Il decreto Milleproroghe è legge: le misure principali
(Teleborsa) – Dopo la fiducia incassata ieri dal governo, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il decretoMilleproroghe. Il testo licenziato dal Senato è stato infatti approvato senza modifiche ed è quindi legge. Sono stati 165 voti a favore, 105 i contrari. Tra le misure principali contenute nel provvedimento c’è anche la riapertura dei termini della rottamazione quater per consentire a contribuenti decaduti di essere riammessi alla definizione agevolata delle cartelle fiscali. Via libera anche all’annullamento delle multe ai no vax, 1 milione di euro per rafforzare lo screening per la prevenzione dei tumori al seno, l’obbligo di polizza anticalamità per le imprese a partire dal primo marzo 2025 e il rinvio al 31 dicembre 2027 per l’entrata in vigore misura che permetterebbe ai tifosi di entrare nei Cda delle società di calcio.Sarà inoltre concesso più tempo per scuole e alberghi per l’adeguamento alle norme antincendio, mentre al Terzo settore è stato assicurato un anno in più per l’esclusione dall’Iva. Alle Pubbliche amministrazioni è stato concesso invece un anno in più di tempo, fino al 31 dicembre 2025, per bandire concorsi e assumere personale senza aver prima fatto ricorso alla mobilità volontaria interna.Prorogato al triennio 2025-2027 il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il Fondo, che sarebbe scaduto a fine 2024, rimane in vigore fino al 2027 con risorse aggiuntive pari complessivamente a 9 milioni di euro (3 milioni l’anno). Save the Children ha commentato la misura affermando che si tratta “un segnale molto positivo per tenere viva l’attenzione sulla condizione drammatica che vivono migliaia di ragazzi e ragazze nel nostro Paese” anche se ha sottolineato che si tratta di un rifinanziamento “molto esiguo”.La norma prevede anche l’estensione dell’uso del taser in tutti i Comuni che ora potrà essere utilizzato, non solo nelle realtà metropolitane, ma anche dalla polizia locale nei comuni sotto i 20mila abitanti.Sono rimaste fuori dal provvedimento le norme sulla riapertura dei termini per l’adesione al concordato fiscale biennale e quella sul rinvio della sugar tax. Quest’ultima, ha spiegato al Senato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, resta “all’attenzione del governo” ma il tema sarà affrontato in un altro provvedimento nei prossimi mesi. LEGGI TUTTO