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    Wall Street chiusa in memoria di Jimmy Carter

    (Teleborsa) – Wall Street rimarrà chiusa oggi per la commemorazione dell’ex presidente Jimmy Carter, in quella che è stata dichiarata giornata di lutto nazionale. Il mercato dei Treasury, invece, scambierà a orario ridotto.Gli investitori, intanto, continuano a concentrarsi sulle prossime delle banche centrali, soprattutto alla luce cautela espressa dalla Fed sui tassi per il 2025, in vista delle politiche economiche di Donald Trump. Ieri sera i verbali della riunione della Fed, del 17-18 dicembre, hanno rivelato che “molti partecipanti” hanno visto la necessità di un “approccio cauto” alle decisioni di politica monetaria “nei prossimi trimestri”. I funzionari hanno citato diverse ragioni per questo, tra cui recenti dati di inflazione più elevati, attività economica resiliente e rischi di ribasso ridotti per il mercato del lavoro. Sono anche sorte preoccupazioni per potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione sotto la nuova amministrazione Trump. LEGGI TUTTO

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    Vicenzaoro January, 30 ore di eventi in quattro giornate “Generazione Z” e paradigmi del futuro

    (Teleborsa) – Vicenzaoro January apre il calendario degli eventi, e lo chiude, con un doppio sguardo sul futuro. Si apre con mezzo migliaio di giovani della “Generazione Z” in Fiera per far loro scoprire le opportunità e la bellezza del mondo produttivo del gioiello, si chiude con una panoramica sui tre paradigmi del futuro, unicità, sostenibilità, inclusività, firmata dal sociologo e saggista Francesco Morace. Il VIOFF, il fuori salone di Vicenzaoro, assieme a Skuola.net, bussa alle scuole e dà appuntamento in Fiera prima della cerimonia d’apertura con le ragazze e i ragazzi del Vicentino. Il boutique show della gioielleria, oreficeria e orologeria di Italian Exhibition Group, che si terrà dal 17 al 21 gennaio prossimi, infatti proporrà come uno dei suoi fili conduttori l’attenzione alle nuove generazioni, ai loro valori, aspettative, attitudini. Tra orientamento e formazione per appassionare al mondo orafo, dai passaggi generazionali nelle imprese sino ai mutamenti di mercato, alle diverse sensibilità che determinano oggi l’acquisto di un gioiello tra design, valore del bene e sostenibilità.Occhio di riguardo, per gli operatori di settore, sui nuovi scenari geopolitici in cui si troveranno a operare nel corso del prossimo anno. Un calendario di 21 eventi in quattro giorni per circa 30 ore complessive; quasi più di un giorno intero che si aggiunge alle attività di business tra espositori e buyer internazionali. Vicenzaoro January conferma così di essere assieme ai suoi partner che compongono il calendario di appuntamenti anche una piattaforma di formazione e informazione centrale per l’industry.Venerdì 17 gennaio, dopo la cerimonia di apertura, per il 20esimo anniversario della collaborazione tra Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, presentano il report “L’impresa orafa nel contesto attuale: i dati di oggi, il sentiment sul domani e l’impatto del passaggio generazionale sulle strategie aziendali”, con i dati congiunturali di settore più recenti e prospettive sul 2025 (ore 15, Educational Hub). Intervengono: Sara Giusti, economista del Research Department di Intesa Sanpaolo; Augusto Ungarelli, delegato Centro Studi Club degli Orafi e Past President Club degli Orafi Italia; Maria Cristina Squarcialupi, presidente Club degli Orafi Italia e UnoAerre Industries, vice presidente Federorafi con delega alla sostenibilità; Alessandra Tognazzo, docente di Family Business all’Università di Padova e Andrea Buccellati, presidente e direttore creativo Buccellati Holding Italia SpA.Intesa Sanpaolo e Club degli Orafi Italia, il giorno seguente, sabato 18, metteranno a disposizione degli operatori un focus sulle opportunità e le sfide per le imprese orafe italiane nello scenario macroeconomico USA. In occasione del convegno verrà presentato il nuovo direttore dell’Ufficio di Houston di ICE Agenzia, Filippo Fusaro, per un primo contatto con le aziende. Interviene anche Licia Mattioli, Ad Mattioli SpA, già vice presidente Confindustria delegata all’Internazionalizzazione, fondatrice di Exclusive Brands Torino.Sempre sabato sarà la giornata di Trendvision. L’Osservatorio indipendente di IEG diretto da Paola De Luca porterà sul palco del Teatro Palladio in fiera Amanda Triossi, storica del gioiello; Damiano Zito, presidente e Ceo di Progold, il designer Richard Wu; Livia Lazzari, fondatrice di Voodoo Jewels, per l’evento “Portraits. The Anthropology of Body and Adornment” con l’introduzione dell’attore e storyteller Fabrizio Raggi (ore 