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    USA, Indice Fed di Dallas ottobre risale a -3 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di ottobre 2024, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -3 punti rispetto ai -9 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è migliorato di 18 punti a +14,6, mentre i nuovi ordini sono migliorati a -3,7 punti da -5,2. L’indice della capacità di utilizzo si è portato +4,3 punti da -7 e l’indice delle consegne a +1,5 punti da -7.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Trawell Co, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 11,80 euro per azione (dai precedenti 14,00 euro) il target price su Trawell Co, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 67%.Gli analisti scrivono che i risultati del primo semestre del 2024 di Trawell Co sono stati influenzati negativamente da alcuni problemi specifici (Miami, Rublo/EUR). Tuttavia, si aspettano che alcuni sviluppi recenti e futuri supportino la crescita dell’azienda. In dettaglio, a TraWell è stata assegnata una concessione per operare presso l’aeroporto di Madrid-Barajas da 60 milioni di passeggeri, il quinto più grande in Europa, è prossima a finalizzare una piccola acquisizione nel Nord Europa, e prevede di aumentare la gamma di servizi offerti a un numero maggiore di aeroporti. LEGGI TUTTO

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    Cogefeed sbarca su EGM PRO. Valuterà ulteriore raccolta per passaggio a EGM

    (Teleborsa) – “Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato che rappresenta una tappa fondamentale nel nostro percorso di crescita. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno e alla dedizione del nostro team, ci consente di guardare al futuro con rinnovata fiducia”. Lo afferma Daniele Filizola, Presidente e Amministratore Delegato di Cogefeed, commentando l’ammissione su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (EGM PRO), con l’inizio delle negoziazioni fissato per il 30 ottobre 2024.”Continueremo a perseguire il nostro obiettivo di crescita sostenibile, ampliando le attività nel settore delle energie rinnovabili e creando valore per il territorio e per i nostri stakeholder – aggiunge – Il debutto sul segmento professionale di Euronext Growth Milan segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia del Gruppo Cogefeed, in linea con la nostra visione di lungo termine per una crescita continua e uno sviluppo costante”.Cogefeed è specializzata nello sviluppo, gestione e ottimizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con un focus particolare su tecnologie fotovoltaiche e idroelettriche. Attraverso la propria controllata integralmente FG Esco, detiene una centrale idroelettrica sita nel comune di Porto Recanati. La strategia si fonda su un approccio integrato che prevede sia lo sviluppo di impianti a reddito, destinati a generare ricavi ricorrenti tramite la vendita di energia elettrica, sia la realizzazione di impianti chiavi in mano da cedere a investitori terzi. Con un’operatività concentrata soprattutto nel Sud Italia, Cogefeed dispone attualmente di una pipeline di autorizzazioni di circa 13,7MW per la costruzione di impianti fotovoltaici, principalmente in Campania e Basilicata.L’ammissione alle negoziazioni di Cogefeed su EGM-PRO è avvenuta a seguito di un collocamento di 544.000 azioni ordinarie di nuova emissione al prezzo di 0,60 euro per azione (sotto la forchetta individuata in precedenza, tra 0,70 e 1,50 euro per azione), per un controvalore complessivo di circa 0,3 milioni di euro. La società valuterà in futuro, anche sulla base delle condizioni di mercato, l’opportunità di effettuare ulteriore raccolta di capitali per un eventuale passaggio su Euronext Growth Milan. La capitalizzazione alla data di inizio negoziazioni è pari a circa 3,1 milioni di euro, con un flottante pari al 10,58%.Integrae SIM è Euronext Growth Advisor e Global Coordinator. LEGGI TUTTO

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    Accordo GranTerre-Parmacotto: nasce il più grande polo italiano dei salumi

    (Teleborsa) – Gli azionisti di Salumifici GranTerre e Parmacotto hanno siglato un accordo per dar vita al più grande e dinamico polo italiano dei salumi, piatti pronti e prosciutti cotti di marca, con l’obiettivo di raggiungere oltre 1,5 miliardi di euro di fatturato entro 5 anni e ottenere importanti sinergie.In particolare, GranTerre, la società a controllo cooperativo con sede a Modena a capo del gruppo leader nel settore delle eccellenze dei salumi e dei formaggi stagionati, burro e piatti pronti, con 9 DOP e 6 IGP nel suo paniere, che controlla Salumifici GranTerre, e AZ, finanziaria della Famiglia Zaccanti che controlla Parmacotto, hanno sottoscritto un accordo finalizzato a creare una aggregazione tra Salumifici GranTerre e Parmacotto, top brand della salumeria italiana.L’operazione prevede l’apporto in Salumifici GranTerre (controllata da GranTerre) dell’intera partecipazione in Parmacotto, apporto che darà vita ad un’entità con ricavi superiori a 1,1 miliardi di euro, 2.500 dipendenti, ben 20 stabilimenti (14 Salumifici GranTerre e 6 Parmacotto) con la capacità di espandersi esponenzialmente in tutti i mercati dove le due società sono già presenti (Stati Uniti e i principali mercati UE) e di aprirne nuovi.L’operazione, con i tempi necessari per il vaglio da parte delle autorità competenti, si perfezionerà nei prossimi mesi.”GranTerre, dopo un significativo ma rapido percorso di aggregazione e crescita, con questa operazione è orgogliosa di completare la valorizzazione a livello italiano e mondiale di Parmacotto, uno dei brand più prestigiosi e rinomati della salumeria italiana – ha dichiarato Ivano Chezzi, Presidente di GranTerre – Siamo sicuri che, grazie al commitment degli azionisti, le risorse di GranTerre e quelle di Parmacotto si integreranno creando valore e segnando una tappa importantissima per la nostra ulteriore crescita, cui ne potranno seguire altre ancora, facendo di Salumifici GranTerre la “casa comune” della salumeria italiana”.”Dopo un importante fase di rilancio, Parmacotto – ha dichiarato Giovanni Zaccanti, Presidente di Parmacotto – ha voluto subito raccogliere la maggiore delle sfide: divenire protagonista di un grande polo dei salumi italiano, dove una crescita forte e sostenibile, l’innovazione nei processi e nei prodotti, l’export di qualità, la centralità dei consumatori e dei territori saranno le ricette vere del successo che sicuramente questa operazione otterrà e rappresenteranno la vera conquista ottenuta da una grande azienda come Parmacotto”.Intesa Sanpaolo – che segue entrambe le società attraverso la direzione Agribusiness della Divisione Banca dei Territori – ha agito in qualità di Financial and M&A Advisor esclusivo dell’operazione attraverso la struttura Corporate Finance Mid Cap della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. LEGGI TUTTO

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    Cogefeed ammessa in Borsa. Debutto su EGM PRO il 30 ottobre

    (Teleborsa) – Le azioni ordinarie emesse da Cogefeed, società di Torraca (SA) attiva da oltre 10 anni nel settore della sostenibilità e dell’economia green, sono state ammesse da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (EGM PRO) e saranno negoziate a partire dal giorno 30 ottobre 2024. La negoziazione delle azioni è riservata ai soli investitori professionali.Come già emerso, Cogefeed sbarca a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 3 milioni di euro, dopo aver raccolto 326 mila euro. Il prezzo di collocamento è stato pari a 0,60 euro per azione, sotto la forchetta individuata in precedenza (tra 0,70 e 1,50 euro per azione). Il flottante è al 10,58%, con 8 azionisti al momento dell’ammissione. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Orsini: spingere su investimenti

    (Teleborsa) – Confindustria sta “interloquendo” con il governo sulla manovra. “Prima è arrivata una telefonata del ministro Girogetti e gli ho detto che ci sentiamo dopo…”: a rivelarlo lo stesso Orsini a Torino per l’assemblea dell’Unione industriali. “Tutte le proposte vanno verso la crescita e investimenti, per un Paese che sia attrattivo per chi ci guarda da fuori. Se vogliamo che gli imprenditori continuino a investire, per essere competitivi dobbiamo produrre di più” e “spingere gli investimenti” ad esempio con la proposta dell’Ires premiale che “premia chi paga le tasse”, ha chiosato.”Industria 5.0 può essere una opportunità. Abbiamo fatto diversi incontri con il ministro Urso stiamo cercando di semplificarla”, ha detto Orsini.”Quello che abbiamo chiesto è di incrementare l’aliquota perché possa diventare più attrattiva” rispetto a quella di industria 4.0. “Abbiamo bisogno che gli imprenditori guardino a questa misura con attenzione e che sia semplice da utilizzare”. Per questo, ha chiosato, “i 16 passaggi” per richiedere industria 5.0 “sono troppi e devono essere diminuiti. Credo che in pochi giorni ci possano essere le Faq e le proposte del ministero”, ha concluso il leader degli industriali. LEGGI TUTTO

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    UCapital24, Banca Finnat non esprime giudizio per “stallo commerciale”

