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    UE, presentazione nuova Commissione slitta al 17 settembre

    (Teleborsa) – “Su richiesta della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, la presentazione sulla struttura e i portafogli della Commissione ai leader dell’Eurocamera si svolgerà il 17 settembre alle 9:00 a Strasburgo”. È quanto ha annunciato su X la portavoce dell’Eurocamera, Delphine Colard confermando lo slittamento a martedì prossimo della presentazione della squadra dei commissari designati per la nuova Commissione europea da parte della presidente eletta (e riconfermata) dell’Esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen. La presentazione, prevista inizialmente per domani mattina alla riunione a Bruxelles della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo (composta dai capigruppo politici più la presidente dell’Assemblea, Roberta Metsola), è stata rimandata a martedì prossimo, a causa del ritardo nella designazione del commissario sloveno da parte del governo di Lubiana. “Il governo sloveno – hanno fatto sapere fonti comunitarie – ha informato la Commissione che il Parlamento sloveno esprimerà il proprio parere sul candidato proposto per la carica di commissario venerdì. Solo dopo questo passaggio la nomina del candidato sarà completa e ufficiale. Su questa base, la Commissione ha chiesto al Parlamento europeo di posticipare la presentazione di von der Leyen alla Conferenza dei presidenti sulla composizione del futuro Collegio dei commissari fino a quando non sarà completa la lista dei candidati. La riunione della Conferenza dei presidenti al Parlamento europeo con la Presidente von der Leyen avrà luogo martedì prossimo alle 9, a Strasburgo”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,3 milioni di quote di emissione a 65,83 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,3 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 65,83 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Schroders, Richard Oldfield nuovo Group Chief Executive

    (Teleborsa) – Il gestore patrimoniale britannico Schroders ha annunciato che Richard Oldfield è stato nominato Group Chief Executive, succedendo a Peter Harrison, con effetto a partire dall’8 novembre 2024.Nei 30 anni trascorsi in PwC, Oldfield ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di Network Vice Chairman e Global Markets Leader. Da quando è entrato in Schroders in qualità di Chief Financial Officer, ha dato un contributo immediato e significativo, fornendo una nuova prospettiva sulla gestione del capitale, guidando nuove iniziative come l’emissione obbligazionaria inaugurale all’inizio di quest’anno e apportando disciplina commerciale in tutto il gruppo.”Richard ha dimostrato di essere un leader naturale nell’ambito di business incentrati su clienti e persone. Ha una prospettiva globale, una mentalità di crescita strategica e una comprovata esperienza di leadership – ha commentato Dame Elizabeth Corley, Presidente di Schroders – Il Consiglio di amministrazione è stato unanime nel ritenere Richard il candidato ideale. È chiaro che il suo forte acume commerciale sarà capace di guidare rilevanti trasformazioni a ritmo sostenuto e siamo certi che svilupperà le nostre priorità strategiche, consentendo a Schroders di continuare a crescere e a servire i propri clienti”.L’annuncio di oggi fa seguito a un processo di successione ordinato e completo, iniziato ad aprile e che ha comportato una ricerca su scala globale, con candidati interni ed esterni. Un ulteriore annuncio sulla nomina del successore del CFO verrà fatto a tempo debito. LEGGI TUTTO

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    UPS acquista la società tedesca di logistica sanitaria Frigo-Trans

    (Teleborsa) – UPS, società americana di trasporto pacchi e spedizioni internazionali, ha annunciato l’acquisizione di Frigo-Trans e della sua consociata BPL, fornitori leader del settore di logistica sanitaria complessa con sede in Germania. Una volta completata, l’acquisizione migliorerà le capacità end-to-end di UPS in tutta Europa per i clienti UPS Healthcare che richiedono sempre più una logistica sensibile alla temperatura e critica nel tempo.”L’innovazione frenetica nel settore farmaceutico sta creando la necessità di avere catene di fornitura del freddo e del congelato più integrate – ha affermato Kate Gutmann, EVP e Presidente di International, Healthcare and Supply Chain Solutions di UPS – Frigo-Trans ci aiuterà ad ampliare il nostro portafoglio di soluzioni per i nostri clienti e ad accelerare il nostro percorso per diventare il fornitore di logistica sanitaria complessa numero uno al mondo”.UPS prevede che la transazione si concluda nel primo trimestre del 2025. Non sono stati divulgati i termini della transazione. LEGGI TUTTO

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    Dividendi globali, verso nuovo record di 1,74 trilioni di dollari grazie alle banche

