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    Titoli di Stato, rendimenti su 2 anni italiano e tedesco ai minimi da autunno 2022

    (Teleborsa) – Il timore di recessione, in prima battuta negli Stati Uniti ma anche a livello globale, condiziona i movimenti sul debito sovrano. Sui mercati europei si registra una caduta dei rendimenti sui titoli di Stato che porta il titolo due anni italiano al 2,098% (-19 punti base rispetti alla chiusura di ieri) e il titolo due anni tedesco all’1,767% (-17 punti base rispetti alla chiusura di ieri), entrambi ai minimi dall’autunno 2022. Inoltre, salgono le scommesse sui tagli dei tassi da parte della Banca centrale europea (BCE).Guardando al decennale, il rendimento del Bund è crollato di 15 punti base al 2,497%, il calo giornaliero più grande da giugno 2023 e un livello visto l’ultima volta prima che il nuovo governo svelasse i piani per spendere centinaia di miliardi di euro in difesa e infrastrutture. Il decennale italiano è al 3,705% (-6 punti base).Il clima di avversione al rischio è aumentato dopo che la Cina ha annunciato che imporrà una tariffa del 34% su tutte le importazioni dagli Stati Uniti a partire dal 10 aprile, eguagliando il livello delle cosiddette “tariffe reciproche” annunciate dal presidente statunitense Donald Trump due giorni fa. LEGGI TUTTO

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    Commercialisti, Tiby: “Da casse di previdenza e fondi pensione spinta per ridare liquidità alle imprese”

    (Teleborsa) – “Esiste un nuovo approccio alla finanza, in cui protagonisti sono le casse di previdenza e i fondi pensione, i quali possono destinare fino al 10% dei propri patrimoni a investimenti in attività economiche. Il nostro obiettivo è sensibilizzare gli istituti affinché prendano in considerazione queste forme di finanza alternativa. Non esistono solo gli istituti di credito e gli strumenti finanziari tradizionali, ma anche valide opportunità che meritano attenzione e non devono essere sottovalutate”. Lo ha dichiarato Vincenzo Tiby, consigliere delegato dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, nel corso del convegno “Strumenti di investimento alternativi. Il ruolo dei fondi pensione e delle Casse di previdenza per lo sviluppo del Paese”, promosso dall’Odcec partenopeo, presieduto da Eraldo Turi.”Il ruolo dei fondi pensione e delle casse di previdenza – ha detto Gianfranco Tortorano, presidente della Commissione risparmio gestito dell’ordine napoletano – è un tema per noi molto caro ripreso anche da Mario Draghi in un suo intervento al Parlamento europeo. Tutta la filiera dei capitali deve prendere parte a un processo di crescita. Gli investimenti alternativi rappresentano ancora una percentuale molto bassa del totale, non è solo con investimenti tradizionali che si possono raggiungere rendimenti soddisfacenti. Bisogna intraprendere nuovi percorsi di crescita effettuando investimenti in start up, nei fondi chiusi di Cdp e dal mondo del private banking con percentuali piccole che garantiscono ritorni importanti”.”Parliamo di un ruolo rilevantissimo in termini potenziali. Consideriamo che – ha affermato Achille Coppola, già segretario nazionale dei commercialisti italiani – solo le casse hanno un patrimonio di circa 140 mld di euro e con i fondi pensione arriviamo a oltre 350 mld. Queste masse hanno come finalità ultima quella dell’erogazione delle pensioni ma nel frattempo queste risorse devono essere ben impiegate indirizzandole a sostenere in primis i bacini previdenziali e in secondo luogo le imprese dei territori”.Al fourm, introdotto da Carlo Fiorentino (delegato della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti), sono intervenuti anche Alessandro Scortecci (chief Investment officer, Direct Investments CDP Venture Capital) che ha parlato dell’infrastruttura del Venture Capital italiano e del ruolo dei Fondi Pensione e delle Casse di Previdenza per lo sviluppo del paese; Mario Romano (amministratore delegato Sella SGR), che si è soffermato sui capitali pazienti per pianificare il domani e Giuseppe Chianese (tesoriere Assoprevidenza) che ha evidenziato la ricerca dell’equilibrio tra Investimenti nei mercati quotati e alternativi nella politica d’investimento dei Fondi Pensione. LEGGI TUTTO

