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    Borse europee in rosso, Milano chiude piatta con tonfo di Azimut

    (Teleborsa) – Seduta in rosso per l’azionario europeo, che smaltisce l’entusiasmo per la fine dello shutdown americano più lungo di sempre. Il FTSE MIB ha chiuso poco sotto la parità, sotto i 45.000 punti toccati ieri, con il focus sulle tante trimestrali in uscita. A Milano spicca il tonfo di Azimut, dopo che i rilievi dell’ispezione condotta da Banca d’Italia alimentano incertezza su tempi di realizzazione del progetto di spin-off TNB. Bene Generali, che ha registrato nei primi nove mesi dell’anno una crescita a doppia cifra dell’utile, grazie al contributo del ramo danni che ha beneficiato di minori sinistri legati alle catastrofi naturali, debole Poste Italiane, che ha registrato un aumento dell’8,5% dell’utile operativo nel terzo trimestre e superato le attese degli analisti, in rosso Terna, che ha chiuso i nove mesi con un utile netto in crescita del 4,9% rispetto allo stesso periodo 2024.Sul fronte macroeconomico, la prima stima del PIL del Regno Unito nel 3° trimestre ha segnato un marginale incremento di +0,1% t/t, trainato dagli investimenti (+1,8% grazie al settore pubblico) a fronte di consumi deboli (+0,2%). In area euro a settembre la produzione industriale ha sorpreso al ribasso, segnando un incremento di +0,2% m/m contro +0,7% atteso: il risultato non ha compensato quindi il netto calo di -1,1% registrato ad agosto.Negli Stati Uniti l’inflazione di ottobre non è stata pubblicata, nonostante il superamento dello shutdown. La scorsa notte, poche ore dopo l’approvazione della Camera, il presidente Trump ha firmato una legge che pone fine allo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti. A seguito della riapertura, l’US Bureau of Labor Statistics dovrebbe dare priorità alla diffusione dei dati su occupazione e inflazione di novembre per fornire alla Fed le informazioni più recenti in vista del meeting di dicembre.Seduta in lieve rialzo per l’euro / dollaro USA, che avanza a quota 1,165. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 4.200 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,93%, a 59,04 dollari per barile.Sale molto lo spread, raggiungendo +84 punti base, con un deciso aumento di 5 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,41%.Tra i mercati del Vecchio Continente scivola Francoforte, con un netto svantaggio dell’1,39%, in rosso Londra, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,05%, e senza slancio Parigi, che negozia con un -0,11%.Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il FTSE MIB che si ferma a 44.755 punti; sulla stessa linea, rimane intorno alla linea di parità il FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 47.385 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,43%); pressoché invariato il FTSE Italia Star (+0,01%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, bilancio decisamente positivo per Hera, che vanta un progresso del 2,79%. Buona performance per Leonardo, che cresce del 2,35%. Sostenuta Banca MPS, con un discreto guadagno dell’2,00%. Buoni spunti su Banco BPM, che mostra un ampio vantaggio dell’1,58%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Azimut, che ha chiuso a -10,07%. Spicca la prestazione negativa di Brunello Cucinelli, che scende del 3,16%. Recordati scende del 2,53%. Calo deciso per Campari, che segna un -2,06%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Carel Industries (+6,85%), Technoprobe (+6,36%), doValue (+5,79%) e Reply (+3,85%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su LU-VE Group, che ha chiuso a -3,72%. Sotto pressione El.En, con un forte ribasso del 3,11%. Soffre De’ Longhi, che evidenzia una perdita del 2,91%. Preda dei venditori Italmobiliare, con un decremento del 2,56%. LEGGI TUTTO

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    Terna, Beccali: piano capex completamente sostenibile, cessione quota rete non è sul tavolo

