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    Antares Vision, Mazzantini: priorità sono cambiate e si concentrano su sviluppo top line

    (Teleborsa) – “Nel primo anno di piano sotto la gestione del nuovo management, il Gruppo si è focalizzato sull’efficientamento, con l’obiettivo di aumentare la marginalità, e sulla generazione di cassa, per riportare il rapporto Net Debt/EBITDA al minimo di 3,3x. Nel 2024 entrambi questi target sono stati superati, con un EBITDA margin del 15,3% contro il 6,2% del 2023 e un rapporto di indebitamento su EBITDA di 2,6x rispetto a 7,8x di fine 2023″. Lo ha affermato Gianluca Mazzantini, CEO di Antares Vision Group, commentando il Piano Industriale 2025-2027.”Per il nuovo Piano Industriale 2025-2027 le priorità sono cambiate e si concentrano sullo sviluppo della top line sfruttando l’effetto leva positivo generato dal controllo sui costi totali – ha spiegato – La strategia di sviluppo sarà attuata seguendo tre strategic pillars: 1) accelerare la crescita con un programma di eccellenza commerciale; 2) continuare a porre attenzione nell’efficientamento dei costi diretti e indiretti; 3) mantenere il focus sulla generazione di cassa”. “In particolare, per quanto riguarda l’accelerazione della crescita, abbiamo introdotto recentemente nell’organizzazione la nuova figura del CRO (Chief Revenue Officer), che aiuterà, supportato da tutta l’organizzazione, il coordinamento dei processi, garantendo una generazione dei ricavi allineata al processo previsionale di Gruppo”, ha aggiunto.”Dopo aver identificato la strategia di sviluppo per i prossimi tre anni (2025-2027), il Gruppo si aspetta quindi un CAGR di crescita dei ricavi del +7/9%, superiore rispetto a quello dei mercati di riferimento, combinato con un EBITDA CAGR del 18/21% – ha concluso Mazzantini – L’importante incremento della profittabilità permetterà nel 2027 di raggiungere un rapporto Net Debt/EBITDA inferiore a 1,0x”. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Meloni: Ue riveda le normative ideologiche del Green Deal

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio, GiorgiaMeloni, ha dichiarato che il governo è pronto “a mettere in campo tutti gli strumenti – negoziali ed economici – necessari per sostenere le nostre imprese e i nostri settori che dovessero risultare penalizzati” dai dazi imposti dagli Stati Uniti. Parlando al Congresso della Lega di Firenze è tornata inoltre a chiedere all’Unione europea “di rivedere le normative ideologiche del Green Deal e l’eccesso di regolamentazione in ogni settore, che oggi costituiscono dei veri e propri dazi interni che finirebbero per sommarsi in modo insensato a quelli esterni”. Nel frattempo, i ministri della task force stanno preparando un report sui segmenti di esportazioni più esposti, evitando, si ragiona nell’esecutivo, “letture generaliste” e “allarmismi”. La riunione è prevista per le 17.30 di oggi. Si collegherà da Lussemburgo anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che nelle prossime ore al consiglio Affari Esteri in formato Commercio incontrerà per la quarta volta in pochi giorni il commissario Ue, Maroš Šefcovic. “Non facciamoci prendere dal panico” ha dichiarato intanto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, secondo cui bisogna “dialogare con gli Stati Uniti ed è l’Europa tutta insieme che deve negoziare”, ad esempio “sulle Big Tech e sull’acquisto del gas”. Le categorie imprenditoriali sono attese domani a Palazzo Chigi: si parlerà soprattutto di soluzioni interne, con le imprese che premono anche per lo spostamento di risorse dal Piano Transizione 5.0 ai contratti di sviluppo. LEGGI TUTTO

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    Antares Vision approva piano al 2027: Adjusted EBITDA Margin sale fino al 21%

