM al 6 novembre 2024, e definito da UniCredit prezzo “undisturbed”, è inappropriato e non pertinente.Inoltre, il premio determinato sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Unicredit al 22 novembre rispetto al prezzo ufficiale delle azioni BBPM al 6 novembre non è il 14,8% riportato nel comunicato: il dato corretto è pari al 3,9%. Sulla base dei prezzi ufficiali di ieri, lo sconto (e non il premio) implicito nel corrispettivo annunciato da UniCredit lo scorso 25 novembre è salito al 14,2%.”Evidenziamo che l’operazione proposta da UniCredit non riconosce un premio a favore dei nostri azionisti, come confermato dal giudizio del mercato che sin dal primo giorno valuta il concambio a sconto – ha commentato l’AD Giuseppe Castagna – Peraltro, non si comprende il motivo per cui il prezzo dell’azione non debba tenere conto delle operazioni straordinarie lanciate dalla banca, a partire dall’OPA su Anima, per non parlare degli ottimi risultati dell’ultima trimestrale annunciati proprio il 6 novembre. E ancora, alla luce delle dichiarazioni rese in numerose occasioni e riportate dagli organi di stampa, non crediamo possa giovare alla trasparenza del mercato annunciare un corrispettivo facendo presupporre allo stesso tempo che potrebbe essere rivisto”.”Siamo sorpresi dai continui riferimenti ad una nostra ventilata underperformance: trimestre dopo trimestre, con il lavoro di banca commerciale di territorio e il contributo delle nostre fabbriche prodotto, abbiamo garantito agli azionisti una crescita forte e continua, consentendo di triplicare il proprio investimento negli ultimi tre anni – ha continuato – Inoltre, con riferimento alla politica dei dividendi, nel corso del 2024 Banco BPM ha corrisposto agli azionisti 1,45 miliardi di euro, pari a oltre il 15% della capitalizzazione di Borsa, sovraperformando l’obiettivo di piano di 150 milioni di euro. Non comprendiamo neppure i presupposti su cui si basano le affermazioni relative ad un total distribution yield doppio del nostro”.Castagna ritiene anche “molto importante chiarire il punto della diversificazione geografica. Il fatto che Banco BPM abbia un così forte radicamento nel Nord Italia, in una delle aree più dinamiche e industrializzate d’Europa, ci consente di affrontare serenamente il futuro, al riparo dall’incertezza che caratterizza invece la presenza di UniCredit in Paesi come la Germania, alcune nazioni dell’Est Europa e soprattutto la Russia. Ritengo che i nostri azionisti abbiano il diritto di conoscere quali sono i possibili sviluppi, i rischi e i costi associati, sia in riferimento all’operazione Commerzbank sia all’eventuale dismissione delle attività in Russia, peraltro – secondo quanto si apprende da notizie di stampa – già richiesta dalle Autorità europee”. Il numero uno di Banco BPM conclude affermando di essere convinto che “i nostri azionisti, con i quali il dialogo è costante e proficuo, ci supporteranno in questa scelta, certi che la banca possa continuare a crescere e generare profitti e dividendi, proseguendo il percorso di sviluppo concreto e credibile che abbiamo intrapreso”. LEGGI TUTTO

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    Fineco, Wellington Management ha una partecipazione del 5,013%

    (Teleborsa) – Wellington Management, uno dei principali gestori patrimoniali indipendenti al mondo, ha una partecipazione del 5,013% in Fineco. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 12 dicembre 2024.La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    TIM, altra seduta con grandi volumi: passa di mano quasi il 6% del capitale

