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    Aumento carburanti: gasolio servito autostrada a 2,011

    (Teleborsa) – Ancora in aumento la quotazione del gasolio, in calo quella della benzina; prosegue il rialzo dei prezzi medi dei carburanti alla pompa, con nuovi movimenti all’insù anche sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana,Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,698 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,703, pompe bianche 1,689), gasolio self service a 1,636 euro/litro (+2, compagnie 1,641, pompe bianche 1,626). Benzina servito a 1,839 euro/litro (+1, compagnie 1,880, pompe bianche 1,760), gasolio servito a 1,775 euro/litro (+2, compagnie 1,817, pompe bianche 1,696). Gpl servito a 0,690 euro/litro (invariato, compagnie 0,701, pompe bianche 0,678), metano servito a 1,408 euro/kg (invariato, compagnie 1,421, pompe bianche 1,398), Gnl 1,230 euro/kg (-1, compagnie 1,223 euro/kg, pompe bianche 1,234 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,799 euro/litro (servito 2,060), gasolio self service 1,745 euro/litro (servito 2,011), Gpl 0,832 euro/litro, metano 1,491 euro/kg, Gnl 1,297 euro/kg.(Foto: David ROUMANET / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Almawave, Almaviva sale al 78,6% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 7.190 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,02% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.565.847 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 78,60% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA LEGGI TUTTO

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    Manovra, ASSOTIR: “Sui crediti di imposta innescata una bomba fiscale per i trasportatori?”

    (Teleborsa) – Per i trasportatori, il divieto generalizzato di compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e assicurativi produrrà effetti a dir poco devastanti. ASSOTIR boccia senza appello la previsione contenuta nell’art. 26 della Legge di Bilancio che introduce una stretta sulle compensazioni dei crediti di imposta a partire dal 1 luglio 2026. L’Associazione dei trasportatori ricorda che il divieto finora interessava solamente gli intermediari finanziari e i crediti derivanti da agevolazioni edilizie; adesso invece viene esteso a tutte le imprese. Per il settore dei Trasporti, tuttavia, finisce con l’annullare il credito d’imposta sulle accise, lo strumento oggi più efficace per la gestione della liquidità. Le imprese di trasporto, infatti, utilizzano comunemente il credito d’imposta sulle accise sul gasolio per compensare i debiti sia verso il Fisco, sia verso gli Istituti previdenziali. Venendo meno questa possibilità, che vale diverse migliaia di euro l’anno per ogni veicolo, moltissimi operatori corrono il rischio concreto di finire in default finanziario. “Vista la poca chiarezza della norma – commenta Claudio Donati, segretario generale di ASSOTIR – ne stiamo completando l’approfondimento sul piano tecnico. Non è ancora chiaro infatti se il credito di imposta sulle accise rientri o meno tra quelli non compensabili. Occorre definire fin da subito il perimetro esatto della norma, per evitare che arrechi al settore un danno enorme e ingiustificato. L’unica motivazione sembra infatti quella di reperire risorse, senza curarsi però del danno arrecato alle imprese. Oltretutto, ancora una volta, i soggetti maggiormente penalizzati sarebbero quelli di dimensione minore”.”Ci rivolgiamo – aggiunge Anna Vita Manigrasso presidente nazionale ASSOTIR – al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e al governo nel suo insieme. Inoltre, ci muoveremo anche per sensibilizzare tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento”. E qui di avverte che “se il divieto di compensazione del credito d’imposta venisse confermato anche nel caso delle accise sul gasolio, annunciamo fin da subito iniziative di risposta forti, nel rispetto della legge, fino alla sospensione generalizzata del servizio”. LEGGI TUTTO

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    OPA Fervi, superata la soglia del 90% dopo i primi tre giorni d’adesione

