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    Confesercenti: rinviare scadenza polizze anti-catastrofali per le imprese

    (Teleborsa) – “Il termine ultimo per la sottoscrizione obbligatoria delle polizze assicurative anti-catastrofali è ancora fissato a lunedì 31 marzo. è assolutamente necessario rinviarlo per sbloccare la situazione di incertezza in cui si trovano in questo momento milioni di imprese. Chiediamo al Governo di chiarire se c’è la volontà politica di accordare una proroga, visto che l’emendamento al decreto bollette che avrebbe dovuto spostare piu’ in là il termine è per ora saltato e non sono state presentate alternative”. Lo afferma Confesercenti in una nota in cui si chiede di “agire in fretta”. “La questione delle polizze catastrofali è stata ‘viziatà da ritardi e da mancanza di chiarezza, trasformandosi in una corsa contro il tempo insostenibile per le imprese. Questo scenario colpisce particolarmente le attività del commercio, del turismo e dei servizi, molte delle quali operano in immobili in affitto. La normativa vigente – spiega Confesercenti – impone infatti che tutte le imprese, siano esse proprietarie o locatarie, assicurino l’immobile contro le catastrofi, garantendo il valore di ricostruzione dello stesso. In Italia, però, ci sono circa 2,8 milioni di immobili ad uso turistico, commerciale e di laboratorio, piu’ della metà dei quali sono dati in affitto. Gli oltre 1,5 milioni di conduttori di questi immobili devono dunque confrontarsi con i proprietari per accertare le caratteristiche costruttive e verificare l’esistenza di coperture assicurative preesistenti. Per questo è cruciale che sia concesso il tempo necessario per adeguare i contratti esistenti, considerando gli oneri e i costi che ricadono sui conduttori, ma di cui beneficia il proprietario dell’immobile”. “Sebbene la normativa non preveda sanzioni dirette per la mancata adesione, gli imprenditori che optano per non assicurarsi perdono accesso al credito, non possono partecipare a bandi di finanziamento e, in caso di catastrofe, non ricevono alcun tipo di contributo. Inoltre, gli amministratori che non rispettano l’obbligo rischiano azioni legali per responsabilità relative ai danni subiti durante le catastrofi. è fondamentale, dunque – conclude Confeserecenti – che le imprese siano correttamente informate e formate, e abbiano il tempo necessario per valutare le offerte di polizze conformi presenti sul mercato e i relativi costi”. LEGGI TUTTO

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    Adventure rinvia il CdA sul bilancio “per motivi organizzativi”

    (Teleborsa) – Adventure, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della comparazione di tariffe per gas e luce, telefonia, assicurazioni, ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, previsto per il giorno 26 marzo 2025, è stato posticipato al giorno 15 aprile 2025 “per motivi organizzativi”.Conseguentemente anche l’assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2024 viene posticipata al giorno 15 maggio 2025, in prima convocazione, e al 16 maggio 2025 in seconda convocazione rispetto alle date del 28 e 29 aprile 2025, precedentemente comunicate al mercato.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    MFE lancia OPA sulla tedesca ProSiebenSat al corrispettivo minimo per legge

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che oggi scambia con MFE A e MFE B) ha annunciato la sua intenzione di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria per aumentare la sua partecipazione nel principale operatore tedesco nel settore dell’entertainment ProSiebenSat.1 Media, “con l’obiettivo di ottenere flessibilità e opzionalità”.MFE prevede di offrire agli azionisti di ProSieben che porteranno in adesione le loro azioni durante il periodo d’offerta un corrispettivo pari alla media ponderata per i volumi degli ultimi 3 mesi del titolo ProSieben, che corrisponde al corrispettivo d’offerta minimo per legge. Circa il 78% del corrispettivo d’offerta è previsto sia pagato in denaro mentre il restante circa 22% è previsto sia corrisposto in natura, in azioni MFE A di nuova emissione.Il gruppo controllato dalla famiglia Berlusconi ha concluso un accordo vincolante con un attuale azionista di ProSieben secondo il quale lo stesso azionista si è impegnato ad aderire irrevocabilmente all’offerta per una parte delle azioni di ProSieben attualmente detenute. Tale accordo garantisce che l’offerente deterrà in ogni caso più del 30% del capitale sociale all’esito dell’offerta. Oggi MFE è al 26,58%.”L’obiettivo di MFE è quello di incrementare la collaborazione con ProSieben e di mettere a disposizione le proprie competenze e la profonda conoscenza del settore dell’entertainment per coadiuvare il management di ProSieben nell’affrontare le sfide industriali che si trova ad fronteggiare e nello sfruttare le opportunità derivanti dai cambiamenti in corso nel settore”, si legge in una nota.”In qualità di partner industriale solido ed affidabile, MFE si impegna a fornire un supporto completo a ProSieben, che si tradurrà nella creazione di valore a lungo termine per tutti gli azionisti di ProSieben – viene sottolineato – Inoltre, MFE intende sostenere ProSieben nella prevista dismissione degli asset non core, comprese le potenziali opportunità di monetizzazione e di creazione di valore”. LEGGI TUTTO

