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    CNH, Marx: 2024 problematico, focus su riduzione costi. Risparmiati 600 milioni

    (Teleborsa) – “Il 2024 è stato problematico, abbiamo visto calare ricavi e utile. Abbiamo dato priorità alla riduzione delle scorte e alla disciplina sui prezzi, abbiamo lanciato campagne di vendita che hanno avuto successo nonostante la domanda debole che si registra nel settore”. Lo ha detto Gerrit Marx, Amministratore Delegato di CNH, durante la call sui risultati del quarto trimestre e dell’intero 2024. “Nella divisione Agriculture abbiamo ridotto le ore di produzione del 34% su base annuale, come previsto, mentre nelle Costruzioni abbiamo messo a segno un margine lordo resiliente”, ha detto ancora il top manager. Nel corso dell’anno, ha spiegato Marx, grande attenzione è stata messa sulla riduzione dei costi, anche in un’ottica di maggiore efficienza delle attività. “Quando sono tornato in CNH, circa 7 mesi fa, sono stato molto incoraggiato dai progressi fatti anche sul fronte dei costi, ha affermato Marx. Abbiamo chiuso il 2024 con una riduzione strutturale dei costi e abbiamo risparmiato circa 600 milioni di dollari su base annuale, grazie a miglioramenti operativi e a una ristrutturazione delle attività. Abbiamo completato una revisione organica dei problemi riscontrati sul campo e abbiamo lanciato piani di supporto ai clienti”. LEGGI TUTTO

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    PwC Italia CEO Survey: “CEO tra ottimismo e realismo. La tecnologia leva della trasformazione aziendale”

