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    Balneari, Tar Liguria: proroga concessioni al 2027 non è valida

    (Teleborsa) – Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso di tre stabilimenti balneari di Zoagli, in provincia di Genova, contro la delibera della Giunta comunale che aveva confermato la scadenza delle concessioni al 31 dicembre del 2023, dando il via alle gare previste dalla Bolkenstein. Il tribunale amministrativo ha giustificato la decisione specificando nella sentenza che la proroga fino al 2027 non è ritenuta valida.Secondo il Tar, infatti, “non vale invocare un accordo secondo cui le amministrazioni avrebbero l’obbligo di prorogare le concessioni balneari perché non risulta esistente un documento scritto e perché un simile accordo non potrebbe prevalere sulla pronuncia della Corte di Giustizia”. Inoltre, la sentenza ha messo in evidenza che “sulla base del quadro regolatorio attualmente vigente, in forza delle sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, le concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative, beneficiarie di plurime proroghe ex lege, hanno cessato i loro effetti in data 31 dicembre 2023, sicché le nuove assegnazioni devono avvenire mediante selezioni imparziali e trasparenti tra i potenziali candidati, ai sensi della direttiva Bolkestein”.Il tribunale amministrativo ha quindi confermato la correttezza della delibera della Giunta comunale di Zoagli che “riconosciuta la scadenza dei titoli concessori in data 31 dicembre 2023, correttamente ha stabilito di esperire le selezioni per i nuovi affidamenti”, negando l’esistenza di un atto normativo su cui dovrebbe poggiarsi la proroga delle concessioni balneari. LEGGI TUTTO

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    Ponte Stretto, Salvini: E’ una delle strutture più studiate e monitorate al mondo, chi dice “no” lo fa per scelta ideologica

    (Teleborsa) – “Rispondo a nome degli ingegneri che a centinaia ci stanno lavorando e a nome dei siciliani e calabresi che da un secolo aspettano di essere collegati senza perdere ore e ore di tempo. Il 13 novembre scorso l’opera ha registrato il parere favorevole della Commissione di Valutazione di impatto ambientale. Associato a 62 prescrizioni. Confermo inoltre che come richiesto dalla Commissione Via, 60 prescrizioni saranno ottemperate in sede di approvazione del progetto esecutivo mentre 2 prescrizioni saranno ottemperate dopo l’entrata in esercizio del Ponte”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini nel corso del Question Time al Senato, come riporta l’Agenzia stampa Energia Oltre.IL PIANO DETTAGLIATO DELLE MISURE COMPENSATIVE È ATTUALMENTE AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE VIA – Circa la valutazione di incidenza ambientale, “la Commissione Via al momento del rilascio del parere favorevole ha richiesto alla società Stretto di Messina di predisporre un piano di maggior dettaglio delle misure compensative nonché di trasmettere alla Commissione europea le ulteriori considerazioni prescritte dalla Direttiva Habitat – ha proseguito Salvini -. Il piano dettagliato delle misure compensative è stato trasmesso al Mase a fine dicembre e a gennaio è stato pubblicato sul sito del ministero. Attualmente al vaglio della Commissione Via. Inoltre è in corso di predisposizione l’ulteriore documentazione da trasmettere alla Commissione europea”.”EVITATO IL POSIZIONAMENTO SU FAGLIE ATTIVE” – In relazione al rischio sismico e alla presenza di faglie “i tecnici e gli ingegneri sottolineano che la geologia dello Stretto di Messina è stata accuratamente studiata individuando tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto, i punti di contatto con il terreno del ponte sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”.NELLE PROSSIME SETTIMANE IN CHIUSURA INTERLOCUZIONI CON LA COMMISSIONE VIA PER POI PROCEDERE AGLI ADEMPIMENTI PREVISTI DALLA DIRETTIVA HABITAT. – Quanto all’impatto dei cantieri sul traffico “evidenzio che durante la realizzazione del ponte il traffico dei mezzi provenienti dai cantieri sarà regolato in modo da evitare le fasce orarie soggette a maggiore traffico. L’obiettivo delle prossime settimane è concludere le interlocuzioni con la Commissione Via e procedere tempestivamente con gli ulteriori adempimenti previsti dalla direttiva Habitat. Questo ci consentirà di arrivare all’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess e quindi finalmente partire con la cantierizzazione. Il Ponte sullo Stretto penso sia una delle strutture più studiate e monitorate da punto di vista tecnico a livello mondiale, e chi dice di no al ponte legittimante dovrebbe aver il coraggio di ammettere che è una scelta ideologica”, ha concluso Salvini. LEGGI TUTTO

