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    ILPRA, Integrae SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha incrementato a 8,70 euro per azione (da 8,50 euro) il prezzo obiettivo su ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 101%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY25 pari a 78 milioni di euro e un EBITDA pari a 16,45 milioni di euro, corrispondente a una marginalità del 21,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che i ricavi possano aumentare fino a 100 milioni di euro (CAGR 24-27: 12,7%) nel FY27, con EBITDA pari a 21,45 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 21,5%), in crescita rispetto a 14,66 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 21%). A livello patrimoniale, secondo le nostre aspettative, la NFP potrebbe raggiungere, nel FY25E, un valore pari a 10,95 milioni di euro di debito. LEGGI TUTTO

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    OPEC+, da maggio aumento produzione di 411 mila barili giorno. Petrolio crolla del 7%

    (Teleborsa) – Gli otto paesi OPEC+, che avevano precedentemente annunciato ulteriori aggiustamenti volontari ad aprile e novembre 2023, ovvero Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman, hanno deciso di implementare un aggiustamento della produzione di 411 mila barili al giorno, equivalenti a tre incrementi mensili, a maggio 2025.La decisione è arrivata “alla luce dei fondamentali di mercato sani e delle prospettive di mercato positive”, e in conformità con la decisione concordata il 5 dicembre 2024, successivamente riconfermata il 3 marzo 2025, di avviare un ritorno graduale e flessibile dei 2,2 milioni di barili al giorno di aggiustamenti volontari a partire dal 1° aprile 2025.Quanto deciso oggi comprende l’incremento originariamente pianificato per maggio oltre a due incrementi mensili. Gli aumenti graduali possono essere sospesi o invertiti in base all’evoluzione delle condizioni di mercato.Gli otto paesi hanno anche confermato la loro intenzione di compensare completamente qualsiasi volume sovrapprodotto da gennaio 2024 e di presentare piani di compensazione anticipati aggiornati al Segretariato dell’OPEC entro il 15 aprile 2025, che saranno pubblicati sul sito web. Gli otto paesi si incontreranno il 5 maggio per decidere i livelli di produzione di giugno.Dopo l’annuncio dell’OPEC+, il prezzo del greggio ha accelerato i ribassi. Il WTI mostra un ribasso superiore al 7%, scendendo sotto quota 67 dollari al barile, mentre il Brent cala del 6,5% a 70 dollari al barile. LEGGI TUTTO

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    Confindustria Varese: “L’industria metalmeccanica varesina si apre all’open innovation”