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    Lindbergh, utile in aumento del 37% nel 2024 con cessione della attività in Francia

    (Teleborsa) – Lindbergh, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 24,13 milioni di euro, in calo del 11% rispetto a 26,91 milioni nel 2023 per effetto del deconsolidamento dei ricavi di Lindbergh France pari nel 2024 a 10,7 milioni. L’EBITDA è pari a 4,33 milioni di euro (EBITDA Margin pari al 17,9%), in aumento del 26% rispetto a 3,43 milioni (EBITDA Margin del 12,7%) nel 2023.Il risultato netto d’esercizio delle continuing operations è pari a 1,61 milioni di euro, in aumento del 37%, rispetto a 1,18 milioni nel 2023. Il risultato netto d’esercizio, compreso il risultato delle attività cedute, è pari a 17 mila euro.L’Indebitamento Finanziario Netto (debito) è pari a 3,42 milioni di euro (debito per 3,79 milioni nel 2023). L’Indebitamento bancario netto (cash positive) è pari a 518 mila euro (debito per 395 mila nel 2023).”L’uscita dal mercato francese avvenuta a fine 2024 ha rappresentato un punto di svolta importante della nostra strategia di crescita – ha commentato l’AD Michele Corradi – Dai numeri di bilancio consolidato si può vedere per la prima volta in modo così chiaro il forte aumento delle marginalità delle attività non cedute, con l’EBITDA margin di gruppo che passa dal 12,7% al 17,9% dei ricavi e il risultato netto che passa dal 4,3% al 6,7% dei ricavi. Questa è la dimostrazione di quanto sia solida la nostra posizione in Italia per tutte le BU del gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Deodato.Gallery, redditività in aumento nel 2024 nonostante calo ricavi

    (Teleborsa) – Deodato.Gallery, gruppo attivo nel mercato dell’arte contemporanea e quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2024 con un valore della produzione pari a 9,5 milioni di euro, con un decremento del 16,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2023 di 11,4 milioni di euro. L’EBITDA è pari a 607 mila euro, con un incremento del 14,4%. Il risultato netto è di 148 mila euro, rispetto al dato al 31 dicembre 2023, di 5 mila euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 è pari a 1,4 milioni di euro, mentre al 31 dicembre 2023 il dato era di 1,5 milioni di euro.”Nonostante il perdurare di un contesto di mercato non favorevole, il Gruppo ha proseguito con determinazione il proprio percorso di investimento nella diffusione del brand e nell’ottimizzazione dei processi core – ha commentato l’AD Deodato Salafia – Queste scelte strategiche hanno consentito di migliorare significativamente il risultato in termini di EBITDA. Il consolidamento della brand identity, unito allo sviluppo di linee ad alto potenziale come le mostre museali e i progetti art-related in partnership con aziende e brand di eccellenza, apre concrete prospettive di crescita scalabile e sostenibile per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    Exor, NAV in crescita del 9% nel 2024. Lancia buyback da 1 miliardo

    (Teleborsa) – Exor, holding quotata su Euronext Amsterdam e controllata dalla famiglia Agnelli, ha comunicato che il NAV ha raggiunto i 38,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2024, con un aumento del NAV per azione del 9%. La società segnala una forte generazione di flussi di cassa con dividendi ricevuti dalle società e cessioni di asset per un importo di 1,5 miliardi di euro nel 2024. Exor ha attuato un’allocazione attiva e disciplinata del capitale con maggiore esposizione all’Healthcare.Il board ha avanzato una proposta per il pagamento di un dividendo di 0,49 euro per azione per ciascuna azione emessa e in circolazione alla data di registrazione, per un totale di circa 100 milioni di euro. Nel 2024, Exor ha pagato un dividendo di 0,46 euro per azione per un importo totale di circa 100 milioni di euro.Exor ha annunciato il lancio di un nuovo programma di riacquisto di azioni da 1 miliardo di euro sotto forma di offerta pubblica di acquisto a partire dal 27 marzo 2025 con un premio fino al 10%. L’azionista di controllo di Exor, Giovanni Agnelli B.V., ha assunto un impegno irrevocabile a partecipare per un importo complessivo di 570 milioni di euro, con l’obiettivo di ridurre la propria posizione debitoria netta. LEGGI TUTTO

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    Pattern annulla l’utile nel 2024 con variazione perimetro, 5,1 milioni su base adjusted