    (Teleborsa) – Nonostante la persistenza delle sfide macroeconomiche attuali, la maggioranza dei leader aziendali intervistati si dichiara ottimista per il futuro, riconoscendo l’importanza del cambiamento tecnologico come leva fondamentale per garantire la sostenibilità economica a lungo termine della propria azienda. Dello scenario macroeconomico e delle competenze chiave per la trasformazione se ne è parlato questa mattina nell’evento “CEO tra ottimismo e realismo. La tecnologia leva della trasformazione aziendale”, un appuntamento del ciclo “Italia 2025: Persone, Lavoro, Impresa”, la piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa, promossa da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi. All’incontro hanno partecipato Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Andrea Giudici, Equity Partner di Chaberton Partners, Roberto Russo, AD di SmartCityLife, Giovanni Andrea Toselli, Presidente e AD PwC Italia, Alessandro Grandinetti, Partner PwC Italia e Clients&Markets Leader, Anna Ruzzene, Partner Finance Transformation PwC Italia e il giornalista de La Stampa che ha condotto la discussione Alessandro De Angelis.”Il processo di integrazione della tecnologia attraversa ormai tutte le aree di un’azienda. La necessaria trasformazione del business che ne deriva – ha commentato Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia – si può strutturare solo tenendo presenti due componenti fondamentali: persone e tecnologia. I CEO italiani ne sono consapevoli e hanno compreso, più che in altri Paesi europei, che devono concentrare i propri sforzi per creare una cultura aziendale sempre più agile e orientata all’innovazione e guardano con favore alle opportunità che derivano dall’integrazione della GenAI nei modelli di business. Il cambiamento può partire solo dalle persone, e quindi dalla formazione per perfezionare le competenze. Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione che sta nascendo e crescendo all’interno delle imprese, anche e soprattutto italiane. I risultati della PwC CEO Survey ci spiegano che le strategie messe in atto dai manager, i processi messi in atto dalle persone, i dispositivi utilizzati e la capacità di cogliere oggi la sfida dell’innovazione sono i pilastri per continuare ad essere competitivi sul mercato”.PwC ha raccolto attraverso la 28a Annual Global CEO Survey l’opinione di 122 amministratori delegati in Italia e 4.701 in tutto il mondo sul loro grado di fiducia nella crescita economica internazionale e del proprio business, fornendo un prezioso termometro su temi comeinflazione, innovazione tecnologica, IA, sostenibilità e capitale umano.GenAI: crescono efficienza, fiducia e aspettative, ma la strada è ancora lungaIn un contesto in continua evoluzione tecnologica, l’adozione della GenAI sta trasformando radicalmente i modelli di business, aumentando l’efficienza e creando nuove opportunità di crescita. Benché la maggior parte dei CEO che ha implementato una o più soluzioni basatesulla GenAI affermi di non avere ancora sperimentato particolari cambiamenti in termini di redditività e fatturato, oltre il 40% di loro dichiara di aver sperimentato benefici in termini di efficienza. Il 75% dei CEO Italiani dichiara di fidarsi dell’integrazione dell’IA nei processi della propria azienda, rispetto al 67% della media globale. L’anno scorso, la percentuale di CEO che vedeva nell’IA un fattore di aumento del rischio in termini di sicurezza era il 19%. Guardando al futuro, il 60% dei leader aziendali italiani si aspetta che la GenAI possa aumentare la redditività della propria azienda nei prossimi 12 mesi (vs 49% global e 36% del 2024). Quasi la metà dei CEO a livello globale vede l’integrazione dell’IA o GenAI nelle piattaforme tecnologiche, nei processi aziendali e nei flussi di lavoro come priorità per i prossimi tre anni. Una percentuale inferiore sta pianificando di utilizzare l’IA per sviluppare nuovi prodotti e servizi o per ridisegnare la propria core business strategy. Sorprendentemente, solo un terzo dei CEO sta pianificando di integrare l’IA nella propria strategia di sviluppo delle competenze e della forza lavoro. Le priorità per i CEO italiani sono le stesse ma con percentuali generalmente più ampie specie per ciò che concerne l’integrazione nelle piattaforme tecnologiche (61% vs. 47% a livello globale).Secondo i risultati della 28a PwC CEO Survey, inoltre, non si riscontra una riduzione delle opportunità di lavoro nell’economia globale a causa della GenAI. Contrariamente alle più cupe previsioni di sostituzione delle persone per mezzo dell’automazione, l’adozione dell’IA siaccompagna a previsioni di crescita di nuovi assunti per un numero significativo di aziende. Il 45% dei CEO italiani (vs 42% global) si aspetta di aumentare il numero di dipendenti nel 2025, mentre solo il 9% prevede di effettuare tagli dei lavoratori (vs 17% global). Tuttavia, in linea con il sondaggio dello scorso anno, più della metà dei CEO italiani ritiene che, con il percorso attuale, la propria azienda non sarà più economicamente sostenibile entro dieci anni. Le competenze come pilastro per la sostenibilità a lungo termineLa 28a PwC Annual Global CEO Survey ha evidenziato per l’Italia una diffusa preoccupazione per la mancanza di competenze chiave nella forza lavoro. Nella CEO Survey dello scorso anno il 25% dei leader intervistati vedeva nel divario di competenze uno dei principali fattori che avrebbero ostacolato la crescita della propria azienda. Nel sondaggio di quest’anno, il 35% dei CEO italiani (vs. 23% a livello globale) ha individuato nello skill gap la principale minaccia per l’anno a venire, seguita da volatilità macroeconomica e cambiamento tecnologico. Questo dato sottolinea l’urgenza di investire in programmi di formazione e sviluppo per colmare il gap esistente.I CEO, consapevoli della rapidità del cambiamento, devono porsi come leader nella gestione della trasformazione, formando una forza lavoro agile, capace di adattarsi velocemente alle nuove sfide e in grado di guidare l’innovazione. La preoccupazione già esistente per le competenze chiave potrebbe quindi intensificare quella relativa all’implementazione delle nuove tecnologie, alimentando ulteriormente l’incertezza sul futuro e sulle condizioni necessarie per affrontare le sfide imposte dall’innovazione tecnologica. Ai CEO italiani è stato poi chiesto di esprimere quanto si percepissero in vantaggio o meno rispetto ai propri competitor europei su diversi aspetti, interni ed esterni all’azienda, che definiscono la competitività sul mercato delle aziende. Fatta salva la voce “tassazione”, dove comunque la percezione di uno svantaggio non è maggioritaria (quasi la metà dei CEO la ritiene in linea con la situazione europea), per tutte le dimensioni indagate è più diffusa la percezione di vivere una situazione di vantaggio rispetto ai competitors europei. Le dimensioni in cui il vantaggio è percepito con più forza sono la cultura organizzativa flessibile, aperta e orientata al cambiamento (il 58% dei rispondenti si sente avvantaggiato), la proattività verso la ricerca e l’innovazione (55% dei rispondenti) e l’abilità nel promuovere il marchio aziendale (44% dei rispondenti). Al contrario, le dimensioni dove la percentuale di CEO che dichiara uno svantaggio è più alta sono – dopo la tassazione – la trasformazione digitale all’interno dell’azienda e la capacità di entrare in nuovi mercati.La proattività verso la ricerca e l’innovazione sottolinea una crescente consapevolezza dell’importanza dell’innovazione nell’affrontare le incertezze del mercato globale e stimolare la crescita economica. La spesa in ricerca e sviluppo intra-muros delle imprese italiane complessivamente è aumentata del 46,5% dal 2012 al 2022 (dati Istat). I dati preliminari stimano un rallentamento della spesa per ricerca e sviluppo per il 2023 e una ripresa nel 2024 (+4,6% sul 2023). Le aziende italiane sono orientate agli investimenti in tecnologie emergenti, ma il processo di trasformazione tecnologica è complesso e richiede la compresenza di più fattori interdipendenti come lo sviluppo infrastrutturale, il potenziamento delle competenze della forza lavoro e una comprensione approfondita non solo delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche delle attività o aree in cui è più opportuno integrarle (e quest’ultime possono differire anche di molto a seconda del contesto aziendale, dei processi produttivi e dei singoli team).Come sarà l’economia mondiale nel 2035? La risposta dipenderà in gran parte da come governi, aziende e società civile risponderanno all’opportunità storica rappresentata dall’IA e all’imperativo di trasformazione imposto dalla complessità del contesto in cui operiamo (nuovi equilibri geopolitici, cambiamento di prospettiva di clienti e investitori, transizione green, skill gap). Le aziende più propense a prosperare in futuro sono quelle che agiscono ora sia per comprendere come queste forze rimodelleranno il proprio settore, sia per reimmaginare i modelli di business, le operazioni, l’uso della tecnologia e dell’energia, e soprattutto il mondo in cui prendono le decisioni e guidano le persone all’interno della propria azienda. LEGGI TUTTO

