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    Santander affida a Citi e Goldman la vendita del 13% in Polonia

    (Teleborsa) – Santander ha incaricato Citigroup e Goldman Sachs di aiutarla a vendere la quota rimanente, nella sua divisione polacca, attualmente valutata 6,8 miliardi di zloty.La più grande banca spagnola, secondo quanto riporta Bloomberg, starebbe valutando la possibilità di vendere una parte o addirittura la totalità della sua quota del 13% tramite book building, nei prossimi mesi.Una decisione definitiva non è stata ancora presa così come la tempistica della potenziale cessione deve ancora essere definita.A maggio, Santander ha concordato di vendere una quota del 49% di Santander Bank Polska a Erste Group Bank per circa 7 miliardi di euro, nell’ambito della riorganizzazione delle sue attività internazionali. L’operazione dovrebbe concludersi verso la fine dell’anno.Anche dopo la conclusione dell’accordo, Santander manterrà la propria presenza in Polonia assumendo il pieno controllo della divisione locale dedicata ai consumatori Santander Consumer Bank Polska, di proprietà della sua controllata polacca. LEGGI TUTTO

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    Tesmec, vola allo Star in scia all’upgrade di Intermonte

    (Teleborsa) – Seduta in vetta al FTSE Italia Star (+0,76%) per il titolo Tesmec, che avanza del 14,26% a 0,1282 euro. Andamento sostenuto dall’upgrade di Intermonte a valle dei conti dei primi nove mesi dell’anno.Gli analisti, infatti, hanno confermato il giudizio di Outperform alzando al contempo il target price a 0,17 euro, dal precedente 0,08 euro.”Oltre a trend di conto economico favorevoli che suggeriscono una crescente attenzione alla qualità dei ricavi e alla redditività”, il broker nota che la “riduzione del debito è un fattore chiave per la valutazione di Tesmec, dato che la componente debitoria rappresenta circa 2/3 del valore della produzione”.Il management di Tesmec ha confermato le indicazioni di crescita di ricavi ed EBITDA nell’esercizio 2025, con un’ulteriore riduzione dell’indebitamento netto rispetto a settembre 2025.Intermonte ha affinato le stime di conto economico per l’esercizio 2025 e aumentato i ricavi degli esercizi 26-27 del +3% e l’EBITDA dell’8%. Ha inoltre migliorato significativamente le ipotesi di generazione di cassa, con un indebitamento nettomigliorato di 8 milioni nell’anno fiscale 2025, attestandosi a 136 milioni (in linea con il dato dei primi 9 mesi del 2025) e di 15 milioni nel 2026 (rispetto a un’attuale capitalizzazione di mercato di 69 milioni) attestandosi a 126 milioni.Tesmec, hanno aggiunto gli esperti, “è esposta ai mercati finali in crescita dell’energia (ora il business più importante del gruppo) e del settore ferroviario (internazionalizzazione delle sue tecnologie diagnostiche), supportando le prospettive di crescita anche nei prossimi anni. La debolezza nel settore delle macchine trencher viene affrontata concentrandosi su regioni strategiche (Stati Uniti e Medio Oriente) e applicazioni (energia e minerario)”.Inoltre, “la chiusura dell’operazione con OT Engineering (deconsolidamento del debito di Marais è diventato definitivo) e il rifinanziamento del debito da 55 milioni di euro annunciato a ottobre supportano l’orientamento positivo”. LEGGI TUTTO

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    Metsera crolla dopo accordo da 10 miliardi con Pfizer

    (Teleborsa) – Pesante la discesa sul mercato del titolo Metsera che mostra un calo del 15,33%.L’azienda biotech specializzata nello sviluppo di farmaci per l’obesità e le malattie metaboliche ha raggiunto un accordo da 10 miliardi con il gigante farmaceutico americano chiudendo così il confronto con il rivale danese Novo Nordisk che si è ritirato dalla corsa per l’acquisizione di Metsera.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Nasdaq 100. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Metsera rispetto all’indice di riferimento.Le implicazioni di breve periodo di Metsera sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 70,9 USD. Possibile una discesa fino al bottom 70,05. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 71,75. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone a parti sociali: trovare punto convergenza su temi strategici

