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    CIR prosegue il buyback e acquista oltre 1 milione di azioni

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 31 marzo al 4 aprile 2025, complessivamente 1.021.000 azioni al prezzo unitario medio di 0,5429 euro, per un controvalore pari a 554.335,10 euro.Al 7 aprile, CIR possiede un totale di 34.653.042 azioni proprie, pari al 3,78% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.In Borsa, oggi, piccolo passo in avanti per la Holding finanziaria, che porta a casa un timido +1,36%. LEGGI TUTTO

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    OPA Beghelli, adesioni oltre il 47,2%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria, promossa sulle azioni ordinarie di Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, risulta che oggi 7 aprile 2025 sono state presentate 387.210 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 14.968.669, pari al 47,25% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà l’11 aprile 2025, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Beghelli acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Dazi USA, S&P: Gran parte aziende europee può gestire effetti immediati

    (Teleborsa) – Le società europee con rating beneficiano di importanti fattori di attenuazione “che dovrebbero consentire loro di gestire l’impatto diretto immediato dei dazi del 20% e del 10% imposti dall’amministrazione Trump sulle merci provenienti rispettivamente dall’Europa e dal Regno Unito”.Lo rileva S&P Global Ratings prevedendo che il settore automobilistico europeo subirà gli effetti più negativi, dal momento che l’imposizione di un dazio del 25% sui veicoli importati negli Stati Uniti potrebbe avere ripercussioni negative sulle case automobilistiche europee e di altri Paesi del mondo e sulle loro estese supply chain. Le aziende europee che operano nel settore dell’alluminio e dell’acciaio, anch’esse soggette a una tariffa del 25%, saranno probabilmente colpite negativamente.Per S&P le azioni globali e le priorità strategiche dell’amministrazione statunitense segnalano un cambiamento significativo rispetto all’ambiente commerciale globale degli ultimi decenni.Un evidente spostamento verso una maggiore volatilità e incertezza riguardo ai futuri sviluppi commerciali “avrà probabilmente implicazioni negative per le imprese. Ciò è particolarmente rilevante per l’Eurozona, che dipende in modo significativo dalle esportazioni”. LEGGI TUTTO

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    Campari, rilevate azioni proprie per 1,95 milioni di euro

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 31 marzo al 4aprile 2025, complessivamente 360.572 azioni proprie al prezzo medio di 5,4178 euro per azione per un controvalore pari a 1.953.508,46 euro.A fronte di un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 da acquistare in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie annunciato in data 29 Ottobre 2024, la Società comunica che al 4 aprile sono state acquistate complessivamente 3.568.814 azioni proprie.Sul listino milanese, oggi, in forte ribasso l’Azienda attiva nel settore beverage, che chiude la seduta con un -3,86%. LEGGI TUTTO

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    Tamburi prosegue il buyback e raggiunge l’11% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 31 marzo al 4 aprile 2025, complessivamente 248.240 azioni ordinarie (pari allo 0,135% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 7,2441 euro, per un controvalore di 1.798.271,82 euro.Al 4 aprile quindi, Tamburi ha in portafoglio 20.303.490 azioni proprie, pari all’11,012% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, chiusura negativa per l’Aazienda attiva nei servizi di consulenza di finanza aziendale, con un ribasso dell’1,75%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street e il “giallo” sui dazi: borsa tenta recupero, poi sfuma. Casa Bianca, ipotesi pausa “una fake news”

