More stories

  • in

    Popolare di Sondrio supera ampiamente i nuovi requisiti MREL

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio ha ricevuto dal Comitato di Risoluzione Unico e dalla Banca d’Italia la notifica della nuova decisione in materia di requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL, Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities). BPS è chiamata da oggi a rispettare su base consolidata un requisito MREL-TREA, esclusa la componente di requisito combinato di riserva di capitale, pari al 22,76% delle attività ponderate per il rischio e un requisito MREL-LRE pari al 5,90% dell’esposizione di leva finanziaria.Dal 1° gennaio 2024 BPS era tenuta a rispettare su base consolidata un requisito MREL-TREA, esclusa la componente di requisito combinato di riserva di capitale, pari al 23,10% e un requisito MREL-LRE pari al 5,90% dell’esposizione di leva finanziaria.Non sono stati attribuiti dalle Autorità requisiti addizionali di subordinazione. Sulla base dei dati preliminari al 30 settembre 2024, e in particolare del valore dei Fondi propri determinati tenendo conto della quota parte dell’utile d’esercizio destinabile ad autofinanziamento, soggetta ad approvazione da parte del Supervisore, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presenta coefficienti ampiamente superiori alle suddette soglie: il MREL-TREA è pari al 32,5%, mentre il MREL-LRE è pari al 12,2%. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street su nuovi record galvanizzata da Trump. Vola Tesla

    (Teleborsa) – Tutti gli indici di Wall Street sono in rally, con le borse statunitensi che festeggiano la vittoria di Donald Trump. Fa meglio di tutti l’indice Russell 2000, che replica 2000 titoli azionari statunitensi a bassa capitalizzazione, che si prevede possano beneficiare della conquista della Casa Bianca da parte del candidato repubblicano. L’aumento odierno porta l’S&P 500 su nuovi record per la 48esima volta quest’anno.La reazione dei mercati, con il cosiddetto “Trump Trade”, non si limita all’azionario. Nelle ultime ore sono saliti significativamente anche i rendimenti dei Treasury e il dollaro. Il biglietto verde corre, contro le principali valute, per una molteplicità di motivi legati alle possibili scelte di politica commerciale di Trump (che si prevede sia inflazionistica) e per le possibili conseguenze che potrebbe avere sulle scelte di politica monetaria della Fed.Domani sera proprio la banca centrale americana dovrà decidere se tagliare i tassi di 25 punti base, come si attende il mercato.Sul fronte macroeconomico, sono state in netta diminuzione le domande di mutuo negli Stati Uniti nell’ultima settimana, con i tassi sui mutui trentennali che sono aumentati al 6,81% dal 6,73% precedente.Vola il titolo Tesla, dopo che il fondatore e CEO Elon Musk si è speso molto in questa campagna elettorale per Trump, salendo anche sul palco nel discorso post-vittoria.Guardando ai principali indici, il listino USA mostra un guadagno del 3,30% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata brillante per l’S&P-500, che avanza a 5.910 punti. Ottima la prestazione del Nasdaq 100 (+2,3%); sulla stessa tendenza, in netto miglioramento l’S&P 100 (+2,31%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti finanziario (+5,94%), beni industriali (+3,72%) e energia (+3,48%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti beni di consumo per l’ufficio (-1,85%) e utilities (-1,04%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Goldman Sachs (+12,45%), JP Morgan (+10,83%), Caterpillar (+8,64%) e American Express (+7,13%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Home Depot, che prosegue le contrattazioni a -3,70%. Spicca la prestazione negativa di Nike, che scende del 3,48%. Procter & Gamble scende del 3,18%. Calo deciso per Coca Cola, che segna un -3,05%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Tesla Motors (+14,15%), Globalfoundries (+11,12%), Old Dominion Freight Line (+10,57%) e CSX (+8,67%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Dollar Tree, che prosegue le contrattazioni a -8,69%. Sotto pressione Mondelez International, con un forte ribasso del 3,48%. Soffre American Electric Power Company, che evidenzia una perdita del 3,34%. Preda dei venditori Astrazeneca, con un decremento del 3,20%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banco BPM, Castagna: OPA su Anima è deal trasformativo, forte logica industriale