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, raccoglie la sollecitazione delle parti sociali di “trovare tutti quanti insieme un punto di convergenza sui temi strategici per il futuro del mondo del lavoro e del Paese. Il Governo certamente farà la sua parte e non resterà indietro”. Lo ha detto intervenendo al Forum delle relazioni industriali in Assolombarda.Calderone ha poi affermato che è “importante aprire un confronto” tra Governo e parti sociali che tenga conto della necessità di “ragionare sui tempi e sulle modalità di lavoro e su nuovi modelli contrattuali, che sono quelli che ci devono consentire di guardare al futuro senza indossare gli occhi del passato”. Il ministro del Lavoro ha sottolineato che “parliamo ancora di contribuzione del passato, lavoro misurato in base a obiettivi. Se andiamo a guardare le tipologie contrattuali vigenti nel nostro ordinamento classifichiamo il lavoro subordinato come a tempo indeterminato, a termine, part-time o a tempo pieno. Ragionare su nuovi modelli organizzativi comporta anche ragionare su quelle che possono essere le nuove modalità di regolazione di quei contratti, che sono forme flessibili e che hanno bisogno di non essere imbrigliate in schemi normativi rigidi”. Rivolgendosi inoltre ai leader di Cgil, Cisl e Uil e a Confindustria, Calderone ha detto che “mi piacerebbe affrontare questo tema e in tempi assolutamente rapidi, perché si collega al grande tema dell’impatto dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e sui nuovi lavori”. Il ministro ha ribadito di aver “apprezzato il fatto che le parti sociali si siano espresse positivamente sullo sforzo fatto per la tassazione agevolata dei rinnovi contrattuali. Per noi è importante consegnarvi uno strumento che possa incentivare in qualche modo la stagione dei rinnovi”.”Le sfide del futuro sono tali e tante che necessitano di grande senso di responsabilità e anche capacità di ascolto”, ha detto Calderone spiegando che “il senso di responsabilità delle parti sociali, che sono impegnate anche in un confronto tra loro, l’ho riscontrato, anche tutte le volte che in cui non siamo stati d’accordo da parte mia ci deve essere invece l’impegno, rinnovato e intensificato, all’ascolto, al confronto”. “Ci saranno momenti in cui non saremo ancora d’accordo. Però mi sembra, anche per quanto riguarda ciò che abbiamo fatto con il decreto legge sicurezza, che siamo riusciti a costruire insieme un buon percorso. Certamente si può migliorare e aspetto dei contributi per la fase parlamentare di conversione in legge del decreto, anche emendamenti che possono essere migliorativi al testo. Credo che sia importante sottolineare che insieme alla patente a crediti introduciamo il badge di cantiere, che è una richiesta fatta a lungo dalle parti sociali. E lo facciamo non gravando le imprese di oneri aggiuntivi”, ha concluso il Ministro. LEGGI TUTTO

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    Divieto sorpasso A1, Assotir: “Serve segnale unitario di tutta la categoria e mediazione di Salvini”

