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    Anfia: a settembre produzione auto -50% a 25mila unità

    (Teleborsa) – La produzione di sole autovetture a settembre ammonta a circa 25mila unità, in calo del 50,5% a/a. Nel cumulato dei nove mesi, invece, sono state prodotte 256mila autovetture, in diminuzione del 38,3% a/a. Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dai dati preliminari di Anfia.Nel cumulato dei nove mesi, invece, sono state prodotte 256mila autovetture, in diminuzione del 38,3% a/a. Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. A settembre 2024 la produzione dell’industria automotive italiana nel suo complesso registra un calo del 30% rispetto a settembre 2023, mentre nei primi nove mesi del 2024 diminuisce del 19,6%. Guardando ai singoli comparti, la produzione di autoveicoli (auto e furgoni leggeri e pesanti) segna -42,6% a settembre e del -25,5% nei nove mesi; carrozzerie e rimorchi stabile a settembre e +9,5% nei nove mesi; parti e accessori -16,9% e -18,4%. “A settembre l’indice della produzione automotive italiana registra una flessione a doppia cifra per il settimo mese consecutivo (-30%) – afferma Gianmarco Giorda, Dg di Anfia –. Desta forte preoccupazione il taglio di 4,6 miliardi di euro dal fondo automotive prospettato in Finanziaria, Riteniamo inspiegabile che queste risorse siano state dirottate altrove. Auspichiamo che si possa porre rimedio già a partire dal tavolo Sviluppo Automotive convocato presso il Mimit per il 14 novembre”. Nel periodo gennaio-luglio, l’export di autoveicoli (auto e veicoli industriali) dall’Italia vale 1,7 miliardi di euro, mentre l’import vale 2,9 miliardi. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export, con una quota del 19,4%, seguiti da Germania (15%) e Francia (11,3%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 2,2 miliardi di euro, con un saldo positivo di 595 milioni di Euro. Il fatturato del settore presenta una flessione del 29,5% ad agosto, a causa di una componente interna in calo del 30,6% e di una componente estera a -28,7%. Nei primi otto mesi del 2024, il fatturato cala invece dell’11,5% (-15,3% il fatturato interno e -7,8% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori presenta una variazione tendenziale negativa del 21,8% ad agosto, mentre nel periodo gennaio-agosto registra un decremento dell’11,5%. LEGGI TUTTO

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    Avio, ricavi e margini 9 mesi in crescita con propulsione difesa e Next Gen EU

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un portafoglio ordini pari a 1.348 milioni di euro (-0,8% rispetto al 31 dicembre 2023). Le acquisizioni dei primi nove mesi sono pari a 267 milioni di euro e hanno riguardato prevalentemente contratti relativi ad attività di propulsione nel settore della difesa, attività di produzione del motore P160 e allo sviluppo di Vega E.I Ricavi netti sono risultati pari a 277,9 milioni di euro, in crescita del 24,6% grazie alle attività di produzione in ambito propulsione difesa e ai progetti di sviluppo tecnologico (Next Gen EU).L’EBITDA Adjusted, pari a 15,9 milioni di euro, in crescita del 12,3% grazie al contributo dei ricavi e al decremento dei costi energetici. La riduzione dei costi non ricorrenti, prevalentemente relativi al ritorno al volo di Vega C, contribuisce ad un incremento significativo dell’EBITDA Reported (+38,5%) rispetto al 30 settembre 2023. L’EBIT Reported e l’EBIT Adjusted (3,1 milioni di euro, +65%), in crescita rispetto al 30 settembre 2023, riflettono le medesime dinamiche.La Posizione Finanziaria Netta risulta pari a -0,1 milioni di euro, in diminuzione di 76,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 a seguito del previsto trasferimento ai sub-contractors e della stagionalità degli anticipi.Il percorso di ritorno al volo di Vega C risulta in linea con le tempistiche programmate: l’obiettivo è riportare in volo il Vega-C il 3 dicembre 2024. La missione VV25 posizionerà in orbita il satellite per l’osservazione della terra Sentinel 1-C, nell’ambito del programma Copernicus della Commissione europea.Continuano lo sviluppo della partnership per lo sviluppo di un impianto di produzione di motori a propulsione solida negli Stati Uniti. Le parti stanno attualmente valutando diverse località per selezionare il sito migliore per lo stabilimento. Il periodo di valutazione dovrebbe concludersi nella prima metà del 2025La Guidance per l’anno 2024 annunciata nel mese di marzo 2024 risulta confermata.”Il ritorno al volo di Vega C si avvicina e, dopo il secondo test del nuovo motore Zefiro 40 conclusosi con successo, tutto è pronto per arrivare al lancio il prossimo 3 dicembre – ha dichiarato l’AD Giulio Ranzo – Siamo entusiasti di iniziare a sviluppare insieme al nostro nuovo partner americano il nostro primo impianto di produzione di motori a propulsione solida negli Stati Uniti, per supportare le esigenze dei nostri clienti attuali e futuri, contribuendo anche alla base industriale e sociale del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative. A Milano bene MPS e Pirelli dopo i conti