    (Teleborsa) – “L’OPA su Anima è un’operazione trasformativa, che rafforzerà il business model e porterà valore per gli azionisti. Creiamo un campione in Italia per Assicurazione Vita e Risparmio Gestito, con masse complessive pari a circa euro 220 miliardi”. Lo ha affermato il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei 9 mesi e l’annuncio dell’offerta per Anima finalizzata al delisting.”L’operazione ha una forte logica industriale”, ha sottolineato, spiegando che “Banco BPM è il partner naturale per Anima, garantendo la piena continuità della traiettoria di Anima e offrendo al contempo tutti i vantaggi strategici di un conglomerato finanziario”.Castagna ha spiegato che “l’operazione è coerente con il nostro Business Plan, focalizzato sulle Product factory come motori strategici di crescita. Questo modello di business consente di avere un’offerta di prodotti integrata e completa, rispondendo alle esigenze finanziarie dei clienti durante l’intero ciclo di vita, consentendo a Banco BPM di beneficiare di un maggiore contributo P&L grazie a commissioni aggiuntive e al pieno consolidamento degli utili di Anima”.Inoltre, “l’acquisizione di Anima genera un sostanziale rafforzamento del modello di business, offrendo una crescita dei ricavi visibile e resiliente” e “l’operazione aiuta ad affrontare l’attuale scenario di tassi di interesse in calo diversificando le fonti di ricavi e accelerando, nel medio-lungo termine, un riequilibrio della top line verso Fees & Commissions”. LEGGI TUTTO

  • in

    Enel, focus su disciplina e strategia disposal ha permesso rapido deleveraging

    (Teleborsa) – “Il focus sulla disciplina finanziaria e sulla nostra strategia di disposal ci ha permesso di eseguire un rapido deleveraging, con il rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA che è sotto la media del settore. Abbiamo messo le basi per una crescita a lungo termine e le performance fino ad ora ci permettono di confermare la guidance per il 2024, avendo un’alta visibilità sul resto dell’anno”. Lo ha affermato il CFO di Enel, Stefano De Angelis, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi 2024.De Angelis ha sottolineato che il 60% degli obiettivi di efficienza del 2026 è già stato raggiunto, con una spending review basata sul contributo a valore aggiunto delle risorse interne ed esterne al core business.Parlando dell’aumento di “un solido 16%” anno su anno dell’utile netto ordinario, il CFO ha sottolineato che la riduzione dei costi finanziari è stata supportata da “un debito inferiore grazie all’incasso di accordi di M&A nel secondo trimestre e a una solida generazione di cassa”. Inoltre, ha spiegato che il risultato guidato da plusvalenze M&A non è incluso nelle cifre ordinarie.Per quanto riguarda i deal di M&A, ha detto che “stanno progredendo senza alcune segnale di ritardo da parte delle autorità”.De Angelis ha rimandato all’imminente Capital Markets Day del 18 novembre tutti i dettagli sui nuovi obiettivi finanziari, inclusi quelli sulla remunerazione con indicazioni sul DPS, e sulla strategia più generale. LEGGI TUTTO

  • in

    OPA Salcef Group, adesioni oltre il 48,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni Salcef Group, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nell’industria ferroviaria, risulta che oggi 6 novembre 2024 sono state presentate 2.219.196 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 9.946.373, pari al 48,429% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 ottobre 2024 e terminerà l’8 novembre 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Salcef Group acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 novembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    Banco BPM lancia OPA su Anima finalizzata al delisting. Vuole creare “campione nazionale”