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    Misitano & Stracuzzi, Intermonte taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il target price (a 4,50 euro per azione dai precedenti 5,40 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Misitano & Stracuzzi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle essenze agrumarie.Gli analisti scrivono che la top line ha superato le attese nel 2024. Affrontando forti sfide operative dovute ai vincoli di strutture datate, Misitano & Stracuzzi ha colto l’opportunità di aumentare la sua quota di portafoglio tra i clienti chiave al fine di posizionare la società come un fornitore sempre più affidabile prima dell’apertura di nuove strutture quest’anno. Ciò, unito a un notevole deterioramento dell’ambiente dei prezzi delle materie prime e prezzi ampiamente stabili con i clienti finali, è avvenuto a scapito del margine lordo, sebbene nonostante la diluizione la società abbia comunque soddisfatto le aspettative di EBITDA. La forte pressione sui prezzi delle materie prime (in particolare del terpene arancione, con prezzi in aumento di circa il 400%) dovrebbe continuare anche nel 2025, poiché la malattia del greening in tutto il mondo sta provocando uno dei peggiori raccolti di agrumi della storia, unita all’impatto dell’introduzione di nuovi dazi, che si applicheranno a circa il 20/25% delle vendite (Intermonte ipotizza che circa il 50% del 44% delle vendite esposte alle Americhe nel 2024 provenga dagli Stati Uniti).(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    La Cina risponde a Trump: dazi del 34% su tutti i beni USA

    (Teleborsa) – La Cina imporrà una tariffa del 34% su tutte le importazioni dagli Stati Uniti a partire dal 10 aprile, eguagliando il livello delle cosiddette “tariffe reciproche” annunciate dal presidente statunitense Donald Trump due giorni fa. Gli ultimi dazi statunitensi hanno portato il livello totale ad almeno il 54% su quasi tutti i prodotti cinesi.”La pratica statunitense non è in linea con le norme del commercio internazionale, compromette gravemente i legittimi diritti e interessi della Cina ed è una tipica pratica di intimidazione unilaterale che non solo danneggia gli interessi degli Stati Uniti, ma mette anche a repentaglio lo sviluppo economico globale e la stabilità della produzione e della catena di approvvigionamento”, si legge in una nota del ministero delle Finanze cinese.Se le merci sono state spedite dal luogo di partenza prima delle 12:01 del 10 aprile 2025 e vengono importate tra le 12:01 del 10 aprile 2025 e le 24:00 del 13 maggio 2025, le tariffe aggiuntive non verranno applicate, viene spiegato.La Cina esorta gli Stati Uniti ad “annullare immediatamente le misure tariffarie unilaterali e a risolvere le divergenze commerciali attraverso consultazioni, in modo equo, rispettoso e reciprocamente vantaggioso”, viene sottolineato.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    D-Orbit acquista Planetek per espandere capacità nelle tecnologie spaziali avanzate

    (Teleborsa) – D-Orbit, società italiana attiva nel settore della logistica spaziale e del trasporto orbitale, ha acquisito il 100% delle azioni di Planetek, che opera nel settore dell’osservazione della Terra, rendendo gli azionisti di Planetek parte della base azionaria di D-Orbit. Non sono state rese note le valutazioni dell’operazione. L’attuale organizzazione rimarrà invariata per garantire la continuità aziendale.L’annuncio è arrivato durante un evento al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del Ministro Adolfo UrsoD-Orbit e Planetek, pur esplorando nuovi modelli di business