11).CIBJO, Confederazione Mondiale della Gioielleria, torna a Vicenza con ben sette talk tra sabato 18 e i cui focus principali sono la sensibilità per i temi ESG (Environmental, Social and Governance) e il ricambio generazionale tra avvicendamento e tradizione con Luca Buccellati, director of special sales and VIP customers di Buccellati; Alessia Crivelli, general manager Crivelli; Alice Vanni, CSR director di Italpreziosi; Azzura Cesari, project manager Cesari & Renaldi Gemmai; Carlo Coin, presidente di Factories, Roberto Coin. Modera: Edward Johnson, Gemfields Group. Tra gli altri talk targati CIBJO, Vicenzaoro ospita Mahiar Borhanjoo, chief commercial officer De Beers Group, che racconterà come il più importante produttore di diamanti al mondo intende riposizionarsi nel mercato del prossimo futuro.Ancora sabato 18, Assogemme organizza un incontro con Andrea Raselli Ceo Gruppo Errepi – Raselli Franco SpA, che sarà in dialogo con Raffaele Ciardulli, luxury consultant nel talk “L’Italian Touch di un internazionalizzatore convinto” (ore 15, Educational Hub). Nella stessa giornata, torna il tema della sostenibilità e delle certificazioni, in un incontro firmato Italpreziosi e D’orica dedicato alle “B-Corp nei metalli preziosi”. Intervengono (ore 16:15, stessa sala) tra gli ospiti, Ivana Ciabatti, founder Italpreziosi SpA e Matteo Farsura, Global Exhibition Manager divisione Jewellery & Fashion di IEG. Gianpietro Zonta, fondatore di D’orica Srl Società Benefit; Antonio Bizzotto, chief data and sustainability officer, D’orica; Silvia Cantele, Università di Verona; Joy Harvey, Goldsmith, la luce.Domenica 19, alle 10:30 si apre nell’Educational Hub il Jewelry Technology Forum, evento che riunisce la community ad alta tecnologia del salone T.Gold per i macchinari per gioielleria e oreficeria. Nel pomeriggio, al Teatro Palladio la cerimonia di premiazione del Progold3d Design Contest 2025, dedicato a The Crivelli Man: a Contemporary Interpretation.Lunedì 20, a partire dalle 10:30, è il fascino dell’ambra a essere protagonista. Soprattutto nella sua varietà succinite, comunementeconosciuta come “baltica”, così come la birmana o la messicana, richiede un occhio esperto sia per migliorarne la chiarezza che per poterla apprezzare. Nella simetite invece un istante di vita resta catturato nelle sfumature del sole siciliano che gli artigiani trasformano in gioielli unici. Sono due temi dei Gem Talk curati da Assogemme. Tra gli speaker, Guy Lalous, ex presidente della FEEG (Federation for European Education in Gemmology) e Ugo Longobardo titolare di Longobardo 1935. Federpreziosi firma il Retail Talk “Cambiare è inevitabile. Crescere è una scelta” che esplorerà presente e futuro del settore orafo al dettaglio nel nostro paese, con un focus sul ruolo del consumatore nell’evoluzione dell’esperienza di acquisto e sul modo in cui le gioiellerie affrontano i rapidi cambiamenti tecnologici. Ne parlano: Stefano Andreis, presidente Federpreziosi Confcommercio; Pierluigi Ascani, presidente Format Research; Manuel Aucella, Aucella in Torre del Greco; Dino Bracci, Gioielleria Bracci in Viterbo; Agostino Gazzo, Gioielleria Magnone in Genova e Giuliano Gori, Gioielleria Gori in Roma. Con il generale dei carabinieri Massimo Mennitti, infine, il presidente Andrei discuterà di sicurezza nel settore della vendita al dettaglio.C’è spazio per la tecnologia e la digitalizzazione, nell’incontro “Blockchain e amore” in cui Unoaerre spiegherà perché ha introdotto la blockchain nelle fedi nuziali per garantire tracciabilità, trasparenza e autenticità al cliente nella linea “Unoaerre per sempre”. Intervengono Maria Cristina Squarcialupi, presidente Unoaerre Industries SpA e Giulia Caldon, direttrice commerciale di EZ Lab Blockchain Solutions; Federica Frosini, direttore VO+ Jewelry Magazine e Matteo Masini di ICE Agenzia.Infine, lunedì (ore 15:30, Educational Hub), ICE Agenzia presenta l’indagine di mercato su “Oreficeria e gioielleria in Europa e Regno Unito” curata da Yoodata; con interventi di Maurizio Forte, direttore centrale per i Settori dell’export ICE Agenzia e Egidio Chini, Vice Presidente di Confindustria FEDERORAFI e Matteo Masini, dirigente l’ufficio Beni di consumo di ICE Agenzia. Chiude la giornata l’incontro (ore 17:30) con Francesco Morace sociologo e saggista, fondatore di Future Concept Lab, dedicato ai “Paradigmi del futuro: unicità, sostenibilità, inclusività. Lo scenario delle tendenze di acquisto nel mercato globale della gioielleria”, i tre paradigmi del futuro che più impatteranno nel mondo del business e del commercio, oro e gioiello compreso. 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    Azimut, raccolta netta di 18,3 miliardi nel 2024. Masse totali salgono a 108 miliardi