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    SITEB, con ANAS e PIARC alla Global Ministerial Conference sulla sicurezza stradale

    (Teleborsa) – SITEB, l’Associazione Strade Italiane e Bitumi, ha rappresentato l’intera filiera delle strade alla quarta Global Ministerial Conference on Road Safety, tenutasi in questi giorni a Marrakech, in Marocco. L’evento costituisce il principale appuntamento mondiale dedicato alla sicurezza stradale e ha visto la partecipazione di circa 2.500 delegati da 198 paesi coinvolti. La Conferenza è stata organizzata dal Regno del Marocco, dal Ministero Trasporti e Logistica, dalla NARSA (National Road Safety Agency /Agence Nationale de la Sécuritè Routièr), insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), in partnership con le Nazioni Unite.Nel corso della manifestazione SITEB ha presentato in anteprima un estratto del manuale “Sicurezza stradale: l’aderenza delle pavimentazioni”, realizzato da una task force SITEB di esperti del settore che analizza i meccanismi che determinano l’aderenza su strada, le metodologie più avanzate per la sua misurazione e le migliori pratiche per la progettazione e la manutenzione delle pavimentazioni stradali. In particolare, il documento pone enfasi sulle condizioni di asfalto bagnato, dove il rischio di fenomeni pericolosi come l’aquaplaning aumenta drasticamente, compromettendo la sicurezza degli utenti.Il tema della sicurezza è da sempre al centro dell’attenzione degli operatori stradali. Secondo un sondaggio SITEB di qualche tempo fa, la possibilità di rimanere vittima di un incidente, infatti, resta tra i pericoli maggiormente temuti dalla popolazione (il 71% del campione dello studio lo averte): dopo la paura di subire un furto in casa (espressa dal 77% dei rispondenti) e prima di altre preoccupazioni come lo scippo, la rapina e le molestie/aggressioni. “Ogni anno sono ancora oltre 1,35 milioni i morti sulle strade nel mondo. Tra i vari fattori che incidono sulla sicurezza stradale, l’aderenza delle pavimentazioni rappresenta uno degli elementi chiave, determinante per il comportamento dinamico dei veicoli, in particolare in condizioni atmosferiche avverse come pioggia, nebbia o neve. Una buona manutenzione delle pavimentazioni può determinare una riduzione significativa del numero di incidenti e, conseguentemente, di vittime sulle strade. La diffusione di conoscenze tecniche approfondite e la condivisione di best practices, illustrate nel nostro manuale, può contribuire in modo significativo alla costruzione di infrastrutture stradali più sicure e affidabili”, ha commentato il presidente SITEB Alessandro Pesaresi, che ha guidato la delegazione SITEB a Marrakech.Nel corso dell’appuntamento internazionale è stata, inoltre, allestita un’esposizione internazionale con stand e padiglioni curati da organizzazioni, istituzioni, aziende pubbliche e private, stakeholder del settore, ONG e media, offrendo così un ulteriore spazio di interazione e confronto. SITEB ha fatto parte della delegazione italiana presente a Marrakech, che ha visto l’ampia partecipazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. L’Associazione ha rappresentato l’intera filiera delle strade ed è stata presente presso lo spazio organizzato da Anas e PIARC Italia, insieme ad Aiscat, Polizia Stradale, Polizia di Stato e Politecnico di Milano e Fred Engineering. LEGGI TUTTO