    (Teleborsa) – Antares Vision, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, ha pubblicato il Piano Industriale 2025-2027, dopo un 2024 in cui il management si è focalizzato in modo particolare sull’efficienza (attraverso l’attivazione di nuovi processi e procedure, la riorganizzazione della forza lavoro e il contenimento dei costi) e sulla generazione di cassa.Nell’arco del periodo 2025-2027, Antares Vision Group prevede che i ricavi consolidati a parità di perimetro (ovvero includendo solo nel perimetro e nei dati di confronto le acquisizioni completate ad oggi e non considerando alcun ricavo L5) crescano a un tasso medio (CAGR) del +7/9%, superiore rispetto all’evoluzione attesa dei mercati ove il Gruppo opera.Per quanto riguarda la marginalità, a fine 2027 il management si aspetta un Adjusted EBITDA Margin compreso tra il 20 e il 21%, e pari al 16/18% per il 2025, rispetto al 15,3% registrato nel 2024. Di conseguenza, ci si aspetta che l’Adjusted EBITDA cresca nel periodo 2025-2027 ad un tasso medio (CAGR) tra il 18 e il 21%, sfruttando a pieno la leva operativa, grazie a un attento controllo dei costi.Nell’arco del piano, si prevede un Capex annuale pari a 14/16 milioni di euro, rispetto ai 15,4 milioni di euro investiti nel 2024. Infine, nel 2027 il Gruppo si aspetta che il rapporto Net Debt/EBITDA sia inferiore a 1,0x vs. 2,6x a fine 2024. Nello specifico a fine 2025, il Management stima che tale rapporto possa essere tra 2,2x e 2,0x.Il Piano Strategico 2025-2027 si basa sull’attuale perimetro e non tiene conto di nuove iniziative, di attività M&A e di quanto verrà generato nel business L5.Il programma commerciale riguarderà: Accelerazione e aumento della penetrazione nel mercato Life Science & Cosmetico (la crescita verrà trainata dall’accelerazione delle consegne (grazie alla standardizzazione) e dalla crescente spinta commerciale in aree geografiche poco penetrate); Utilizzo a pieno dei Servizi (la crescita dei Servizi sarà accelerata grazie a uno sforzo dedicato ad aumentare la proposta degli stessi presso i clienti esistenti); Penetrazione del mercato FMCG (la crescita verrà guidata dal rafforzamento degli sforzi commerciali, dalla spinta del progresso tecnologico, dall’aumento della penetrazione nel mercato alimentare e in nuove aree geografiche); Nuovo modello di business per la CGU SCT (la crescita verrà sostenuta dallo sviluppo di un nuovo modello basato sulla consulenza, insieme all’aumento della spinta dei Servizi); Ottimizzazione dei prezzi per le CGU Life Science & Cosmetica e SCT (revisione del modello dei prezzi, attraverso la verifica delle condizioni attuali e le opinioni dei clienti); Aumento dei ricavi della divisione Digital Healthcare (replicando il successo già ottenuto nel go-to-market di applicazioni nella sanità digitale).(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Bill Ackman: Trump sta perdendo la fiducia dei leader aziendali in tutto il mondo

    (Teleborsa) – “Imponendo dazi massicci e sproporzionati ai nostri amici e ai nostri nemici e lanciando così una guerra economica globale contro il mondo intero in una volta sola, stiamo distruggendo la fiducia nel nostro paese come partner commerciale, come luogo in cui fare affari e come mercato in cui investire capitali”. Lo ha scritto l’investitore miliardario Bill Ackman, che aveva appoggiato Donald Trump durante le elezioni, sulla piattaforma social X.”Il presidente ha l’opportunità di chiedere un time out di 90 giorni, negoziare e risolvere accordi tariffari asimmetrici ingiusti e indurre trilioni di dollari di nuovi investimenti nel nostro paese – ha aggiunto – Se, d’altra parte, il 9 aprile lanciamo una guerra nucleare economica contro ogni paese del mondo, gli investimenti aziendali si fermeranno, i consumatori chiuderanno i loro portafogli e portafogli tascabili e danneggeremo gravemente la nostra reputazione con il resto del mondo che richiederà anni e potenzialmente decenni per essere riabilitata”.”Quale CEO e quale consiglio di amministrazione si sentiranno a loro agio nell’assumere impegni economici a lungo termine nel nostro Paese nel mezzo di una guerra nucleare economica? – si è chiesto Ackman – Non ne conosco nessuno che lo farebbe. Quando i mercati crollano, i nuovi investimenti si fermano, i consumatori smettono di spendere soldi e le aziende non hanno altra scelta che ridurre gli investimenti e licenziare i lavoratori”.”E non saranno solo le grandi aziende a soffrirne – ha evidenziato l’investitore – Le piccole e medie imprese e gli imprenditori subiranno un dolore molto maggiore. Quasi nessuna azienda può sopportare un aumento massiccio dei costi per i propri clienti da un giorno all’altro. E questo è vero anche se non hanno debiti e, sfortunatamente, c’è un’enorme quantità di leva finanziaria nel sistema”.”Gli affari sono un gioco di fiducia – ha sottolineato Ackman – Il presidente sta perdendo la fiducia dei leader aziendali in tutto il mondo. Le conseguenze per il nostro Paese e per i milioni di cittadini che hanno sostenuto il presidente, in particolare i consumatori a basso reddito che sono già sottoposti a un’enorme quantità di stress economico, saranno gravemente negative. Non è questo che abbiamo votato. Lunedì il Presidente avrà l’opportunità di chiedere un time out e di avere il tempo di agire per sistemare un sistema tariffario ingiusto. In alternativa, ci stiamo dirigendo verso un inverno nucleare economico autoindotto, e dovremmo iniziare a rintanarci”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator febbraio scende a 107,9 punti