    (Teleborsa) – Cali dei livelli produttivi, crisi aziendali che mettono in difficoltà specifiche filiere, un export che non riesce a fare da contraltare alla staticità del mercato interno. E un obiettivo: puntare su un allargamento delle esperienze di open innovation tra le aziende del territorio. È quanto emege dal terzo appuntamento con il ciclo di Assemblee 2025 degli 11 Gruppi merceologici che compongono la compagine associativa di Confindustria Varese. Protagoniste, questa volta, le imprese di due settori che insieme formano lo spaccato manifatturiero più rappresentativo dell’industria varesina, quello delle “Meccaniche” e delle “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie”. Due Gruppi merceologici che all’interno di Confindustria Varese contano un totale di quasi 400 imprese per più di 29.200 addetti: quasi il 38% delle aziende della compagine associativa e oltre il 43% dei lavoratori in esse impiegati. La competitività del settore tra open innovation e startup L’assise – fa sapere Confindustria Varese in una nota – è stata l’occasione per fare il punto sulla competitività e sui trend di innovazione dell’industria metalmeccanica varesina tra i punti di forza e di debolezza dello scenario tecnologico del settore. Un tema, questo, al centro del progetto avviato dagli stessi Gruppi Merceologici “Meccaniche” e “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” di Confindustria Varese nell’autunno del 2024, in collaborazione con PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano. Un accordo in linea con l’azione #3 del Piano Strategico #Varese2050, volta a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione locale, con il triplice obiettivo di comprendere a fondo i fattori comuni e le specificità del cluster delle aziende metalmeccaniche e siderurgiche, identificare le problematiche più significative e proporre collaborazioni mirate con le startup. Quasi 50 le risposte al questionario creato da PoliHub per raccogliere dalle imprese le informazioni sul posizionamento nella filiera, sul mercato di riferimento, sui problemi riscontrati ma anche sugli ambiti di interesse e su eventuali esperienze pregresse con le startup. Ciò che è emerso dall’indagine sul campione, è la conferma di un forte posizionamento delle aziende nella produzione di componenti e assemblaggio, seguiti da attività di servizi post-vendita e impiantistica. Il che significa un’importante presenza nelle fasi centrali della catena del valore, con una minore specializzazione in logistica e distribuzione. Dal punto di vista dei mercati principali, invece, emerge una prevalenza dei settori Automotive e Oil & Gas, seguiti da Energy, da Ingegneria e Costruzioni e da lavorazione metalli, materie plastiche ed elettromeccanica. Una significativa diversificazione settoriale, con una prevalenza di mercati ad alta intensità tecnologica e industriale. Tra i problemi operativi e strategici delle imprese che hanno risposto al questionario, invece, sono emerse le sfide legate alla produzione, all’efficienza dei processi, alla digitalizzazione o alla sostenibilità. Criticità che riflettono le tensioni che le imprese stanno vivendo in un contesto di rapida evoluzione tecnologica, competitiva e normativa.Controllo della qualità, digitalizzazione dei sistemi di controllo e dati, automazione, IoT e digitalizzazione dei processi, gestione della supply chain, manutenzione predittiva ed efficienza energetica, cybersecurity, sostenibilità ambientale, sicurezza operativa e manifattura additiva: queste le aree su cui, secondo il sentiment raccolto, le imprese stanno focalizzando maggiormente l’attenzione per rafforzare la propria competitività e capacità di innovazione. Questi i dati fotografati dall’indagine propedeutica ai passi successivi del progetto, che riguarderanno: la selezione di 50 startup in linea con i bisogni emersi dalle interviste alle aziende del cluster metalmeccaniche e siderurgiche; la condivisione della lista con le aziende che potranno in seguito indicare le preferenze per gli incontri in presenza; gli incontri one-to-one con le startup in una giornata di matching. “L’obiettivo del progetto – hanno affermato i presidenti dei Gruppi merceologici, Carlo Del Grande (Meccaniche) e Massimo Garavaglia (Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie) – è quello di creare nuove forme di dialogo tra le nostre eccellenze manifatturiere e le startup. Due mondi diversi e che a volte faticano a incontrarsi, ma che hanno voglia di trovare un linguaggio comune affinché l’industria possa investire in nuove tecnologie abilitanti ed essere sempre più competitiva sui mercati e al passo con le sfide odierne. Crediamo fermamente che l’innovazione non possa prescindere da quell’approccio collaborativo tra imprese storiche e giovani startup. Ne va della competitività delle nostre industrie”. L’indagine congiunturaleL’Assemblea – sottolinea la nota – è anche il momento per fare il punto sull’andamento delle imprese del settore, anche alla luce di un quadro internazionale sempre più complesso e di crisi aziendali sul territorio che rischiano di coinvolgere intere filiere. Il dato più aggiornato sul trend dei livelli produttivi è quello elaborato dal Centro Studi di Confindustria Varese sul quarto trimestre del 2024. Anno che si è chiuso con il 44,6% delle imprese metalmeccaniche che segna una diminuzione dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, quelle che rilevano un incremento rappresentano il 34,5% mentre quelle che segnano livelli produttivi stabili sono il 20,9%. Le difficoltà maggiori si concentrano nelle fasi a monte della filiera e nell’elettrodomestico, mentre nei comparti della meccanica strumentale e dell’aerospazio si riscontrano i maggiori aumenti produttivi. Più positiva, invece, risulta la dinamica del portafoglio ordini, in aumento nel 65,9% delle imprese. Le previsioni per il primo trimestre 2025 erano a inizio anno orientate verso la cautela, nonostante la tenuta della domanda: il 77,8% delle imprese, infatti, prevedeva una stabilità dei livelli produttivi, il 19,0% un aumento della produzione e solo il 3,2% intravede un calo, generando così un saldo complessivo delle previsioni pari a +15,9 punti percentuali. Ma era tutto un altro mondo, antecedente all’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. I dati dell’exportLe difficoltà nelle esportazioni non sono legate solo ai timori dei dazi. La fotografia sulle vendite all’estero di un settore che rappresenta da solo il 55% dell’export varesino – scattata sempre dal Centro Studi di Confindustria Varese sul 2024 – restituisce l’immagine di un calo iniziato ancor prima dell’insediamento della nuova Amministrazione americana. A fine anno, infatti, il responso era di un -8,6% rispetto ai livelli del 2023, a fronte di un aumento dell’import pari al +2,9%. I cali hanno riguardato tutti i sotto-comparti, tranne che per i mezzi di trasporto che segnano un incremento del +9,5%. Un risultato, quest’ultimo, dovuto in gran parte all’importante crescita delle esportazioni nel comparto aerospaziale (+17,4%). Hanno segnato un forte trend negativo, invece, le esportazioni varesine dell’elettronica (-23,5%) e dell’elettrotecnica (-28,6%), principalmente a causa della performance negativa delle apparecchiature per uso domestico (-61,2%). A registrare una flessione anche le esportazioni dei prodotti della metallurgia (-8,7%) e in metallo (-12,9%), esclusi macchinari e attrezzature. Ha registrato un calo anche il mondo dei macchinari e apparecchi meccanici (-8,8%), a causa dell’andamento negativo dei singoli terzo e quarto trimestre nei sotto comparti delle macchine destinate a impieghi speciali (-11,7%), delle macchine di impiego generale, delle altre macchine di impiego generale (rispettivamente -7,4% e -7,7%) e delle macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (-6,3%). LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale febbraio scende a 122,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Diminuisce il deficit commerciale americano. Nel mese di febbraio 2025, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 122,7 miliardi di dollari, in discesa rispetto al passivo di 130,7 miliardi di dollari di gennaio (dato rivisto da -131,4 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta simile alle stime degli analisti (-122,5 miliardi). Le esportazioni sono aumentate a 278,5 miliardi (+2,9%), mentre le importazioni sono risultate invariate a 401,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Dazi Usa, la risposta europea: prime contromisure entro il 15 aprile