    (Teleborsa) – Altra seduta con volumi forti per il titolo Telecom Italia, in scia alle indiscrezioni di stampa che vedono alcuni fondi interessati alla quota del 23% del gruppo telefonico in possesso di Vivendi. Sono passate di mano circa 908 milioni di azioni (controvalore di 253 milioni di euro), pari a quasi il 6% del capitale sociale, con il titolo che ha chiuso in ribasso dello 0,36% a quota 0,2738 euro per azione. Venerdì il controvalore giornaliero era stato di 122 milioni di euro, lunedì di 142 milioni di euro, ben sopra la media.Bloomberg ha riportato ieri pomeriggio che CVC starebbe valutando l’acquisto della quota di Vivendi in TIM e avrebbe avuto colloqui preliminari con Vivendi e le discussioni sarebbero alle fasi iniziali. Inoltre, oggi il Messaggero riporta che ci potrebbe essere l’interesse anche di Bain, ma che non ci sarebbero discussioni in corso secondo fonti vicine a Vivendi.Secondo Equita, lo scenario che appare più probabile è che CVC possa essere interessata ad acquisire la quota di Vivendi, senza un completo take over. Un’operazione di take over su tutta l’azienda non è comunque da escludere, in quanto è oggi meno impegnativa finanziariamente che in passato, dopo la cessione della rete.Secondo Intermonte, l’uscita di Vivendi potrebbe anche sbloccare finalmente iniziative chiave di valorizzazione, come la conversione o il buyback delle azioni di risparmio, oltre allo spin-off o alla monetizzazione di asset non core. Inoltre, un nuovo azionista stabile e strategico migliorerebbe la governance, eliminando le frizioni storiche che hanno pesato sulla valutazione del titolo.Al di là dell’interesse dei fondi, ieri sera Reuters ha riportato che la Corte d’Appello di Roma ha posticipato la decisione in merito alla richiesta di sospensiva del pagamento di circa 1 miliardo di euro del canone 1998, dando modo alle parti di individuare una soluzione negoziata prima della nuova udienza fissata per il 20 gennaio 2025. Secondo Equita, se l’eventuale settlement extra-giudiziario fosse raggiunto nel 1Q25, si tratterebbe in particolare di una notizia positiva per le risparmio, in quanto il capital gain registrato a inizio 2025 sarebbe in grado di dare alta visibilità al ritorno all’utile netto per le azioni di risparmio. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative zavorrate dalle banche. Attesa per BoE e Fed

    (Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, appesantite dalle performance negative del settore bancario ed energetico, con gli indici periferici (IBEX e FTSE MIB) che arretrano maggiormente, mentre il CAC 40 chiude appena sopra la parità. Stamattina sono arrivati segnali discordanti sull’economia tedesca: a dicembre lo ZEW ha sorpreso al rialzo, attestandosi a 15,7 da 7,4 precedente e salendo sopra la media decennale (13), mentre l’IFO ha sorpreso al ribasso scendendo da 85,6 a 84,7 (minimo da maggio 2020).L’attenzione degli operatori rimane focalizzata sulle banche centrali, in particolare sulla riunione della Fed di domani da cui è atteso un taglio di 25 punti base (meno scontato l’esito della riunione di gennaio, visti i continui segnali di forza dell’economia statunitense), a cui seguiranno giovedì le decisioni di Bank of England e della Bank of Japan.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,05. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,53%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l’1,59% e continua a trattare a 69,59 dollari per barile.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +115 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,33%, scivola Londra, con un netto svantaggio dello 0,81%, e incolore Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell’1,22% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.517 punti, ritracciando dell’1,19%. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,78%); sulla stessa tendenza, negativo il FTSE Italia Star (-0,98%).Il controvalore degli scambi nella seduta del 17/12/2024 è stato pari a 2,98 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,89 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 1,35 miliardi di azioni, rispetto ai 0,96 miliardi precedenti.Tra i titoli ad alta capitalizzazione, leggero rialzo solo per STM (+0,43%), Brunello Cucinelli (+0,29%), Stellantis (+0,22%) e Banco BPM (+0,20%)Le più forti vendite si sono abbattute su BPER, che ha terminato le contrattazioni a -2,73%. In rosso Nexi, che evidenzia un deciso ribasso del 2,55%. Spicca la prestazione negativa di ENI, che scende del 2,41%. Unipol scende del 2,15%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Digital Value (+4,81%), Comer Industries (+2,62%), Juventus (+2,31%) e Philogen (+1,92%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Moltiply Group, che ha terminato le contrattazioni a -3,84%. Calo deciso per Carel Industries, che segna un -3,3%. Sotto pressione GVS, con un forte ribasso del 2,87%. Soffre Alerion Clean Power, che evidenzia una perdita del 2,81%. LEGGI TUTTO

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    Export ottobre 2024, Zoppas (ICE): “Ottobre segna un +1,6% rispetto allo stesso mese del 2023”