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    Rischi ambientali, Infratel Italia sigla protocollo con Sogesid per sviluppare tecnologie digitali

    (Teleborsa) – Sviluppare tecnologie digitali avanzate in grado di rilevare tempestivamente potenziali rischi ambientali. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato da Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Infratel Italia, ed Errico Stravato, amministratore delegato e direttore generale di Sogesid S.p.A. L’accordo mira a digitalizzare il monitoraggio e il controllo ambientale, con un’attenzione particolare alle risorse idriche, alla mitigazione del dissesto idrogeologico e alla bonifica dei siti inquinati.Il protocollo prevede la selezione dei parametri di misurazione e la progettazione di sensori di telerilevamento, puntando anche all’implementazione di sistemi di allarme per avvisare tempestivamente le autorità di controllo e protezione civile in caso di cambiamenti o rischi ambientali. Un aspetto fondamentale dell’accordo è lo sviluppo di reti di comunicazione basate su tecnologie IoT e protocolli avanzati. Queste reti, infatti, integreranno vari dispositivi di monitoraggio e centralizzeranno i dati, sfruttando infrastrutture come rete 5G, satellitare o LoRaWAN, per garantire la copertura anche in aree remote e difficilmente accessibili. Inoltre, il protocollo permetterà la progettazione di sistemi in grado di raccogliere dati in tempo reale e trasmetterli a una piattaforma centrale per il monitoraggio e la gestione continua, con l’obiettivo di ottenere una gestione dati ambientali costante e affidabile.”Infratel Italia è orgogliosa di contribuire a questo protocollo, che segna un passo fondamentale verso la digitalizzazione dei processi di monitoraggio e controllo ambientale – ha commentato Piccinetti –. Grazie a questa collaborazione, mettiamo le competenze di Infratel al servizio di un modello di sviluppo sostenibile, rafforzando le capacità di analisi e intervento delle istituzioni e promuovendo una transizione digitale al servizio dell’ambiente e della collettività. Questo protocollo rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa essere un motore di progresso per il Paese, con ricadute positive sia sul piano ambientale che su quello economico e sociale”.”Sogesid conferma, con questo accordo, il proprio impegno nella digitalizzazione del monitoraggio ambientale – ha dichiarato a margine della firma Stravato –. La collaborazione con Infratel ci permetterà di sviluppare soluzioni avanzate, per migliorare il controllo delle risorse idriche, del dissesto idrogeologico e dei siti inquinati, offrendo alle Autorità con cui lavoriamo, strumenti più efficaci e affidabili per la protezione del territorio”.La firma del protocollo è avvenuta a margine dell’inaugurazione della nuova sede di Infratel Italia, presso Via Silvo D’Amico, 40, a Roma. La cerimonia ha segnato un importante traguardo per l’azienda, che continua a crescere e a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese. La nuova sede, rifacendosi agli aspetti chiave della missione di Infratel, offre spazi moderni e funzionali, progettati per accogliere un numero crescente di dipendenti, concepiti proprio per stimolare collaborazione e innovazione.L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di figure istituzionali, tra cui Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Claudio Barbaro, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Alfredo Maria Becchetti, presidente di Infratel Italia, Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Infratel Italia, Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, Laura Di Raimondo, direttore generale di ASSTEL. LEGGI TUTTO

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    Nucleare, Aie: nel 2025 produzione di energia raggiungerà livelli record, quasi 420 i reattori attivi

