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    Arera, Besseghini: “Possibili aumenti bollette gas famiglie tra il +9-10%”

    (Teleborsa) – “L’andamento dei prezzi del gas in questo momento, che è in particolare quello più osservato nella situazione e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, è relativamente stabile: dopo essere cresciuto abbastanza siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora. Adesso i prezzi sono un po’ scesi per effetto dell’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina. Quindi ci aspettiamo certamente una situazione delicata ma non delle crescite confrontabili con quelle che sperimentammo nel 2022 con dei prezzi ben oltre i 100 euro al megawattora o anche più”. È quanto ha sottolineato il presidente di Arera, Stefano Besseghini, in una intervista a Rtl 102.5.Anche se fare delle previsioni per il 2025 è “un po’ difficile” Besseghini ha spiegato che potrebbero esserci aumenti tra il 9 e il 10% per le bollette del gas per la famiglia tipo. “Dipende da quanto una persona consuma – ha spiegato il presidente dell’Autorità – e da come va la situazione. Se teniamo conto che la nostra spesa è scorrevole, come la definiamo noi, quella che simula l’andamento della famiglia tipo, in realtà conosce degli andamenti relativamente stabili rispetto allo scorso anno, se la proiettiamo in avanti, ci sarà un incremento probabilmente del 9-10%, ma sono previsioni difficili da fare ex ante”. “Ci sono due temi: uno – ha proseguito Besseghini – è l’approvvigionamento del gas e l’altro è quello degli stoccaggi e siamo messi relativamente bene da tutti e due i punti di vista. Dal punto di vista degli approvvigionamenti, abbiamo storicamente più punti di ingresso, come l’Algeria, la Libia e il Tap (Gasdotto Trans-Adriatico), che porta il gas a zero. Tra i principali che provengono dal nord non vanno trascurati, perché molto gas arrivava anche dalla Norvegia, quindi dal percorso di nord Europa, e poi si sono aggiunti il cosiddetto gas naturale liquido, che viene approvvigionato principalmente dagli Stati Uniti in questo momento e viene rigassificato in impianti che si trovano sulle coste e lì l’attività più importante è stata quella di aggiungerne due nuovi, per circa 10 miliardi cubi complessivi. I due nuovi, quello di Piombino, già in esercizio da quasi un anno, e quello di Ravenna, che entrerà in esercizio ad aprile, sono importanti perché in grosso modo compensano esattamente quello che è venuto a mancare dalla fornitura attraverso l’Ucraina recentemente”.Poi c’è il capitolo stoccaggi. “Gli stoccaggi si usano per compensare le richieste di picco – ha evidenziato il presidente dell’Authority –. Siamo ancora nella traiettoria di svuotamento ordinaria e non ci sono elementi di criticità da questo punto di vista. Anzi, siamo anche pronti nel caso in cui ci siano picchi di freddo o qualche giornata più fredda del solito, per far fronte in maniera normale. Questo è quello che succede tutti gli anni ed eravamo stati abituati troppo bene negli ultimi due anni con inverni particolarmente miti ed eravamo arrivati alla fine dell’invero con stoccaggi più pieni. Vedremo come usciremo con gli stoccaggi, probabilmente meno pieni dello scorso anno ma nella normalità dello svuotamento di qualunque ragione e poi dovremmo cominciare con il riempimento ad aprile o maggio, c’è bisogno di un percorso che dura diversi mesi. Per il momento non abbiamo problemi in Italia, ma abbiamo due aspetti, uno l’attenzione al prezzo, che ribadisco attenzione al consumo e naturalmente lo teniamo monitorato per capire se ci sono situazioni critiche da qualche parte, e l’altro aspetto è naturalmente quello di mantenere un’attenzione ai prezzi, che sono oggettivamente un po’ alti”. LEGGI TUTTO

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    Italia, UIF: riciclaggio e altre condotte finanziarie illecite valgono 1,5-2,0% del PIL

