More stories

  • in

    Safilo, Trocchia: per la prima volta nella nostra storia una PFN pre-IFRS 16 positiva

    (Teleborsa) – “Nel terzo trimestre abbiamo confermato la solidità dei nostri risultati, con una crescita stabile della top line, e un ulteriore rafforzamento sia dei margini che della generazione di cassa. Nonostante il periodo sia stato penalizzato da un maggiore impatto dei cambi, la forza dei nostri marchi contemporary e lifestyle ha sostenuto una crescita resiliente delle vendite del 2,1% a cambi costanti, sostanzialmente in linea con l’andamento del primo semestre”. Lo ha detto Angelo Trocchia, Amministratore Delegato di Safilo, commentando i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi.”La nostra estesa presenza geografica ci ha consentito di compensare il trend flat del mercato nordamericano con un incremento high-single digit in Europa, mentre, nei mercati emergenti, la continua crescita in Asia e Pacifico ha contribuito a mitigare la debolezza registrata nel Resto del Mondo – ha aggiunto – Nel corso del trimestre, le nostre attività hanno continuato a risentire della pressione derivante dai dazi. Ciononostante, l’efficacia delle nostre azioni di mitigazione, unite a dinamiche favorevoli di price/mix e alla graduale normalizzazione dei costi logistici e di marketing, hanno determinato un miglioramento del margine industriale su base annua, e un significativo incremento del margine EBITDA adjusted, pari al 10% delle vendite”.”Grazie a questa solida performance operativa, e alla nostra rigorosa gestione del capitale circolante, abbiamo registrato un altro trimestre di forte generazione di cassa, che ci ha consentito di raggiungere, per la prima volta nella nostra storia, una posizione finanziaria netta positiva, pre-IFRS 16 – ha sottolineato l’AD – Siamo orgogliosi di questi risultati che rafforzano ulteriormente la nostra fiducia nella capacità del Gruppo di affrontare contesti complessi e proseguire nel percorso di crescita sostenibile”. LEGGI TUTTO

  • in

    U.S. Steel, 11 miliardi di dollari di investimenti negli Usa entro il 2028 grazie alla partnership con Nippon Steel

    (Teleborsa) – United States Steel Corporation (“U.S. Steel”) ha delineato la sua prossima fase di crescita nella partnership con Nippon Steel, che include significativi investimenti di capitale e una condivisione di tecnologie di livello mondiale che forgeranno il futuro dell’industria siderurgica americana.In questo nuovo capitolo con Nippon Steel, che ha acquisito l’azienda siderurgica americana all’inizio di quest’anno, U.S. Steel sta portando avanti un piano di crescita pluriennale che punta a circa 14 miliardi di dollari di capitale di crescita, con 11 miliardi di dollari da investire entro la fine del 2028 negli Stati Uniti.L’opportunità che si presenta è irripetibile sia per U.S. Steel che per Nippon Steel, con il potenziale di generare circa 3 miliardi di dollari di valore, inclusi circa 2,5 miliardi di dollari di EBITDA incrementale a regime sbloccato attraverso investimenti di capitale e altri circa 500 milioni di dollari derivanti da efficienze operative.Con l’introduzione dell’esperienza tecnologica di Nippon Steel nelle attività di U.S. Steel, le aziende hanno identificato oltre 200 iniziative per promuovere l’efficienza operativa in tutti i segmenti di business.La partnership sfrutta inoltre la condivisione di tecnologie di livello mondiale per migliorare la qualità dei prodotti, ampliare l’offerta premium e accelerare il time-to-market. Concentrandosi sulla modernizzazione e l’espansione delle attività produttive, sullo sviluppo delle capacità produttive e sull’espansione della ricerca e sviluppo per offrire ai clienti soluzioni in acciaio di maggior valore e a basse emissioni, il piano è progettato per proteggere e creare oltre 100.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, rafforzando al contempo le comunità in cui opera U.S. Steel. LEGGI TUTTO