    (Teleborsa) – Pattern, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per importanti brand del fashion luxury internazionale, ha chiuso il 2024 con ricavi delle vendite pari a 125,8 milioni di euro (vs 126,4 milioni proforma al 31 dicembre 2023 e vs 145,6 milioni reported al 31 dicembre 2023 con dati non pari perimetro). L’Ebitda si attesta a 13 milioni di euro, rispetto a 18,8 milioni al 31 dicembre 2023. L’Ebitda margin si attesta al 10,2% rispetto a circa il 12,7% al 31 dicembre 2023. Pesa il costo per il personale, che si attesta a 37 milioni di euro in linea rispetto a 37,2 milioni al 31 dicembre 2023, perché nonostante la riduzione dei volumi questa voce di costo non è calata proporzionalmente, poiché le azioni di risparmio intraprese hanno effetti nel lungo termine ma generano spese straordinarie nel breve.L’utile netto di esercizio risulta pari a 0,4 milioni di euro, rispetto ai 23,4 milioni al 31 dicembre 2023 e la quota di competenza del Gruppo è pari a negativi 1 milione rispetto a 21,1 milioni al 31 dicembre 2023. L’utile netto adjusted – rettificato per tener conto dell’ammortamento degli avviamenti e della svalutazione dell’avviamento di Dyloan Bond Factory – è stato pari a 5,1 milioni di euro; l’utile netto adjusted di Gruppo, invece, è stato pari a 3,7 milioni di euro.La posizione finanziaria netta è negativa (debito) per 14,4 milioni di euro, rispetto a positivi (cassa) 0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale variazione è dovuta all’aumento dell’indebitamento bancario, pari a 34 milioni di euro, rispetto ai 25,9 milioni del 2023, e agli altri debiti finanziari, derivanti dalle operazioni di acquisizione nell’ambito della maglieria, per 9,2 milioni.”Oggi approviamo i risultati del 2024, un anno in cui il Gruppo Pattern ha dimostrato grande resilienza nonostante la forte contrazione del mercato del lusso internazionale – ha commentato Luca Sburlati, CEO di Pattern, insieme a Franco Martorella e Fulvio Botto, Fondatori e Azionisti di Maggioranza di Pattern – Questo risultato è stato ottenuto grazie all’efficienza organizzativa legata, in primis, alla specifica localizzazione geografica dei nostri poli industriali, alla specializzazione sullo sviluppo prodotto, che distingue tutte le aziende del Gruppo, e a processi corporate trasversali sul Gruppo, ormai già ben integrati. Inoltre, il livello di investimenti previsto per il 2025 non subirà variazioni nonostante ci si aspetti un anno complesso”. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, utile 2024 sale a a 3,3 milioni di euro. Nuovo piano post-assemblea

    (Teleborsa) – Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2024 con un Valore della Produzione pari a 19,8 milioni di euro, in significativa crescita rispetto al 31 dicembre 2023, in cui si registrava un ammontare pari a 10,9 milioni. Il risultato è ascrivibile per 17 milioni alla linea di business green (pari a 7 milioni al 31 dicembre 2023), con un incremento significativo sia a livello assoluto quanto relativo.L’EBITDA è pari a 9,4 milioni di euro, con un EBITDA margin pari al 47,4%, indicatore in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (EBITDA positivo per 5 milioni). Il Risultato netto consolidato si attesta a 3,3 milioni di euro (+9,6%, di cui 2,9 milioni di pertinenza del Gruppo), le imposte ammontano a 2,7 milioni. L’importante Risultato netto consolidato è interamente riconducibile all’attività dello sviluppo dei BESS.La Posizione Finanziaria Netta, registrata a livello contabile, è pari a 19,5 milioni di euro, in incremento rispetto agli 4,8 milioni al 31 dicembre 2023. Tale incremento deriva in primis dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento, pari a 15 milioni, con Anthilia Capital Partners SGR e, in secondo luogo, dall’iscrizione anticipata dell’earn-out, per un importo pari a 11,2 milioni, riconducibile all’operazione di acquisizione della società controllata GPA Solution.”Il Gruppo chiude il 2024 con risultati molto positivi e superiori rispetto alle guidance del Piano Industriale 2023-2026 – ha commentato il presidente Davide Sommariva – I dati ottenuti dimostrano concretamente le performance derivanti dalle scelte industriali alla base della nostra strategia e riflettono la forte crescita del Gruppo Redelfi. Inoltre, la focalizzazione delle risorse nel mercato energy, specificatamente nello sviluppo di BESS, ha portato ad una forte accelerazione del business, giungendo a un fatturato pari quasi a 20 milioni di euro, generato al 90% dal settore delle infrastrutture elettriche. Conseguentemente all’evoluzione del business, siamo soddisfatti della crescita della struttura e dell’ottimizzazione dei processi interni, i quali hanno generato un forte valore aggiunto per la gestione dell’intero Gruppo”.Redelfi procederà, post-approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 da parte dell’assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2024, a comunicare al mercato il nuovo piano. LEGGI TUTTO