    (Teleborsa) – Il riciclaggio in Italia nel periodo 2018-2022 vale attorno all’1,5-2,0% del PIL, corrispondente a circa 25-35 miliardi di euro, con il fenomeno che ha un andamento pro-ciclico, ossia crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione. È quanto emerge da uno studio della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) della Banca d’Italia.I ricercatori affermano che stimare il valore del riciclaggio di denaro è un’attività complessa, trattandosi di un fenomeno non direttamente osservabile e caratterizzato dall’uso di tecniche avanzate per mascherare l’origine illecita dei fondi. Le stime esistenti a livello nazionale dei capitali riciclati risultano frequentemente non paragonabili tra loro e spesso forniscono valori contrastanti. Inoltre, le evidenze empiriche disponibili sono spesso limitate a fenomeni correlati, come il traffico di droga o l’economia sommersa, e non sempre sono replicabili. Una delle stime più citate, formulata dal FMI nel 1998 e basata su opinioni di esperti e analisi non pubblicate, ha ipotizzato un valore annuale del riciclaggio a livello mondiale compreso tra il 2% e il 5% del PIL globale.Lo studio della UIF propone una metodologia robusta e innovativa per la stima del valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia. In primo luogo, rispetto alle fonti utilizzate, per la prima volta la stima è basata su informazioni provenienti dalle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dalla UIF, inviate regolarmente da un’ampia platea di soggetti obbligati in ottemperanza alla normativa antiriciclaggio. In secondo luogo, per quanto riguarda le metodologie proposte, viene implementato un rigoroso processo di selezione per identificare le SOS rilevanti, ovvero quelle che a seguito delle analisi finanziarie condotte dagli esperti della UIF presentano un rischio elevato o hanno ricevuto feedback investigativi positivi da parte degli Organi investigativi. Inoltre, si utilizza un algoritmo di machine learning per calcolare il valore delle transazioni finanziarie segnalato alla UIF atteso (in senso statistico) da ogni banca, in ciascuna provincia italiana.”La stima ottenuta fornisce un importante contributo alla conoscenza del fenomeno del riciclaggio . si legge nel rapporto – Il valore aggregato può rappresentare uno strumento di ausilio alla valutazione dell’esposizione complessiva dell’intero sistema paese al rischio di riciclaggio, mentre la sua scomposizione a livello territoriale potrebbe essere utilizzata come potenziale indicatore diretto di rischio locale. Inoltre, se utilizzato in modelli per la valutazione di politiche economiche con riferimento a un periodo sufficientemente lungo, potrebbe in linea di principio consentire la misurazione dell’impatto che modifiche normative o innovazioni nelle attività di prevenzione e contrasto possono produrre sul valore dei flussi finanziari coinvolti nel riciclaggio”. LEGGI TUTTO

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    USA, il presidente dalla CFTC Rostin Behnam annuncia le dimissioni

    (Teleborsa) – Dopo oltre sette anni alla U.S. Commodity Futures Trading Commission, Rostin Behnam ha annunciato che lascerà la carica di presidente il 20 gennaio. L’ultimo giorno alla Commissione sarà venerdì 7 febbraio. Si tratta dell’agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti che regolamenta i mercati dei derivati ??statunitensi.”Negli ultimi anni, una moltitudine di eventi nazionali e globali hanno messo alla prova la resilienza di tutti i mercati finanziari – ha detto Behnam – Sono orgoglioso che la Commissione abbia costantemente preso decisioni deliberate e intenzionali per garantire una forza continua. Abbiamo lavorato per colmare le lacune normative e l’incertezza. Abbiamo anche coinvolto responsabilmente nuovi entranti per supportare l’innovazione”.In qualità di presidente, “ho guidato l’agenzia concentrandomi sull’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi nei nostri mercati regolamentati – ha aggiunto – Inoltre, ho intrapreso azioni ancorate alla creazione di consenso, rigorosamente entro i limiti della legge e volte a stabilire le opportune protezioni per ridurre al minimo le interruzioni, mantenere un campo di gioco equo per tutte le parti interessate e adempiere alla nostra missione e al nostro scopo”.(Foto: Maxim Hopman on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, a novembre aumento inaspettato delle offerte di posti di lavoro

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è aumentato a 8,098 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di novembre 2024, in crescita dai 7,839 milioni del mese precedente e superiore ai 7,730 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Il numero di posti vacanti è aumentato nei servizi professionali e aziendali (+273.000), finanza e assicurazioni (+105.000) e servizi educativi privati ??(+38.000), ma è diminuito nell’informazione (-89.000).A novembre, il numero di assunzioni è cambiato poco a 5,3 milioni, ma è sceso di 300.000 nel corso dell’anno. Il numero di dimissioni è sceso a 3,1 milioni (-218.000) ed è diminuito di 451.000 nel corso dell’anno. A novembre, il numero di licenziamenti è cambiato poco a 1,8 milioni, ma è aumentato di 219.000 nel corso dell’anno.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Stellantis, accordo con dSPACE per accelerare sviluppo di veicoli basati sul cloud