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria su Fervi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della fornitura di attrezzature professionali per officine, l’offerente ha comunicato che dal 29 ottobre 2025 al 31 ottobre 2025 sono state portate in adesione all’offerta 44.910 azioni, corrispondenti al 15,69% delle azioni oggetto dell’offerta e all’1,77% del capitale sociale.Tenuto conto delle adesioni alla data odierna, le azioni che verrà a detenere l’offerente saranno complessivamente pari al 90,50% del capitale sociale di Fervi. Pertanto, risulta superata la soglia del 90% del capitale sociale. A seguito dell’adempimento della procedura congiunta, Borsa Italiana disporrà il delisting.Il periodo di adesione all’offerta ha avuto inizio in data 29 ottobre 2025 e terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 18 novembre 2025 (incluso), salvo proroghe. Il corrispettivo, pari a 16,25 euro per ciascuna azione portata in adesione all’offerta, verrà corrisposto agli aderenti all’offerta in data 25 novembre 2025 (o, in caso di riapertura dei termini, in data 9 dicembre 2025). LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street, corre Amazon dopo i conti

    (Teleborsa) – A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 47.376 punti, con uno scarto percentuale dello 0,31%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata mercoledì scorso, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 6.819 punti, sui livelli della vigilia.Sulla parità il Nasdaq 100 (+0,16%); con analoga direzione, senza direzione l’S&P 100 (+0,04%).Beni di consumo secondari (+3,59%) e energia (+0,53%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, i settori utilities (-1,19%), materiali (-0,91%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,68%) sono tra i più venduti.Vola Amazon che ha pubblicato utili trimestrali superiori alle stime, sostenuti da una ripresa dei margini al dettaglio e da una solida crescita della sua divisione cloud, Amazon Web Services, che ha visto il suo fatturato crescere del 20% (l’aumento più rapido dal 2022). LEGGI TUTTO

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    Gruppo BCC Iccrea supera ampiamente i requisiti patrimoniali fissati dalla BCE

    (Teleborsa) – BCC Banca Iccrea ha ricevuto da parte della Banca centrale europea la notifica della decisione prudenziale (SREP decision), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP). Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate dall’Autorità di Vigilanza, la BCE ha determinato per il 2026, per il Gruppo BCC Iccrea, un “Pillar 2 Requirement” pari a 2,25% (tale requisito era pari al 2,52% nel 2025).Per effetto di tale decisione prudenziale il requisito di Common Equity Tier 1 ratio da rispettare su base consolidata sarà pari a 9,36%, anche in considerazione dell’inclusione del Gruppo BCC Iccrea fra le istituzioni finanziarie significative del nostro Paese da parte della Banca d’Italia che ne conferma la rilevanza sistemica. In particolare, tale requisito comprende: il requisito minimo di Pillar 1 pari al 4,50%; un requisito di capitale Pillar 2 (P2R) pari a 1,27%; la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50%; la riserva O-SII buffer pari a 0,25%; la nuova riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, recentemente introdotta, (Systemic Risk Buffer – SyRB) pari a 0,84%.Inoltre, per effetto di tale decisione, gli ulteriori requisiti che il Gruppo BCC Iccrea deve rispettare sono i seguenti: 11,28% in termini di Tier 1 capital ratio; 13,84% in termini di Total capital ratio. Al 30 Giugno 2025 i coefficienti patrimoniali del Gruppo BCC Iccrea erano ampiamente superiori ai requisiti richiesti; il Common Equity Tier 1 ratio si è attestato al 25,31% ed il Total Capital ratio al 25,82%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari chiude piatta nonostante calo Intesa post conti, in rosso l’Europa