  • in

    Safilo, margini in aumento nel terzo trimestre. Dollaro debole pesa su ricavi

    (Teleborsa) – Safilo, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di occhiali da vista e da sole, ha chiuso il terzo trimestre 2025 con vendite nette pari a 220,8 milioni di euro, con una performance positiva del 2,1% a cambi costanti, sostanzialmente in linea con il trend registrato nel primo semestre. L’ulteriore indebolimento del dollaro sull’euro ha costituito invece il principale elemento di pressione sulle vendite a cambi correnti, in calo del 2,1%. Carrera, David Beckham, Marc Jacobs, BOSS, Kate Spade e Carolina Herrera hanno alimentato la performance positiva, confermando lo slancio dei marchi contemporary e lifestyle del Gruppo nei mercati chiave. Il trimestre è rimasto sottotono per Blenders e per i prodotti sportivi Smith in negozio.Safilo ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con vendite nette pari a 758,4 milioni, in crescita del 2,2% a cambi costanti e in linea con il fatturato dei primi nove mesi del 2024 a cambi correnti (+0,1%).L’EBITDA adjusted trimestrale è cresciuto a 22,1 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto al terzo trimestre 2024, con il margine EBITDA adjusted in crescita di 210 punti base, dal 7,9% al 10,0%. L’EBITDA adjusted dei 9 mesi è cresciuto a 84,4 milioni di euro, in aumento dell’11,9% rispetto ai primi nove mesi del 2024, con il margine EBITDA adjusted in crescita di 110 punti base, dal 10% all’11,1%.La solida performance operativa conseguita del terzo trimestre, unita a una gestione disciplinata del capitale circolante, ha generato un free cash flow positivo di 20,7 milioni di euro, rispetto ai 16,9 milioni di euro nel terzo trimestre 2024. Questo risultato ha portato la generazione di cassa totale dei primi nove mesi del 2025 a 64,2 milioni di euro, inclusi i proventi netti pari a 11,9 milioni di euro derivanti dalla cessione di Lenti. Al 30 settembre 2025, l’indebitamento netto del Gruppo è sceso a 30,4 milioni di euro, pari a una posizione finanziaria netta positiva di 10,7 milioni pre-IFRS 16. Questo risultato, che include i costi d’esecuzione del programma di acquisto azioni proprie, si confronta con i 42,4 milioni di euro di fine giugno 2025 (0,7 milioni di euro pre-IFRS 16) e gli 82,7 milioni di euro (40,3 milioni di euro pre-IFRS 16) di fine dicembre 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    UE avvia indagine approfondita su acquisto asset nichel di Anglo American da parte di MMG

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione delle attività di nichel di Anglo American da parte di MMG. La Commissione nutre preoccupazioni preliminari sul fatto che l’operazione possa consentire a MMG di deviare l’approvvigionamento di ferronichel dai mercati europei, con conseguente aumento dei costi e riduzione della qualità della produzione europea di acciaio inossidabile.MMG è una multinazionale mineraria e metallurgica impegnata nell’esplorazione, nello sviluppo e nella produzione di metalli di base, principalmente rame e zinco, per i mercati industriali globali. MMG è controllata dalla società statale cinese China Minmetals Corporation. Il target è costituito da due impianti di ferronichel operativi e due progetti di sviluppo greenfield situati in Brasile.L’indagine preliminare della Commissione indica che l’operazione potrebbe consentire a MMG di dirottare la fornitura di ferronichel dell’impresa target dai produttori europei di acciaio inossidabile, con conseguente possibile aumento dei loro costi di produzione e conseguente incidenza sulla loro capacità competitiva.Per rispondere a queste preoccupazioni, MMG ha presentato alla Commissione una serie di impegni immediatamente prima della scadenza del termine per la presentazione. Tuttavia, tali impegni non erano sufficientemente chiari per affrontare i problemi di concorrenza individuati, in particolare perché erano puramente comportamentali e non comportavano modifiche strutturali all’attività. Per questo motivo, la Commissione non ha condotto un test di mercato sulle misure correttive proposte. Tuttavia, diverse parti interessate hanno spontaneamente sollevato preoccupazioni alla Commissione in merito all’adeguatezza di tali impegni comportamentali previsti.La Commissione condurrà ora un’indagine approfondita sugli effetti dell’operazione proposta per determinare se le sue iniziali preoccupazioni in materia di concorrenza siano confermate. L’operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 16 settembre 2025. La Commissione ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 20 marzo 2026, per prendere una decisione.”Il ferronichel è un elemento fondamentale per i produttori europei nella produzione di acciaio inossidabile di alta qualità e a basse emissioni a prezzi competitivi, fattore critico per molti settori – ha detto Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva – La nostra indagine mira a verificare se questa concentrazione possa compromettere l’accesso continuo e affidabile a questa importante risorsa in Europa”.(Foto: © Anglo American Plc) LEGGI TUTTO