    (Teleborsa) – “L’88% del piano Capex 2024-2028 è già coperto da contratti, in aumento rispetto all’80% di marzo 2025. I maggiori progetti sono stati contrattualizzati e i contratti residui sono quelli che riguardano progetti nella parte finale del periodo, con il procurement per questi progetti che verrà fatto a tempo debito”. Lo ha affermato Francesco Beccali, Chief Financial Officer del Gruppo Terna, nella conference call di presentazione dei risultati dei primi 9 mesi 2025.”Il board ha oggi approvato l’acconto sul dividendo per il 2025 di 11,92 centesimi di euro per azione, che è piatto rispetto all’anno scorso e in linea con la nuova politica sui dividendi, che infatti fissa un valore minimo pari a quello del 2024″, ha spiegato.”La crescita dei ricavi, del 9%, è stata trainata sia dalle attività regolate che da quelle non regolate. C’è stata una forte accelerazione dei ricavi non regolati, del 23% – ha detto Beccali – L’evoluzione degli opex è stata guidata da un volume maggiore di attività non regolate, che si sono riflesse anche nella crescita dei ricavi. Grazie alla crescita dei ricavi, l’EBITDA è cresciuto del 7%, trainato dalle attività regolate. Infine, c’è stato un aumento del 5% dell’utile netto di gruppo, che è stato toccato da un aumento degli oneri finanziari netti”. Nei primi 9 mesi c’è stata “una costante accelerazione” degli investimenti (+23% su base annua), con 1.972 milioni di euro in attività regolate (13% per difesa, 57% per sviluppo, 30% per rinnovo ed efficienza delle risorse). Guardando all’evoluzione dell’indebitamento, il CFO ha sottolineato che Terna ha ora un rapporto fisso/variabile di circa l’83% (calcolato sul debito lordo), con una scadenza di circa 6 anni. In merito alla composizione dei 15 miliardi di euro di debito lordo, emerge che il 56% sono obbligazioni Terna, il 27% riguarda la BEI, il 17% proviene dalle banche.”Rimaniamo fortemente concentrati sull’esecuzione del piano, dove facciamo progressi tangibili su tutti i progetti pur mantenendo una disciplina nel procurement – ha sottolineato Beccali – Questo dimostra, ancora una volta, la nostra capacità di rispettare gli obiettivi”.A una domanda sulla potenziale vendita di una quota della rete ad alta tensione, di cui aveva scritto Bloomberg a fine ottobre, il CFO ha detto che “di solito non commettiamo indiscrezione di stampa, ma voglio dire che allo stato attuale non è un’opzione sul tavolo. Monitoriamo costantemente tutte le opzioni, ma confermo quanto detto dall’aggiornamento del piano a marzo, ovvero che il nostro piano di capex al 2028 è completamente sostenibile, e i giudizi dei rating arrivati negli scorsi mesi sono una ulteriore conferma della nostra solidità finanziaria”.”Ad oggi, tra gli strumenti di flessibilità che potremmo valutare rientrano la capacità residua di emissione di strumenti ibridi (oltre 2 miliardi di euro), la possibilità di ottenere ulteriori contributi pubblici per rafforzare la struttura finanziaria e la valutazione di opzioni per valorizzare le nostre attività non regolate”, ha aggiunto.In merito al mancato aggiornamento della guidance, nonostante i risultati positivi, ha detto che “ci serve la visibilità piena su alcuni elementi per determinare la performance complessiva dell’anno”.”Le richieste di connessione per data center ammontano, al 31 ottobre, a circa 64 GW, con 378 richieste; l’87% di queste sono al Nord Italia, specialmente intorno a Milano, che si conferma come principale hub italiano per i data center. La loro crescita sarà uno dei driver per l’aumento della domanda di energia elettrica nei prossimi anni”, ha spiegato il CFO. LEGGI TUTTO

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    Tecnologi Alimentari: alla Camera dei Deputati il 25esimo anniversario dell’Ordine