innovativi e implementando sinergie, manterranno la loro autonomia operativa, garantendo la continuazione delle loro strategie e operazioni. L’operazione consente a entrambe le aziende di integrare nuove capacità nelle applicazioni spaziali basate su cloud, nell’elaborazione dei dati basata sull’intelligenza artificiale in orbita e nei servizi di dati quasi in tempo reale.”Stiamo lavorando a questa pietra miliare, unendo D-Orbit e Planetek, da molto tempo – ha affermato Luca Rossettini, CEO di D-Orbit – Unendo i nostri punti di forza, non stiamo solo espandendo la nostra portata tecnologica, ma stiamo anche rafforzando il nostro impegno nel rendere lo spazio più accessibile e sostenibile per migliorare la vita sulla Terra. I nostri valori condivisi, incentrati sull’idea di mettere le persone al primo posto, sono al centro di questa collaborazione, assicurando che l’innovazione sia guidata da una cultura forte e incentrata sulle persone che potenzia il talento e promuove il successo a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in caduta libera, banche in calo a doppia cifra

    (Teleborsa) – Si muove in territorio decisamente negativo Piazza Affari, appesantita dalle banche mentre aumentano le scommesse sul taglio dei tassi. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee, dopo che ieri Wall Street ha messo a segno la peggiore seduta dal 2020, reagendo in modo negativo alla serie di nuovi dazi annunciati dall’Amministrazione Trump.Sul fronte macroeconomico, in Germania a febbraio gli ordini all’industria sono risultati invariati su base mensile, contro attese per un rimbalzo di +3,4% dopo il calo di -5,5% segnato a gennaio. Nello stesso mese in Francia, la produzione industriale ha segnato unrialzo (superiore alle stime) di +0,7% m/m da -0,5% precedente. Dopo il calo congiunturale segnato a gennaio, le vendite al dettaglio in Italia non hanno registrato variazioni significative.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,104. L’Oro è sostanzialmente stabile su 3.109,9 dollari l’oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 62,6 dollari per barile, in netto calo del 6,49%.Torna a galoppare lo spread, che si posiziona a +117 punti base, con un forte incremento di 8 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,65%.Tra i mercati del Vecchio Continente crolla Francoforte, con una flessione del 4,45%, vendite a piene mani su Londra, che soffre un decremento del 3,32%, e pessima performance per Parigi, che registra un ribasso del 3,69%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione del 6,76%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.611 punti, in netto calo del 6,71%. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-5,28%); con analoga direzione, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-4,44%).Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, DiaSorin avanza del 2,01%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Unipol, che continua la seduta con -13,63%. Sessione nera per Banca MPS, che lascia sul tappeto una perdita dell’11,86%. In perdita Iveco, che scende dell’11,45%. Sotto pressione Unicredit, con un forte ribasso dell’11,05%.Da solo nella classifica dei risultati positivi del FTSE MidCap, Philogen si posiziona su un buon +2,31%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Ifis, che prosegue le contrattazioni a -10,30%. Soffre Banco di Desio e della Brianza, che evidenzia una perdita del 10,13%. Pesante Danieli, che segna una discesa di ben -10,07 punti percentuali. Seduta negativa per Webuild, che scende del 9,38%. LEGGI TUTTO

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    Extended Reality, Polimi: “In Italia, dal 2020 ad oggi, realizzati progetti da 500 aziende”