  • in

    Europa in rosso, Milano chiude piatta sostenuta da Ferrari e Lottomatica dopo i conti

    (Teleborsa) – Chiude in rosso la maggior parte dei listini azionari europei, mentre Milano termina sulla parità grazie anche al sostegno di alcune trimestrali migliori delle attese: Ferrari ha messo a segno un terzo trimestre leggermente sopra le attese e confermato la guidance per il 2025 già fornita al capital market day; Lottomatica ha registrato un aumento del 18% dell’Ebitda adjusted nel terzo trimestre del 2025 a 195 milioni di euro, con una crescita del mercato online ai massimi storici; De Nora ha alzato la guidance sull’Ebitda margin 2025 dopo avere chiuso i primi nove mesi con una crescita in tutti i principali indicatori.In una giornata con pochi dati macro, a preoccupare gli investitori è la tenuta dei valori raggiunti dalle maggiori società tecnologiche legate allo sviluppo dell’AI. Sale intanto l’attesa per la riunione della Banca d’Inghilterra (BoE) di giovedì 6 novembre, su cui è aumentata l’incertezza, anche se la riconferma del tasso di interesse chiave al 4% resta lo scenario più probabile.L’Euro / dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,24%. Scambia in retromarcia l’oro, che scivola a 3.969,6 dollari l’oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,65%.Si riduce di poco lo spread, che si porta a +80 punti base, con un lieve calo di 1 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,39%.Nello scenario borsistico europeo spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dello 0,76%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,52%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, rimane intorno alla linea di parità il FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 45.856 punti. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,92%); sulla stessa tendenza, negativo il FTSE Italia Star (-0,79%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Lottomatica (+3,27%), Ferrari (+3,24%), Enel (+1,62%) e Snam (+1,38%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su STMicroelectronics, che ha chiuso a -2,51%. Stellantis scende del 2,41%. Calo deciso per Prysmian, che segna un -2,27%. Sotto pressione Leonardo, con un forte ribasso del 2,04%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, ERG (+1,60%) e Alerion Clean Power (+0,75%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Avio, che ha terminato le contrattazioni a -3,25%. Soffre Fincantieri, che evidenzia una perdita del 3,21%. Preda dei venditori Moltiply Group, con un decremento del 3,12%. Si concentrano le vendite su Carel Industries, che soffre un calo del 2,67%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche, S&P: Italia e Spagna pronte a nuovo M&A nonostante interventi della politica

    (Teleborsa) – Le banche europee hanno intrapreso una “nuova ondata di consolidamento” stimolata dalla concomitanza di eccesso di capitale, limitate prospettive di crescita organica e diminuzione dei guadagni di efficienza derivanti da un’ulteriore ristrutturazione delle attività delle banche stesse. Lo evidenzia S&P Global Ratings in un nuovo report sul tema, ricordando tuttavia che il sistema bancario europeo è, in pratica, un insieme di oltre 30 sistemi bancari nazionali e che la struttura del mercato a livello nazionale continuerà quindi a influenzare in modo determinante le operazioni di consolidamento M&A.Le M&A sono sempre state una caratteristica del sistema bancario europee – alcune operazioni sono state concluse in periodi di crisi, altre in tempo di pace – ma la nuova ondata di operazioni riflette un cambiamento di paradigma avvenuto a partire dal 2023. Si è passati da una gestione delle operazioni guidata dai venditori a una gestione guidata dagli acquirenti, e gli approcci non consensuali sono in aumento. Tra i catalyst ci sono il fatto che molte banche hanno un significativo eccesso di capitale, una generazione di capitale sostenuta e continuativa che supera di gran lunga le esigenze di crescita organica, valutazioni azionarie migliorate che ora rendono i riacquisti di azioni proprie meno attraenti, prospettive di crescita organica limitate (in alcuni mercati) e un atteggiamento favorevole da parte delle autorità di vigilanza.La maggior parte delle operazioni sono operazioni di scala, in cui il consolidamento produce efficienze di costo, soprattutto per gli acquirenti. Ma molte operazioni sono acquisizioni di ampio respiro, ovvero focalizzate sulla diversificazione in altri flussi di ricavi, in particolare quelli basati sulle commissioni come l’intermediazione, la gestione patrimoniale e le assicurazioni.S&P fa notare che in Italia, Spagna e Germania le potenziali operazioni hanno incontrato una forte opposizione politica. A volte ciò è dovuto a potenziali perdite di posti di lavoro, ma anche a sensibilità regionali e preoccupazioni sulla struttura del mercato. In particolare in Spagna e Italia, i decisori politici non sono contrari al consolidamento in linea di principio, ma sono molto cauti nel consentire che il mercato venga dominato da due o tre grandi operatori. Nel Regno Unito, ad esempio, le principali banche si troverebbero ad affrontare notevoli ostacoli antitrust se cercassero di acquisire banche di secondo livello o di fondersi tra loro.Un altro fatto da considerare è che l’aumento delle valutazioni bancarie significa che gli obiettivi sono diventati più costosi e i goodwill negativi sono scomparsa. Tuttavia, la conclusione di accordi continuerà, sebbene il capitale proprio (azioni proprie) stia diventando una componente maggiore del corrispettivo totale, a differenza delle operazioni interamente in contanti del passato.Secondo l’agenzia di rating, le grandi banche nei mercati a crescita più lenta continueranno ad essere attratte dalle solide prospettive di crescita nelle economie europee più piccole ma in più rapida crescita, ma con un avvertimento: vorranno acquisire una banca che abbia o possa creare una quota di mercato significativa (uno dei primi cinque operatori). Esempi recenti sono BPCE/Novo Banco ed Erste/Santander Polska.Secondo S&P, in alcuni mercati nazionali l’attività di M&A sarà molto più intensa rispetto ad altri. In questo senso, “nonostante il margine di intervento politico che potrebbe affossare la conclusione di accordi, Italia e Spagna sembrano pronte per un ulteriore consolidamento bancario, così come i paesi nordici. L’Europa centrale e orientale è da tempo un focolaio di attività, e questo è destinato a continuare”. LEGGI TUTTO