    (Teleborsa) – Secondo l’Agenzia internazione dell’Energia la generazione di energia da centrali nucleari nel 2025 raggiungerà livelli record. Nel report “The Path to a New Era for Nuclear Energy” presentato dal direttore esecutivo dell’agenzia, FatihBirol, in occasione di un convegno sul nucleare in Confindustria, si sottolinea che l’energia nucleare “ha il potenziale per aprire una nuova era per questa fonte di energia sicura e pulita, poiché la domanda di elettricità cresce fortemente in tutto il mondo”. “Più di 70 GW di nuova capacità nucleare sono in costruzione a livello globale, uno dei livelli più alti degli ultimi 30 anni, e più di 40 paesi in tutto il mondo hanno piani per espandere il ruolo del nucleare nei loro sistemi energetici. Gli Smr in particolare offrono un potenziale di crescita notevole”, ha sottolineato Birol nel suo intervento. L’interesse per l’energia nucleare attuale, ha spiegato il direttore, “non è tanto legato al cambiamento climatico quanto alle nuove necessità per i data center” che richiedono tanto consumo di elettricità. Il rapporto ha inoltre evidenziato che il livello record del 2025 “è dovuto a preoccupazioni sulla sicurezza energetica, al rafforzamento del supporto politico, ai progressi tecnologici e alle crescenti esigenze di energia distribuibile a basse emissioni”. “La generazione dalla flotta mondiale di quasi 420 reattori è sulla buona strada per raggiungere nuove vette nel 2025. Anche se alcuni paesi stanno eliminando gradualmente l’energia nucleare o stanno dismettendo anticipatamente le centrali, la generazione globale da centrali nucleari sta aumentando poiché il Giappone sta riavviando la produzione, i lavori di manutenzione sono completati in Francia e nuovi reattori iniziano le operazioni commerciali in vari mercati, tra cui Cina, India, Corea ed Europa. L’energia nucleare produce poco meno del 10% della generazione globale ed è la seconda fonte di elettricità a basse emissioni oggi dopo l’energia idroelettrica”, ha sottolineato l’Aie. Il rapporto ha rilevato inoltre che gli investimenti nel nucleare sono aumentati a circa 65 miliardi di dollari nel 2023, quasi il doppio rispetto a un decennio fa. “L’industria nucleare dovrà superare diversi ostacoli per ottenere un vero ritorno e contribuire pienamente alle transizioni verso l’energia pulita – ha però sottolineato l’Agenzia –. In particolare, la costruzione di reattori su larga scala nelle economie avanzate ha visto negli ultimi anni ritardi sostanziali e grandi sforamenti di costo. Il mercato altamente concentrato per i fornitori di tecnologia nucleare potrebbe ostacolare lo sviluppo”.(Foto: bagalute) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator scivola a gennaio

    (Teleborsa) – Frena a gennaio il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 101,5 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente (+0,1%) e contro il -0,1% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 114,3 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,5% a 119,3 punti. “L’indice LEI statunitense è sceso a gennaio, interrompendo i guadagni dei due mesi precedenti”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “Le valutazioni dei consumatori sulle future condizioni aziendali sono diventate più pessimistiche a gennaio, il che, insieme alle minori ore settimanali lavorate nel settore manifatturiero, ha determinato il calo mensile. Tuttavia, gli ordini manifatturieri si sono quasi stabilizzati dopo aver pesato sull’indice dal 2022 e lo spread dei rendimenti ha contribuito positivamente per la prima volta da novembre 2022. Nel complesso, solo 4 delle 10 componenti del LEI sono state negative a gennaio. Inoltre, i tassi di crescita semestrali e annuali del LEI hanno continuato a crescere, segnalando ostacoli più lievi all’attività economica statunitense in futuro. Attualmente prevediamo che il PIL reale degli Stati Uniti aumenterà del 2,3% nel 2025, con una crescita più forte nella prima metà dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Rapporto sull’Energia Nucleare, Ventura (OICE) commenta il futuro del settore a Confindustria Roma