    (Teleborsa) – Il 2024 è stato un anno di fermento per le tecnologie di Extended Reality. Sono stati lanciati 17 nuovi dispositivi (9 visori e 8 smart glasses) con prestazioni sempre più elevate, che portano a 82 il numero dei device sul mercato. Sono nati nuovi sistemi operativi dedicati che favoriranno lo sviluppo di un ecosistema di sviluppatori e si è assistito a una progressiva integrazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito sia hardware sia software. Si stanno costruendo le basi dell’Industrial Metaverse attraverso Digital Twin di nuova generazione, ossia repliche digitali di oggetti, processi o ambienti reali per interagire in un ambiente immersivo. Si consolidano le piattaforme (oggi si contano 135 mondi virtuali pubblici e 122 Metaverse as a service Platform – Maas) e si sta cominciando a discutere di interoperabilità tra le più grandi, come Fortnite, Roblox e Minecraft. Sono però ancora poche le soluzioni adottate delle aziende nel nostro paese, dove il mercato dell’Extended Reality è ancora agli inizi, seppur la tecnologia sia disponibile da diversi anni, soprattutto a causa di una conoscenza ridotta delle potenzialità. Sono i principali risultati della ricerca dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “AI, Digital Twin e nuovi device trasformano le esperienze immersive”.Dal 2020 ad oggi, quasi 500 imprese in Italia hanno avviato almeno un progetto XR, per un totale di 611 progetti realizzati. Di questi, 123 sono stati avviati nel 2024, segnando un calo del 9% rispetto al 2023, in particolare per una riduzione degli investimenti nei settori retail, finance e automotive a causa della minor attenzione mediatica su questi temi. Nel B2c, le principali applicazioni nell’ultimo anno sono state nel turismo, nella sanità e nell’ambito education, anche se il retail rimane il secondo settore per numerosità complessiva. Nel B2b le soluzioni sono sviluppate soprattutto in ambito manufatturiero, ma c’è crescente interesse nella sanità e nelle utility.I principali obiettivi per cui le aziende sviluppano progetti con tecnologie XR sono rafforzare l’immagine e il posizionamento dell’azienda e arricchire i servizi offerti nel B2c, sperimentare soluzioni innovative e ridurre tempistiche e costi nel B2b/B2. In generale, l’87% delle grandi aziende dichiara di aver raggiunto in toto o in buona parte i benefici attesi. Tuttavia, la maggior parte delle grandi aziende (63%) ancora non conosce a sufficienza le tecnologie di Extended Reality: è questo il principale limite al loro sviluppo.”Il 2024 e l’inizio del 2025 sono stati un periodo importante per l’evoluzione delle tecnologie di Extended Reality, in particolare grazie agli investimenti da parte di Big Tech e grandi realtà specializzate – spiega Marta Valsecchi, direttrice dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse –. Nonostante gli importanti progressi tecnologici, in Italia i progetti sviluppati dalle aziende sono ancora pochi e il mercato fatica a decollare. Le ragioni sono principalmente due: la conoscenza ridotta di queste tecnologie da parte delle grandi imprese e alcuni aspetti dell’offerta ancora non pienamente rispondenti alle necessità delle aziende più evolute, come la richiesta di device più ergonomici e user-friendly”.”Le imprese che hanno sviluppato progetti hanno conseguito risultati tangibili, a conferma che già oggi queste tecnologie offrono importanti opportunità in molteplici ambiti (dalla formazione al supporto alla forza lavoro sul campo, dalla prototipazione all’offerta di esperienze immersive in luoghi fisici e tanto altro ancora) – afferma Claudio Conti, ricercatore Senior dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverso –. Inoltre, a tendere, la loro evoluzione potrebbe rivoluzionare diversi settori, come l’entertainment, il turismo, la sanità e il mondo industriale, garantendo nuovi servizi applicativi e nuovi modelli di lavoro e collaborazione. Inoltre, potrebbe aprire le porte a un web3D immersivo e a nuove esperienze fisico-digitali. Proprio per questo, secondo i principali report di technology foresight, l’XR segue l’intelligenza artificiale tra i trend digitali maggiormente