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    Estee Lauder ritira la guidance e abbassa il dividendo

    (Teleborsa) – Estée Lauder, colosso statunitense del mercato dei cosmetici, dei profumi e dei prodotti per la cura della pelle e dei capelli, ha registrato vendite nette pari a 3,36 miliardi di dollari per il primo trimestre dell’anno fiscale 2025 (terminato il 30 settembre 2024), in calo del 4%. Le vendite nette organiche sono diminuite del 5% principalmente a causa del peggioramento del sentiment dei consumatori in Cina. La società ha registrato una perdita netta di 156 milioni di dollari, rispetto agli utili netti di 31 milioni di dollari dell’anno precedente, principalmente a causa di oneri associati ad accordi di conciliazione per contenziosi sul talco per un totale di 159 milioni di dollari.”Sebbene crediamo che le nuove misure di stimolo economico in Cina presentino un potenziale di stabilizzazione e, in ultima analisi, di crescita della bellezza di prestigio a medio-lungo termine, prevediamo ancora forti cali a breve termine per il settore in Cina e nel travel retail in Asia – ha detto il CEO uscente Fabrizio Freda – Nel resto della nostra attività, continuiamo ad aspettarci la continua normalizzazione della crescita nel settore della bellezza di prestigio, in particolare in Nord America. Con questo complesso panorama del settore, inclusa la particolare difficoltà nel prevedere i tempi di stabilizzazione e ripresa del mercato nel travel retail in Cina e in Asia, e nel contesto dei cambiamenti di leadership, stiamo solo pubblicando una previsione per il secondo trimestre e ritirando le nostre previsioni per l’anno fiscale 2025. Inoltre, stiamo riducendo il nostro dividendo a un payout ratio più appropriato, il che creerà anche una maggiore flessibilità finanziaria per il nostro nuovo team dirigenziale per riaccelerare la nostra traiettoria di crescita redditizia”. LEGGI TUTTO

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    Elica, Equita abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 1,9 euro per azione (dai precedenti 2,1 euro) il target price su Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, confermando la raccomandazione “Hold” sul titolo. Gli analisti parlando di un 3Q24 debole e inferiore alle attese con buoni sagnali da Nord America/Motori più che offuscati dall’andamento negativo in Europa (cooking).Incorporando le nuove indicazioni sul 2024, il broker ha ridotto le stime su sales e Adj. EBITDA del circa -4%/-11%. Sul 2025, effettua una riduzione similare (sales -4% e Adj. EBITDA -12%) assumendo un recupero del mercato (+5% YoY delle sales di cui +1% dai nuovi prodotti), ipotesi che sembrerebbero più costruttive di quelle del management.”Se da un lato siamo già alla settimana riduzione di stime (su 8 trimestri), dall’altro non vediamo particolari ragioni per osservare un miglioramento sostanziale dell’arena competitiva (soprattutto sui piani ad induzione aspiranti) almeno nel breve – si legge nella ricerca – Restiamo convinti della bontà delle scelte strategiche del management (allargamento della gamma prodotti, rete commerciale)”. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen vuole ridurre gli stipendi del 10% per salvaguardare i posti di lavoro

    (Teleborsa) – Volkswagen, colosso tedesco dell’automotive, ritiene che una riduzione degli stipendi del 10 percento darebbe al gruppo i mezzi per effettuare investimenti futuri in modo da rimanere competitiva e salvaguardare i posti di lavoro. L’annuncio arriva dopo una richiesta del sindacato IG Metall di aumentare gli stipendi del 7% e ripristinare i contratti collettivi, con l’azienda che ha affermato di non essere in grado di soddisfare tali richieste.”Siamo molto preoccupati per l’attuale tendenza nel settore automobilistico in Europa, e in particolare in Germania come sede aziendale – ha affermato Arne Meiswinkel, capo negoziatore di Volkswagen – Il deterioramento delle cifre della Volkswagen per l’ultimo trimestre, in particolare per il marchio Volkswagen con un margine di solo il 2,1 percento, lo rende particolarmente chiaro. Se rimaniamo a questo livello, non saremo in grado di finanziare il nostro futuro. Alla luce di questa situazione, non possiamo soddisfare la richiesta dell’IG Metall di ripristinare i contratti collettivi risolti”.”Le operazioni di successo sono un prerequisito per la sicurezza del posto di lavoro – ha aggiunto Meiswinkel – E questo è il nostro obiettivo. Quindi una delle cose che dobbiamo fare è ridurre i nostri costi di manodopera. Uno strumento decisivo in questo caso sarà l’abbassamento dei costi del lavoro a un livello competitivo rispetto al benchmark del settore”.Nelle trattative, l’azienda ha anche annunciato piani per ristrutturare il sistema di bonus per i dipendenti nella fascia Tarif Plus, con l’obiettivo di legarlo al bonus di partecipazione agli utili concordato collettivamente in futuro. Un’altra misura di efficienza che l’azienda ritiene contribuirà a salvaguardare il suo successo a lungo termine è l’eliminazione dei bonus di anniversario e del bonus concordato collettivamente di 170 euro al mese.Il prossimo round di contrattazione collettiva avrà luogo il 21 novembre 2024. L’obbligo di astenersi da azioni sindacali per il contratto salariale collettivo scade il 30 novembre 2024. Il contratto di contrattazione collettiva di Volkswagen si applica a circa 120.000 lavoratori negli stabilimenti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel e copre anche i dipendenti di Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien e dx.one. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite al dettaglio salgono meno delle attese a settembre