    (Teleborsa) – Regna la volatilità sui mercati azionari statunitensi. La partenza di Wall Street ha segnato nuovi forti cali di tutti gli indici statunitensi che successivamente hanno tentato di recuperare terreno, dopo le ipotesi di stampa, poi rivelatesi prive di fondamento e smentite dalla Casa Bianca, secondo cui il presidente USA, Donald Trump, avrebbe valutato una sospensione di tre mesi ai dazi commerciali. Tanto è bastato che il mercato americano è tornato a scendere, sfumando così più volte i vari tentativi di recupero. Al momento, la Borsa di New York affonda con una discesa del 2,69%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 4.963 punti, in forte calo del 2,19%.Pesante il Nasdaq 100 (-1,8%); sulla stessa tendenza, depresso l’S&P 100 (-2,15%).Dopo l’annuncio dei dazi decisi dall’amministrazione Trump, gli investitori sono spaventati dalla prospettiva di una recessione, che potrebbe essere innescata dalla guerra commerciale. Gli economisti, infatti, hanno rivisto al rialzo le probabilità di recessione per l’economia a stelle e strisce. Nel weekend anche Bill Ackman, fondatore del fondo Pershing Square e noto sostenitore del Tycoon, ha dichiarato che il mondo rischia “un inverno nucleare economico”, auspicando che la Casa Bianca metta “in pausa” le tariffe per 90 giorni e negozi accordi commerciali con i paesi partner.Intanto l’attenzione degli investitori si concentra sulla riunione del board “a porte chiuse” oggi della Federal Reserve, alle 11.30 (le 17.30 in Italia). Al centro dei colloqui, ci saranno i tassi d’interesse. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, c’è solo la voce “questioni da considerare”: revisione e determinazione da parte del Consiglio dei governatori dei tassi di anticipo e di sconto da applicare alle banche della Federal Reserve.Nel frattempo, aumentano le scommesse degli investitori sui tagli dei tassi di interesse da parte della Fed: addirittura 5 riduzioni entro la fine dell’anno. Prima del “Liberation Day”, la Fed era settata su due tagli dei tassi quest’anno, ma la situazione è radicalmente cambiata a causa dell’estensione dei dazi annunciati, che fanno temere per una frenata dell’economia e, allo stesso tempo, per una impennata inflazionistica. Una crisi da manuale che prende il nome di stagflazione e costringe le autorità monetarie a procedere con cautela ed analizzare più a fondo la situazione. LEGGI TUTTO

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    Philogen, buyback per oltre 160 mila euro

    (Teleborsa) – Philogen, con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 31 marzo al 4 aprile 2025 inclusi, complessivamente 8.199 azioni proprie, pari allo 0,0202% del capitale sociale, al prezzo medio unitario di 19,7878 euro per azione, per un controvalore di 162.240,01 euro.Dall’inizio del programma, Philogen ha acquistato 49.656 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di 936.279,05 euro.Al 4 aprile, il Gruppo ha in portafoglio complessivamente 326.030 azioni ordinarie, pari allo 0,8028% del capitale sociale.Intanto, sul listino milanese, l’Azienda biofarmaceutica che sviluppa farmaci per il trattamento del cancro e delle malattie infiammatorie croniche si muove al ribasso, con i prezzi allineati a 19,6 euro, per una discesa dell’1,51%. LEGGI TUTTO

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    Dazi, von der Leyen annuncia task force per vigitale su import

    (Teleborsa) – La Commissione europea intende procedere alla creazione di una “task force” con il compito di vigilare sulle importazioni, allo scopo di evitare che l’Unione europea venga investita da merci dirottate da paesi terzi a seguito dei dazi commerciali impostidall’amministrazione Trump. Lo ha annunciato la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa assieme al premier della Norvegia, Gahr Stoere. Nel frattempo le trattative con Washington proseguono e Von der Leyen ha riferito che in questo ambito la Commissione ha proposto agli Usa di passare a un meccanismo di dazi a zero sugli scambi di beni industriali, un accordo di libero scambio in pratica, “come abbiamo già fatto con molti altri partner commerciale”. “Quindi restiamo al tavolo – ha detto – ma siamo anche preparati a rispondere tramite contromisure e a difendere i nostri interessi”.”Quello che stiamo facendo è stabilire una task force per la vigilanza delle importazioni con cui guardiamo quali sono state a livello storico le importazioni”. Per vedere “se c’è qualunque specifico aumento improvviso in qualche settore – ha spiegato Von der Leyen – su cui dobbiamo intervenire”Intanto, poche ore fa sono arrivate le parole dell’investitore miliardario Bill Ackman, che aveva appoggiato Donald Trump durante le elezioni: “Imponendo dazi massicci e sproporzionati ai nostri amici e ai nostri nemici e lanciando così una guerra economica globale contro il mondo intero in una volta sola, stiamo distruggendo la fiducia nel nostro paese come partner commerciale, come luogo in cui fare affari e come mercato in cui investire capitali”, ha scritto sulla piattaforma social X.”Il presidente ha l’opportunità di chiedere un time out di 90 giorni, negoziare e risolvere accordi tariffari asimmetrici ingiusti e indurre trilioni di dollari di nuovi investimenti nel nostro paese – ha aggiunto – Se, d’altra parte, il 9 aprile lanciamo una guerra nucleare economica contro ogni paese del mondo, gli investimenti aziendali si fermeranno, i consumatori chiuderanno i loro portafogli e portafogli tascabili e danneggeremo gravemente la nostra reputazione con il resto del mondo che richiederà anni e potenzialmente decenni per essere riabilitata”. LEGGI TUTTO