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    Wall Street incerta con tensioni commerciali. Attesa per conti Alphabet

    (Teleborsa) – Wall Street si muove con cautela, mentre gli investitori cercano di capire se ci sarà un’escalation delle tensioni commerciali. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha provocato una grande reazione dei mercati azionari e valutari con l’annuncio di dazi elevati su Canada e Messico, ma ha poi sospeso le tariffe per un mese, anche se non è chiaro come finirà. I leader di Messico e Canada hanno concordato di rafforzare la sicurezza ai rispettivi confini con gli Stati Uniti in risposta alle richieste di Trump di reprimere il contrabbando di droga e l’immigrazione illegale.Intanto, la Cina ha imposto tariffe di importazione su alcune materie prime e importazioni industriali dagli Stati Uniti come rappresaglia ai nuovi dazi di Trump. In particolare, il colosso asiatico imporrà un dazio del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti e un ulteriore dazio del 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole e automobili dal 10 febbraio. Il ministero del commercio cinese ha anche imposto controlli sulle esportazioni di terre rare e materiali chiave come tungsteno e tellurio.Continua intanto la stagione delle trimestrali. L’evento clou di oggi sono i conti di Alphabet, la società madre di Google, che arriveranno dopo la chiusura del mercato. Gli analisti presteranno molta attenzione alla spesa per intelligenza artificiale, in particolare dopo l’emergere della start-up cinese DeepSeek la scorsa settimana.Sempre sul fronte delle trimestrali, prima della campanella, PayPal ha registrato un quarto trimestre sopra le attese e annunciato un nuovo buyback da 15 miliardi di dollari, Pfizer ha confermato la guidance dopo un 2024 in crescita, Spotify ha comunicato che gli utenti attivi mensili sono saliti a 675 milioni a fine 2024 (con abbonati premium a 263 milioni).Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a -0,07% sul Dow Jones; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 6.000 punti, sui livelli della vigilia. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,25%); consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,05%). LEGGI TUTTO