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2024 i pagamenti dei dividendi sono cresciuti del 5,8% su base nominale, raggiungendo il record storico di 606,1 miliardi di dollari a livello globale. La crescita sottostante è stata ancora più forte, pari all’8,2%, se si tiene conto del freno causato dai tassi di cambio, in particolare dalla debolezza dello yen giapponese. È quanto emerge dall’ultimo Janus Henderson Global Dividend Index.L’inizio del pagamento dei dividendi da parte di grandi società statunitensi, tra cui Meta e Alphabet, ha incrementato il tasso di crescita globale del secondo trimestre di 1,1 punti percentuali, ma il quadro è comunque quello di una crescita su larga scala: a livello globale il 92% delle società ha aumentato i dividendi o li ha mantenuti invariati. Inoltre, un terzo dei settori ha registrato una crescita sottostante a due cifre e solo tre settori hanno visto diminuire i dividendi.L’EuropaIl secondo trimestre segna il massimo stagionale per l’Europa. Il totale di 204,6 miliardi di dollari rappresenta un record assoluto per la regione, con un aumento dei pagamenti del 7,7% rispetto all’anno precedente. Francia, Italia, Svizzera e Spagna hanno registrato dividendi record. Più della metà della crescita dei dividendi europei proviene dal settore bancario, che ha beneficiato dell’aumento dei tassi d’interesse. La Germania, invece, ha registrato un abbassamento dei dividendi dell’1,2% rispetto all’anno precedente, un dato impattato soprattutto da un forte taglio da parte di Bayer.USA e Asia Negli Stati Uniti, i dividendi sono aumentati dell’8,6% – due quinti di questa crescita sono dovuti al primo dividendo di Meta e Alphabet.Il secondo trimestre è importante anche in Giappone: i dividendi sono aumentati di un settimo su base sottostante, raggiungendo un nuovo record in yen, ma la debolezza del tasso di cambio ha impedito al secondo trimestre di superare i precedenti massimi in dollari. Il maggior contributo alla crescita è arrivato da Toyota Motor, che è il maggior pagatore di dividendi del Giappone e ha registrato uno degli aumenti più consistenti, dopo i profitti record dell’ultimo anno finanziario. Nel resto dell’Asia-Pacifico, i dividendi sono rimasti invariati a Hong Kong e sono diminuiti significativamente in Australia, a causa di un taglio da parte di Woodside Energy. Singapore, Taiwan e Corea del Sud hanno registrato una crescita a due cifre.I settori Il settore bancario è stato ancora una volta il principale motore dell’aumento delle remunerazioni, rappresentando un terzo dell’aumento sottostante rispetto all’anno precedente. Le banche europee sono state le principali artefici, ma la tendenza è evidente a livello globale. Anche le assicurazioni, le case automobilistiche (soprattutto in Giappone) e le telecomunicazioni hanno contribuito in modo significativo alla crescita del secondo trimestre.”L’avvio della distribuzione dei dividendi da parte delle grandi società statunitensi di media-tecnologia Meta e Alphabet, insieme alla cinese Alibaba, tra le altre, è un segnale davvero positivo che farà aumentare la crescita globale dei dividendi di 1,1 punti percentuali quest’anno – ha detto Jane Shoemake, Client Portfolio Manager del Global Equity Income team di Janus Henderson – Queste società stanno seguendo un percorso ben tracciato dalle industrie in crescita negli ultimi due secoli, raggiungendo un punto di maturità in cui i dividendi sono una via naturale per restituire agli azionisti la liquidità in eccesso. In questo modo hanno smentito gli scettici che sostenevano che questo gruppo di società si sarebbe comportato diversamente. Il mercato azionario si evolve semplicemente nel tempo, con l’ascesa e il declino dei settori che rispondono alle mutevoli esigenze della società”.L’outlookDopo un ottimo secondo trimestre, e considerando il forte contributo che i nuovi arrivati nel settore dei dividendi potrebbero dare quest’anno, Janus Henderson ha aggiornato le sue previsioni per i dividendi del 2024. La casa di gestione prevede ora che le società di tutto il mondo distribuiranno la cifra record di 1,74 trilioni di dollari, con un aumento del 6,4% rispetto al 2023 su base sottostante (dal 5,0% previsto nel report relativo al primo trimestre) ed equivalente a un aumento nominale del 4,7% (dal 3,9%). Il commento sull’Italia “In Italia – spiega Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors – la distribuzione dei dividendi ha toccato livelli record: 17,2 miliardi di dollari (16,0 miliardi di euro) segnando un aumento del 26,4% su base sottostante. Tutte le società italiane del nostro indice hanno aumentato i dividendi rispetto all’anno precedente, ma sono le banche ad aver dato il contributo di gran lunga maggiore alla crescita, rappresentando due terzi dell’aumento rispetto al secondo trimestre del 2023”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Iren, Gianluca Bufo cooptato in CdA e nominato AD