    (Teleborsa) – Seduta negativa per la maggior parte delle Borse europee, mentre Piazza Affari termina sulla parità, non agganciando i rialzi di Wall Street, spinta dal clima favorevole dopo i risultati oltre le attese di altri due grandi gruppi tecnologici statunitensi, Amazon e Apple, e dal nuovo accordo di Nvidia con Samsung, Hyundai e Sk Group per oltre 260 mila chip destinati a progetti di intelligenza artificiale in Corea del Sud.Sul fronte macroeconomico, in Eurozona a ottobre l’inflazione flash headline ha segnato incrementi di +0,2% m/m (come atteso e da +0,1% precedente) e di +2,1% a/a (come atteso e da +2,2% precedente), mentre quello core di +2,4% a/a (come a settembre e contro +2,3% atteso). In Italia ad ottobre l’inflazione flash armonizzata ha registrato variazioni di -0,2% m/m (contro +0,1% atteso e +1,3% precedente) e di +1,3% a/a (contro +1,6% atteso e +1,8% precedente). L’inflazione armonizzata core ha rallentato di un decimo a +2,1% a/a.Per quanto riguarda le banche centrali, con la BCE che non ha offerto spunti prospettici nuovi e la Fed che ha raffreddato le attese di un taglio a dicembre, il focus passa alla Bank of England, che è attesa confermare il bank rate al 4% il prossimo 6 novembre.L’Euro / dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,28%. L’Oro è in calo (-1%) e si attesta su 3.984,3 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,16%.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +82 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.Tra gli indici di Eurolandia sostanzialmente debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,67%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,44%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,44%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 43.175 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 45.797 punti, in prossimità dei livelli precedenti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,35%); in rialzo il FTSE Italia Star (+0,76%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta Interpump che segna un importante progresso del 4,29%. Buoni spunti su Prysmian, che mostra un ampio vantaggio del 2,04%. Bilancio positivo per Ferrari, che vanta un progresso dell’1,40%. Sostanzialmente tonico Unicredit, che registra una plusvalenza dell’1,39%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Telecom Italia, che ha chiuso a -2,33%. Sotto pressione Intesa Sanpaolo, che accusa un calo del 2,23% (dopo i conti con un dato lievemente inferiore alle attese sul margine di interesse, in attesa del nuovo piano). Scivola Hera, con un netto svantaggio dell’1,92%. In rosso Italgas, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,62%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Avio (+6,22%), D’Amico (+3,41%), Philogen (+2,06%) e Technogym (+2,01%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su IREN, che ha chiuso a -3,83%. Spicca la prestazione negativa di Ferragamo, che scende del 2,99%. Alerion Clean Power scende del 2,38%. Calo deciso per Technoprobe, che segna un -1,98%. LEGGI TUTTO

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    Elica, Intermonte alza target price con accelerazione dei ricavi

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 1,80 euro per azione (dai precedenti 1,60 euro) il prezzo obiettivo su Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, confermando la raccomandazione “Neutral”.Gli analisti scrivono che i risultati del terzo trimestre hanno portato buone notizie, mostrando una significativa accelerazione dei ricavi rispetto ai trimestri precedenti, nonostante un mercato di riferimento che rimane piuttosto debole, evidenziando così i benefici ottenuti dalle recenti misure gestionali.Intermonte ha aggiornato le stime per riflettere la nuova guidance, aumentando i ricavi del 2025 di circa l’1,2% e riducendo leggermente le previsioni per gli anni successivi per tenere conto dei tassi di cambio aggiornati, tenendo presente che circa il 15% dei ricavi di Elica proviene dalle Americhe. Le maggiori previsioni di fatturato portano a un modesto miglioramento dell’EBIT rettificato, con un margine previsto per il 2025 sostanzialmente in linea con la performance dei primi nove mesi. Tuttavia, questo beneficio è compensato da oneri finanziari superiori alle precedenti ipotesi. Nel complesso, ora prevede un utile netto del 2025 inferiore di circa 0,5 milioni di euro rispetto a prima. “Siamo lieti che le misure adottate dal management stiano iniziando a dare i loro frutti, nonostante un mercato di riferimento difficile, e crediamo che non appena il mercato si stabilizzerà, l’azienda avrà tutto il necessario per uscire più forte dalla tempesta”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO