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    eVISO, assemblea approva bilancio e dividendo di 0,045 euro

    (Teleborsa) – L’Assemblea degli Azionisti di eVISO, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale per il trading delle commodities fisiche, ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2024.Inoltre, ha deliberato di destinare l’utile dell’esercizio, pari a 4.883.77 euro, come segue: 271 euro alla riserva legale, così da raggiungere il limite richiesto dall’art. 2430 del Codice Civile; un dividendo pari a 0,045 euro per ciascuna azione legittimata all’incasso del dividendo, che corrisponde attualmente ad un ammontare complessivo di circa 1.100.000 euro; il residuo, attualmente ammontante a 3.783.500 euro circa, alla Riserva straordinaria.Approvata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie e conferito l’incarico di revisione legale per gli esercizi 2025-2027. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive. Male i petroliferi, tonfo di Philips

    (Teleborsa) – Le Borse europee chiudono la seduta sui massimi di giornata, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street, con Parigi che risulta il listino migliore nonostante il fatto che Moody’s abbia abbassato l’outlook a negativo. Male il settore energetico, che risente del calo del prezzo del petrolio dopo l’attacco, nel fine settimana, di Israele all’Iran, che ha evitato di colpire i siti petroliferi.Oggi l’agenda macroeconomica e delle trimestrali è stata piuttosto scarna, mentre prenderà forza nelle prossime giornate, soprattutto oltreoceano: cinque delle sette maggiori società quotate a Wall Street, ovvero Alphabet, Microsoft, Meta Platforms, Amazon e Apple, pubblicheranno i conti nel corso della settimana, che è anche l’ultima prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre.Tra i singoli titoli, tonfo di Philips dopo che il produttore olandese di dispositivi medici ha tagliato le sue previsioni per il 2024 a causa della debole domanda in Cina.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,15%. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.744,4 dollari l’oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 67,73 dollari per barile, in netto calo del 5,64%.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +118 punti base, con un calo di 5 punti base,mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,48%.Tra gli indici di Eurolandia bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,35%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,45%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dello 0,79%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 35.016 punti, proseguendo la serie positiva iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 37.151 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,51%); con analoga direzione, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,61%).Il controvalore degli scambi nella seduta del 28/10/2024 è stato pari a 2,31 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,13 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,38 miliardi di azioni, rispetto ai 0,41 miliardi precedenti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo DiaSorin (+2,50%), Banca Popolare di Sondrio (+2,11%), Banco BPM (+1,71%) e Fineco (+1,70%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Iveco, che ha terminato le contrattazioni a -2,74%. Scivola ENI, con un netto svantaggio dell’1,62%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Technogym (+3,22%), Buzzi (+2,77%), Alerion Clean Power (+1,92%) e Pharmanutra (+1,77%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Digital Value, che ha chiuso a -5,04%. In rosso Ferragamo, che evidenzia un deciso ribasso del 2,34%. Spicca la prestazione negativa di Danieli, che scende del 2,10%. D’Amico scende dell’1,52%. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, collocato senior preferred bond da 500 milioni di euro. Ordini per 1,9 miliardi

    (Teleborsa) – Mediobanca ha concluso con successo il collocamento di un nuovo Senior Preferred Bond con durata di long 6 anni (in scadenza a gennaio 2031) e opzione call dopo il quinto, per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro. Il Senior Preferred Bond ha attratto sul mercato una domanda ampia e diversificata, consentendo di rivedere il rendimento inizialmente comunicato (115 bps sopra il mid-swap) e di fissarlo a quota 85bps. Nel corso del collocamento sono stati registrati ordini superiori a 1,9 miliardi di euro, per un valore di quasi 4 volte l’ammontare obiettivo di 500 milioni. Il nuovo prestito obbligazionario garantirà una cedola pari al 3% e rappresenta per Mediobanca la seconda emissione pubblica rivolta ad investitori istituzionali eseguita nel corso dell’esercizio 2024-25, nonché la quinta da inizio 2024. La distribuzione del bond ha visto la partecipazione dei principali investitori istituzionali esteri (64%, con ordini in particolare dalla Francia per il 20%, da Germania, Austria e Svizzera per il 20%, da Regno Unito e Irlanda per l’13% e dall’area iberica per il 9%) e italiani (ordini pari al 36%). LEGGI TUTTO

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    Aquafil riduce perdita 9 mesi a 8,8 milioni di euro. Ricavi -5,9%

    (Teleborsa) – Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, ha comunicato che i ricavi al 30 settembre 2024 sono stati pari a 416,1 milioni di euro, di cui 127,9 milioni del terzo trimestre, registrando un decremento del 5,9% e del 2,4% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. La variazione è riconducibile a un incremento delle quantità vendute nei primi nove mesi del 6,3% non pienamente supportata dai prezzi di vendita dovuti all’allineamento degli stessi al minor costo della materia prima e da un mix di vendita diverso. Nel terzo trimestre si registra una leggera diminuzione dei volumi del 2,7% rispetto allo stesso periodo 2023.Al 30 settembre 2024 l’EBITDA si attesta a 48,1 milioni di euro, di cui 15,5 milioni del terzo trimestre, in aumento del 29,9% e del 171,8% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. L’EBITDA margin al 30 settembre 2024 è pari al 11,6% contro l’8,4% del medesimo periodo dell’esercizio precedente mentre nel terzo trimestre si attesta al 12,1% contro il 4,3% del terzo trimestre 2023.Al 30 settembre 2024 il risultato netto della gestione finanziaria è stato pari a -14,2 milioni di euro, rispetto ai -10,5 milioni del medesimo periodo dell’esercizio precedente. Al 30 settembre 2024 il risultato netto è stato una perdita pari a 8,8 milioni di euro, rispetto a 17,1 milioni del medesimo periodo dell’esercizio precedente.”Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel terzo trimestre che ha registrato un incremento di profittabilità notevole rispetto allo scorso esercizio ed una marginalità percentuale in continuo miglioramento, a conferma del nostro obiettivo – ha commentato l’AD Giulio Bonazzi – Le azioni di contenimento dei costi ed il rilancio delle vendite iniziate lo scorso esercizio stanno generando i risultati attesi e avranno impatti ancora più rilevanti nei prossimi periodi”.Al 30 settembre 2024, la posizione finanziaria netta risulta pari a 265 milioni di euro, rispetto ai 248,5 milioni del 31 dicembre 2023. La variazione registrata è principalmente dovuta alla positiva generazione di cassa delle attività operative per 44,1 milioni, dall’assorbimento di cassa del Capitale Circolante per 19,8 milioni, da investimenti netti per 16,6 milioni, dal pagamento di oneri finanziari e strumenti di copertura con fair value negativo per 15,1 milioni, dalla variazione non monetaria relativa all’applicazione del principio contabile IFRS 16 per 5,3 milioni, da imposte ed uso fondi pari a 3,8 milioni.Al 30 settembre 2024 il rapporto PFN su EBITDA LTM si è attestato a x4,52 rispetto al x5,23 del 31 dicembre 2023″Nel quarto trimestre si prevede un ulteriore aumento della marginalità, la continuazione della discesa del debito e volumi in crescita rispetto allo scorso anno – ha aggiunto Bonazzi – In relazione all’operazione di aumento di capitale, stiamo portando a termine le attività propedeutiche all’avvio dell’offerta in opzione che prevediamo di concludere entro la fine dell’esercizio. Qualora alla fine del periodo di sottoscrizione alcuni diritti dovessero rimanere inoptati, il termine ultimo per l’esecuzione degli stessi sarà il 31 gennaio 2025. Rimaniamo confidenti nel raggiungimento degli obiettivi di Piano e dell’ottenimento del supporto dei nostri azionisti, necessario al fine della buona riuscita dell’operazione”. LEGGI TUTTO

