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    Cina, PMI Caixin manifatturiero marzo sale a 51,2 punti

    (Teleborsa) – In crescita l’attività manifatturiera in Cina, che batte le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/S&P Global, il PMI manifatturiero è sceso a marzo 2025 a quota 51,2 punti dai 50,8 precedenti, sopra quindi la soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti). Gli analisti si aspettavano 50,6 punti.”Il Caixin China General Manufacturing PMI è arrivato a 51,2 a marzo, in aumento di 0,4 punti rispetto al mese precedente. Ciò ha segnato il sesto mese consecutivo di crescita nel settore, al ritmo più veloce da novembre – ha sottolineato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group -. Sia l’offerta che la domanda hanno continuato ad aumentare. I produttori hanno visto i loro sforzi promozionali dare i loro frutti con il miglioramento del mercato. A marzo, la produzione è cresciuta per il 17° mese consecutivo e al ritmo più veloce in quattro mesi, mentre il sottoindice per i nuovi ordini totali è rimasto in territorio espansivo per il sesto mese consecutivo. Lo slancio di crescita della domanda estera registrato a febbraio è stato esteso, con l’indicatore per i nuovi ordini all’esportazione che è salito al punto più alto da aprile scorso”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, variazioni contrastate per l’indice Tankan nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Andamento contrastato per il sentiment tra le impresegiapponesi. È quanto emerge da sondaggio trimestrale dalla Bank of Japan.Nel quarto trimestre del 2024, l’indice Tankan relativo alle grandi imprese della manifattura è sceso a 12 punti, in linea con le attese degli analisti.Quello delle grandi imprese non manifatturiere si è portato invece a +35 punti da +33 (attese per 33), mentre quello delle piccole imprese manifatturiere passa da 1 punto a 2 (attese per -1).Da rilevare che un valore inferiore allo zero segnala che le imprese pessimiste sono più numerose di quelle ottimiste. LEGGI TUTTO

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    Verso il d-day. Casa Bianca, da dazi reciprocità e fine a pratiche sleali

    (Teleborsa) – I riflettori di tutto il mondo sono puntati su domani, mercoledì 2 aprile – il Liberation Day – come lo chiamano alla Casa Bianca, quando entreranno in vigore i nuovi dazi del 25% sull’export di merci in USA. Si partirà con tutti i Paesi e vediamo che succede”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “I dazi metteranno fine alle pratiche commerciali sleali”, ha rincarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un’intervista a Fox, sottolineando che con le tariffe il “resto del mondo proverà quello che gli americani hanno provato finora. I dazi assicureranno reciprocità”. “Ogni paese che ha trattato in modo scorretto gli Stati Uniti dovrebbe attendersi dazi”, ha detto Leavitt, sottolineando che sulle tariffe che saranno annunciate il 2 aprile Donald Trump si è consultato con il segretario al Tesoro, Scott Bessent. “Il presidente annuncerà un piano tariffario che annullerà le pratiche sleali che hanno derubato il nostro paese per decenni. È tempo di reciprocità ed è tempo che un presidente intraprenda un cambiamento storico per fare ciò che è giusto per il popolo americano”, ha sottolineato.Il Tycoon annuncerà i suoi nuovi dazi con un evento nel Rose Garden della Casa Bianca al quale parteciperà la sua amministrazione al gran completo. La paura per i dazi americani ha contribuito a far affondare le Borse asiatiche e, poi, quelle europee, nella giornata di ieri, spingendo gli investitori a rifugiarsi nell’oro che ha toccato un nuovo massimo storico. L’avvio di settimana è stato negativo anche per Wall Street, che ha chiuso contrastata, ma meno sofferente degli altri listini mondiali. Bankitalia richiama alla cautela su taglio tassiIl governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nella sua relazione tenuta in occasione dell’assemblea ordinaria dei partecipanti dell’istituto di via Nazionale, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di essere cauti sul taglio dei tassi. “La debolezza dell’economia UE, le tensioni geopolitiche e gli annunci di Donald Trump sui dazi richiedono cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali della BCE”. Le decisioni di politica monetaria “dovranno bilanciare due fattori”. Da un lato, “la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza, dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”, ha detto Panetta. LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso di disoccupazione febbraio scende al 2,4%

    (Teleborsa) – Scende leggermente la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di febbraio 2024 il tasso dei senza lavoro è diminuito al 2,4%, contro il 2,5% atteso dagli analisti e del mese precedente. Il numero di disoccupati è sceso a 1,65 milioni, in calo di circa 120 mila unità (-6,8%) rispetto l’anno precedente. Gli occupati sono pari a 67,68 milioni, in aumento di 400 mila unità (+0,6%) rispetto all’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell’1 aprile 2025

    (Teleborsa) – Martedì 01/04/202501:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,5%; preced. 2,5%)01:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 12 punti; preced. 14 punti)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 48,3 punti; preced. 49 punti)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 50,6 punti; preced. 50,8 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 48,7 punti; preced. 47,6 punti)10:00 Italia: Tasso disoccupazione (atteso 6,3%; preced. 6,3%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 6,2%; preced. 6,2%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,2%; preced. 2,3%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,4%)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 49,8 punti; preced. 52,7 punti)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 49,6 punti; preced. 50,3 punti)16:00 USA: Spese costruzioni, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,2%)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Unicredit, iscritto al registro imprese verbale su aumento

