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    Fed, Jefferson: non c’è fretta di cambiare la nostra posizione di politica monetaria

    (Teleborsa) – “Date le attuali condizioni economiche, in particolare un’inflazione che rimane modestamente al di sopra del nostro obiettivo e un mercato del lavoro solido, e le mie proiezioni sulle future condizioni economiche, la scorsa settimana ho votato per mantenere la nostra attuale posizione politica. Finché l’economia e il mercato del lavoro rimangono forti, ritengo opportuno che il Comitato sia cauto nell’apportare ulteriori aggiustamenti”. Lo ha affermato Philip Jefferson, vicepresidente della Federal Reserve, in un intervento al Lafayette College di Easton (Pennsylvania).”Nel medio termine, continuo a vedere una graduale riduzione del livello di restrizione della politica monetaria imposta all’economia mentre ci muoviamo verso una posizione più neutrale come risultato più probabile – ha aggiunto – Detto questo, non penso che dobbiamo avere fretta di cambiare la nostra posizione”.”Come sempre, la politica monetaria non segue un percorso prestabilito – ha sottolineato Jefferson – A tal fine, potrei immaginare una serie di scenari per la politica futura. Ad esempio, se l’economia rimane forte e l’inflazione non continua a muoversi in modo sostenibile verso il 2 percento, possiamo mantenere la restrizione politica più a lungo. In alternativa, se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi inaspettatamente o l’inflazione dovesse scendere più rapidamente del previsto, potrebbe essere opportuno ridurre il tasso di riferimento più rapidamente. La nostra attuale posizione di politica è ben posizionata per gestire i rischi e le incertezze che affrontiamo nel perseguire entrambi i lati del nostro doppio mandato”. LEGGI TUTTO

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    Alphabet, utile trimestrale sopra le attese. Ma deludono ricavi e Google Cloud

    (Teleborsa) – Alphabet, la società madre di Google, ha comunicato che i ricavi consolidati nel quarto trimestre del 2024 sono aumentati del 12% anno su anno a 96,5 miliardi di dollari, riflettendo un solido slancio in tutta l’azienda. Il reddito operativo totale è aumentato del 31% e il margine operativo è aumentato di 5 punti percentuali al 32%. L’utile netto è aumentato del 28% e l’EPS è aumentato del 31% a 2,15 dollari. Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati LSEG, un utile per azione di 2,13 dollari su ricavi per 96,56 miliardi di dollari.Scendendo nelle varie voci di ricavi, i ricavi di Google Services sono aumentati del 10% a 84,1 miliardi di dollari, riflettendo il forte slancio su Google Search e altri annunci e YouTube. I ricavi di Google Cloud sono aumentati del 30% a 12,0 miliardi di dollari (inferiori ai 12,2 miliardi di dollari attesi dagli analisti, secondo dati StreetAccount), guidati dalla crescita di Google Cloud Platform (GCP) nei principali prodotti GCP, AI Infrastructure e Generative AI Solutions.”Il Q4 è stato un trimestre forte guidato dalla nostra leadership nell’intelligenza artificiale e dallo slancio in tutta l’azienda – ha detto il CEO Sundar Pichai – Stiamo creando, testando e lanciando prodotti e modelli più velocemente che mai e facendo progressi significativi nell’elaborazione e nella guida dell’efficienza. Nella ricerca, innovazioni come AI Overviews e Circle to Search stanno aumentando il coinvolgimento degli utenti. Il nostro portafoglio Google Cloud basato sull’intelligenza artificiale sta riscontrando una domanda più forte da parte dei clienti e YouTube continua a essere leader nello streaming di tempo di visione e podcast. Insieme, Cloud e YouTube hanno chiuso il 2024 con un tasso di fatturato annuo di 110 miliardi di dollari”. “I nostri risultati mostrano la potenza del nostro approccio full-stack differenziato all’innovazione dell’intelligenza artificiale e la forza continua delle nostre attività principali – ha aggiunto – Siamo fiduciosi sulle opportunità future e, per accelerare i nostri progressi, prevediamo di investire circa 75 miliardi di dollari in spese in conto capitale nel 2025”. Questo dato è superiore ai 58,84 miliardi di dollari previsti dagli analisti, secondo dati FactSet.(Foto: Pawel Czerwinski su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bonus mamme lavoratrici, i chiarimenti INPS