    (Teleborsa) – Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, e dSPACE, attiva nelle soluzioni di simulazione e convalida, hanno firmato un memorandum d’intesa (MOU) non vincolante volto ad accelerare lo sviluppo dei veicoli Stellantis basato sul cloud. La collaborazione integrerà la piattaforma VEOS di dSPACE per i test Software-in-the-Loop (SIL) nel Virtual Engineering Workbench (VEW) di Stellantis, consentendo uno sviluppo più rapido e scalabile di funzionalità focalizzate sul cliente.Lo sviluppo, l’integrazione e la convalida basati sul cloud consentono agli ingegneri di Stellantis di iniziare a testare e sviluppare il software fino a un anno prima della disponibilità dell’hardware di produzione, si legge in una nota.”L’integrazione degli strumenti dSPACE nel nostro Virtual Engineering Workbench ci consentirà di offrire funzionalità innovative più rapidamente, soddisfacendo le aspettative dei clienti e migliorando la loro esperienza di guida – ha dichiarato Yves Bonnefont, Chief Software Officer di Stellantis – Questa collaborazione è fondamentale per realizzare la nostra strategia fondata su veicoli intelligenti e connessi e per fornire ai clienti miglioramenti continui tramite aggiornamenti over-the-air”.L’attuazione del MOU non vincolante è soggetta a un accordo definitivo. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero dicembre aumenta più delle attese

    (Teleborsa) – L’andamento del settore terziario americano risulta superiore alle attese a dicembre 2024. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero a dicembre si è portato a 54,1 punti, dai 52,1 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese del mercato (53,5 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale aumenta a 58,2 punti da 53,7, mentre quella sugli ordini cresce a 54,2 punti da 53,7. Quella dell’occupazione cala a 51,4 punti da 51,5. Aumenta, invece, la componente sui prezzi a 64,4 punti da 58,2. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei in rialzo, a Milano spicca TIM

    (Teleborsa) – Si muovono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. Sulla stessa scia rialzista il FTSE MIB. Intanto a Wall Street l’S&P-500 segna un aumento dello 0,23%. Stamattina è emerso che l’inflazione nella zona euro ha registrato un’accelerazione a dicembre, salendo al 2,4% dal 2,2% di novembre, in linea con le aspettative degli analisti, con i prezzi sostenuti dal maggior costo dell’energia e dai persistentemente elevati costi dei servizi.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,039. L’Oro, in aumento (+0,89%), raggiunge 2.659,4 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,91%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +114 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,60%.Tra i listini europei piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento dello 0,64%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e buona performance per Parigi, che cresce dello 0,78%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,23%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,23%, portandosi a 37.081 punti. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,16%); sulla stessa linea, senza direzione il FTSE Italia Star (-0,1%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Telecom Italia, con un discreto guadagno del 3,73% (il settore è al centro dell’attenzione dopo la smentita ieri del governo sulle indiscrezioni di un accordo da 1,5 miliardi di euro con la Space X di Elon Musk). Buoni spunti su Amplifon, che mostra un ampio vantaggio dell’1,83%. Ben impostata STMicroelectronics, che mostra un incremento dell’1,56%. Tonica A2A che evidenzia un bel vantaggio dell’1,53%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saipem, che prosegue le contrattazioni a -1,56%. Pensosa Banco BPM, con un calo frazionale dell’1,37%. Tentenna ENI, con un modesto ribasso dello 0,59%. Giornata fiacca per Intesa Sanpaolo, che segna un calo dello 0,56%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Technoprobe (+6,19%), Fincantieri (+3,52%), ERG (+2,28%) e Ferragamo (+1,41%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Sesa, che continua la seduta con -2,48%. Sotto pressione Sanlorenzo, che accusa un calo del 2,23%. Scivola Alerion Clean Power, con un netto svantaggio del 2,00%. In rosso Moltiply Group, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,87%. LEGGI TUTTO

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    MEF, mandato a banche per emissione dual tranche da massimi 5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha affidato a Banca Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, Citi, Crédit Agricole, NatWest e UniCredit il mandato per un’emissione dual tranche mediante sindacato di un nuovo benchmark BTP a 10 anni – scadenza 1° agosto 2035 – e di un nuovo BTP Green – scadenza 30 aprile 2046 – per un importo non superiore a 5 miliardi di euro (no grow).I BTP Green sono titoli di Stato italiani i cui proventi sono destinati al finanziamento di iniziative del bilancio dello Stato (incentivi fiscali e spese) con ricadute ambientalmente sostenibili.I fondi raccolti tramite i BTP Green emessi nel 2025 saranno ripartiti tra tutte le 6 categorie contemplate nel Quadro di riferimento (Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica; Efficienza energetica; Trasporti; Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed energia circolare; Tutela dell’ambiente e della diversità biologica; Ricerca).Tra di esse le principali componenti saranno la categoria riguardante gli interventi a favore dell’efficienza energetica degli edifici (in gran parte destinati al finanziamento di misure di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano) e la categoria dei trasporti (in gran parte destinati a investimenti in conto capitale per la realizzazione di infrastrutture ferroviarie, l’elettrificazione di tratte ferroviarie e la promozione di mezzi di trasporto sostenibili, e a contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria).La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato. LEGGI TUTTO