    (Teleborsa) – Il CdA di Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha cooptato Gianluca Bufo quale nuovo consigliere di amministrazione e lo ha nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale. La nomina segue l’indicazione formale che il Comitato di Sindacato dei Soci Pubblici di Iren – composto da Marco Bucci, Sindaco di Genova, Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia – ha formulato ad agosto. La vicenda trae origine dall’inchiesta di Genova per corruzione che ha portato all’allontanamento dell’ex AD Paolo Signorini.Gianluca Bufo, già dirigente della società, si qualifica come amministratore esecutivo non indipendente e, in base alle informazioni disponibili, non detiene azioni della società.”È con entusiasmo e orgoglio che accolgo la nomina ad Amministratore Delegato di Iren – ha dichiarato Gianluca Bufo – un’azienda che conosco profondamente, nella quale ho realizzato un percorso manageriale pluriennale che mi ha consentito di apprezzare le grandi qualità delle donne e degli uomini che vi lavorano nonché il significativo potenziale di crescita e sviluppo che questa azienda possiede. Il mio obiettivo è di lavorare in maniera compatta non solo con il management Iren e con il Consiglio di Amministrazione ma idealmente con tutte le 11mila persone che oggi fanno parte dell’azienda: a spingerci saranno il forte senso di appartenenza e lo spirito di squadra, ma soprattutto la visione prospettica che abbiamo per il nostro Gruppo concretizzata negli obiettivi del nostro Piano Industriale, sulla quale abbiamo costruito negli anni un percorso di crescita sostenibile”.”Negli ultimi anni, le donne e gli uomini di Iren hanno dato grande prova di professionalità e managerialità – ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo del Gruppo – ci siamo trovati a dover compensare per due volte, per motivi diversi, la mancanza della figura dell’Amministratore delegato, dimostrando con i fatti che la strategia delineata per i business del Gruppo è efficace e che il management team è coeso e guidato dagli sfidanti obiettivi che ci siamo posti. La scelta di un manager quale Gianluca Bufo, sulla scorta di una strategia di valorizzazione di professionisti interni che ha portato anche Giovanni Gazza nel ruolo di CFO, ci permetterà di correre ancora più veloce verso il raggiungimento dei target di Piano, grazie alla sua vasta conoscenza della “macchina” Iren e dei nostri territori di riferimento”.Il CdA ha provveduto alla definizione dell’assetto delle deleghe e dei poteri tra gli Amministratori esecutivi, che ritorna in linea con quello precedente al 7 maggio 2024. All’Amministratore Delegato neo-nominato sono attribuite le deleghe per le Business Unit Ambiente, Energia, Mercato e Reti nonché quelle per le Direzioni: Amministrazione, Finanza ordinaria e Controllo, Affari Legali, Approvvigionamenti, Logistica e Servizi, Tecnologie e Servizi Informativi, Energy Management e Risk Management. Al Presidente esecutivo sono confermate le deleghe per le Direzioni: Comunicazione e Relazioni Esterne, Internazionalizzazione, Public Affairs e Progetti Strategici, Affari Regolatori, Innovazione, Finanza e Investor relations, Segreteria Societaria e M&A. Al Vicepresidente esecutivo sono confermate le deleghe per le Direzioni: Affari Societari, Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali, Internal Audit e Compliance, Personale e Organizzazione. LEGGI TUTTO

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    Pharmanutra, TP ICAP Midcap conferma Buy: risultati eccellenti

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il target price (a 76 euro per azione) e la raccomandazione (Buy) sul titolo PharmaNutra, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli integratori di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni, dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre 2024.Gli analisti scrivono che Pharmanutra ha pubblicato i risultati del H1 2024 ieri sera, e i numeri hanno superato le aspettative. Dopo un Q1 più lento del previsto, l’azienda ha chiuso il semestre con una nota positiva, con vendite che hanno raggiunto 56,1 milioni di euro (+13% YoY rispetto a +0,5% nel Q1) e un margine EBITDA del 28,4% (+15,3% YoY). Questo rende il Q2 uno dei più forti di sempre per PharmaNutra.”Guardando al futuro, la direzione rimane positiva riguardo alla seconda metà dell’anno, aspettandosi una normalizzazione dell’attività in Italia – si legge nella ricerca – A livello internazionale, nonostante effetti base sfidanti, soprattutto nel Q4, si prevede che la crescita a doppia cifra elevata continui. Il titolo, che ha già recuperato il 18% dal 5 agosto, è destinato a proseguire la sua traiettoria ascendente, trainato dalle forti dinamiche internazionali (PHN USA, Cina, lancio di Sideral in Germania, ecc.)”. LEGGI TUTTO