    (Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, con gli investitori che sono rimasti delusi dalle misure di stimolo all’economia annunciate dal governo cinese, mentre continuano ad analizzare le potenziali ripercussioni dell’applicazione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, se Donald Trump confermerà quanto promesso una volta che si insedierà al potere.Sul fronte macroeconomico, in Italia a settembre le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento di +1,2% m/m sia in valore che in volume. Nello stesso mese la produzione industriale, dopo la stabilità di agosto, è scesa di -0,4% m/m a causa, soprattutto, di beni di consumo ed energia; l’output si è quindi contratto di -0,6% t/t nel 3° trimestre, segnando la sesta flessione trimestrale consecutiva.Segno meno per l’Euro / Dollaro USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite (-0,73%). Lieve calo dell’oro, che scende a 2.687,9 dollari l’oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 70,14 dollari per barile, con un ribasso del 3,06%.Scende molto lo spread, raggiungendo +122 punti base, con un deciso calo di 8 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,65%.Tra i listini europei spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dello 0,76%, Londra scende dello 0,84%, e calo deciso per Parigi, che segna un -1,17%.Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,48%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 35.970 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,11%); in ribasso il FTSE Italia Star (-1,1%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta dell’8/11/2024 è stato pari a 3,39 miliardi di euro, in calo del 14,27%, rispetto ai 3,96 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,55 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca MPS (+3,11%), Pirelli (+2,78%), Prysmian (+2,20%) e Saipem (+2,15%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Unipol, che ha terminato le contrattazioni a -6,12%. Tonfo di Azimut, che mostra una caduta del 5,36%. Lettera su BPER, che registra un importante calo del 4,38%. Scende Iveco, con un ribasso del 3,94%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Juventus (+4,20%), Philogen (+2,50%), Cementir (+2,35%) e Ascopiave (+2,26%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Tinexta, che ha terminato le contrattazioni a -13,43%. Crolla D’Amico, con una flessione del 7,30%. Vendite a piene mani su Carel Industries, che soffre un decremento del 5,90%. Sotto pressione Piaggio, con un forte ribasso del 4,49%. LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries, Mediobanca lima target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha tagliato a 19,50 euro per azione (dai precedenti 20,00 euro) il target price su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, confermando la raccomandazione “Neutral” sul titolo, dopo che l’azienda ha presentato una serie di risultati più deboli del previsto nel terzo trimestre 2024.Gli analisti scrivono che la visibilità aziendale rimane estremamente bassa con una parte significativa del portafoglio ordini che copre da 5 a 10 giorni di vendite e questo impedisce al management di avere un quadro più chiaro sulla traiettoria di crescita delle vendite del 2025. Sulla base delle prospettive del 4Q24 e dei commenti fatti nella conference call, il broker ha ridotto le stime di vendita 2024-26 di circa il 4% in media, ipotizzando un’accelerazione sequenziale nel 2025, aiutata anche da un po’ di rifornimento di pompe di calore, HVAC commerciale e industriale. Inoltre, prevede che molte delle azioni di contenimento dei costi rimarranno nei prossimi trimestri, consentendo all’azienda di raggiungere nuovamente il suo intervallo di margine EBITDA storico (19%-20%). A livello di risultato netto, ha ridotto le stime sull’EPS rettificato 2024-26 di circa il 5% in media. LEGGI TUTTO