    (Teleborsa) – L’Unione europea è pronta a rispondere ai daziamericani. È quanto riporta Ansa che cita fonti Ue secondo le quali le prime misure “potranno entrare in vigore il 15 aprile, seguiti poi da una seconda tranche di misure il 15 maggio”. “C’è ancora qualche consultazione in corso e poi procederemo”, hanno spiegato le stesse fonti che hanno evidenziato che “la ritorsione rifletterà” gli input ricevuti dai governi nazionali.Un alto funzionario europeo ha riferito all’agenzia di stampa che gli Stati Uniti, in base alle nuove tariffe annunciate, riscuoteranno sulle esportazioni Ue poco più di 81 miliardi di dollari. “Le nostre cifre dicono che si tratta di circa 290 miliardi di euro di esportazioni Ue con i dazi teorici del 20% da applicare dagli Usa”, ha spiegato la fonte ad Ansa, “sono circa 58 miliardi di dazi extra che applicherebbero sulle esportazioni Ue”. “Il 70% delle nostre esportazioni, verso gli Usa sarebbe colpito da tariffe”, ha aggiunto il funzionario europeo.Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha paragonato l’impatto delle nuove politiche commerciali Usa a quello dell’attacco della Russia all’Ucraina. “Si tratta degli aumenti tariffari più destabilizzanti degli ultimi novant’anni”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha sottolineato la necessità di una reazione compatta e decisa, proprio come nel caso dell’aggressione russa all’Ucraina. “Dobbiamo rispondere con l’atteggiamento giusto, rimboccarci le maniche e trovare una via d’uscita da questa situazione. Ed è questo che mi aspetto dal prossimo governo”, ha dichiarato Habeck.Intanto, il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha annunciato che domani parlerà con i suoi omologhi statunitensi. “I dazi ingiustificati inevitabilmente si ritorcono contro. Agiremo in modo calmo, graduale e unificato” – ha scritto Sefcovic su X –, “calibriamo la nostra risposta, lasciando tempo adeguato per i colloqui. Ma non resteremo inerti se non riuscissimo a raggiungere un accordo equo”.(Foto: © Paul Grecaud/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione scendono a 219 mila unità

    (Teleborsa) – Calo maggiore delle attese per le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 29 marzo 2025, i “claims” sono risultati pari a 219 mila unità, sotto le 225 mila attese e in calo di 6.000 unità rispetto ai 225 mila della settimana precedente (dato rvisto da 224 mila). La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 223.000 unità, in calo di 1.250 unità rispetto al dato della settimana precedente di 224.250 (dato rivisto da 224.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 22 marzo, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.903.000, in aumento di 56.000 unità rispetto alle 1.847.000 unità della settimana precedente e rispetto alle 1.860.000 attese. LEGGI TUTTO