    (Teleborsa) – L’Inps riassume e precisa la portata applicativa, sotto il profilo temporale, del bonus mamme previsto dalla legge di bilancio 2024, alla luce della nuova e diversa misura introdotta dalla legge di bilancio 2025.Nello specifico, sottolinea l’istituto in una nota, la legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale della quota di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, nel limite massimo di 3.000 euro annui, in favore delle lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. L’esonero è valido dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 ed è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico. In via sperimentale, per il solo anno 2024, l’esonero è stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.Dal punto di vista temporale, pertanto, mentre la misura in favore delle lavoratrici madri di due figli ha cessato di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2024, l’esonero per le lavoratrici madri di tre o più figli rimane valido fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio intervenuti entro questa data. La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome. A decorrere dal 1 gennaio 2025 possono beneficiare di questa misura le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027 le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell’agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. Le modalità operative del nuovo esonero saranno definite con un decreto del ministero del Lavoro e dell’Economia e l’Inps fornirà successivamente le istruzioni per la sua applicazione. LEGGI TUTTO

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    Gas, Aera: a gennaio sale la bolletta. Prezzo per vulnerabili +1,1%

    (Teleborsa) – Sale a gennaio la bolletta del gas per gli utenti vulnerabili nel servizio di tutela regolato dall’Arera, circa 2,36 milioni. Il prezzo di riferimento è 126,63 centesimi di euro per metro cubo, in aumento dell’1,1% su dicembre. Nell’aggiornamento mensile, l’Autorità di Regolazione per energia reti e ambiente spiega che a gennaio le quotazioni all’ingrosso sono salite rispetto a quelle di dicembre. Il prezzo della sola materia prima gas è stata 49,87 euro a megawattora. La bolletta media, nell’ipotesi di prezzi costanti, aumenta così di 16 euro annui per il nuovo utente tipo che consuma 1.100 metri cubi di gas, rispetto a dicembre, a 1.394 euro, dicono i consumatori. Sommando la bolletta della luce, il conto totale arriva a 2.237 euro, calcola il Codacons avvertendo che la situazione “potrebbe peggiorare nelle prossime settimane visto che i prezzi dell’energia sui mercati internazionali stanno salendo”. “Un rialzo meno alto di quanto era atteso, viste le speculazioni verificatesi nei mercati all’ingrosso, a cominciare dal famoso Ttf di Amsterdam. Da quando Zelensky il 19 dicembre ha annunciato che non avrebbe rinnovato il contratto con la Russia, anche se l’interruzione della fornitura via Ucraina era nota da tempo, c’è chi come al solito ha pensato bene di guadagnarci sopra, incassando extra profitti che nessuno tassa. Vale la pena precisare, poi, che il prezzo che pagano i vulnerabili resta molto più conveniente di quelli del mercato libero, salvo eccezioni che si contano sulle dita delle mani, meno dell’1% di quelle disponibili” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 16 euro (15,51 euro) in più su base annua. La spesa totale nel 2025 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1393 euro, che sommati ai 626 euro della luce del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno, determinano una stangata complessiva pari, per quest’anno, a 2019 euro.”Se il prezzo del gas sale oggi dell’1,1% su dicembre 2024, nel confronto con i tempi pre-crisi del gennaio 2021, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, il prezzo – prosegue l’Unc – è oggi superiore del 78,7%, rispetto al picco del gennaio 2022 è inferiore dell’8%, mentre rispetto allo scorso anno, al gennaio 2024, quando il Governo Meloni aveva già tolto lo sconto dell’Iva al 5% è oggi superiore del 21,1 per cento. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Ag. Entrate: online bozze modelli Redditi 2025

    (Teleborsa) – Disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate i modelli Redditi Persone fisiche, Società di persone, Società di capitali, Enti non commerciali, Consolidato nazionale e mondiale e Irap, in veste non definitiva.Dopo le bozze di 730 e 770, si legge in una nota, “il Fisco si prepara alla stagione dichiarativa 2025 mettendo a disposizione un primo schema della modulistica. Già definitivamente approvate a metà gennaio, invece, la dichiarazione IVA e la Certificazione Unica (Cu) 2025”. Nella bozza del modello Redditi persone fisiche, prosegue l’Agenzia, “spiccano diverse novità, tra cui la rimodulazione delle aliquote per scaglioni di reddito, il nuovo regime agevolato per redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditori agricoli e quelle in materia di tassazione delle locazioni brevi. Il modello fa spazio, nel quadro Rc, al “bonus tredicesima” così come alle nuove regole relative al regime agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia. LEGGI TUTTO

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    OPA Mittel, adesioni oltre l’8,97%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Lake Bidco sulle azioni ordinarie di Mittel, risulta che oggi 4 febbraio 2025 sono state presentate 36.976 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.024.149, pari all’8,96% dell’offerta. L’offerta è iniziata il 30 gennaio 2025 e terminerà il 27 febbraio 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mittel acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 febbraio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Borsa Milano a passi da gigante con rally Ferrari

