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    USA, a settembre spese personali +0,5% e redditi +0,3%

    (Teleborsa) – In aumento i redditi delle famiglie americane, così come le spese personali. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,5% a settembre 2024 rispetto al +0,3% del mese precedente e contro il +0,4% atteso dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,3%, più del +0,2% del mese precedente e uguale al +0,3% stimato dal consensus.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,3% su mese (rispetto al +0,2% registrato il mese precedente) in linea con le stime di mercato e del 2,7% su anno, sopra il +2,6% atteso e uguale al +2,7% di agosto. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: obiettivo di utile aumentato per elevato potenziale di redditività organica

    (Teleborsa) – “I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra”. Lo ha affermato Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, commentando i risultati dei primi nove mesi dell’anno.”Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”, ha aggiunto.”Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023 – ha detto Messina – Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi”.Secondo il CEO, la forza del gruppo “è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto”.Inoltre, “la forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%. Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture”.”La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative con dati inflazione misti. Focus sulle trimestrali

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con l’attenzione degli investitori che rimane sulla stagione delle trimestrali e sui tanti dati macroeconomici odierni. In Francia ad ottobre il CPI armonizzato ha segnato una variazione, in linea con le attese, di +1,5% a/a da +1,4% precedente; in Germania a settembre le vendite al dettaglio hanno registrato un significativo incremento di +1,2% m/m; in Italia, l’inflazione è risalita al +0,9% su anno a ottobre spinta dagli alimentari; in Eurozona, l’inflazione è aumentata più delle attese al 2% su anno a ottobre.Come ampiamente atteso, la Bank of Japan (BoJ) ha lasciato i tassi fermi allo 0,25%, mentre la BCE – nel suo Bollettino economico – ha affermato che i rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso e che il processo di disinflazione è ben avviato.Tanti spunti dal settore bancario, BNP Paribas ha segnalato un terzo trimestre in crescita grazie all’investment banking, Societe Generale ha annunciato cambi al top management dopo un terzo trimestre in forte crescita, ING ha stabilito una distribuzione da 2,5 miliardi di euro dopo un terzo trimestre sopra le attese, BBVA ha registrato un utile record di 7,62 miliardi di euro nei 9 mesi trainato da Messico e Spagna.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,087. Lieve calo dell’oro, che scende a 2.780,8 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,05 dollari per barile.Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +123 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,66%.Tra gli indici di Eurolandia discesa modesta per Francoforte, che cede un piccolo -0,46%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,68%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,89%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,30%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 36.500 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,41%); sulla stessa tendenza, in discesa il FTSE Italia Star (-0,73%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Stellantis (+2,14%), Nexi (+1,26%), Intesa Sanpaolo (+0,77%) e Saipem (+0,74%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Campari, che continua la seduta con -3,45%. Si concentrano le vendite su Amplifon, che soffre un calo del 2,66%. Vendite su ERG, che registra un ribasso del 2,53%. Seduta negativa per STMicroelectronics, che mostra una perdita dell’1,96%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Fincantieri (+2,93%), MFE B (+2,21%), BFF Bank (+1,54%) e MFE A (+1,01%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,03%. Sotto pressione Philogen, che accusa un calo dell’1,97%. Scivola Rai Way, con un netto svantaggio dell’1,86%. In rosso SOL, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,81%. LEGGI TUTTO

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    Intesa alza guidance su utile 2025 a 9 miliardi. CdA delibera acconto dividendo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.Le azioni gestionali includono l’accelerazione del ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica. In particolare, a ottobre è stato firmato l’accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell’ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2024 registra interessi netti pari a 11.917 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 10.691 milioni dei primi nove mesi 2023. Le commissioni nette sono pari a 6.970 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto ai 6.461 milioni dei primi nove mesi 2023La banca segnala un “significativo” ritorno cash per gli azionisti: 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre.Per quanto riguarda la tecnologia, segnala un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025. Al suo interno, guardando ai nuovi canali digitali, Isybank è responsabile di un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa (oltre 400.000 nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350.000 clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti); Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram), può già contare circa 74.200 clienti e 2,84 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.A fine settembre 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell’orizzonte compreso tra il quarto trimestre 2024 e il 2025.Il CdA ha deliberato la distribuzione di 17 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2024 (per un totale di 3.027 milioni di euro). L’acconto dividendi verrà messo in pagamento il 20 novembre 2024 (con stacco cedole il 18 novembre e record date il 19 novembre). L’acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 4,3%.L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo”, con una prospettiva di utile netto per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro (con interessi netti a oltre 15,5 miliardi di euro) e per il 2025 a circa 9 miliardi di euro. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno. LEGGI TUTTO

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    Abusivismo finanziario, CONSOB oscura 6 siti: totale sale a 1.168

    (Teleborsa) – CONSOB ha ordinato l’oscuramento di 6 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari.Di seguito i siti per i quali la CONSOB ha disposto l’oscuramento: “Investpro CFD” (sito internet https://investprocfd.com e relativa pagina https://invest.investprocfd.com); “Goldbysell” (sito internet https://www.goldbysell.co e relative pagine https://clientzone.goldbysell.co e https://goldbysell.technoglobal.org); “Iginvest” (sito internet https://iginvest247.eu e relativa pagina https://client.iginvest247.eu); “Capital4it Ltd.” (sito internet https://capital4it.co.com); “AdmiralsUnited” (sito internet https://admiralsunited.com e relativa pagina https://client.admiralsunited.com); “Trade Republica” (sito internet https://tradingrepublica.com e relativa pagina https://cfd.traderepublicatrading.com).Sale, così, a 1.168 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla CONSOB a partire da luglio 2019, da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti diminuiscono a ottobre. Ma da inizio anno segnano +4%