    (Teleborsa) – Oggi, presso la sede di Confindustria Roma, è stato presentato il Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia dal titolo “Il cammino verso una nuova era per l’energia nucleare”. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del governo e delle principali aziende del settore energetico, tra cui il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e i vertici di ENEA, ENEL, ENI, SOGIN ed EDISON.Durante l’incontro, è stato discusso il nuovo disegno di legge proposto dal Ministero dell’Ambiente al Governo, che mira a favorire il ritorno dell’energia nucleare in Italia. Questo disegno di legge si fonda su quattro obiettivi chiave: Sicurezza nazionale, garantire che la produzione di energia nucleare rispetti i più alti standard di sicurezza, tutelando la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio;Raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, promuovere una transizione energetica sostenibile che favorisca la decarbonizzazione entro il 2050, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e agli impegni europei; Garanzia di continuità nell’approvvigionamento energetico, creare un sistema energetico resiliente che possa garantire forniture stabili e affidabili, riducendo la dipendenza da fonti energetiche esterne e volatili; Sostenibilità dei costi per gli utenti finali, assicurare che l’energia nucleare risulti competitiva a livello economico, con vantaggi per i consumatori finali e per il sistema industriale italiano.”Riteniamo essenziale seguire con attenzione l’emanazione di ulteriori decreti legislativi da parte del governo, che dovranno definire le modalità di produzione di energia nucleare sostenibile – afferma Francesco Ventura, A.U. della VDP srl e Consigliere OICE con delega all’Ambiente –. Come VDP , da anni collaboriamo in modo proficuo con SOGIN su temi ambientali legati alla dismissione delle centrali nucleari in Italia, riconoscendo l’impegno e la serietà con cui l’azienda affronta tali sfide. In collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, SOGIN ha già pubblicato l’elenco dei 51 siti inclusi nella ‘Carta Nazionale delle Aree Idonee’ per lo stoccaggio delle scorie nucleari, distribuiti su sei regioni italiane. Questi siti sono stati selezionati in aree distanti da zone vulcaniche, sismiche o a rischio di dissesto, oltre che da insediamenti civili, militari e industriali. Tuttavia, è importante sottolineare che le sei regioni coinvolte hanno espresso una sostanziale opposizione a queste proposte. Rimaniamo in attesa di sviluppi significativi su questa questione e auspichiamo un dialogo costruttivo, che porti a soluzioni condivise e accettabili per tutte le parti coinvolte”. LEGGI TUTTO

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    Angelini (Bankitalia): AI spinge ad aggiustamenti nelle politiche di assunzione delle banche centrali

    (Teleborsa) – Nel banche centrali “gli esperti in economia e diritto hanno tradizionalmente dominato la forza lavoro. Tuttavia, la rivoluzione digitale ha gradualmente aumentato la pressione per riorientare il mix di talenti verso esperti in IT, ingegneria e matematica. L’intelligenza artificiale, con il suo impatto trasformativo sui processi di lavoro, intensificherà ulteriormente questa pressione, rendendo necessari aggiustamenti nelle politiche di assunzione”. Lo ha detto Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, al seminario su “Data science in Central Banking” organizzato a Roma dall’Irving Fisher Committee on Central Bank Statistics (IFC) della Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e dalla Banca d’Italia.”Ma in un ambiente in così rapida evoluzione, assumere semplicemente specialisti non può essere la soluzione principale – ha aggiunto – Saranno essenziali la formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento della forza lavoro. Un’adeguata attenzione a questi aspetti non solo aiuterà le organizzazioni a sfruttare appieno le nuove tecnologie, ma affronterà anche la resistenza dei dipendenti al cambiamento, spesso un ostacolo importante all’adozione di successo”.Nel corso del suo intervento, Angelini ha evidenziato anche che “la cooperazione interistituzionale tra le autorità (non solo le banche centrali e i supervisori bancari) dovrebbe essere incoraggiata, dati i confini normativi sempre più sfumati nelle tecnologie ad alta intensità di dati come l’intelligenza artificiale”.”All’inizio di un nuovo percorso, ha senso imparare dagli errori reciproci e condividere le migliori pratiche piuttosto che affidarsi a un approccio di tentativi ed errori in isolamento – ha sostenuto – Nell’attuale difficile contesto globale, il multilateralismo è sotto pressione e la cooperazione internazionale sta affrontando forti venti contrari. Data la sua lunga tradizione di cooperazione in forum internazionali come la BRI e l’FSB, la comunità delle banche centrali è ben posizionata per promuovere la cooperazione in questo campo”. LEGGI TUTTO