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha registrato nel mese di dicembre 2024 una raccolta netta di 919 milioni di euro, portando la raccolta netta per l’intero anno 2024 a raggiungere 18,3 miliardi di euro (2,7x rispetto a fine 2023). Questo risultato segna la seconda miglior performance annuale nella storia della società e supera significativamente l’obiettivo annuale di 14 miliardi di euro che era stato aggiornato a luglio.Le masse gestite raggiungono 70,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 60,6 miliardi), con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Le masse del risparmio amministrato hanno raggiunto 37,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 24,9 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di AZ NGA, o 30,2 miliardi), nonostante l’effetto del de-consolidamento di AZ NGA. Le masse totali, sostenute da una raccolta netta robusta e da una performance media ponderata netta dell’8,88% consegnata ai clienti nel 2024, ammontano a 107,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 85,5 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di AZ NGA, o 90,8 miliardi), riflettendo una solida crescita annua del 26%.”Il 2024 è stato un ulteriore anno di traguardi significativi per il nostro Gruppo, con una raccolta complessiva di 18,3 miliardi di euro, trainata da una forte crescita in tutti i 18 paesi in cui operiamo – ha commentato il CEO Gabriele Blei – La raccolta netta in prodotti gestiti, pari a quasi 7 miliardi di cui 1,1 miliardi nei mercati privati, dimostra la nostra capacità di innovare e attrarre investitori in cerca di soluzioni su misura in un mercato dinamico”. “Le operazioni strategiche concluse nel corso dell’anno, come l’acquisizione di tru Independence da parte di Sanctuary Wealth e l’aggiunta di 16 società di consulenza finanziaria in Australia, hanno ampliato la nostra offerta e rafforzato la nostra presenza a livello globale – ha aggiunto – Inoltre, la prima exit nel business GP Staking, con la cessione della nostra quota in Kennedy Lewis Investment Management, e la partnership con Oaktree per espandere AZ NGA in Australia hanno già generato risultati concreti e valore per i nostri azionisti. L’accordo esclusivo siglato con FSI segna un ulteriore passo avanti nella riorganizzazione di una parte della rete italiana di consulenti finanziari per la creazione di una nuova Wealth Fintech Bank”. LEGGI TUTTO

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    Incendi Los Angeles, Morningstar DBRS: perdite assicurative significative, fuga delle compagnie