    (Teleborsa) – Banco BPM, tramite Banco BPM Vita, ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, e a ottenere la revoca della quotazione da Piazza Affari.Per ciascuna azione portata in adesione all’Offerta, l’offerente riconoscerà un corrispettivo unitario (cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti) pari a 6,20 euro. Il Corrispettivo incorpora un premio: del 8,5%rispetto al prezzo ufficiale delle Azioni rilevato alla chiusura del 5 novembre 2024 (ultimo giorno di Borsa aperta prima della comunicazione); e del 35,8%, 24,9%, 17,4% e 9,7% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali per Azione degli ultimi dodici, sei, tre e un mese precedenti al 5 novembre 2024. L’esborso massimo sarà pari a circa 1,58 miliardi di euro.Alla data odierna, Banco BPM detiene 71.459.662 azioni di Anima, pari al 22,38% del capitale. Gli altri azionisti rilevanti sono Poste Italiane con il 11,95%, FSI SGR con il 9,77% e Caltagirone con il 3,46%. Anima detiene 9.441.730 azioni proprie, rappresentative del 2,96% del capitale.L’offerta è principalmente preordinata a rafforzare il modello di business di BBPM Vita, che sarà trasformata in una Fabbrica Prodotto integrata Life Insurance e Asset Management dando origine a un nuovo campione nazionale, secondo tra i gruppi italiani di matrice bancaria, con masse complessive di Risparmio Gestito e Assicurazione sulla Vita pari a circa 220 miliardi, all’interno di un totale attività finanziarie della clientela pari a circa 390 miliardi.Al contempo, l’offerta si inserisce nel più ampio contesto del piano strategico di Banco BPM, approvato e annunciato al mercato il 12 dicembre 2023, che fa leva su un modello di crescita della top line fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. In questo contesto l’Offerta comporta, infatti, un ulteriore rafforzamento del modello di business di BBPM Vita e, in un’ottica più ampia, dell’intero Conglomerato Finanziario.Per gli azionisti di Banco BPM, sottolinea la banca, si avrà un importante miglioramento delle aspettative di performance, con un aumento del RoTE atteso per il 2026 – data di riferimento per l’attuale piano strategico – dal 13,5% a oltre il 17%, una crescita dell’utile per azione rispetto al dato di piano potenzialmente pari a circa il 10% e con la possibilità di mantenere elevata flessibilità strategica alla luce della preservazione di un elevato margine rispetto ai requisiti minimi di capitale fissati da BCE; in particolare in ipotesi di raggiungimento di una partecipazione pari al 100% del capitale di Anima, l’impatto sul CET1 Ratio consolidato di Banco BPM sarebbe limitato a circa 30 bps.Grazie all’operazione, l’incidenza delle commissioni sul totale del margine di interesse e dei proventi da servizi si porterà dall’attuale 37% a oltre il 45% e l’apporto complessivo ai ricavi di gruppo delle fabbriche prodotto, nel Piano previsto a euro 1,18 miliardi al 2026, aumenterà a euro 1,6 miliardi. LEGGI TUTTO

  • in

    Intercos, ricavi ed EBITDA in crescita a doppia cifra nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – Intercos, gruppo attivo nella cosmetica e quotato su Euronext Milan, ha registrato Ricavi Netti del terzo trimestre 2024 pari a 275,2 milioni di euro, in crescita del +11,6% rispetto allo scorso anno (+12% a tassi costanti). Nel trimestre sono da sottolineare le performance della business unit Make-up, tornata a tassi di crescita a due cifre (+14,6%) e quella della regione Asia, che ha continuato a registrare incrementi eccezionali (+30%), in netta controtendenza rispetto alle performance dei player occidentali. I primi nove mesidel 2024 chiudono quindi con vendite pari a 775,1 milioni, in crescita del +5,4%.L’EBITDA Rettificato è stato pari a 39,2 milioni di euro, in crescita del +12,3%, con un’incidenza sulle vendite nette del 14,3%, in lieve aumento sullo scorso anno. I nove mesi riportano un EBITDA di 103,2 milioni di euro, in aumento di +0,9%, recuperando interamente la contrazione di EBITDA riportata nel primo trimestre a causa dell’attacco Cyber subito.La Posizione Finanziaria netta al 30 settembre 2024 è pari a 117,7 milioni di euro, in diminuzione di 5,8 milioni rispetto al 30 settembre 2023. La leva finanziaria (posizione finanziaria netta su EBITDA rettificato degli ultimi dodici mesi) è pari a 0,85x, (0,89x al 30 settembre 2023)”L’EBITDA di Gruppo del terzo trimestre si è attestato a 39,2 milioni di Euro, aumentando più che proporzionalmente rispetto alle vendite (+12,3%), grazie a un lieve incremento di profittabilità – ha commentato l’AD Renato Semerari – Questa è però risultata al di sotto delle nostre attese a causa di un mix clienti serviti che, ancorchè prestige, acquistano prodotti in full-service (ossia con packaging comprato da Intercos) e quindi a più bassa profittabilità”.”Riteniamo che tale trend, se da un lato ci consentirà di continuare a crescere in maniera nettamente più marcata del mercato del Beauty, dall’altro impatterà sul margine di profittabilità anche nella prima parte del quarto trimestre dell’anno – ha aggiunto – Confermiamo pertanto la guidance fornita in precedenza, che vede un quarto trimestre anch’esso caratterizzato da una crescita di vendite compresa tra il +10% ed il +13%. Questa crescita ci consentirà di entrare nel nuovo anno con il passo giusto per cogliere le opportunità che si presenteranno quando gli andamenti di mercato saranno più favorevoli”. LEGGI TUTTO