    (Teleborsa) – I datori di lavoro con sede negli Stati Uniti hanno annunciato 55.597 tagli a ottobre 2024, in calo del 23,7% rispetto ai 72.821 tagli annunciati un mese prima. È il 51% in più rispetto ai 36.836 tagli annunciati nello stesso mese del 2023, secondo il consueto rapporto di Challenger, Gray & Christmas.Il totale di ottobre segna la settima volta quest’anno che gli annunci di tagli di posti di lavoro sono più alti rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente. Finora quest’anno, le aziende hanno annunciato piani per tagliare 664.839 posti di lavoro, in aumento del 3,7% rispetto ai 641.350 tagli annunciati nei primi dieci mesi del 2023. Si tratta del totale più alto da inizio anno (YTD) da quando sono stati annunciati 2.162.928 tagli di posti di lavoro nel 2020. Escludendo il 2020, è il totale YTD più alto dal 2009, quando sono stati registrati 1.192.587 tagli.”Le posizioni vacanti sono diminuite e le assunzioni sono piuttosto piatte al momento. Le aziende sembrano essere in una fase di attesa mentre attendiamo i risultati delle elezioni e il potenziale ambiente normativo e di mercato che ne consegue”, ha affermato Andrew Challenger, Senior Vice President ed esperto di ambiente di lavoro per Challenger, Gray & Christmas.Il mese scorso, il settore aerospaziale/difesa ha guidato tutti i settori con 18.465, principalmente a causa dell’annuncio di Boeing di tagliare 17.000 posti di lavoro. Per l’anno, questo settore ha annunciato 29.526 tagli di posti di lavoro, in aumento del 308% rispetto ai 7.720 tagli di posti di lavoro annunciati nello stesso periodo dell’anno scorso.”I tagli più importanti da parte delle aziende di riferimento tendono ad avere effetti a valle che potrebbero significare maggiori perdite di posti di lavoro per fornitori e clienti nel breve termine”, ha affermato Challenger.I rivenditori hanno tagliato 7.696 posti di lavoro a ottobre, il secondo più alto del mese, per un totale di 36.136 quest’anno. Ciò è in calo del 50% rispetto ai 72.182 tagli annunciati fino a ottobre 2023.I produttori di beni di consumo hanno tagliato 4.571 posti di lavoro a ottobre. Questo settore ha tagliato 33.865 posti di lavoro finora nel 2024, in aumento del 2,7% rispetto ai 32.968 annunciati nello stesso periodo dell’anno scorso.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,3 milioni di quote di emissione a 64,78 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,3 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 64,78 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: prudenza sta dando i suoi frutti. In Europa focus su competitività per Unione Bancaria

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, GiancarloGiorgetti, ha dichiarato che “un contesto politico stabile e una politica fiscale prudente stanno dando i loro frutti, favorendo le prospettive di crescita dell’Italia”. Intervenendo alla Giornata Mondiale del Risparmio, Giorgetti ha sottolineato che “le ultime aste hanno evidenziato che la domanda per i nostri titoli di Stato è robusta”. “Lo spread si è ridotto in modo significativo: i mercati e delle agenzie di rating promuovono l’azione del Governo”, ha aggiunto.”Il Governo ha approvato il Piano strutturale di bilancio di medio termine, che in una logica di prudenza guiderà la politica fiscale del Paese nei prossimi cinque anni sostenendo il sistema economico e riportando il debito pubblico su un sentiero realistico di discesa”, ha quindi assicurato il ministro.Parlando di garanzie pubbliche, Giorgetti ha affermato che è “auspicabile” che “continuino a svolgere il loro ruolo di supporto” al credito ma “secondo una logica selettiva e basata su una pianificazione di medio e lungo termine”. Secondo il Ministro “un’equilibrata ripartizione del rischio tra soggetti pubblici e privati è infatti condizione necessaria per conciliare una sana allocazione di tali rischi con un oculato impiego delle risorse pubbliche”. Per le PMI in particolare, secondo Giorgetti, “l’accesso al credito – specie negli ultimi anni – è stato accompagnato da una notevole presenza di garanzie pubbliche, con gradi di copertura assai elevati” ed “in assenza di una inversione di tendenza, ciò potrebbe comportare il rischio di un indebolimento nel ruolo di valutazione del merito creditizio da parte degli intermediari finanziari”.Allargando lo sguardo al contesto europeo, Giorgetti ha dichiarato che “nell’Unione Bancaria, e in generale nella regolamentazione bancaria europea, occorrerà dare alla competitività attenzione pari a quella che negli anni passati abbiamo giustamente attribuito alla stabilità”. “Non si sta suggerendo di sottovalutare la lezione della Grande Crisi Finanziaria – ha aggiunto – bensì di tenere presente che, come abbiamo ricordato, anche in sede europea a fronte di rischi di disparità competitiva internazionale, stabilità e crescita sono due lati della stessa medaglia: non vi può essere l’una senza l’altra”.”Una Unione dei Mercati dei Capitali non potrà quindi mai essere davvero compiuta se i principali operatori di mercato, le banche appunto, non potranno operare liberamente nel mercato europeo, con dimensioni ad esso adeguate”, ha affermato il ministro. LEGGI TUTTO