    (Teleborsa) – Gli incendi boschivi che stanno bruciando attualmente a Pacific Palisades, Eaton, Hurst e altri quartieri di Los Angeles causeranno “perdite significative per il settore assicurativo”. Lo scrive Morningstar DBRS, ricordando che gli incendi hanno già bruciato più di 1.100 case e minacciano più di 28.000 strutture aggiuntive, secondo i vigili del fuoco locali. Le stime preliminari indicano perdite totali assicurate superiori a 8 miliardi di dollari a seconda del numero finale di proprietà colpite dagli incendi boschivi. A titolo di confronto, l’incendio di Woolsey del 2018, che ha distrutto 1.643 strutture appena a nord di Los Angeles, ha causato più di 6 miliardi di dollari di danni alla proprietà. Morningstar DBRS prevede che gli incendi boschivi in ??corso avranno un “impatto negativo ma gestibile sui principali assicuratori immobiliari attivi nel mercato californiano, con l’impatto in qualche modo mitigato dal loro utilizzo della riassicurazione e dal loro elevato grado di diversificazione”. Allo stesso modo, le perdite dovrebbero essere gestibili per il settore riassicurativo globale.L’agenzia di rating afferma che il mercato assicurativo immobiliare della California è stato difficile a causa degli elevati rischi di incendi boschivi e altre catastrofi naturali combinati con restrizioni normative su copertura e prezzi, portando molte compagnie di assicurazione a riconsiderare la loro offerta di prodotti, inclusa un’uscita diretta dal mercato. Ad esempio, i leader di mercato come State Farm e Allstate hanno iniziato a ridurre la loro esposizione al mercato della California a partire dal 2022-2023. “È quindi possibile che una quota maggiore del solito delle perdite causate dagli incendi boschivi non sia assicurata o possa essere coperta dal California FAIR Plan, che è progettato per fornire una copertura antincendio fino a 3 milioni di dollari per casa e distribuire il rischio nel settore quando non è disponibile dalle compagnie tradizionali”, si legge nel report.Secondo Morningstar DBRS, è probabile che in futuro l’accessibilità economica delle assicurazioni sulla proprietà continuerà a rappresentare una sfida per lo Stato, con molti proprietari che opteranno per non essere assicurati o per sottoassicurarli a causa dei costi elevati. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, inammissibile ricorso dei 104 cittadini contrari all’opera

    (Teleborsa) – Secondo quanto riporta Ansa il Tribunale delle Imprese di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso dei 104 cittadini che avevano mosso un’azione inibitoria collettiva contro la Stretto di Messina Spa. La motivazione sarebbe che non esiste ancora un progetto definitivo. Inammissibile anche l’azione contrapposta di dei 139 cittadini (originariamente 140) a favore del Ponte. LEGGI TUTTO

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    Mercato veicoli industriali, UNRAE: il 2024 chiude in leggera flessione (-0,7%)

    (Teleborsa) – Nel mese di dicembre il mercato dei veicoli industriali registra un leggero incremento, con 1.872 immatricolazioni rispetto alle 1.859 del 2023 (+0,7%). Tuttavia, il segmento dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t subisce un calo dell’8,6% su base mensile. Al contrario, le immatricolazioni di veicoli leggeri fino a 6 t raddoppiano rispetto a dicembre dello scorso anno, mentre i veicoli medio-leggeri, nella fascia tra 6,01 e 15,99 t, segnano un aumento del 33,3%. Nel corso dei dodici mesi del 2024, il dato consolidato – rileva l’UNRAE – riflette un lieve disavanzo dello 0,7%, con circa 200 unità immatricolate in meno rispetto al 2023. A livello di comparti, i veicoli leggeri registrano un significativo incremento del 27,8%, mentre i veicoli medio-leggeri e quelli pesanti mostrano rispettivamente una contrazione dell’1,7% e dell’1,5%.”Con dicembre si conclude un anno dai due volti, contraddistinto da un primo semestre in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un secondo semestre caratterizzato da una flessione consistente (-14,2%). Questo scenario era stato ampiamente previsto e proprio per questo erano stati sollecitati interventi mirati per scongiurarne gli effetti. Appelli che, nostro malgrado, sono rimasti inascoltati e che ora devono essere prioritariamente posti al centro dell’agenda del Governo, per evitare che tale trend negativo si protragga nel corso dell’intero 2025 – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE –. Le radici del malessere del settore sono profonde e non possono essere certamente attribuite al processo di transizione green. Infatti, sebbene le immatricolazioni dei veicoli a zero emissioni siano aumentate del 119,6%, la stragrande maggioranza dei mezzi venduti continua ad essere appannaggio dei motori endotermici (99,3%). Alla luce della prossima scadenza dei target di riduzione delle emissioni di CO2 in capo ai soli Costruttori e delle recentissime dichiarazioni dal Commissario UE per il Clima Hoekstra, emerge il rischio che le Aziende costruttrici pongano in essere soluzioni protettive ma potenzialmente distorsive per il mercato. Risulta, pertanto, urgente una presa di coscienza sulle possibili ripercussioni di tale scenario, non solo sul costo del trasporto delle merci, ma anche sull’occupazione, come già evidenziato nel settore auto. È fondamentale intervenire tempestivamente e porre rimedio attraverso un approccio olistico che coinvolga tutti gli stakeholder a livello sovranazionale”. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti in crescita del 5,5% nel 2024. Ai massimi dal 2009 (escluso 2020)