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    Banca del Portogallo, perquisizioni in corso per inchiesta su corruzione

    (Teleborsa) – La Polizia Giudiziaria portoghese sta conducendo una mega operazione con 75 perquisizioni nell’area metropolitana di Lisbona, Porto e Braga per un’inchiesta che ipotizza reati come la corruzione nell’acquisizione di beni e servizi per enti statali nel settore dell’informatica e della tecnologia.In una nota della Procura, ripresa dalla CNN, viene specificato che “le indagini si stanno svolgendo nell’area metropolitana di Lisbona, Porto e Braga, in particolare in abitazioni, uffici contabili, sedi aziendali, istituti pubblici e altri servizi dello Stato” e che “queste ricerche hanno lo scopo di raccogliere informazioni relative ai dipendenti di questi servizi e non sono rivolte ai decisori politici”.L’indagine riguarda condotte connesse all’acquisizione di servizi nel settore dell’Information Technology, da parte di diversi enti pubblici e di un soggetto privato, tra il 2017 e il 2025. Al centro dell’indagine c’è un gruppo di individui che, attraverso azioni congiunte e in modo premeditato, ha inquinato decine di procedure di appalto pubbliche e private, per un valore complessivo globale non inferiore a 17 milioni di euro.La Banca del Portogallo ha confermato che “è in corso presso le sue strutture un’operazione di Polizia Giudiziaria, che conta sulla sua piena collaborazione”. LEGGI TUTTO

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    Toscana Aeroporti si aspetta stagione estiva 2025 da record con oltre 8 milioni di posti

    (Teleborsa) – Toscana Aeroporti, società quotata su Euronext Milan che gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa, si prepara alla Summer 2025 con un ampliamento significativo dell’offerta – dopo una stagione invernale al di sopra delle aspettative – con un numero crescente di rotte e il potenziamento di numerosi collegamenti da e per gli scali di Firenze e Pisa e l’Isola d’Elba. Il Sistema Aeroportuale Toscano metterà a disposizione oltre 8 milioni di posti, stimando un incremento del 9,6% rispetto alla stagione precedente.In particolare, per la stagione iniziata lo scorso 30 marzo 2025, gli scali di Firenze e Pisa collegheranno la Regione Toscana con 96 destinazioni (di cui 10 inedite). La crescita attesa per la prossima stagione estiva è già stata anticipata da un inizio anno molto positivo con circa 150.000 passeggeri in più (+10,3%) transitati nei due scali di Pisa e Firenze, con un incremento nei primi 3 mesi del 2025 del 8% per Firenze e del 12% per Pisa. Per la summer 2025, l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze rafforza il proprio network con un incremento stimato dei posti rispetto alla stagione precedente del 12%, raggiungendo quota 3,27 milioni di capacità offerta. Nella stagione estiva è previsto il potenziamento di destinazioni quali Parigi (Air France), Londra (British Airways), Copenaghen (SAS), Monaco e Francoforte (Air Dolomiti). La varietà delle destinazioni si arricchisce grazie all’introduzione di nuove rotte verso Nizza (operata da Air Corsica) e Alghero (Volotea), a cui si aggiungono Bruxelles (operata anche da Vueling su base annua), oltre che al ritorno del collegamento con Belgrado, operato da Air Serbia. Nella Summer 2025 saranno quindi 40 le destinazioni servite con voli diretti dallo scalo. L’aeroporto Galileo Galilei di Pisa si appresta a vivere una stagione estiva con quasi 5 milioni di posti (+8% rispetto al 2024). L’incremento è reso possibile dalle nuove rotte verso Sofia e Amman (Ryanair), Varsavia (WizzAir e Ryanair) e Katowice (WizzAir), Londra Southend (easyJet) e dal potenziamento delle frequenze giornaliere di alcune delle principali compagnie aeree. Infine è confermata la ripresa dei voli per Barcellona (easyJet) e Dubai (flydubai). L’offerta di voli è verso 78 destinazioni. L’aeroporto dell’Isola d’Elba si avvia a una stagione importante, segnata dal primo anno di gestione industriale da parte di Toscana Aeroporti. Lo scalo isolano sarà collegato sei giorni su sette con gli scali di Pisa e Firenze e due volte alla settimana con Milano Linate. Inoltre, l’Elba è connesso anche all’Europa grazie al collegamento bisettimanale con Mannheim (Germania) e quelli con Friedrichshafen (Germania) e Alternhein (Svizzera). LEGGI TUTTO