di impatto nei prossimi 5-10 anni”.L’Extended Reality in Italia. In Italia si contano 611 progetti di Extended Reality a partire dal 2020, di cui 377 in ambito B2c (ossia rivolti ai consumatori finali) e 234 in ambito B2b/B2e (a supporto di aziende clienti, processi interni e dipendenti). Nel B2c nel 2024 sono stati realizzati 78 nuovi progetti (-10% rispetto al 2023). A livello settoriale il turismo (24%) e il retail (24%) si confermano ai primi posti, ma continuano a crescere iniziative nell’education (12%) e nella sanità (7%). Alcuni esempi di nuove iniziative sono: progetti XR per la teleriabilitazione dei pazienti, la terapia del dolore o l’assistenza e l’utilizzo di gemelli digitali per le lezioni in aula. Nel B2b/B2e i nuovi progetti nel 2024 sono 45 (in calo dell’8%). Complessivamente manifatturiero (28%), sanità (16%) e utility (11%) sono i settori più attivi: i primi con progetti focalizzati prevalentemente sul supporto alla forza lavoro, mentre nel settore utility è frequente l’utilizzo dell’XR per il training degli operatori. Seguono training & consulting (10%), retail (6%), Pa (5%). La riduzione del numero di progetti tra il 2023 e il 2024 è legata ad alcuni settori specifici, come retail e automotive. In generale, inoltre, emerge che nel B2b sono ormai chiari alcuni casi d’uso concreti e con benefici tangibili, mentre nel B2c nella gran parte dei casi le iniziative sono ancora estemporanee e sperimentali, anche a livello internazionale.Gli hardware. Ad oggi si contano 82 dispositivi XR sul mercato, di cui 17 lanciati nel 2024: si tratta di 9 visori per la realtà virtuale o mista e 8 smart glasses per la realtà aumentata. Nel 2025 sono attesi oltre 20 nuovi dispositivi. La maggior parte delle aziende ha un unico modello sul mercato, aggiornato periodicamente: quasi la metà è stata lanciata da aziende specializzate in XR (come Pico o Vuzix), il 38% da aziende di elettronica (come Lenovo, Epson). Le Big Tech come Apple o Meta hanno solo il 13% dei device in commercio, ma detengono le quote maggiori in termini di volumi di vendita a livello globale (oltre il 75%). I nuovi dispositivi XR hanno prestazioni significativamente più elevate dei modelli precedenti. Vision Pro di Apple, Quest 3S di Meta, gli Smart glasses di Meta e Ray-Ban e, in prospettiva, il Project Moohan di Google e Samsung sono tutti supportati da chipset sempre più avanzati e ottimizzati per l’XR. Tutti i nuovi dispositivi hanno risoluzione più alta del display, maggiore potenza di calcolo, utilizzo di eye e hand tracking e ottimizzazione del passthrough (la tecnologia che consente di visualizzare l’ambiente reale attraverso le telecamere del visore, sovrapponendo elementi digitali). Attualmente solo pochi device supportano l’AI nativamente (appena 3 tra quelli lanciati negli ultimi anni), ma il trend è in forte crescita: tra i dispositivi annunciati al Consumer Electronics Show 2025, ben 7 su 9 la includono di serie.Le piattaforme XR. Un ruolo importante è giocato dalle piattaforme XR, sia mondi virtuali pubblici, come Roblox e Fortnite, sia Metaverse as a Service – MAAS, come Nvidia Omniverse. Nel corso del 2024 i mondi pubblici raggiungono le 135 unità (+5 rispetto al 2023) e le MAAS arrivano a quota 122 (+3 rispetto all’anno precedente). Parallelamente, però, si consolidano le iniziative esistenti: nell’ultimo anno 43 mondi virtuali sono usciti dalla fase di developing/testing e nessuna piattaforma ha cessato l’attività. Inoltre, le piattaforme più grandi hanno incrementato il numero di utenti attivi. Un aspetto fondamentale per il futuro è l’interoperabilità tra le diverse piattaforme. In questa direzione si sta muovendo Epic Games che ha annunciato la volontà di rendere interoperabile la propria piattaforma (Fortnite) con gli altri due mondi virtuali più conosciuti e utilizzati (Minecraft e Roblox) e creare un ecosistema in cui i giocatori possano muoversi liberamente, mantenendo coerenza e continuità