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    Bending Spoons completa l’acquisizione di Brightcove per 233 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Bending Spoons, azienda italiana che è diventata uno dei leader globali nello sviluppo e commercializzazione di app per smartphone, ha completato la già annunciata acquisizione dell’azienda statunitense di tecnologia per lo streaming Brightcove a un prezzo di 4,45 dollari per azione (pari a circa 233 milioni di dollari), in un’operazione interamente in denaro. L’accordo definitivo di acquisizione era stato siglato a novembre 2024.”È con grande piacere, e un profondo senso di responsabilità, che diamo il benvenuto a Brightcove nel nostro portafoglio di business digitali leader di settore – ha detto Luca Ferrari, CEO e co-fondatore di Bending Spoons – Non vediamo l’ora di imparare dal team attuale di Brightcove e siamo certi che l’esperienza maturata e le tecnologie proprietarie sviluppate da Bending Spoons aiuteranno Brightcove a raggiungere nuove vette. Intendiamo gestire Brightcove nel lungo termine, offrendo grande valore alla sua ampia base di clienti in tutto il mondo per molti anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Auto, Urso: revisione complessiva Green Deal oltre stop multe

    (Teleborsa) – “L’approccio dell’Unione Europea alle politiche per l’automotive deve diventare più ambizioso, ridefinendosi in un modello integrato e pragmatico, basato su una visione strategica a lungo termine. Lo stop alle multe, uno degli aspetti del nostro non-paper, è urgente e necessario, ma non sufficiente. Serve una revisione complessiva del Green Deal, come chiediamo appunto nel nostro non-paper che a oggi ha incassato il sostegno di 15 Paesi membri dell’UE”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, come comunica il ministero in una nota, incontrando il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Marc Ferracci, a margine del Consiglio informale congiunto Competitività e Commercio in corso a Varsavia.Durante il confronto bilaterale, il quarto in pochi mesi tra Urso e Ferracci, i due Ministri hanno ribadito la forte convergenza tra Italia e Francia sulle linee guida della politica industriale europea, in particolare sulle misure per il Piano industriale europeo sull’automotive e sulla revisione del CBAM.Urso ha sottolineato la necessità di rafforzare l’industria del continente di fronte alle sfide globali, garantendo una maggiore competitività e una transizione green e digitale efficace e sostenibile, sia dal punto di vista produttivo che sociale. LEGGI TUTTO

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    Coin riceve proposte vincolanti per aumento di capitale da 21,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Coin, società che gestisce la più diffusa catena di department store in Italia, ha ricevuto proposte vincolanti per la sottoscrizione di un aumento di capitale per complessivi 21,2 milioni di euro da parte di MIA, di Sagitta SGR nella sua qualità di società di gestione del fondo comune di investimento alternativo riservato chiuso “UTP Restructuring Corporate” – con il supporto di Europa Investimenti in qualità di advisor di Sagitta SGR – e, in via residuale, da alcuni degli azionisti attuali (Red Navy, Joral Investment e Hi-Dec Edizioni).Gli impegni sono subordinati all’omologa definitiva da parte del Tribunale di Venezia di un accordo di ristrutturazione dei debiti ad efficacia estesa ai sensi degli artt. 57, 61 e 63 CCII e del piano economico finanziario ad esso correlato, atteso per la prima metà del 2025.Sono in corso negoziazioni avanzate con altri investitori e finanziatori interessati a partecipare al progetto di rilancio di Coin, si legge in una nota.”Le offerte ricevute dagli investitori confermano la solidità del progetto di risanamento – commentano il presidente Andrea Gabola e l’AD Matteo Cosmi – Coin è un brand storico, con oltre un secolo di presenza nel panorama retail italiano, e il nostro obiettivo è preservarne il valore rilanciandolo con una visione di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