    (Teleborsa) – “Autostrade per l’Italia, con il divieto di sorpasso per i veicoli pesanti sul tratto dall’autostrada A1 Incisa-Reggello/Chiusi, non ha affatto migliorato la fluidità del traffico e reso più sicuro quel tratto stradale, ha semplicemente addossato le responsabilità al solito capro espiatorio, il settore dell’Autotrasporto. È necessario che le Associazioni di categoria adottino un’iniziativa comune per avviare un confronto, e che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, faccia da mediatore”. È il giudizio che esprime Assotir, a una settimana di distanza dalla decisione unilaterale di Autostrade per l’Italia.”Autostrade per l’Italia – commenta Anna Vita Manigrasso, presidente Nazionale Assotir – ha assunto una decisione così penalizzante in termini di costi, allungamento dei tempi di percorrenza, impossibilità a far fronte agli ordini, pregiudicando il lavoro di decine di migliaia di trasportatori. Il tutto senza il bisogno di ascoltare la loro voce. Oltre a un atteggiamento che denota una buona dose di arroganza, c’è anche l’effetto, più o meno voluto, di additare ancora una volta questa categoria come responsabile dei problemi di sicurezza inerenti a quel tratto autostradale. Il messaggio che dà Autostrade per l’Italia è inaccettabile e meriterebbe di essere ripagato con la stessa moneta”.”Sui due obiettivi dichiarati dall’ente concessionario – aggiunge Claudio Donati, segretario generale Assotir , – ovvero migliorare la fluidità del traffico e la sicurezza stradale, dopo una settimana, possiamo dire che il primo è stato clamorosamente mancato. Abbiamo registrato un ritardo medio di circa 20 minuti a camion, rispetto alla situazione precedente. E questo, per i trasportatori, si traduce in un maggior costo di alcuni milioni di euro al giorno. Ammesso e non concesso che ci sia stato un miglioramento in termini di fluidità per gli automobilisti, evidentemente, è avvenuto a spese dell’Autotrasporto. Sul versante della sicurezza, invece, i dati di una settimana sono un campione troppo esiguo, ma non sembra che i tassi di sinistrosità siano cambiati in maniera significativa”.Manigrasso rivolge quindi un invito alle altre Associazioni di categoria e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, “con l’obiettivo di indurre Autostrade per l’Italia a avviare quel confronto che finora ci è stato negato”. Con le altre Sigle, infatti, – prosegue Manigrasso – “è necessario promuovere un’iniziativa comune. Assotir è pienamente disponibile e, anzi, auspica che si vada subito in questa direzione già dai prossimi giorni. Di fronte a decisioni unilaterali così impattanti per il settore, il primo passo è dare un segnale di unità”. Fondamentale il ruolo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “la sua mediazione – conclude Manigrasso – è un fattore essenziale”. LEGGI TUTTO

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    OVS, buyback per oltre 285 mila euro

    (Teleborsa) – OVS, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 3 e il 7 novembre 2025, complessivamente 67.299 azioni ordinarie (pari allo 0,026% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 4,2421 euro, per un controvalore pari a 285.487,72 euro.Al 7 novembre, il leader dell’abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 11.276.484 azioni proprie pari al 4,422% del capitale sociale.In Borsa, intanto, discreta la performance di OVS, che si attesta a 4,3 euro, in lieve aumento dello 0,89%. LEGGI TUTTO

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    Meloni a Abu Mazen, attuare rapidamente Piano di Trump

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina Abu Mazen. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nel corso del colloquio Meloni “ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo”.Nell’incontro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen la premier Giorgia Meloni ha “valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile – attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’, le evacuazioni mediche e il ‘corridoio universitario’ – sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese”, riferisce ancora la nota diffusa a margine dell’incontro nel corso del quale, “nel reiterare la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, è stato confermato che il Governo italiano, anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare”. LEGGI TUTTO

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    Pirelli: accordi parasociali Camfin-Brembo in scadenza, comunicata la volontà di non rinnovo

    (Teleborsa) – Pirelli rende noto di aver ricevuto informazione del mancato rinnovo dell’accordo contenente pattuizioni parasociali, sottoscritto il 28 febbraio 2023, tra Camfin, Marco Tronchetti Provera, Nuova FourB (NFB), Brembo e Next Investment (NI e, insieme a NFB e Brembo, la “Parte B” che detiene complessivamente, tramite NI, lo 0,42% del capitale sociale Pirelli) che ha manifestato l’intenzione di non rinnovare il patto.Il Patto Parasociale, si legge in una nota di Pirelli, si intenderà, pertanto, cessato e privo di efficacia a decorrere dal 28 febbraio 2026.(Foto: © vladimir razgulyaev / Dreamstime) LEGGI TUTTO