    (Teleborsa) – Unicredit ha iscritto presso il registro delle imprese di Milano Monza Brianza Lodi il verbale del consiglio di amministrazione tenutosi il 30 marzo 2025, che ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 27 marzo 2025, l’aumento del capitale sociale a pagamento, a servizio dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.I soci di Unicredit che rappresentino, alla data della delibera, almeno il ventesimo del capitale sociale nell’ammontare precedente l’aumento, possono “esercitare i diritti di cui all’art. 2443, comma 4, c.c., entro trenta giorni dalla predetta iscrizione”, spiega la banca in una nota, in cui precisa che il capitale sociale di UniCredit, sottoscritto e versato, nell’ammontare precedente l’aumento, è pari a 21.453.835.025,48 euro, suddiviso in 1.557.675.176 azioni ordinarie prive del valore nominale. LEGGI TUTTO

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    Polizze catastrofali, Confapi: proroga gesto attenzione verso PMI

    (Teleborsa) – La proroga dell’obbligo per le piccole e medie imprese di dotarsi di polizze catastrofali è “una decisione di buonsenso e rappresenta un gesto di grande attenzione verso le Pmi”. Lo dichiara il presidente di Confapi, Cristian Camisa.”Oggi abbiamo preso parte al tavolo di lavoro svoltosi al Mimit – aggiunge – si tratta del primo incontro dopo la notizia della proroga che risponde al principio di proporzionalità rispetto alla dimensione di impresa. Ora si avrà tutto il tempo anche per sciogliere i numerosi nodi interpretativi come i criteri di applicazione, i costi e il valore dei premi. Siamo particolarmente soddisfatti perchè il ministero ha accolto la nostra proposta di creare un tavolo di monitoraggio sull’implementazione della normativa che, già in fase di conversione del decreto legge, potrà rappresentare la sede di confronto nella quale condividere le proposte di modifica e interpretative. Il tavolo sarà anche funzionale al monitoraggio e alla risoluzione delle criticità che saranno poste dalle confederazioni partecipanti nell’ottica di non lasciare sola la piccola e media impresa”. LEGGI TUTTO

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    ONV, Maggino: “Calo delle nascite, cause non solo economiche ma sopratutto sociali e culturali”

    (Teleborsa) – “I dati recentemente pubblicati dall’Istat sui principali indicatori demografici dell’anno 2024 evidenziano una realtà allarmante: il calo delle nascite e della fecondità in Italia ha raggiunto livelli storicamente bassi. Questo fenomeno, che si sta consolidando nel tempo, solleva interrogativi cruciali per il futuro del nostro Paese”. È quanto rileva Filomena Maggino, ordinaria di Statistica sociale presso l’Università La Sapienza di Roma e coordinatrice del dipartimento di Statistica dell’Osservatorio della natalità e della vita (ONV). Secondo Maggino diversi fattori si intrecciano in questo processo di declino. “In primo luogo, – sottolinea la docente – l’aumento della speranza di vita, purtroppo, non è accompagnato da un parallelo miglioramento della speranza di vita in buona salute. I dati mostrano che, sebbene gli italiani vivano più a lungo, la qualità di questa vita, in particolare quella riproduttiva, rimane insufficiente, con un impatto diretto sui comportamenti di vita e sulla salute delle giovani generazioni. La fecondità tra gli immigrati, spesso considerata una possibile soluzione alla crisi demografica, ha invece prodotto gli stessi modelli riproduttivi della popolazione italiana”. Maggino sottolinea, inoltre, che molti immigrati arrivano come individui singoli e non riescono a costruire famiglie stabili con figli, contrariamente a quanto si sperava. Inoltre, la precarietà economica, l’insufficienza delle retribuzioni e il calo del potere d’acquisto rendono difficile, se non impossibile, la realizzazione di progetti familiari a lungo termine. “L’incapacità di pianificare il futuro, evidenziata anche dallo stesso Istat, – prosegue Maggino – è diventata una realtà quotidiana per molte famiglie italiane. Ma la sfida non riguarda solo la situazione economica. La profonda sfiducia nelle istituzioni politiche e sociali contribuisce a un clima di incertezza, che mina la speranza delle nuove generazioni. La crescente tendenza all’individualismo, associata alla trasformazione dei valori sociali e familiari, ha creato un modello ‘monadico’ in cui prevale l’autosufficienza e la libertà dalle strutture familiari. Sebbene ciò venga visto come una forma di libertà, spesso è il risultato della paura e dell’incertezza, e non una scelta consapevole. Inoltre, la cultura dominante, alimentata anche dalle teorie del gender e dal cambiamento nei valori familiari, ha confuso le giovani generazioni, indebolendo il senso di identità sociale e culturale. Non si può trascurare nemmeno l’impatto della ‘psicologia della paura’ generata dalle crisi economiche, sanitarie, ambientali e geopolitiche, che impedisce alle persone di guardare al futuro con speranza, rendendo difficile immaginare una vita che includa figli come parte di un progetto positivo”. Per invertire questa tendenza, Maggino evidenzia la necessità di ricostruire la fiducia nelle istituzioni politiche e sociali e creare un ambiente che sostenga le giovani generazioni. “Politiche mirate – conclude Maggino – che pongano al centro la tutela della famiglia, il recupero dell’identità e il benessere psicologico sono essenziali per favorire una rinascita demografica. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile restituire alle future generazioni la speranza di un futuro in cui la famiglia possa essere un progetto di vita positivo e realizzabile”. LEGGI TUTTO