(Teleborsa) – Il collocamento tramite sindacato del nuovo benchmark BTP a 7 anni, con scadenza 15 novembre 2031, e della riapertura del BTP a 30 anni, con scadenza 1° ottobre 2054, ha visto una partecipazione “straordinariamente diversificata” (oltre 30 paesi sul BTP 7 anni e più di 35 sul titolo a 30 anni), con un “grande interesse” da parte degli investitori esteri. Lo afferma il ministero dell’Economia e delle Finanze, diffondendo i dettagli dell’operazione.L’importo complessivo emesso è stato pari a 13 miliardi di euro per una domanda complessiva che ha superato i 200 miliardi di euro, di cui circa 99 miliardi per il nuovo titolo a 7 anni e circa 107 miliardi per il BTP a 30 anni. Hanno partecipato all’operazione oltre 300 investitori per il BTP a 7 anni, mentre poco meno di 400 hanno preso parte alla riapertura del BTP 30 anni.I fund manager hanno sottoscritto il 53,6% dell’emissione del BTP a 30 anni mentre per il titolo con scadenza 7 anni la loro partecipazione è stata del 46,9%. Le banche hanno sottoscritto il 30% del titolo settennale ed il 26,7% del titolo trentennale. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno sottoscritto una quota rilevante, pari al 20,4% per il BTP a 7 anni (di cui il 9,6% è stato assegnato a fondi pensione e assicurazioni e il 10,8% a banche centrali e istituzioni governative) e al 14,9% per il titolo a 30 anni (di cui il 10,7% a fondi pensione e assicurazioni e il 4,2% a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato circa il 3% per il titolo a 30 anni e il 2,7% nel titolo a 7 anni, mentre una quota residuale è stata sottoscritta da altri investitori.La quota allocata presso gli investitori esteri è stata pari all’81,1% per il titolo a 7 anni e all’80,9% per il titolo a 30 anni, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto rispettivamente il 18,9% e il 19,1%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento è stata sottoscritta in Europa, in particolare da Regno Unito (21% sul 7 anni e 22,7% sul 30 anni), Francia (rispettivamente 8,0% e 12,2%), Germania, Austria e Svizzera (rispettivamente 7,4% e 4,6%), Penisola Iberica (rispettivamente 11,1% e 8,1%), Paesi Scandinavi (rispettivamente 7,5% e 9,4%), Benelux (rispettivamente 2,4% e 0,9%) e da altri paesi europei (1,5% sul 7 anni e 1,8% sul 30 anni). Rilevante la quota allocata ad investitori nordamericani, pari all’8,8% e al 16,1% rispettivamente sui titoli a 7 e 30 anni. Gli investitori asiatici hanno sottoscritto il 9,1% per il titolo a 7 anni e l’1,5% sul titolo a più lunga scadenza, mentre la quota residuale dei due collocamenti è stata allocata ad altri investitori non europei. LEGGI TUTTO