    (Teleborsa) – “A ottobre 2024, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’export dimostra una cauta tenuta, con una crescita del +1,6%. Un aumento dovuto alle buone performance dell’area Ue (+3,7%), in particolare Francia (+4,4%), Spagna (+8,0%), Belgio (+10,3%), Germania (+0,9%) ma contenuto da quelle dei mercati extra-Ue (-0,7%) – nonostante il balzo della Turchia (+33,5%) e del Regno Unito (+10,8%), con gli Stati Uniti e gli Opec che offrono i contributi negativi più ampi: rispettivamente -11,8% e -17,6%. Dal punto di vista dei settori, le contrazioni più significative si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-57,2%), ma anche per gli autoveicoli (-23,7%), comparto che sta attraversando una profonda crisi considerate le difficoltà strutturali che lo stanno colpendo a livello nazionale e internazionale, e per gli altri mezzi di trasporto (-12,6%). Dall’altro lato, dimostrano ancora una buona dinamica i comparti del Food, con prodotti alimentari, bevande e tabacco che registrano +10,5%, della farmaceutica (+11,5%), e crescono di oltre un terzo gli articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (+35,8%), trainati dalla gioielleria”. È quanto fa sapere il presidente di ICE Agenzia, Matteo Zoppas, commentando i dati export di ottobre 2024 diffusi oggi dall’Istat.”Su base annua, da gennaio ad ottobre 2024 (rispetto allo stesso periodo del 2023), nell’area Ue calano le esportazioni verso la Germania (-4,9%) e la Francia (-1,7%), mentre – prosegue Zoppas – tengono quelle verso la Spagna +3,4% con una crescita importante verso la Turchia +24,4%. Nei mercati Extra Ue si registra una crescita dei Paesi Opec +6,4% e dell’area Mercosur +4,8% a fronte di un calo il calo di Stati Uniti -2,7% e Cina -21,3%. In particolare, per gli USA l’ipotesi dell’introduzione dei dazi è un fattore di alert per un sistema fortemente internazionalizzato come quello italiano. Va mantenuto però un atteggiamento di wait and see per capire se gli annunci della campagna elettorale resteranno tali o meno. Nonostante sia una competenza prevalentemente Europea, le forze diplomatiche e governative sono al lavoro per ottenere il miglior risultato dalle trattative bilaterali. Un lavoro tanto più difficile se pensiamo alla complessità attuale del quadro europeo. Nonostante le incertezze legate allo scenario geopolitico internazionale, le cui conseguenze influenzano in maniera diretta anche le esportazioni italiane, da gennaio ad ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’export del Paese ha dimostrato una cauta tenuta, con un calo che si è attestato intorno al -0,5%. Un andamento che, pur in un quadro di volatilità dei mercati nei prossimi mesi, consolida la probabilità che l’export complessivo del 2024 non discosti di molto dal risultato raggiunto l’anno precedente, ovvero 626 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    ESMA, ultimi documenti per prepararsi al MiCA. Ross: crypto hanno volatilità intrinseca

    (Teleborsa) – L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), l’autorità di regolamentazione e supervisione dei mercati finanziari dell’UE, ha pubblicato l’ultimo pacchetto di relazioni finali contenenti standard tecnici e linee guida di regolamentazione prima della piena entrata in vigore del Markets in Crypto Assets Regulation (MiCA).L’ESMA ha svolto un ampio lavoro di regolamentazione negli ultimi 18 mesi, comprendente oltre 30 standard tecnici e linee guida, molti dei quali sviluppati in collaborazione con l’Autorità bancaria europea (EBA).”L’entrata in vigore del regime MiCA dal 30 dicembre 2024 segna un passo significativo verso l’adozione di un quadro normativo per il mercato delle criptovalute – ha commentato Verena Ross, presidente dell’ESMA – Tuttavia, è fondamentale riconoscere che il nuovo regime non sarebbe sufficiente a eliminare l’incertezza e la volatilità intrinseche nel mercato delle criptovalute e gli investitori dovrebbero comprendere appieno i rischi prima di impegnarsi in questo spazio”. Il pacchetto odierno contiene, tra le altre cose, norme tecniche di regolamentazione sugli abusi di mercato che specificano sistemi e procedure per prevenire e rilevare gli abusi di mercato nelle criptovalute, il modello per segnalare sospetti abusi di mercato nelle criptovalute e procedure di coordinamento tra autorità competenti per il rilevamento e la sanzione di situazioni di abusi di mercato transfrontaliere.Inoltre, sono state rese note linee guida sull’idoneità che specificano in che modo i fornitori di servizi di criptovalute (CASP) che forniscono consulenza sulle criptovalute o sulla gestione del portafoglio di criptovalute devono fornire raccomandazioni adeguate ai propri clienti o prendere decisioni di investimento adeguate per loro conto. Queste regole sono allineate ai requisiti MiFID II in modo che i CASP che forniscono consulenza sia ai sensi di MiFID II che di MiCA siano soggetti a requisiti simili.Le linee guida saranno tradotte nelle lingue ufficiali dell’UE e pubblicate sul sito dell’ESMA. Saranno applicate a partire da tre mesi dopo la pubblicazione delle traduzioni. Le relazioni finali con la bozza di RTS sono state sottoposte alla Commissione europea per l’adozione. LEGGI TUTTO