    (Teleborsa) – Segnalate in peggioramento le condizioni economiche del Giappone a febbraio 2025. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 107,9 punti, in calo dello 0,3% rispetto ai 108,2 punti di gennaio (rivisto da 108,3). Il dato è superiore alle stime degli analisti (107,8 punti). Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in crescita a 116,9 punti da 116,1. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in discesa a 110,8 punti da 111,2.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    De Nora, azionisti di maggioranza depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Industrie De Nora, società quotata su su Euronext Milan e specializzata nell’elettrochimica e nella filiera dell’idrogeno verde, ha reso noto che risulta depositata una lista di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della società, in vista dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti convocata per il giorno 29 aprile 2025.La lista è stata presentata congiuntamente da FDN S.p.A., Norfin S.p.A e Asset Company 10 S.r.l (congiuntamente gli azionisti di maggioranza), titolari, complessivamente, di 143.861.635 azioni a voto plurimo e 667.489 azioni ordinarie, pari, complessivamente considerate, al 71,66% del capitale sociale e all’85,995% dei diritti di voto, in forza di quanto previsto dal patto parasociale in essere tra Federico De Nora, FDN, Norfin, AC 10 e SNAM S.p.A.I candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione sono: Maria Giovanna Calloni, Federico De Nora, Paolo Dellachà, Mario Cesari, Anna Chiara Svelto, Stefano Venier, Luca Passa, Elisabetta Oliveri, Michelangelo Mantero, Giorgio Metta, Alessandro Garrone, Alice Vatta. LEGGI TUTTO

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    Forte calo a Wall Street, spaventa escalation dazi

    (Teleborsa) – A picco Wall Street, dopo aver registrato ieri la peggior seduta dal 2020, in scia ai dazi annunciati da Donald Trump e ai conseguenti timori di recessione. La Cina ha risposto annunciando tariffe aggiuntivi del 34% su tutti i beni importati dagli USA, a partire dal 10 aprile.Sul fronte macroeconomico, l’economia americana ha creato, a marzo, 228.000 nuovi posti di lavoro, superando le attese degli analisti, ma il tasso di disoccupazione è cresciuto oltre le previsioni al 4,2%, aumentando l’incertezza.Il Dow Jones accusa un ribasso del 4,16%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 5.139 punti, in forte calo del 4,77%. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-4,94%); sulla stessa linea, pessimo l’S&P 100 (-4,67%).Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti energia (-7,42%), finanziario (-6,21%) e informatica (-5,40%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+3,74%) e Home Depot (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -10,70%.Tonfo di Dow, che mostra una caduta del 9,76%.Lettera su Boeing, che registra un importante calo del 9,14%.Scende Goldman Sachs, con un ribasso del 7,90%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Dollar Tree (+3,09%) e Lululemon Athletica (+2,45%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su GE Healthcare Technologies, che prosegue le contrattazioni a -12,99%.Crolla Micron Technology, con una flessione del 12,76%.Vendite a piene mani su Marvell Technology, che soffre un decremento del 12,28%.Pessima performance per Constellation Energy, che registra un ribasso dell’11,37%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Venerdì 04/04/202514:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 4,1%; preced. 4,1%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 137K unità; preced. 117K unità)Mercoledì 09/04/202516:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 0,8%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 6,17 Mln barili)Giovedì 10/04/202514:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 2,8%). LEGGI TUTTO

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    Dazi, Powell: altamente probabile aumento inflazione, presto per indicare politica monetaria appropriata

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve, JeromePowell, ha dichiarato che “è altamente probabile che i dazi commerciali provochino quantomeno su base temporanea un aumento dell’inflazione” ma “è anche possibile che i loro effetti siano più persistenti”. Intervenendo a una conferenza ad Arlington, in Virginia, Powell ha ripetuto che resta molto difficile valutare gli effetti di questi provvedimenti sul commercio con l’estero fino a quando non ci sarà maggiore certezza sui dettagli. “Ad esempio, su cosa verrà sottoposto a dazi, sul loro livello e sulla loro durata e sulla portata delle rappresaglie dei nostri partner commerciali”, ha spiegato. “Sebbene l’incertezza resti elevata – ha aggiunto – sta diventando più chiaro che gli aumenti dei dazi saranno più ampi misura rilevante dell’atteso”.Powell ha poi sottolineato che “è troppo presto per dire quale sarà il percorso appropriato per la politica monetaria. Resteremo attenti ai dati che perverranno, all’evolversi delle prospettive e al bilancio dei rischi. Siamo ben posizionati per aspettare di aver maggiore chiarezza, prima di considerare qualunque aggiustamento alla nostra linea monetaria”. LEGGI TUTTO