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    COP29 in Azerbaigian: l’UE punta su finanziamenti climatici e transizione energetica

    (Teleborsa) – Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 dell’11-22 novembre in Azerbaigian, l’Unione europea collaborerà con i partner internazionali per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura mediaglobale il più vicino possibile a 1,5 ° C. Il cambiamento climatico continua a essere un problema che non conosce confini e danneggia sempre più vite e mezzi di sussistenza in tutta Europa e nel mondo. Alla COP 29 le parti dell’accordo di Parigi devono garantire che i flussi finanziari globali siano sempre più allineati all’accordo di Parigi, sbloccando gli investimenti, attraverso l’adozione di un nuovo obiettivo quantitativo collettivo (NCQG) sui finanziamenti per il clima. L’NCQG sarà la principale priorità dei negoziati di quest’anno.L’UE è attualmente il principale fornitore di finanziamenti internazionali per il clima, contribuendo con 28,6 miliardi di euro in finanziamenti pubblici per il clima nel 2023 e mobilitando un importo aggiuntivo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti privati per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra e ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici. Mentre i paesi sviluppati dovrebbero continuare a guidare gli sforzi per mobilitare i finanziamenti per il clima, il conseguimento dell’ambizione richiede un gruppo più ampio di contributori, nonché la mobilitazione di finanziamenti dal settore privato, fonti nuove e innovative e il lavoro sulle condizioni abilitanti a livello globale e nazionale. L’NCQG dovrebbe contribuire a rendere i flussi finanziari coerenti con l’accordo di Parigi e a modificare la natura del discorso multilaterale sui finanziamenti per il clima. Dovrebbe riconoscere la necessità di uno sforzo globale per mobilitare finanziamenti su vasta scala da un’ampia varietà di fonti, pubbliche e private, nazionali e internazionali.Un altro elemento importante dei colloqui di quest’anno sarà riconfermare gli obiettivi energetici globali concordati lo scorso anno a Dubai per la transizione dai combustibili fossili, triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili e raddoppiare le misure di efficienza energetica entro il 2030. I negoziatori dell’UE si adopereranno per fissare aspettative ambiziose peri contributi determinati a livello nazionale (NDC) che saranno presentati da tutte le parti l’anno prossimo. L’UE ha avviato i preparativi per il suo nuovo NDC con la pubblicazione della comunicazione della Commissione sull’obiettivo climatico dell’Europa per il 2040 all’inizio di quest’anno. La Commissione intende presentare una proposta legislativa per sancire un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90 % per il 2040 nella normativa europea sul clima. Tale obiettivo informerà successivamente la presentazione del nuovo NDC dell’UE.La squadra negoziale dell’UE lavorerà inoltre per concludere i negoziati sui mercati internazionali del carbonio a norma dell’articolo 6 dell’accordo di Parigi. Con la crescente propensione globale per un rigoroso sistema di compensazione delle emissioni di carbonio e per il finanziamento di progetti di mitigazione e adattamento, dobbiamo mettere in atto standard comuni. Questi dovrebbero essere basati su elevata integrità, addizionalità, durata e responsabilità.Il commissario per l’Azione per il clima Wopke Hoekstra guiderà nuovamente la squadra negoziale dell’UE alla COP29, lavorando a stretto contatto con la presidenza del Consiglio e gli Stati membri per adempiere al mandato negoziale adottato il mese scorso. La commissaria per l’Energia Kadri Simson parteciperà il 14 e 15 novembre, concentrandosi sull’attuazione dell’impegno di abbandonare i combustibili fossili, sul nostro lavoro per ridurre le emissioni di metano e sullo sviluppo di tecnologie pulite. Anche la commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Iliana Ivanova sarà a Baku il 12 novembre per partecipare a un evento ad alto livello sul tema “Il futuro della competitività a zero emissioni nette”. LEGGI TUTTO