  • in

    Marriott International, utile netto in crescita del 25% nel terzo trimestre 2025

    (Teleborsa) – Marriott International ha chiuso il terzo trimestre 2025 con commissioni di gestione base e franchising hanno totalizzato 1.190 milioni di dollari, in aumento di quasi il 6% rispetto alle commissioni di gestione base e franchising di 1.124 milioni di dollari del trimestre dell’anno precedente. L’aumento è stato trainato principalmente dalla crescita delle camere e dall’aumento delle commissioni sulle carte di credito in co-branding.Le commissioni di gestione degli incentivi hanno totalizzato 148 milioni, rispetto ai 159 milioni del terzo trimestre del 2024, riflettendo principalmente il calo registrato negli Stati Uniti e in Canada. Gli hotel gestiti nei mercati internazionali hanno contribuito per circa i tre quarti delle commissioni di incentivazione maturate nel trimestre.I ricavi da proprietà, locazione e altri ricavi, al netto delle spese dirette, hanno totalizzato 94 milioni, rispetto agli 81 milioni di dollari del terzo trimestre del 2024. L’aumento è stato trainato principalmente dall’aggiunta dello Sheraton Grand Chicago al nostro portafoglio di hotel di proprietà nel quarto trimestre del 2024.L’utile operativo dichiarato da Marriott è stato pari a 1.180 milioni, rispetto a un utile operativo dichiarato del terzo trimestre del 2024 di 944 milioni.L’utile netto dichiarato è stato pari a 728 milioni di dollari, con un aumento del 25% rispetto all’utile netto dichiarato del terzo trimestre del 2024 di 584 milioni.L’utile diluito per azione (EPS) dichiarato è stato pari a 2,67 dollari, rispetto a un utile diluito per azione dichiarato di 2,07 dollari nel trimestre dell’anno precedente.L’utile operativo rettificato è stato pari a 1.119 milioni, rispetto a un utile operativo rettificato del terzo trimestre del 2024 di 1.017 milioni. L’utile netto rettificato del terzo trimestre 2025 è stato pari a 674 milioni, rispetto all’utile netto rettificato del terzo trimestre 2024 di 638 milioni di dollari. L’utile per azione diluito rettificato nel terzo trimestre 2025 è stato pari a 2,47 dollari, rispetto all’utile per azione diluito rettificato di 2,26 dollari del trimestre dell’anno precedente.L’EBITDA rettificato ha raggiunto i 1.349 milioni nel terzo trimestre 2025, con un aumento del 10% rispetto ai 1.229 milioni del terzo trimestre 2024.Alla fine del trimestre, il debito totale ammontava a 16,0 miliardi e le disponibilità liquide ammontavano a 0,7 miliardi, rispetto ai 14,4 miliardi di debito e agli 0,4 miliardi di disponibilità liquide alla fine del 2024.La società ha riacquistato 3,0 milioni di azioni ordinarie nel terzo trimestre del 2025 per 0,8 miliardi di dollari. Da inizio anno al 30 ottobre, la società ha riacquistato 9,7 milioni di azioni per 2,6 miliardi di dollari.Per il quarto trimestre 2025 Marriott prevede di registrare ricavi lordi da commissioni compresi fra 1.382 e 1.402 milioni, l’EBITDA rettificato è atteso a 1.371 – 1.401 milioni e l’EPS rettificato diluito in un intervallo compreso fra 2,54 e 2,62 dollari.Per l’intero 2025, la catena di hotel di lusso stima di totalizzare ricavi lordi da commissioni in un intervallo compreso fra 5.395 e 5.415 milioni, un EBITDA rettificato di 5.352-5.382 milioni e un EPS rettificato diluito compreso fra 9,98 e 10,06 dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Iren protagonista a Ecomondo 2025: focus su economia circolare e materie prime critiche

    (Teleborsa) – Il Gruppo Iren sarà nuovamente tra i protagonisti di Ecomondo 2025, l’evento di riferimento per la transizione ecologica e l’economia circolare, giunto alla sua ventottesima edizione e in programma dal 4 al 7 novembre all’Expo Center di Rimini.Con il titolo “Il futuro della materia prende forma”, Iren presenterà uno stand esperienziale dedicato al potenziale trasformativo del riciclo come motore di innovazione e sostenibilità, con un accento importante sul valore strategico delle materie prime critiche. Il concept ruota attorno alla sfida di un’economia capace di rigenerarsi, valorizzando gli scarti e riducendo la dispersione energetica. Particolare attenzione sarà inoltre rivolta allo sviluppo digitale e tecnologico, elementi chiave per ottimizzare i processi di recupero, promuovere l’efficienza nella gestione delle risorse e favorire la nascita di soluzioni smart per l’economia circolare.Il programma di incontri e approfondimenti entrerà nel vivo mercoledì 5 novembre, alle ore 10:30, con la presentazione della ricerca “La geopolitica delle materie prime critiche: le opportunità del Piano Mattei e dell’urban mining per la competitività industriale in Italia”, realizzata in collaborazione con The European House – Ambrosetti. A discuterne saranno Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, e Valerio De Molli, ceo di The European House – Ambrosetti, in un confronto dedicato al ruolo della circolarità come leva di competitività per il sistema economico nazionale. La mattinata proseguirà alle ore 12 con il panel “La simbiosi industriale nella filiera del legno”, che metterà in luce le opportunità di collaborazione tra imprese per un uso più efficace delle risorse.Nel pomeriggio, lo stand di Iren si trasformerà in un laboratorio di idee e soluzioni con due appuntamenti dedicati ai temi più attuali della gestione sostenibile dei rifiuti: alle 14:15 si terrà “C’è futuro nei RAEE: le azioni messe in campo da Iren per la SERR 2025”, mentre alle 15:30 sarà la volta di “Iren e Nord Engineering: un nuovo accordo per la raccolta intelligente”, incontro al quale parteciperanno anche Gianluca Bufo, amministratore delegato del Gruppo Iren e Malachy Musso, amministratore delegato di Nord Engineering, per illustrare le nuove tecnologie di raccolta e gestione dei materiali.La giornata di giovedì 6 novembre sarà invece dedicata all’innovazione tecnologica e alle competenze del futuro. Si aprirà alle 10:30 con “Differenziata sotto controllo: la realtà aumentata al servizio dell’ambiente”, evento che mostrerà come le tecnologie digitali possano supportare cittadini e operatori nella gestione consapevole ed efficiente dei rifiuti. Nel pomeriggio, alle 14:30, l’appuntamento “Green Jobs & Skills Tour” offrirà una panoramica sulle professioni emergenti legate alla transizione ecologica, mentre alle 15:30 l’incontro “Economia circolare e materie prime critiche: la sfida del recupero tecnologico” approfondirà le prospettive offerte dalle nuove tecnologie per il recupero e la valorizzazione dei materiali strategici. LEGGI TUTTO