    (Teleborsa) – UCapital24, social network economico e finanziario quotato su Euronext Growth Mila, “sta attualmente attraversando un periodo di transizione, caratterizzato da investimenti in nuovi prodotti e servizi e dalla mancanza di una strategia commerciale efficace volta alla vendita di prodotti e servizi a clienti esterni allo stesso Gruppo UCapital”. Lo scrivono gli analisti di Banca Finnat, ribadendo un giudizio “No rating” per target price e raccomandazione.”Tenuto quindi conto del contesto di stallo commerciale in cui si trova al momento la società, riteniamo di non essere in possesso di basi fondamentali affidabili al fine di poter formulare delle concrete stime prospettiche ed esprimere una seria raccomandazione sul titolo”, viene sottolineato.Viene ricordato che, nel corso del primo semestre 2024, la società ha stipulato un contratto di collaborazione tecnologica con due società del Gruppo UCapital (propria Parent Company), UCapital New York LLC e UCapital Global PLC, che prevede la fornitura, da parte di UCapital24, di servizi finalizzati al completamento del “modello zero” della nuova piattaforma in fase di sviluppo denominata “Virtual Trading Room”. Il valore complessivo del contratto è pari a 1,2 milioni di euro, mentre la scadenza è stata fissata per il 31 dicembre 2025.Grazie a questa collaborazione (che ha pesato per il 98% sul totale dei ricavi), UCapital24 ha registrato, al 30 giugno 2024, un aumento significativo dei ricavi di vendita rispetto al 30 giugno 2023, da 98 mila euro a 718 mila euro. I ricavi relativi alla vendita a clienti diversi dalle società del Gruppo UCapital hanno avuto un apporto marginale (circa il 2%). L’Ebitda è passato da un margine negativo per 321 mila euro del primo semestre 2023 a un margine negativo per 72 mila euro. Nonostante un aumento degli ammortamenti del 184%, la perdita operativa netta (Ebit) ha registrato un miglioramento da 447 mila euro a 430 mila euro. UCapital24 ha così chiuso il semestre con una perdita netta pari a 442 mila euro, rispetto alla perdita netta di 950 mila euro al 30 giugno 2023.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Intermediari italiani, CONSOB: volumi di attività in crescita nel primo semestre

    (Teleborsa) – A fine giugno 2024 il controvalore degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari italiani a fronte della prestazione di servizi di investimento e di gestione del risparmio si è attestato a 3.770 miliardi di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto al dato di fine 2023, in prevalenza per il decremento di strumenti finanziari di tipo obbligazionario. È quanto emerge dall’ultimo Bollettino Statistico della CONSOB sul tema.I volumi di attività relativi alla prestazione di servizi di investimento sono complessivamente cresciuti nel corso del primo semestre 2024 (collocamento di strumenti finanziari +23,5%, negoziazione in conto proprio +79,7%, esecuzione ordini +12,7%, ricezione e trasmissione di ordini +10,3%). I premi lordi derivanti dal collocamento di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario distribuiti in Italia da intermediari italiani vigilati dalla CONSOB hanno registrato un incremento (+11%), in prevalenza per l’aumento dei premi relativi alla distribuzione di polizze unit linked (+13,5%).Alla fine del primo semestre 2024, il patrimonio gestito da intermediari italiani si è attestato a 1.489 miliardi di euro, in calo rispetto al dato di fine 2023 (-1,2%) per la riduzione delle gestioni patrimoniali su base individuale (-3%) che rappresentano circa il 66,1% del totale, degli OICR aperti esteri collocati in Italia (-3,5%) e degli OICR chiusi di diritto italiano (-2,5%), non compensata dall’aumento degli OICR aperti di diritto italiano (+6,4%) e dei fondi pensione e altre forme pensionistiche istituiti in Italia da società diverse da imprese di assicurazione (+5,9%).Nel primo semestre 2024 la raccolta netta degli OICR aperti di diritto italiano è stata positiva per circa 11 miliardi di euro, principalmente per i fondi di tipo obbligazionario (18 miliardi di euro) che hanno più che compensato i rimborsi dei fondi bilanciati (3 miliardi di euro) e flessibili (4 miliardi di euro).I dati contabili a fine giugno 2024 delle SGR di diritto italiano presentano, in aggregato, un utile netto di 854 milioni di euro, con un incremento di 232 milioni rispetto a fine giugno 2023, dovuta in prevalenza all’aumento delle commissioni nette (283 milioni), degli interessi attivi e proventi assimilati (42 milioni di euro) e dell’utile da partecipazioni (28,5 milioni) che hanno superato l’aumento dei costi operativi (40 milioni di euro) e delle imposte (62 milioni di euro). Per le SIM italiane si registra un utile netto di 61 milioni di euro, in crescita di 12 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023, dovuto in prevalenza all’aumento del risultato netto delle negoziazioni (13 milioni) e degli interessi attivi e proventi assimilati (7 milioni di euro) che hanno più che compensato la riduzione delle commissioni nette (4 milioni di euro) e l’aumento delle imposte (3 milioni di euro). LEGGI TUTTO