    (Teleborsa) – Brilla Piazza Affari, tra le principali Borse Europee anch’esse positive ma più caute. Si muove in lieve rialzo la borsa di Wall Street con l’S&P-500 che evidenzia un incremento dello 0,65%, dopo la risposta moderata della Cina ai dazi statunitensi e la sospensione dell’ultimo minuto di quelli indicati dal presidente USA, Donald Trump per Canada e Messico. Intanto, continua la stagione delle trimestrali sulle due sponde dell’oceano. Stamattina in Europa, UBS ha segnalato un utile di 770 milioni di dollari nel quarto trimestre 2024 e un nuovo buyback da 1 miliardo, BNP Paribas ha registrato un utile 2024 in crescita a 11,7 miliardi di euro con conferma della politica di distribuzione, Vodafone ha comunicato ricavi del terzo trimestre in aumento nonostante un calo in Germania. A Piazza Affari, Ferrari ha messo a segno un utile 2024 di 1.526 milioni di euro con l’AD Vigna che si aspetta una robusta crescita anche nel 2025, mentre Intesa Sanpaolo ha registrato un utile 2024 di 8,7 miliardi di euro e migliorato la guidance per il 2025 a ben oltre 9 miliardi.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,039. Seduta positiva per l’oro, che sta portando a casa un guadagno dello 0,90%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,67%.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +114 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,50%.Tra gli indici di Eurolandia composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,36%, Londra è stabile, riportando un moderato -0,15%, e performance modesta per Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,66%. Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dell’1,38%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell’1,27%.In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 4/02/2025 è stato pari a 3,42 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,66 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Ferrari (+8,04%), STMicroelectronics (+2,27%), Intesa Sanpaolo (+1,93%) e Stellantis (+1,89%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -2,85%.Vendite su Campari, che registra un ribasso del 2,54%.Fiacca Leonardo, che mostra un piccolo decremento dell’1,24%.Discesa modesta per Interpump, che cede un piccolo -0,85%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Technoprobe (+3,59%), Newlat Food (+2,97%), Philogen (+2,78%) e Carel Industries (+1,75%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Intercos, che ha terminato le contrattazioni a -4,01%.In apnea Ferragamo, che arretra del 3,92%. LEGGI TUTTO

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    Dazi, von der Leyen: “negoziamo tutelando nostri interessi”. Linea dura di Parigi

    (Teleborsa) – “La nostra priorità con gli Usa è ora quella di lavorare sui molti settori in cui i nostri interessi convergono”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, agli ambasciatori. “E c’è ancora possibilità di fare molto di più. Saremo pronti a negoziati difficili e a trovare soluzioni dove possibile, a risolvere controversie e a gettare le basi per un partenariato più forte. Saremo aperti e pragmatici su come raggiungere questo obiettivo. Ma sarà altrettanto chiaro che tuteleremo sempre i nostri interessi – in qualsiasi modo e in qualsiasi momento – come e quando sarà necessario”, ha aggiunto la Presidente della Commissione Ue. Linea dura anche di Parigi. Nessuna concessione a Trump sui dazi, con l’Ue che deve prepararsi a una “ritorsione”. E’ la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell’Industria e del Commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale Ue Competitività a Varsavia. “Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l’approccio giusto”, ha detto Ferracci, auspicando che l’Ue stabilisca “una posizione comune”. Sulla questione dazi toni combattivi anche da Rehn (BCE), come evidenzia il Financial Times nell’intervista al banchiere centrale. Il “primo obiettivo” dell’Ue dovrebbe essere quello di trovare una “soluzione negoziata” per scongiurare un’escalation, soprattutto in un momento in cui l’Europa è già alle prese con la “guerra brutale” in Ucraina. Tuttavia, ha avvertito, se i negoziati dovessero fallire, l’Europa dovrà rispondere. “Se chiedete agli economisti, la maggioranza direbbe che sarebbe meglio per tutti non reagire.Ma non si tratta solo di economia, è soprattutto politica – ha sottolineato il finlandese -. E’ meglio preparare misure politiche, consultare gli Stati membri e, nel caso in cui l’Europa dovesse essere concretamente presa di mira, renderle più specifiche”.I dazi, ha spiegato, “colpiranno la maggior parte dei consumatori americani e avranno un effetto inflazionistico sull’economia statunitense” mentre in Europa, sebbene ci si aspetti che una guerra commerciale freni la crescita, gli effetti sui prezzi al consumo non sono chiari. LEGGI TUTTO