nelle loro esperienze. Un altro trend riguarda l’integrazione dell’intelligenza artificiale che aprirà nuove possibilità nella generazione di mondi virtuali sempre più interattivi. Ne è un esempio Genie 2 di Google che permette di generare ambienti di gaming 3D con semplici input visivi o testuali, riducendo i tempi di sviluppo.Digital Twin e AI. “Un trend emergente che si interseca con l’XR è l’evoluzione verso i Digital Twin di nuova generazione, repliche digitali di oggetti, processi o ambienti reali con cui gli utenti possono interagire in un ambiente immersivo e che possono essere connesse al mondo fisico attraverso l’IoT e potenziate tramite l’AI, ad esempio per la realizzazione di simulazioni dinamiche e complesse – spiega Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse –. Si stanno, dunque, delineando le basi per l’Industrial Metaverse, in cui l’integrazione e la connessione fisico-digitale consentiranno lo sviluppo di applicazioni evolute di monitoraggio, progettazione, prototipazione e formazione con risparmi di costi e tempi”. Gli ambiti di applicazione dei Digital Twin di nuova generazione sono molteplici. Nel Retail, la creazione di gemelli digitali dei punti vendita per migliorare il layout e analizzare i flussi dei clienti (come fatto, ad esempio, da Walmart); nella PA, la creazione di repliche virtuali delle città per simulare il traffico e migliorare la viabilità (es. città di Singapore); nell’industria, la riproduzione di stabilimenti e la simulazione delle linee di produzione per testare modifiche nelle catene di montaggio senza fermare la produzione reale (es. Gruppo Renault).L’intelligenza artificiale sta spingendo l’innovazione nei servizi. In particolare, si sta assistendo all’integrazione dell’AI negli strumenti per la creazione di contenuti. Questo avviene sia per i content creator più esperti, che hanno la possibilità di automatizzare diverse fasi del processo creativo, come ad esempio la generazione di scenari o l’animazione di personaggi, sia per quelli inesperti che, grazie a strumenti come il Text-to-Space, hanno la possibilità di creare contenuti complessi. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: con UniCredit collaborazioni in est Europa, potrebbero estendersi

    (Teleborsa) – L’assemblea del 24 aprile di Generali, colosso italiano delle assicurazioni e dell’asset management, “non è un referendum su Natixis, ma un voto per decidere se Generali resta una public company oppure passa sotto il controllo di soggetti privati senza che questi paghino un premio agli altri azionisti”. Lo ha affermato il CEO Philippe Donnet in un’intervista al Corriere della Sera.A una domanda se peserà sul voto il “nodo” Natixis, ha replicato: “L’accordo con la banca francese Bpce, proprietaria di Natixis, non ha un impatto su questo piano. Sono in corso le consultazioni con i sindacati francesi che si concluderanno a fine maggio, poi partirà il processo autorizzativo con le autorità italiane”. A un’obiezione al fatto che Generali poteva stringere un accordo nell’asset management con una realtà italiana, ha detto che “non ci sono opportunità paragonabili in Italia” e che “all’epoca della cessione di Pioneer, abbiamo guardato il dossier ma il CdA ha valutato di non andare avanti. Era il 2016, non c’erano ancora le condizioni, la strategia sull’asset management era agli esordi”.In merito alla quota di UniCredit nel capitale, Donnet ha detto: “Unicredit ha definito l’investimento come puramente finanziario. È una conferma che sono convinti della bontà del nostro nuovo piano e questo ci fa piacere. Le tre più grandi istituzioni finanziarie in Italia sono guidate da manager indipendenti e di grande professionalità, riconosciuti dal mercato, e che parlano la stessa lingua. Con Orcel ci siamo parlati. Esistono delle collaborazioni sul fronte assicurativo nell’est Europa, dove siamo già partner, ma il discorso potrebbe estendersi anche su altre aree”. LEGGI TUTTO