    (Teleborsa) – “Le Tecnologie Alimentari per lo Sviluppo Sostenibile”: è questo il titolo del convegno che si è svolto presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, in occasione del 25esimo anniversario del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari (OTAN). All’evento sono intervenuti autorevoli esponenti del mondo accademico, scientifico e istituzionale, che si sono confrontati sul ruolo fondamentale che i Tecnologi Alimentari svolgono per tutelare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità degli alimenti che arrivano ogni giorno sulle tavole degli italiani. Un contributo di conoscenza e di sapere che, attraverso la scienza, la tecnologia, la ricerca e l’innovazione, ha accompagnato lo sviluppo della società verso un cibo più sicuro e accessibile. Il ruolo dei Tecnologi Alimentari è quello di rispondere alle sfide di un mondo in continua evoluzione, guidando i cittadini verso una consapevolezza sempre maggiore: la sicurezza di poter consumare alimenti controllati, sani e di qualità. Nel corso dell’evento è stato presentato il libro, edito da oVer Edizioni, a cura di Giorgio Donegani, “Dal botulino alla surgelazione. Scienza, innovazione e sicurezza per nutrire il mondo di ieri, oggi e domani”, un’opera che parla direttamente ai consumatori, per porre le basi di una riflessione comune volta a un dialogo non impostato su basi ideologiche, ma fondato sulla conoscenza dei fatti, dei dati e delle evidenze scientifiche. Il libro è utile alla comprensione di come la tecnologia alimentare non sia un “nemico nascosto”, ma un alleato silenzioso della nostra salute, della sicurezza e, in ultimo, anche del gusto. Infatti, è grazie all’opera dei Tecnologi Alimentari che si garantisce cibo di qualità, sicuro e sostenibile. Così è stato per le generazioni passate, e così è e sarà per le generazioni presenti e future.”Il cibo ben fatto, sicuro, di qualità e accessibile a tutti è sempre più una priorità nelle agende dei Governi. Nell’ultimo G7 Agricoltura che si è tenuto in Sicilia, i grandi della Terra nelle conclusioni – ha affermato Francesco Battistoni, Segretario di Presidenza della Camera – hanno ribadito questa necessità: soddisfare la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo integrando fra loro le dimensioni ambientale, sociale ed economica. Questo compito è delegato alle industrie alimentari e ai Tecnologi. È grazie alla scienza e alla tecnologia applicate agli alimenti che si permette ai cittadini di poter accedere a cibi sani, controllati e sostenibili. Difendere il valore del cibo come elemento di sviluppo e di crescita sociale è il presupposto per favorire il benessere della collettività e delle nostre società. I Tecnologi sono i guardiani e i difensori di questo valore”.”Il 25esimo anniversario di OTAN – ha detto Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera – rappresenta una tappa importante per riflettere sulle profonde trasformazioni che hanno interessato il mondo agroalimentare. Oggi la sfida della salute si gioca soprattutto sul terreno della prevenzione, in un’ottica One Health: un approccio integrato che tiene conto della pluralità dei fattori in gioco, tra questi l’alimentazione riveste un ruolo primario. È indispensabile promuovere maggiore consapevolezza e ascoltare le istanze di chi opera in prima linea, rappresentando un presidio fondamentale delle buone pratiche già in atto. La Manovra è il momento giusto per avviare una riflessione strutturata su questi temi. Quella dei Tecnologi Alimentari è una professione che, a pieno titolo, dovrebbe essere riconosciuta come professione sanitaria. Ogni occasione di confronto contribuisce a progredire nella giusta direzione”.”L’innovazione tecnologica nel settore agricolo non è in contrasto con la tradizione, ma anzi rappresenta una spinta fondamentale per il suo sviluppo. In un momento storico in cui la popolazione mondiale continua a crescere, la tecnologia può e deve essere uno strumento per incrementare la produttività agricola di qualità, senza però consumare nuovo suolo. È fondamentale investire nella ricerca per sviluppare piante più resilienti e resistenti ai cambiamenti climatici e agli agenti atmosferici, sempre più estremi e imprevedibili. In questo senso, la ricerca scientifica nel campo agricolo è non solo benvenuta, ma di importanza strategica per il futuro del nostro pianeta” ha sottolineato Giorgio Salvitti, Membro della Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato, delegato dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida”La competenza è la chiave del futuro. Stiamo vivendo sfide e transizioni di grande impatto, e la competenza – ha affermato Marta Schifone, Membro della Commissione Affari Sociali della Camera – rappresenta un fattore determinante sia per le risorse umane già impegnate nel mondo del lavoro, sia per i giovani che devono essere orientati e formati. Abbiamo lavorato molto per la valorizzazione delle competenze STEM, ma nell’opinione pubblica è ancora difficile trasmettere pienamente l’importanza di queste discipline. Scegliere