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    G Rent, principale azionista Esperia Investor sale al 51,26% dopo AuCap

    (Teleborsa) – G Rent, proptech company attiva nel settore dell’hospitality di immobili di lusso e quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato che Esperia Investor S.r.l. (controllata congiuntamente da Db Real Estate S.r.l., società riconducibile alla Famiglia Di Bartolo, e da Antonio Ferrara) ha superato la soglia rilevante del 50% del capitale sociale rappresentativo di azioni che conferiscono diritto di voto, a seguito della sottoscrizione delle azioni rivenienti dall’aumento di capitaleIn particolare, Esperia Investor S.r.l., a seguito della sottoscrizione di 808.839 azioni durante il periodo di opzione e di 1.130.288 azioni inoptate, ha dichiarato di detenere 4.188.404 azioni ordinarie, pari al 51,26% delle azioni aventi diritto di voto (prima dell’aumento di capitale in opzione Esperia Investor S.r.l. deteneva 2.249.277 azioni pari al 36,95% delle azioni aventi diritto di voto).G Rent ricorda che lo statuto prevede che l’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) previsto dal TUF (cosiddetta OPA da consolidamento) non si applica fino alla data dell’assemblea convocata per approvare il bilancio relativo al quinto esercizio successivo all’inizio delle negoziazioni delle azioni su Euronext Growth Milan. LEGGI TUTTO

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    Spotify: utenti attivi mensili salgono a 675 milioni, abbonati premium a 263 milioni

    (Teleborsa) – Spotify, colosso svedese dello streaming di musica e podcast, ha comunicato che gli utenti attivi mensili sono cresciuti del 12% anno su anno a 675 milioni nel quarto trimestre del 2024, riflettendo la crescita anno su anno e trimestre su trimestre in tutte le regioni; le aggiunte nette di 35 milioni hanno segnato il quarto trimestre più grande della storia dell’azienda. Gli abbonati premium sono cresciuti dell’11% anno su anno a 263 milioni, riflettendo la crescita anno su trimestre e trimestre su trimestre in tutte le regioni; le aggiunte nette di 11 milioni hanno eguagliato le prestazioni record del quarto trimestre del 2019.I ricavi totali sono cresciuti del 16% anno su anno a 4,2 miliardi di euro. Il margine lordo ha chiuso a un record del 32,2% (in aumento di 555 bps anno su anno). Il reddito operativo ha chiuso a un record di 477 milioni di euro (un margine dell’11,2%), portando il primo anno completo di reddito operativo di Spotify a 1,4 miliardi di euro. Il free cash flow ha chiuso a un record di 877 milioni di euro, portando la generazione di free cash flow per l’intero anno 2024 a 2,3 miliardi di euro.”Sono molto emozionato per il 2025 e mi sento davvero bene per dove siamo sia come prodotto che come azienda – ha affermato Daniel Ek, fondatore e CEO di Spotify – Continueremo a scommettere che avranno un impatto a lungo termine, aumentando la nostra velocità e mantenendo i livelli di efficienza raggiunti l’anno scorso. È questa combinazione che ci consentirà di creare la migliore e più preziosa esperienza utente, crescere in modo sostenibile e offrire creatività al mondo”. LEGGI TUTTO