    (Teleborsa) – In aumento meno delle attese a settembre 2024 le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono salite dello 0,5% su base annuale, meno del 2,1% stimato dagli analisti e del +3,1% di agosto (rivisto da un preliminare del +2,8%).Su base mensile le vendite sono scese del 2,3% contro il +1% del mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +0,7% su anno e un -1,6% su mese.Le vendite totali hanno evidenziato così un decremento dell’1,8% tendenziale e un aumento dello 0,6% su mese.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    STMicroelectronics taglia l’outlook per il 2024 dopo terzo trimestre in calo

    (Teleborsa) – STMicroelectronics, colosso italo-francese dei semiconduttori, ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con ricavi netti pari a 3,25 miliardi di dollari, pari a una diminuzione anno su anno del 26,6%. Anno su anno, le vendite nette a OEM e Distribuzione sono diminuite rispettivamente del 17,5% e del 45,4%. In termini sequenziali i ricavi netti sono aumentati dello 0,6%, in linea con il valore intermedio della guidance di ST. L’utile lordo è ammontato a 1,23 miliardi di dollari, pari a una flessione anno su anno del 41,8%. Il margine lordo del 37,8%, 20 punti base al di sotto del valore intermedio della guidance di ST, è diminuito di 980 punti base anno su anno, a causa principalmente del mix di prodotto e, in misura inferiore, del prezzo di vendita e di maggiori oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva. L’utile netto e gli utili per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 351 milioni di dollari e a 0,37 dollari rispetto a 1,09 miliardi di dollari e 1,16 dollari nello stesso trimestre dell’anno scorso.”I ricavi netti del terzo trimestre sono stati in linea con il punto intermedio della nostra guidance delle attività – ha commentato il CEO Jean-Marc Chery – I ricavi sono stati superiori alle nostre attese nella Personal Electronics, hanno riportato una flessione più contenuta nel settore Industrial e sono stati inferiori nell’Automotive. Il margine lordo del terzo trimestre, pari al 37,8%, è stato ampiamente in linea con il punto intermedio delle nostre previsioni delle attività. I ricavi netti dei primi nove mesi sono diminuiti del 23,5% anno su anno in tutti i segmenti rendicontabili, in particolare nel segmento Microcontrollers, che ha subito l’impatto di una debolezza perdurante del mercato Industrial. Il margine operativo è stato pari al 13,1% e l’utile netto è ammontato a 1,22 miliardi di dollari”.”Per quanto riguarda le previsioni sulle attività di ST per il quarto trimestre, ci aspettiamo, come valori intermedi, ricavi netti di 3,32 miliardi di dollari, corrispondenti a un calo anno su anno del 22,4% e a una crescita del 2,2% rispetto al trimestre precedente; il margine lordo è atteso intorno al 38%, con un impatto di circa 400 punti base dovuto agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva – ha aggiunto – Il valore intermedio di queste previsioni si traduce in ricavi per l’anno 2024 di circa 13,27 miliardi di dollari, corrispondenti ad un calo anno su anno del 23,2%, nella fascia inferiore della forchetta indicata il trimestre precedente, e un margine lordo leggermente al di sotto di quello fornito in quella occasione. Basandoci sull’attuale portafoglio ordini e visibilità della domanda, ci attendiamo un calo dei ricavi fra il quarto trimestre 2024 e il primo trimestre 2025 ben al di sopra della normale stagionalità”.Dal 1° ottobre 2024 Lorenzo Grandi, Presidente e CFO, ha assunto ulteriori responsabilità, con un perimetro che ora comprende anche Supply Chain, Corporate Development and Integrated External Communication in aggiunta a Finance, Global Procurement, Digital Transformation and Information Technology, Enterprise Risk Management and Resilience. L’Executive Committee di ST rimane invariato e continua a riportare a Jean-Marc Chery. LEGGI TUTTO

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    Manovra, 29 novembre sciopero generale di Cgil e Uil: servono cambiamenti profondi