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    OPA Tweppy, pubblicato il documento di offerta. Al via l’11 novembre

    (Teleborsa) – Oenne S.r.l., Hodl S.r.l. e Bigiarini HDP S.r.l. (gli offerenti) hanno pubblicato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria avente ad oggetto la totalità delle azioni di Tweppy dedotto il 59,68% del capitale già detenuto e il 2,36% di persone che agiscono di concerto, quindi sul 37,96%.I soci Algebris Investments e Teate Capital hanno sottoscritto un accordo ai sensi del quale si sono impegnati a non trasferire nel corso del periodo di adesione le azioni detenute, pari al 9,68% del capitale, nonché ad aderire all’OPA con tutte le predette.L’efficacia dell’offerta è subordinata al raggiungimento di una partecipazione almeno pari al 66% del capitale. L’offerta è finalizzata al delisting. L’esborso massimo è pari a 1.015.910 euro.Il periodo di adesione all’offerta avrà inizio alle ore 8:30 (ora italiana) dell’11 novembre 2024 e terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 29 novembre 2024 (estremi inclusi), salvo proroghe. LEGGI TUTTO

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    Bill Ackman vuole revocare quotazione di Pershing e Universal Music Group da Amsterdam

    (Teleborsa) – “Cercherò l’approvazione del consiglio di amministrazione di Pershing Square Holdings, di cui io e la mia famiglia possediamo il 23% delle azioni, per eliminarne la quotazione sul Euronext Amsterdam”. Lo ha scritto di X (ex Twitter) Bill Ackman, noto gestore statunitense di hedge fund.”Il consiglio aveva preso in considerazione questa mossa perché la nostra seconda quotazione sul London Stock Exchange rappresenta ora oltre il 90% delle nostre negoziazioni – ha scritto – Gli eventi di Amsterdam delle ultime 24 ore forniscono un punto di svolta appropriato per questa conclusione”. Il riferimento di Ackman, statunitense di famiglia ebrea, è ai violenti scontri tra i tifosi di Ajax e Maccabi.”Concentrare la quotazione su una borsa, il LSE, e lasciare una giurisdizione che non riesce a proteggere i suoi turisti e le minoranze combina sia buoni principi commerciali che morali – ha affermato – Possiamo anche risparmiare denaro e migliorare la liquidità per gli azionisti”.Ackman ha anche detto di avere “iniziato la conversazione” con Universal Music Group, visto che siede nel CdA, sullo spostamento del suo domicilio e della sua quotazione negli Stati Uniti.”Pershing Square ha il diritto contrattuale di far sì che UMG venga quotata negli Stati Uniti – ha specificato – Eserciteremo questo diritto e otterremo una quotazione negli Stati Uniti per UMG entro e non oltre l’anno prossimo. UMG viene scambiata con un forte sconto rispetto al suo valore intrinseco con una liquidità limitata in gran parte dovuta al fatto che non ha la sua quotazione primaria sul NYSE o sul Nasdaq, e non è idonea per l’inclusione in S&P 500 e altri indici. Risolveremo questo problema. Ora è il momento giusto e appropriato per farlo”. LEGGI TUTTO

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    Anima, raccolta risparmio gestito (ex ramo I) di 4 milioni a ottobre

    (Teleborsa) – Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha comunicato che la raccolta netta di risparmio gestito nel mese di ottobre 2024 (escluse le deleghe assicurative di ramo I) è stata positiva per 4 milioni di euro. Considerando anche la voce esclusa, è negativa per 1,012 miliardi di euro.A fine ottobre 2024, il totale dei patrimoni gestiti dal gruppo ammonta a 201,2 miliardi di euro (202,2 miliardi includendo i patrimoni amministrati di Kairos)”Il miglioramento qualitativo delle nostre masse gestite è confermato dai numeri di ottobre, con fuoriuscite concentrate nelle categorie a più bassa redditività – ha commentato l’AD Alessandro Melzi d’Eril – Per contro la raccolta retail, positiva ogni mese da inizio anno, ha superato abbondantemente i 2 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO