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    Snam, Fitch: acquisizione quota VGH aumenta leva ma nessun effetto sul rating

    (Teleborsa) – La leva finanziaria di Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, aumenterà leggermente in seguito alla sua pianificata acquisizione da 920 milioni di euro di una quota del 24,99% in Vier Gas Holding (VGH) da Infinity Investment, ma a un livello che è ancora coerente con il suo rating “BBB+” e con l’outlook stabile. Lo afferma Fitch Ratings.VGH possiede indirettamente l’intero capitale azionario di Open Grid Europe (OGE), il più grande operatore di trasmissione del gas indipendente in Germania, e opera in un quadro normativo maturo, indipendente e trasparente. Snam stima che OGE abbia un EBITDA di circa 0,63 miliardi di euro e un debito netto di 3,39 miliardi di euro. Snam ha accettato di vendere a Fluxys una quota di circa lo 0,5% del capitale azionario di VGH una volta finalizzata la transazione con Infinity Investments, con conseguente partecipazione azionaria paritaria di Snam e Fluxys in VGH.Fitch ritiene che l’acquisizione sia in linea con la strategia di Snam annunciata nel Capital Market Day del primo trimestre 2025, che si concentra sullo sviluppo di una rete multi-molecolare paneuropea. OGE è inoltre indirettamente collegata alla rete di Snam, in particolare tramite le consociate di Snam Gas Connect Austria e Trans Austria Gasleitung.Snam ha annunciato che potrebbe finanziare la transazione tramite una nuova emissione ibrida o utilizzando risorse finanziarie esistenti. Fitch si aspetta che le metriche di leva finanziaria rimangano commisurate all’attuale rating in entrambi i casi, sebbene con un margine di manovra inferiore rispetto alla precedente previsione.L’agenzia di rating si aspetta una FFO net leverage media di 6,8x (6,7x nella precedente previsione) in caso di emissione ibrida (ipotizzando la stessa struttura degli ibridi esistenti e un equity credit del 50%) e un debito medio/RAB+associates invariato al 59% nel 2025-2028. Si aspetta una FFO net leverage media di 7,1x (sensibilità negativa a 7,3x) se Snam finanzia l’operazione utilizzando le risorse esistenti e un debito medio/RAB+associates al 60% (sensibilità negativa al 67%) nel 2025-2028. La previsione non include alcuna iniezione di capitale aggiuntiva in VGH e un dividendo ricevuto da Snam nell’ordine di 30 milioni di euro all’anno. LEGGI TUTTO

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    Sanlorenzo, depositate due liste di candidati alla carica di amministratore

    (Teleborsa) – Sanlorenzo, operatore della nautica di lusso quotato su Euronext STAR Milan, ha comunicato che sono state depositate due liste di candidati alla carica di amministratore, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione all’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti prevista per il 29 aprile 2025 in prima convocazione, ed occorrendo, per il giorno 30 aprile 2025 in seconda convocazione.La Lista 1, presentata da Holding Happy Life S.r.l., è composta da: 1. Massimo Perotti (Presidente) 2. Paolo Olivieri 3. Tommaso Vincenzi4. Carla Demaria 5. Cecilia Maria Perotti 6. Cesare Perotti 7. Silvia Merlo 8. Leonardo Ferragamo 9. Licia Mattioli 10. Leonardo Luca Etro 11. Francesca Culasso 12. Lavinia Biagiotti Cigna.La Lista 2, presentata da gestori di fondi internazionali e nazionali, è composta dal seguente candidato: 1. Marco Francesco Mazzù. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Confcooperative: “Servono misure Ue e sostegni alle imprese”

    (Teleborsa) – “Attivare misure di crisi Ue, prevedere sgravi fiscali sul costo del lavoro, semplificare accesso a strumenti per l’export e sostenere investimenti nelle rinnovabili”. Queste – fa sapere Confcooperative in una nota – le proposte avanzate da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, nell’incontro con il governo sui dazi Usa. “No al muro contro muro – sottolinea Gardini – occorre piuttosto puntare sul dialogo per scongiurare una lunga guerra commerciale che rischia di lasciare sul campo migliaia di imprese e milioni di occupati su entrambe le sponde dell’Atlantico. Servono risposte immediate e strutturali per difendere il Made in Italy”. “L’innalzamento dei dazi statunitensi sulle importazioni dall’Europa – prosegue il presidente di Confcooperative – minaccia di colpire duramente il settore agroalimentare italiano, con ricadute economiche e sociali che potrebbero superare i 400 milioni di euro di perdite solo nel comparto vitivinicolo e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro”. Secondo le stime di Gardini “una contrazione del 10% dell’export agroalimentare potrebbe comportare la perdita di 18mila – 20mila occupati, in modo particolare nelle filiere del vitivinicolo e del lattiero caseario”. Gardini – si legge nella nota – auspica che la BCE non interrompa il percorso avviato di riduzione dei tassi di interesse per non appesantire ulteriormente le condizioni di accesso al credito per le imprese e propone al governo di attivare misure di crisi UE e stanziamento di fondi straordinari per compensare le perdite. Tra le proposte :”attivazione di misure di crisi UE e stanziamento di fondi straordinari per compensare le perdite rimodulando anche la collocazione di risorse del Pnrr su alcune voci di spesa”; “sgravi fiscali per i settori più colpiti e il rinvio della sugar tax prevista a oggi dal 1 luglio”; “estendere agevolazioni vigenti per le imprese industriali energivore di trasformazione alle imprese agricole che svolgono analoghe attività”; “semplificare l’accesso a strumenti per l’export (es. Simest) e rimuovere vincoli nell’uso dei fondi OCM vino”. LEGGI TUTTO

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    ABI Trento, Giorgio Fracalossi (Cassa Centrale) confermato presidente

    (Teleborsa) – Si è insediata oggi, a Trento, la Commissione regionale ABI Trento. Nello specifico, Giorgio Fracalossi (Presidente di Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano e della Banca del Trentino-Alto Adige), con delibera del Comitato esecutivo dell’ABI, è stato confermato Presidente di ABI Trento per il prossimo biennio.Oltre al presidente Giorgio Fracalossi, compongono la Commissione regionale Walter Gislimberti (Vicepresidente ABI Trento e Area Manager Corporate – Area Corporate Top Trentino Alto Adige e Verona UniCredit); Massimo Baricelli (BPER Banca); Franca Belli (Mediocredito Trentino-Alto Adige); Enrico Cristoforetti (Credito Emiliano); Andrej Fischnaller (Intesa Sanpaolo); Ivan Galetti (Banca Popolare di Sondrio); Giovanni Silvano (Credit Agricole Italia); Alessandro Toldo (Banca Popolare dell’Alto Adige); Elisabetta Turri (Cassa di Risparmio di Bolzano); Marco Ughes (Banco BPM); Claudio Valorz (Cassa Rurale Val di Sole – BCC); Judith Zanon (Prader Bank).In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia locale hanno superato i 16,3 miliardi di euro. Le imprese sono state finanziate con più di 9,3 miliardi e le famiglie con oltre 6,5 miliardi. Per quanto riguarda la rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 171 milioni di euro (pari all’1% del totale dei finanziamenti). Superiori a 22,3 miliardi i depositi da parte della clientela.”Si tratta di valori rilevanti – ha dichiarato Fracalossi – pur in un contesto difficile che pone le imprese in una condizione di vigile attesa. È necessaria un’alleanza ancora più stretta tra mondo bancario e produttivo per affrontare insieme le sfide del cambiamento da cui dipendono i fattori produttivi e la crescita: dal rilancio dei settori strategici al supporto per l’internazionalizzazione; dall’innovazione tecnologica ai criteri di sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    Boeing, consegne di aerei commerciali salgono a 130 unità nel trimestre

    (Teleborsa) – Boeing, colosso statunitense che produce velivoli sia per utilizzo civile che militare, ha consegnato 130 aerei commerciali nel primo trimestre del 2025, tra cui 105 dei suoi 737, 5 jet 767, 7 jet 777 e 13 jet 787. Si tratta di un aumento rispetto alle sole 83 consegne di aeri del primo trimestre del 2024.All’interno dell’area difesa, spazio e sicurezza ci sono state 26 consegne, tra cui spiccano 11 elicotteri AH-64 Apache.La società fornirà i risultati finanziari dettagliati del primo trimestre il 23 aprile. LEGGI TUTTO

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    Affitti, cresce la domanda ma l’offerta diminuisce: oltre 4,5 milioni di case inutilizzate

    (Teleborsa) – Il mercato della locazione in Italia si conferma un settore in continua evoluzione. Una politica monetaria più flessibile ha spinto un’inversione di tendenza nelle compravendite, con previsioni di aumento delle transazioni tramite mutuo ipotecario nel 2025. Tuttavia, il costo del credito elevato e valori di compravendita ancora sostenuti hanno spinto molti potenziali acquirenti verso la locazione, con un aumento della domanda che però si associa a una diminuzione dell’offerta che ha fatto crescere i canoni di locazione del 3-4% negli ultimi due anni, con picchi in particolare a Bologna (+5,2% nel 2024) e Milano (+3,2%). La diminuzione dell’offerta dipende principalmente dalla disponibilità di immobili in affitto sempre più limitata, anche a causa di abitazioni inutilizzate e sottoutilizzate, che ammontano a circa 4,5 milioni a livello nazionale, di cui circa 80mila a Milano e 18mila nella città di Bologna. Queste alcune delle principali evidenze emerse nell’Osservatorio Affitti 2024, condotto da Nomisma per conto di CRIF e in collaborazione con Confabitare, che si propone di offrire una visione dettagliata sulle dinamiche, tendenze e sfide che caratterizzano il settore degli affitti in Italia. Gli elementi di frizione fra locatari e locatoriNel 2024, l’Osservatorio ha analizzato le percezioni di locatari e locatori, evidenziando che per il 35% dei locatari l’affitto è una soluzione stabile, in particolare tra gli over 60, che costituiscono il 71% di coloro che vivono in locazione da oltre 15 anni. Questa situazione riflette le difficoltà di cambiare casa con l’aumentare dell’età, ma va segnalato anche un punto di attenzione rispetto all’incidenza del canone di affitto su assegni pensionistici destinati a ridursi sempre di più con il definitivo passaggio al sistema contributivo.Sul fronte dell’offerta, i locatori richiedono principalmente garanzie come il deposito cauzionale (70%), fideiussioni bancarie o assicurazioni (20%) e, in alcuni casi, garanzie da familiari. Tuttavia, le principali preoccupazioni dei locatori riguardano il rischio di danni all’immobile (50%) e la difficoltà nel trovare inquilini affidabili, che pagano regolarmente l’affitto (47%), con una preoccupazione maggiore per una normativa che, secondo loro, tutela eccessivamente gli inquilini. Questi timori, insieme ai rischi di morosità, portano molti locatori a mantenere gli immobili all’interno della famiglia o a scegliere affitti brevi. Circa il 30% dei proprietari, infatti, non intende affittare la propria casa e un altro 9% ha smesso di farlo, motivato da timori di pagamenti mancati, danni all’immobile e necessità familiari, oltre al timore di non riavere la disponibilità dell’immobile in tempi brevi in caso di morosità. Nel complesso, le asimmetrie informative tra locatori e locatari complicano l’incontro tra domanda e offerta, contribuiscono all’aumento dei canoni e rendono l’accesso alla casa in affitto più difficile. La puntualità nei pagamenti è un aspetto cruciale nel rapporto tra locatori e locatari: 3 affittuari su 5 dichiarano di rispettare le scadenze insieme ad un ulteriore 24% che riesce a pagare in tempo nonostante le difficoltà. Tuttavia, circa il 20% degli affittuari ha vissuto episodi di morosità o ritardi, soprattutto a causa di una temporanea perdita di lavoro o, più in generale, di difficoltà legate al reddito. Dal punto di vista dei locatori, il 24% risulta aver ricevuto con ritardo il pagamento degli affitti mentre il 10% dichiara di non aver ottenuto i pagamenti degli affitti dovuti. I locatori che hanno registrato delle morosità adottano tuttavia un approccio prevalentemente attendista: solo 1/3 ha intrapreso azioni specifiche per i ritardi, mentre 2/3 non hanno ancora avviato azioni legali contro gli inquilini morosi.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    MEF, l’11 aprile in asta BTP a medio-lungo termine fino a 9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 9 miliardi di euro di BTP. I titoli vanno in asta venerdì 11 aprile 2025. La data di regolamento è martedì 15 aprile 2025.In particolare, saranno offerti: tra 3 e 3,5 miliardi di BTP 3 Anni con scadenza 15/06/2028 e cedola annuale al 2,65%; tra 2 e 2,5 miliardi di BTP 7 Anni con scadenza 15/11/2031 e cedola annuale al 3,15%; tra 1,25 e 1,5 miliardi di BTP 10 Anni con scadenza 01/06/2032 e cedola annuale allo 0,95%; tra 1 e 1,5 miliardi di BTP 15 Anni con scadenza 01/03/2038 e cedola annuale al 3,25%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo ma riduce i guadagni, focus su negoziati per dazi

    (Teleborsa) – Dopo un avvio di seduta effervescente, Wall Street riduce i guadagni, invertendo comunque la rotta dopo il pesante sell-off della scorsa settimana, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”. Inoltre, il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessentha detto che l’escalation cinese sui dazi è “stato un grosso errore”. “Cosa perdiamo se i cinesi aumentano i dazi su di noi? Esportiamo loro un quinto di quello che esportano loro a noi, quindi è una mano perdente per loro”, ha detto in un’intervista a CNBC.Sul fronte degli annunci societari, Harley-Davidson sta cercando il sostituto di Jochen Zeitz come CEO, mentre CVS Health ha nominato Brian Newman come nuovo CFO (da UPS).Guardando ai principali indici, il Dow Jones è in rialzo dell’1,67%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata giovedì scorso; sulla stessa linea, performance positiva per l’S&P-500, che continua la giornata in aumento dell’1,35% rispetto alla chiusura della seduta precedente. In denaro il Nasdaq 100 (+1,36%); come pure, buona la prestazione dell’S&P 100 (+1,39%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti finanziario (+2,34%), utilities (+1,99%) e beni industriali (+1,69%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, United Health (+5,99%), Boeing (+5,15%), JP Morgan (+4,13%) e Travelers Company (+3,26%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Dow, che continua la seduta con -2,18%. Contrazione moderata per Merck, che soffre un calo dell’1,17%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Marvell Technology (+5,94%), Broadcom (+5,93%), KLA-Tencor (+5,42%) e Constellation Energy (+5,23%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Lululemon Athletica, che continua la seduta con -4,48%. In rosso PDD Holdings, che evidenzia un deciso ribasso del 3,06%. Spicca la prestazione negativa di Sirius XM Radio, che scende del 2,43%. Sottotono Illumina che mostra una limatura dell’1,27%. LEGGI TUTTO