    (Teleborsa) – Cgil e Uil proclamano 8 ore di scioperogenerale, con manifestazioni territoriali, per venerdì 29 novembre. Lo hanno annunciato i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, nel corso di una conferenza stampa. I due sindacati hanno deciso di scendere in piazza per chiedere di “cambiare” la manovra di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese” e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. “Il Governo ci convoca la settimana prossima a cose già fatte. Chiediamo ci siano cambiamenti profondi e radicali dell’indirizzo di fondo della manovra, a partire da una seria riforma fiscale”, ha dichiarato Landini. “Questa manovra sta dentro la scelta politica del Governo di presentare un piano strutturale di bilancio (Psb) all’Europa, che vincola il Paese a sette anni di tagli di spesa pubblica – ha proseguito –. Per far quadrare i conti si può agire anche sulle entrate, che significa fare una riforma fiscale che è il contrario di quella che sta facendo il Governo senza discuterla con nessuno. Agire sulle entrate è la condizione per fare le scelte di politica economica di cui abbiamo bisogno”.Oltre alla manovra, a motivare lo sciopero “ci stanno due provvedimenti: il collegato al lavoro e il decreto sicurezza”, ha aggiunto.”Se il Governo dovesse accettare le nostre proposte siamo pronti a rivedere lo sciopero”, ha dichiarato Bombardieri. “Abbiamo studiato la manovra consegnata alle Camere. Le valutazioni che facciamo ci portano a proclamare una giornata di sciopero. Vorrei ricordare che è una giornata di sciopero che i lavoratori pagano di tasca propria”, ha sottolineato. “C’è una parte del Paese che soffre e le cose non sono rosee come racconta il Governo”, ha aggiunto il leader della Uil. Bisogna correggere l’impostazione della manovra con “interventi e misure strutturali”, ha aggiunto.Diverso l’atteggiamento della Cisl che ha polemizzato con Landini che durante la conferenza stampa ha citato il sindacato. “A Maurizio Landini, che nella conferenza stampa di oggi si è permesso di offendere la Cisl, consigliamo vivamente di rivestire i panni del sindacalista e di smetterla di fare da traino a un’opposizione politica che non ha davvero bisogno di collateralismi”, ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra, da Firenze a margine del Consiglio Generale della Cisl Toscana. “Si rischia in questo modo – ha spiegato – di fare una danno sia ai partiti sia alla rappresentanza sindacale, che perde di credibilità e di autonomia”. “Ci confronteremo martedì con il governo sui contenuti della legge di bilancio con serietà e responsabilità, senza pregiudizi e preclusioni ideologiche – ha aggiunto Sbarra –. Questo deve essere il compito del sindacato che non può avere governi amici e nemici, graditi o non graditi. Il confronto deve avvenire sempre sul merito riconoscendo risultati e avanzamenti rispetto alle rivendicazioni quando arrivano e opponendoci a scelte che contrastano con gli interessi delle persone che noi rappresentiamo”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, tavolo al Mimit il 14 novembre dopo il “no” di Elkann al Parlamento

    (Teleborsa) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro AdolfoUrso, ha convocato il Tavolo Stellantis per giovedì 14 novembre a Palazzo Piacentini. Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda, delle Regioni sede di stabilimenti produttivi, delle organizzazioni sindacali e dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive). È arrivata subito la risposta del governo dopo che ieri il presidente del gruppo automobilistico, John Elkann, aveva fatto sapere che non sarebbe andato in audizione in Parlamento ma che il confronto sarebbe proseguito con il Mimit, “in attesa della convocazione ufficiale presso la Presidenza del Consiglio”.”Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato”, aveva spiegato in una lettera inviata al presidente della X Commissione, Alberto Gusmeroli, ringraziando lui e i parlamentari “per l’attenzione che stanno dedicando al settore dell’automotive e alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo”.Gusmeroli ha comunque fatto sapere che rinnoverà la richiesta di audizione del presidente di Stellantis, John Elkann. Il leader del suo partito e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito la decisione di Elkann una “vergognosa offesa alle istituzioni”. “Prima Stellantis prende i soldi e scappa all’estero, ora John Elkann diserta il Parlamento. La sua presenza è un obbligo, non solo morale, per rendere conto al Paese di una gestione scellerata nonostante gli enormi contributi pubblici – ha dichiarato in una nota –. La Lega ribadisce la propria solidarietà a tutti i lavoratori del gruppo Stellantis”. Anche i sindacati fanno pressione sul governo affinché venga convocato un tavolo a Palazzo Chigi. Su Stellantis e il settore auto “siamo in attesa di risposte da parte della presidente del consiglio e del ministro Adolfo Urso. Continuiamo a chiedere un incontro” a Palazzo Chigi, ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in conferenza stampa. “La Fiat non c’è più da un po’ di anni e la famiglia Agnelli non comanda più. Non so se tutti se ne sono accorti e se lo sono messi in testa”, ha commentato invece il leader della Cgil, Maurizio Landini. LEGGI TUTTO