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    Sogefi, downgrade a Hold da Intesa con revisione target price

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato la raccomandazione (a Hold da Buy) e il target price (a 2,3 euro per azione dai precedenti 2,4 euro) sul titolo Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR).Gli analisti scrivono che, in un contesto difficile, i risultati operativi di Sogefi hanno confermato la solida esecuzione del gruppo nel turnaround della divisione Sospensioni. Tuttavia, in mezzo a un ulteriore deterioramento della produzione di nuove auto verso la fine dell’anno, pur confermando un progresso anno su anno nella redditività operativa (escluse le voci non ricorrenti), la società ha dovuto tagliare la sua guidance sui ricavi dell’esercizio.Il continuo ridimensionamento dell’impronta produttiva delle Sospensioni e una significativa diversificazione dei mercati finali della divisione stanno dando i loro frutti, il che potrebbe a un certo punto portare a una potenziale valorizzazione delle due divisioni su base autonoma.Tuttavia, i tempi non sono ancora maturi per questo e Sogefi, come altri fornitori, dovrebbe continuare ad affrontare un contesto difficile nel 2025. Dopo la solida performance del titolo, anche sulla base delle stime ridotte, Intesa Sanpaolo ha modificato il rating. LEGGI TUTTO

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    Reway, assemblea attribuisce al CdA delega ad aumentare il capitale sociale

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Reway Group , gruppo quotato su Euronext Growth Milan e specializzato nella manutenzione e risanamento di infrastrutture stradali e autostradali, ha deliberato l’attribuzione al CdA di una delega ad aumentare il capitale sociale, in via scindibile e a pagamento, in una o più volte, per un periodo di 3 anni a decorrere dalla data odierna e nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, con esclusione del diritto di opzione.La delega ha l’obiettivo di assicurare al CdA la necessaria flessibilità e tempestività nell’esecuzione di uno o più aumenti del capitale sociale al fine di cogliere le condizioni più favorevoli per la conclusione ed esecuzione di accordi con eventuali partner e/o investitori che apporterebbero denaro e/o partecipazioni e/o rami d’azienda e/o attività industriali per il perseguimento degli obiettivi strategici.Inoltre, tale delega permetterà al CdA di procedere all’aumento di capitale legato all’acquisizione strategica di Vega Engineering, storica società di ingegneria che ha nel proprio core business la progettazione ingegneristica di infrastrutture stradali e ferroviarie, opere civili e industriali, servizi di supporto a R.U.P. e gestione delle commesse. L’operazione è stata annunciata lo scorso 10 settembre.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Acea, 500 milioni di euro da BEI e CDP con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Acea, multi-utility romana quotata su Euronext Milan, ha ottenuto un finanziamento da 500 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), con la garanzia Archimede di SACE, e da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) con provvista messa a disposizione dalla stessa BEI. L’obiettivo è modernizzare, potenziare ed estendere l’infrastruttura elettrica di Areti (società al 100% del gruppo Acea che gestisce la rete di distribuzione elettrica di Roma e Formello).Oggi a Roma sono stati siglati gli accordi che riguardano la prima tranche di finanziamento pari a 320 milioni di euro, di cui 200 milioni concessi direttamente dalla BEI con garanzia Archimede SACE al 70% e 120 milioni di euro da CDP con funding BEI. La seconda tranche da 180 milioni sarà sottoscritta nel 2025.L’operazione conferma BEI e CDP tra i maggiori finanziatori istituzionali del piano di investimenti di Acea e SACE come partner assicurativo finanziario strategico anche su future operazioni del gruppo, si legge in una nota.”Gli accordi firmati oggi con BEI, CDP e SACE rappresentano per Acea un’operazione di sistema di particolare rilevanza strategica e certificano il valore e la qualità degli investimenti che il gruppo ha pianificato per i prossimi anni nelle reti di distribuzione elettrica – ha commentato Fabrizio Palermo, AD di Acea – Gli investimenti contribuiranno ad ottenere una sempre maggiore resilienza e flessibilità delle infrastrutture grazie all’impiego di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale”.”Questo finanziamento conferma l’impegno della BEI a favore della transizione energetica e degli obiettivi di REPowerEU, che ci siamo impegnati ad accompagnare mettendo a disposizione 45 miliardi di finanziamenti aggiuntivi entro il 2027 – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI – L’ammodernamento delle infrastrutture elettriche è cruciale non solo per rendere la rete più efficiente e resiliente, ma anche per favorire una maggiore integrazione delle energie rinnovabili nel sistema”.”Grazie alla sinergia con le istituzioni europee promossa efficacemente in questi anni – ha detto Dario Scannapieco, AD di Cassa Depositi e Prestiti – CDP oggi riesce a essere promotore di operazioni finanziarie di valore per il territorio e dall’elevato impatto. In quest’ottica il finanziamento a favore di Acea conferma ulteriormente l’impegno di CDP nel sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture del Paese. La consolidata collaborazione con la BEI, accompagnata in diverse occasioni anche dal contributo di SACE, negli anni ci ha consentito di sostenere investimenti per circa 13 miliardi destinati alla crescita economica dei territori”.”Confermiamo il nostro impegno a sostenere gli investimenti per la competitività sul territorio nazionale attraverso la Garanzia Archimede come il potenziamento dell’infrastruttura elettrica di Acea – ha dichiarato Alessandra Ricci, AD di SACE – Questa nuova operazione consolida la forte sinergia con gli investitori istituzionali BEI e CDP in progetti in grado di produrre un tangibile impatto sul tessuto economico italiano”. LEGGI TUTTO