  • in

    Enel conferma guidance dopo 9 mesi con utile in crescita. Acconto dividendo da 0,215 euro

    (Teleborsa) – Enel, colosso energetico italiano, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi a 57.634 milioni di euro (69.534 milioni di euro nei nove mesi del 2023, -17,1%). La variazione è principalmente riconducibile ai minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle minori quantità di energia elettrica e gas vendute sui mercati finali in un regime di prezzi decrescenti, unitamente alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto. Tali effetti sono in parte compensati dalle performance positive derivanti dalla vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili e dai risultati delle reti di distribuzione.L’EBITDA ordinario è a 17.449 milioni di euro (16.386 milioni di euro nei nove mesi del 2023, +6,5%). L’andamento è attribuibile al positivo contributo dei business integrati, guidati dalla performance delle energie rinnovabili, che ha beneficiato della progressiva normalizzazione del mercato delle commodity, nonché della buona disponibilità delle risorse rinnovabili, compensando ampiamente la contrazione dei margini nei mercati finali e nella generazione da fonte termoelettrica. Positivo, al netto delle variazioni di perimetro, anche l’apporto delle attività di gestione delle reti di distribuzione, grazie al maggior volume di investimenti.Il risultato netto ordinario del Gruppo è a 5.846 milioni di euro (5.033 milioni di euro nei nove mesi del 2023, +16,2%). L’aumento è principalmente riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria, unitamente alla riduzione degli oneri finanziari netti e alla minore incidenza delle interessenze dei terzi.L’indebitamento finanziario netto è a 58.153 milioni di euro (60.163 milioni di euro a fine 2023, -3,3%). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e l’incasso dei proventi relativi alle operazioni di cessione di attivi realizzate nell’ambito del programma di deleverage e razionalizzazione della presenza geografica del Gruppo, hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dei dividendi.”Nei nove mesi del 2024 abbiamo registrato solidi risultati, guidati dalla resilienza e dal bilanciamento geografico del nostro portafoglio di asset e da un maggior presidio delle iniziative di advocacy in America Latina – ha commentato il CFO Stefano De Angelis – Vorrei inoltre evidenziare come il completamento del Piano di dismissioni entro la fine dell’anno ci consente di prevedere per il 2024 un rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA pari a circa 2,4x, valore che si colloca al di sotto della media del settore. Tutto questo, insieme al costante impegno del Gruppo verso la disciplina finanziaria e l’eccellenza operativa, rappresenta la base per una crescita futura, sostenibile e duratura, a beneficio dei nostri stakeholder. La performance del periodo e la visibilità sull’evoluzione del business anche nell’ultima parte dell’anno ci permettono quindi di confermare per il 2024 la guidance su EBITDA ordinario e Utile netto ordinario fornita ai mercati nel 2023″.Deliberato un acconto sul dividendo 2024 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2025. La politica dei dividendi, coerente con il Piano Strategico 2024-2026, prevede per l’esercizio 2024 un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro, con un aumento potenziale fino a un pay-out del 70% sull’Utile netto ordinario di Gruppo in caso di conseguimento degli obiettivi relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale del Gruppo.Confermata la guidance relativa all’esercizio 2024 con la previsione di un EBITDA ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un Utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro. LEGGI TUTTO