le materie scientifiche significa aprirsi a grandi opportunità nel mercato del lavoro. La politica deve interrogarsi su come colmare il deficit comunicativo che esiste su questi temi, così come sul gap di genere che ancora persiste. La competenza dei tecnologi è oggi strategica e fondamentale: restiamo convinti che tutelando i professionisti italiani, tuteliamo e difendiamo i cittadini italiani”.”L’agricoltura industriale – ha detto Silvia Fregolent, Vicepresidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato – rappresenta una leva fondamentale per permettere al nostro Paese di competere sui mercati internazionali. La tecnologia alimentare garantisce la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti, rendendoli gustosi e sicuri per i consumatori di tutto il mondo. Oggi, casi come il botulino o altri rischi legati alla conservazione degli alimenti sono rarissimi proprio grazie ai progressi dell’industria agroalimentare. Per questo siamo contrari al recente decreto che vieta il congelamento del latte di bufala: una misura che rischia di penalizzare le nostre imprese e di ridurre la capacità di esportazione, soprattutto in un momento in cui Paesi come la Germania continuano a dominare la produzione di latte vaccino. L’Italia ha compiuto passi da gigante nel settore agroalimentare, ma non possiamo permetterci di tornare indietro. È necessario trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra la valorizzazione dei piccoli produttori e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate. Solo unendo agricoltura e tecnologia potremo continuare a far crescere e a tutelare l’eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare nel mondo”.”Celebrare i 25 anni della nascita dell’Ordine professionale dei Tecnologi Alimentari – ha dichiarato Laura Mongiello, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari – è un riconoscimento importante per tutti noi che ogni giorno, con competenza e dedizione, lavoriamo per garantire la sicurezza, la qualità e la sostenibilità del cibo che arriva sulle nostre tavole. Amiamo definirci ‘Custodi del valore del cibo’, quel valore che si produce con la professionalità e l’impegno di tutti gli attori della filiera agroalimentare. Una filiera importante per l’economia e il benessere del nostro Paese. La scienza e la tecnologia alimentare non sono solo strumenti di produzione, ma pilastri della salute pubblica, della qualità della vita e della sostenibilità ambientale. La conoscenza scientifica e l’innovazione tecnologica possono essere di grande supporto nell’orientare le scelte politiche contrastando sul nascere eventuali teorie antiscientifiche o pericolosi preconcetti alimentari che potrebbero causare danni allo sviluppo del nostro Paese. Non esiste progresso senza scienza. La scienza degli alimenti svolge da sempre un ruolo cruciale sull’evolversi della società e il ruolo dei Tecnologi Alimentari è quello di saper coniugare scienza, etica e servizio pubblico per il benessere della società e della collettività”.”La celebrazione del 25esimo anniversario del Consiglio Nazionale dell’Ordine – ha sottolineato Giorgio Donegani, Portavoce di OTAN – è l’occasione per aprire finalmente un dialogo diretto tra i Tecnologi Alimentari e la popolazione, nel segno comune della chiarezza, della fiducia e della trasparenza. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per affrontare, con la giusta consapevolezza e il necessario protagonismo critico, le sfide presenti e future, tenendo saldamente in primo piano la sicurezza alimentare, la salute dei consumatori e quella dell’ambiente”.”Celebrare i 25 anni di OTAN – ha detto Marco Defila, Segretario Generale Federalimentare – significa rendere omaggio a un’eccellenza italiana nel campo delle tecnologie alimentari. Il settore dell’agrifood è uno dei grandi motori del nostro Paese: l’Italia, più che una superpotenza militare, è una superpotenza alimentare, riconosciuta in tutto il mondo per la qualità, la sicurezza e l’innovazione dei suoi prodotti. L’Ordine dei Tecnologi Alimentari rappresenta un presidio fondamentale di questa eccellenza, un punto di incontro tra competenza scientifica, cultura del gusto e tutela della salute. Le sinergie tra il mondo delle tecnologie alimentari e quello della produzione agroalimentare sono sempre più strategiche, soprattutto grazie all’uso delle nuove tecnologie cognitive, dall’intelligenza artificiale alla digitalizzazione dei processi. Questi strumenti possono contribuire a rendere il nostro sistema produttivo più efficiente, sostenibile e competitivo, migliorando non solo la qualità del cibo ma anche quella dell’ambiente in cui viviamo. I 25 anni di OTAN sono dunque una tappa importante di un percorso che guarda con fiducia al futuro”.All’evento hanno preso parte Vincenzo Lenucci, Direttore Politiche di Sviluppo Economico delle Filiere Agroalimentari – Centro Studi Confagricoltura, Dino Mastrocola, Presidente della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari (SISTAL) e Agostino Macrì, Unione Nazionale Consumatori (UNC). LEGGI TUTTO