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    Volotea e Enilive: accordo per promuovere un trasporto aereo più sostenibile

    (Teleborsa) – Volotea ed Enilive, società di Eni per una mobilità più sostenibile, hanno siglato una Lettera di Intenti (LoI) per favorire un accordo commerciale per la fornitura a lungo termine di SAF (Sustainable Aviation Fuel) in 15 aeroporti italiani in cui opera il vettore. L’accordo potrebbe consentire a Volotea di avere accesso fino a 15 milioni di litri di SAF tra il 2025 e il 2030. Volotea, già a partire dal 2022, ha iniziato a introdurre SAF nei suoi aerei e, tra il 2022 e il 2023, ha utilizzato un milione di litri di carburante sostenibile SAF. Le due aziende lavoreranno insieme per promuovere l’adozione di SAF, il biocarburante Enilive prodotto prevalentemente da rifiuti e scarti biologici nelle proprie bioraffinerie e che può essere utilizzato in miscela con jet convenzionale fino al 50%.Secondo studi dell’IATA, il SAF è l’alternativa più immediata per incentivare in modo concreto la decarbonizzazione del settore aereo, perché in grado di ridurre fino all’80% le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali durante tutto il ciclo di vita (dalla produzione al consumo).”La sigla di questa lettera di intenti è un ulteriore passo avanti verso un’aviazione più sostenibile e il primo atto di un nuovo percorso insieme a un partner importante come Enilive, che speriamo ci consentirà di fornire SAF ai nostri aerei in alcuni degli aeroporti italiani in cui operiamo – ha commentato Gloria Carreras, direttore ESG di Volotea –. Nel corso degli anni abbiamo avviato diverse iniziative per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e adottare un approccio più responsabile per i viaggi low-cost. Grazie a questo impegno costante e ai rapidi progressi ottenuti nell’ultimo periodo, saremo in grado di ridurre le nostre emissioni dirette di CO2 per passeggero-chilometro del 50% entro il 2025, con ben 5 anni di anticipo rispetto al target iniziale”.”Questo accordo è un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader mondiali nella produzione di biocarburanti HVO, basata sull’offerta di prodotti più sostenibili a livello globale. Stiamo investendo da oltre dieci anni con l’obiettivo di aumentare la capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di produzione di SAF fino a 2 milioni di tonnellate/anno – ha aggiunto Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive –. Da fine anno sarà operativo l’impianto per la produzione di SAF nella nostra bioraffineria a Gela e dal 2026 a Porto Marghera. Ciò ci consentirà di soddisfare le richieste delle compagnie aeree come Volotea per raggiungere gli obblighi previsti dal Regolamento europeo ReFuelEU Aviation, che stabilisce quote minime di carburante sostenibile, a iniziare dal 2% minimo dal 1°gennaio 2025 fino al 70% dal 2050″.Il programma di sostenibilità di Volotea, “Voloterra”, si basa su cinque pilastri: un modello di business efficiente, la riduzione delle emissioni di CO2, innovazione e sviluppo, compensazione delle emissioni e trasparenza. Questo programma di sostenibilità ha superato per il secondo anno consecutivo l’accurata audit di Bureau Veritas, che conferma l’impegno della compagnia per un’aviazione più sostenibile.Enilive è tra i leader mondiali nella produzione di biocarburanti da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva europea sulle energie rinnovabili) nelle bioraffinerie di Venezia, di Gela, nella bioraffineria SBR negli Stati Uniti d’America. Dal 2026 Enilive produrrà biocarburanti anche a Livorno, dove è in corso la trasformazione di una raffineria Eni, e dal 2028 in Malesia, dove sarà operativa una bioraffineria in joint venture con PETRONAS ed Euglena. I biocarburanti HVO sono ottenuti prevalentemente dalla lavorazione di scarti, come gli oli esausti da cucina e i grassi animali, e di residui provenienti dall’industria agroalimentare, e sono una soluzione già disponibile per contribuire a decarbonizzare la mobilità su strada, aerea, ferroviaria e marina. LEGGI TUTTO