    (Teleborsa) – In diminuzione i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2024. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 38.792 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 33% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 57.727 licenziamenti, e un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2023 (34.817).Nell’ultimo trimestre dell’anno, le aziende hanno annunciato piani per tagliare 152.116 posti di lavoro, in calo del 13% rispetto ai 174.597 tagli annunciati nel terzo trimestre di quest’anno. È in aumento del 30% rispetto ai 117.163 tagli annunciati nello stesso trimestre del 2023.Nel 2024, i datori di lavoro hanno annunciato 761.358 tagli di posti di lavoro, in aumento del 5,5% rispetto ai 721.677 annunciati nel 2023. È il totale annuale più alto da quando sono stati annunciati 2.304.755 tagli nel 2020. Ad eccezione del 2020, è il totale più alto dal 2009, quando i datori di lavoro ne avevano pianificati 1.288.030.”Le aziende hanno subito cambiamenti straordinari nel 2024 a causa del rapido progresso tecnologico e delle mutevoli condizioni economiche – ha affermato Andrew Challenger, esperto di ambiente di lavoro e vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas – La maggior parte dei datori di lavoro prevede ulteriore incertezza con la prossima amministrazione, che sta portando a un rallentamento delle assunzioni e a più licenziamenti a breve termine in vari settori”.Il mese scorso, la tecnologia ha annunciato 11.430 tagli di posti di lavoro, il numero più alto di qualsiasi altro settore. Per l’anno, la tecnologia ha annunciato 133.988 tagli, in calo del 20,3% rispetto ai 168.032 annunciati nello stesso periodo dell’anno scorso.(Foto: elleaon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    OCSE: a novembre inflazione stabile, Italia sale all’1,3%

    (Teleborsa) – A novembre rimane stabile al 4, 5%, nei paesi OCSE, l’inflazione tendenziale. Lo comunica l’Ocse, aggiungendo che in Italia, nello stesso mese, è cresciuta all’1,3% dallo 0,9% di ottobre. In generale, l’inflazione è in aumento in 14 dei 38 paesi OCSE, compresi notevoli aumenti di 1,7 punti percentuali in Slovenia e 1 punto percentuale in Lituania.Nel frattempo, l’inflazione generale è diminuita in 11 paesi OCSE ed è rimasta stabile o ampiamente stabile in 13. L’inflazione generale è rimasta più alta in Turchia al 47,1% a novembre, nonostante un calo di 1,5 punti percentuali rispetto a ottobre, mentre si è attestata al di sotto dell’1% in Svizzera e Lussemburgo e più vicina allo 0% in Costa Rica. Nell’area del G7, l’inflazione tendenziale è aumentata al 2,6% a novembre dal 2,3% di ottobre, con aumenti in Giappone, Italia, Regno Unito e Germania. L’inflazione è stata stimolata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’accelerazione dei prezzi alimentari in Giappone. Nell’area dell’Euro, l’inflazione annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) ha superato l’obiettivo di politica monetaria al 2,2% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre. Questo secondo aumento consecutivo è stato determinato principalmente da un calo più lento dei prezzi dell’energia. Nei paesi del G20, l’inflazione annua è scesa al 5,7% a novembre dal 6% di ottobre, raggiungendo il livello più basso da giugno 2023. L’inflazione generale è scesa in India dopo tre mesi di aumenti. L’inflazione principale ha continuato a scendere in Argentina, ma è rimasta sopra il 160%. L’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Cina, dove si è attestata vicino allo zero, allo 0,2%. (Foto: © Tomas Griger | Dreamstime) LEGGI TUTTO