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    Diameter raccoglie 4,5 miliardi di dollari per un fondo di credito che punta sulle dislocazioni

    (Teleborsa) – Diameter Capital Partners, gestore patrimoniale alternativo focalizzato sui mercati del credito globali, ha annunciato la chiusura del suo terzo fondo Dislocation, Diameter Dislocation Fund III, che ha raccolto 4,5 miliardi di dollari in impegni azionari, superando l’hard cap iniziale di 4,25 miliardi di dollari. Il Fondo ha ricevuto un forte sostegno da una base globale di investitori esperti, con un terzo degli impegni ricevuti da investitori alle prime armi.I fondi dedicati alle dislocazioni cercano di generare profitti acquisendo asset in sofferenza di una società i cui prezzi del debito sono crollati a causa delle turbolenze del mercato o delle difficoltà del settore. Il fondo bloccherà il denaro per periodi più lunghi rispetto ai tradizionali hedge fund e si concentrerà su investimenti stressed e distressed.La società, fondata e guidata da Scott Goodwin e Jonathan Lewinsohn, ha un patrimonio gestito che ha raggiunto i 25 miliardi di dollari. Il veicolo che ha preceduto DDF III, Diameter Dislocation Fund II, ha chiuso il 2023 con circa 2,2 miliardi di dollari di impegni di capitale ed è in fase di raccolta da aprile 2025. LEGGI TUTTO

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    Brioschi, risultato netto passa in positivo per 1,5 milioni di euro nei 9 mesi

    (Teleborsa) – Brioschi Sviluppo Immobiliare, operatore immobiliare quotato su Euronext Milan, ha comunicato che il margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2025 è positivo di 3,6 milioni di euro, rispetto a 2,3 milioni di euro al 30 settembre 2024. Il costo per ammortamenti e svalutazioni si riduce di 0,8 milioni di euro, passando da 3,1 milioni al 30 settembre 2024 a 2,3 milioni di euro al 30 settembre 2025, principalmente per effetto del completamento del processo di ammortamento di alcuni impianti. La gestione finanziaria registra un risultato negativo di 3,4 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di 4 milioni di euro al 30 settembre 2024.I proventi non ricorrenti, pari a 3,2 milioni di euro, sono relativi all’importo riconosciuto alla controllata L’Orologio a titolo di risarcimento del danno per il mancato sgombero dell’immobile di via Watteau a Milano.Il risultato complessivo di periodo di pertinenza del Gruppo, al netto di imposte di competenza del periodo per 0,4 milioni di euro, è dunque positivo di 1,5 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 3,9 milioni di euro al 30 settembre 2024.La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2025 è pari a 70,8 milioni di euro rispetto a 73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il miglioramento è principalmente attribuibile ai flussi di cassa dell’attività operativa e di finanziamento. LEGGI TUTTO