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    Zest, Banca Finnat avvia copertura con Buy e TP a 0,7 euro

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha iniziato la copertura sul titolo Zest, società quotata su Euronext Milan e nata dalla fusione di Digital Magics e LVenture Group. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 0,70 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy”. Gli analisti scrivono che i risultati semestrali di Zest sono risultati fortemente influenzati dall’operazione di fusione divenuta efficace il 1° aprile 2024. La performance economica è, quindi, risultata considerevolmente impattata dalla contabilizzazione, tra i ricavi, della differenza da concambio per 11,2 milioni di euro. I ricavi operativi al 30.06.24 si sono attestati a 3,6 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2023 del gruppo Digital Magics (3,7 milioni di euro). Il margine operativo lordo (EBITDA) è risultato pari a 8,6 milioni di euro, in scia all’aumento dei ricavi totali, contribuendo a un utile netto attestatosi a 8 milioni di euro (da una perdita netta di 517 mila euro al 30.06.23).Per una corretta interpretazione delle stime 2024-27, si evidenzia come i risultati al 31.12.23 siano riconducibili al solo gruppo Digital Magics. Inoltre, le stime relative al consuntivo 2024, beneficiano della suddetta differenza da concambio. Sul periodo 2023-27, stimano una crescita media annua dei ricavi totali del 23,6%, da 20,4 milioni di euro attesi a consuntivo 2024, a 11,7 milioni di euro nel 2025, per giungere a 16,3 milioni di euro stimati a fine 2027. Il margine operativo lordo (EBITDA) dovrebbe beneficiare dell’incremento dei ricavi attesi e dello sfruttamento delle sinergie derivanti dalla fusione, attestandosi a 10 milioni di euro a fine 2024, per normalizzarsi a 656 mila euro nel 2025 e giungere a 2,1 milioni di euro a fine 2027. L’utile netto lo stimiamo pari a 9 milioni di euro nel 2024, negativo per 169 mila euro nel 2025 e attestarsi a 1,1 milioni di euro a fine 2027. LEGGI TUTTO