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    Disoccupazione giovanile al 19,2% e 1,4 mln di NEET: il problema irrisolto della transizione scuola-lavoro

    (Teleborsa) – Per molti giovani italiani la ricerca di un’occupazione somiglia sempre più a una professione: inviare candidature, partecipare a colloqui, stage, incassare i “no” e ricominciare. I numeri fotografano una situazione complessa. Il tasso di disoccupazione giovanile (15–24 anni) in Italia ad aprile 2025 è risultato pari al 19,2% (ISTAT). Anche la quota di NEET (giovani 15–29 anni né impiegati né inseriti in percorsi di istruzione o formazione) resta elevata: l’Italia è tra i Paesi con i livelli più alti di NEET in Europa e con una percentuale superiore alla media UE nel 2024 (Eurostat — Statistics on young people neither in employment nor in education or training). Un’esclusione che nel nostro Paese riguarda 1,4 milioni under 30 anni, e che pesa sulle casse dello Stato 15,7 miliardi di euro (Censis, 58esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese – 2024).Dunque come preparare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro? “Premessa dolorosa: smettiamo di illuderci che bastino un profilo perfetto sui portali di ricerca di lavoro, una bella foto e un CV curato – spiega Marco D’Oria, direttore della Business School Digital Campus e dottorando in Neuroscienze comportamentali presso l’Università IULM di Milano –. Quelle non sono armi, sono prerequisiti. È necessario approcciare in modo strategico, puntando su creatività, relazioni e impegno pratico. A un colloquio presentarsi con idee concrete, mostrando cosa si potrebbe migliorare e come contribuire all’azienda. Allo stesso tempo, costruire relazioni genuine, non solo candidature: molte opportunità passano attraverso il network e le connessioni dirette. Valutare, inoltre, la possibilità di lavorare gratis per un periodo. Mi rendo conto quanto risulti impopolare ma, nelle negoziazioni, chi ha un minor bagaglio professionale deve ‘overdeliverare’. Questo consente di accrescere la propria preparazione, aumentare il proprio valore sul mercato e acquisire maggiori competenze”. Proprio le soft skill rappresentano un elemento centrale: resilienza, capacità di adattamento e apprendimento continuo sono imprescindibili. Il passaggio dall’istruzione al lavoro richiede infatti competenze trasversali fondamentali per una transizione efficace (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OECD, 2017), Comunicazione, capacità di prendere decisioni e collaborazione sono considerate “key soft skills” per orientarsi professionalmente e migliorare l’occupabilità dei giovani (Sustainability, rivista accademica), risultando determinanti per il successo nella carriera (RPD Unibo, 2018).”La transizione scuola-lavoro non può basarsi solo su programmi teorici: servono esperienza pratica, mentoring, stage professionalizzanti e un continuo aggiornamento. I giovani che sanno imparare dai fallimenti e adattarsi rapidamente hanno un vantaggio competitivo reale”, sottolinea D’Oria.Il tema non riguarda solo il singolo. Le imprese stanno cambiando le richieste: profili flessibili, abili nel lavoro di squadra e capaci di aggiornarsi continuamente sono sempre più ricercati, soprattutto in settori soggetti a veloce innovazione tecnologica (dall’AI al digital marketing). Al contempo, il mercato del lavoro italiano continua a mostrare fragilità strutturali: non basta creare posti di lavoro, occorre che i percorsi formativi producano occupabilità reale e sostenibile nel tempo. (Reuters, report su dati ISTAT e dinamiche occupazionali 2025).”Il lavoro non è più lineare – continua D’Oria – se da un lato migliaia di occupazioni sono a rischio per l’avvento dell’AI dall’altro molte posizioni specializzate rimangono vuote per mancanza di risorse. Occorre lavorare per colmare il GAP”.Come affrontare dunque il divario tra formazione e lavoro? Percorsi di alternanza scuola-lavoro (work-based learning) favoriscano lo sviluppo di competenze applicative e connesse al mondo del lavoro. Allo stesso tempo, la formazione digitale è strategica: l’Italia, con una copertura di competenze digitali di base al 45,8% rispetto alla media UE del 55,6%, deve rafforzare le azioni di sviluppo delle competenze e definire indicatori misurabili (Digital Skills Jobs Platform Europa). “In questo orizzonte, la conoscenza dei meccanismi comportamentali – attenzione, motivazione, bias cognitivi, mantenere un continuo dialogo con le aziende, – può aiutare a progettare percorsi formativi più efficaci e aderenti alla realtà del lavoro”, conclude D’Oria. LEGGI TUTTO

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    Italian Exhibition Group, il calendario finanziario del 2026

    (Teleborsa) – La Società specializzata nell’organizzazione di fiere ha comunicato le date delle riunioni dell’Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione previste nel corso del 2026 per l’esame e l’approvazione dei risultati economico-finanziari.Giovedì 19/03/2026CDA: Approvazione Progetto di Bilancio di esercizio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2025Mercoledì 29/04/2026Assemblea: Approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025 e presentazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2025, in unica convocazioneGiovedì 14/05/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio consolidato di gestione relativo al 31 marzo 2026Giovedì 06/08/2026CDA: Approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2026Giovedì 12/11/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio consolidato di gestione relativo al trimestre in chiusura al 30 settembre 2026 LEGGI TUTTO

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    Google, UE apre indagine su retrocessione contenuti media su motore di ricerca

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha formalmente avviato un procedimentocontro Google per violazione della legge europea sui mercati digitali (Dma). L’indagine mira ad accertare se vengano applicate condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie di accesso ai siti web degli editori su Google Search.L’attività di monitoraggio della Commissione, infatti, ha dimostrato che Google, sulla base della sua “politica di abuso della reputazione del sito”, sta degradando i media di notizie e i siti web e i contenuti di altri editori nei risultati di ricerca di Google quando tali siti web includono contenuti di partner commerciali. Secondo Google, questa politica mira ad affrontare le pratiche che presumibilmente hanno lo scopo di manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca.L’indagine della Commissione si concentra specificamente sulla “politica di abuso della reputazione del sito” di Google e sul modo in cui tale politica si applica agli editori. Questa politica sembra avere un impatto diretto sulle pratiche “comuni e legittime” degli editori di monetizzare i loro siti web e contenuti.La Commissione sta pertanto esaminando se le retrocessioni da parte di Alphabet dei siti web e dei contenuti degli editori nella Ricerca Google possano incidere sulla libertà degli editori di condurre affari legittimi, innovare e cooperare con fornitori di contenuti di terze parti.La Commissione conta di concludere l’indagine entro 12 mesi dall’apertura del procedimento. In caso di infrazione, la Commissione può infliggere ammende fino al 10% del fatturato mondiale totale dell’impresa. Tali ammende possono arrivare fino al 20% in caso di recidiva. Inoltre, in caso di violazioni sistematiche, la Commissione può anche adottare misure correttive supplementari quali l’obbligo per un gatekeeper di vendere un’attività o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire servizi aggiuntivi connessi alla non conformità sistemica. LEGGI TUTTO