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    BPER in rally, assist da analisti

    (Teleborsa) – Modesto guadagno per BPER, che avanza di poco a +1,29%.A dare linfa alle azioni contribuisce la promozione giunta dagli analisti di KBW. L’ufficio studi ha confermato il giudizio “Outperform” e rivisto al rialzo il target price a 8,75 euro dai 7,35 indicati in precedenza. Comparando l’andamento del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, si nota che l’istituto di credito emiliano mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +7,76%, rispetto a +0,74% del principale indice della Borsa di Milano).Le implicazioni di breve periodo di BPER sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 7,011 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 6,765. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 7,257. LEGGI TUTTO

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    Positiva la Borsa di New York. Focus su Nvidia e inflazione PCE

    (Teleborsa) – Partenza al rialzo per la borsa di Wall Street, dopo i forti cali di venerdì, sui timori degli investitori per l’inflazione in scia ai dazi americani che preoccupano anche la Federal Reserve. Nel frattempo prosegue la stagione delle trimestrali: attesi i conti di Nvidia in calendario mercoledì. Sul fronte macroeconomico, gli addetti ai lavori guardano al dato, in agenda venerdì, sull’inflazione PCE, la misura preferita dalla Fed per valutare l’andamento dei prezzi.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones sale dello 0,41% a 43.605 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 6.040 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,38%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,56%). LEGGI TUTTO

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    Crescita e sostenibilità, Istat: “Calano i flussi fisici, aumenta la spesa in protezione ambientale”

    (Teleborsa) – Nel biennio 2022-2023 i principali indicatori fisici forniti dai conti satellite ambientali sono in flessione a fronte della crescita del Pil in termini reali. Nel 2023 il disaccoppiamento risulta assoluto poiché a fronte di una crescita del Pil, pari a +0,7%, decrescono tutti i principali indicatori fisici: il Consumo di energia diminuisce del 4,1%, le Emissioni di gas climalteranti si riducono del 5,3% e il Consumo materiale interno flette del 6,4%. Lo comunica l’Istat nel report “Economia e ambiente: principali indicatori anni 2021-2023”.Nel 2022, la crescita del Pil (+4,7%) si accompagna a una decrescita rilevante per il solo Consumo di energia (-3,1%), mentre il disaccoppiamento del Consumo materiale interno (+1,3%) è stato solo relativo, come per le Emissioni di gas climalteranti, rimaste stazionarie. Nel 2022 il valore dei beni e servizi per la tutela ambientale è in forte espansione: 79,9 miliardi (+40,6% rispetto all’anno precedente). La Spesa per la protezione dell’ambiente si posiziona a 51,4 miliardi (+9,4%), mentre il gettito delle imposte ambientali cala a 45,4 miliardi (-18,9%) per poi recuperare nel 2023.L’aumento del gettito delle imposte ambientali nel 2023 è pari al +19,4% (con un’incidenza sul Pil pari a 2,5% nel 2023). Sono 54,0 le tonnellate di CO2 emesse per ogni terajoule di energia consumato nel 2023: l’indicatore, in calo dal 2012 al 2020, torna a scendere nel 2023 (-2,4%) dopo due anni di crescita. Sono, infine, 250 e tonnellate di materia utilizzate nell’economia italiana per milione di euro di Pil nel 2023: prosegue nel 2022 e nel 2023 la tendenza alla riduzione dell’intensità materiale. LEGGI TUTTO

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    USA, CFNAI: frena ancora la crescita americana a gennaio

    (Teleborsa) – Segnali ancora negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,03 punti a gennaio rispetto ai +0,18 punti di dicembre. La media mobile a tre mesi, sempre a gennaio, si è portata a +0,03 punti rispetto ai -0,13 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare, il mattone nelle grandi città rende il 5,6%

    (Teleborsa) – Il mattone si conferma una scelta di investimento importante per gli Italiani. Nella prima parte del 2024 il 19,4% delle compravendite immobiliari è stato realizzato per investimento. È quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. In base ai dati provenienti dalle agenzie del Gruppo si riscontra una leggera contrazione degli acquisti per investimento da destinare a immobili ricettivi, in particolare nelle località in cui c’è una certa saturazione del mercato. Sembrerebbe che i proprietari siano maggiormente orientati verso una continuità dei guadagni derivanti da locazione e una gestione meno complessa dell’immobile. Infatti, l’analisi prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali.I rendimenti annui da locazione restano comunque interessanti: per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si registra un rendimento pari al 5,6%, le metropoli che hanno i rendimenti maggiori sono: Genova con 7%, Palermo con 6,9%, Verona con 6,5%.Le città con i rendimenti più altiGenova: con un rendimento annuo lordo del 7,0%, è al vertice della classifica. La città offre una combinazione di prezzi accessibili e una forte domanda di affitti, rendendola una scelta ideale per gli investitori. Palermo: al secondo posto, con un rendimento del 6,9%. La città negli ultimi anni sta sperimentando una rinascita turistica che la rende interessante per chi investe. Verona: con un rendimento del 6,5%, questa città è nota per la sua economia dinamica e la sua attrattiva turistica, che garantiscono una domanda costante di affitti.Rivalutazione del capitaleChi investe nel mattone però oltre al rendimento mira alla rivalutazione dell’immobile e, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un recupero dei prezzi. Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di aziende che attirano lavoratori fuori sede, dotate di servizi e sottoposte ad interventi di riqualificazione. In generale tra le aree che hanno registrato aumenti di prezzi ci sono quelle potenziate con la metropolitana, ad esempio. Dal 1998 al 2024, limitando l’esame alle grandi città italiane risulta una rivalutazione dei prezzi del 48,1%. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con + 135,4%, seguita da Napoli e Firenze con + 77,1%.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Casta Diva, ValueTrack alza fair value con espansione in eventi medici e celebrativi

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato a 2,60 euro per azione (dai precedenti 2,55 euro) il fair value sul titolo Casta Diva Group (CDG), società quotata su Euronext Growth Milan e attiva a livello internazionale nel settore dei contenuti digitali e dal vivo, dopo la pubblicazione dei ricavi preliminari per il 2024.Gli analisti scrivono che CDG ha chiuso il 2024 con una crescita del 10,7% anno su anno, raggiungendo i 123,4 milioni di euro, alimentata in gran parte da M&A, poiché i dati preliminari includono anche il contributo FY di Artificio Italiano e First Class, acquisiti a fine anno. Il management ha espresso soddisfazione per la performance di CDG, evidenziando le vittorie in eventi chiave (ad esempio, le Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026) e M&A strategiche, rafforzando la sua posizione di mercato in segmenti ad alto potenziale.Nel 2024, CDG ha continuato la sua incessante attività di M&A che conta già 5 importanti accordi in circa 2 anni, investendo oltre 18 milioni di euro a multipli di valutazione altamente interessanti (0,3x EV/Vendite, 1,9x EV/EBITDA). Le ultime aggiunte sono (i) Artificio Italiano (1 milione di euro di ricavi FY23, agenzia specializzata in grandi eventi celebrativi in ??tutto il mondo) e (ii) First Class (7,5 milioni di euro, specialista in congressi medico-scientifici per aziende farmaceutiche). L’M&A “rimane un pilastro fondamentale per un ulteriore consolidamento, espansione internazionale (Asia, Medio Oriente), diversificazione del mercato finale (grande distribuzione, moda, farmaceutica) e innovazione di eventi e produzione di contenuti basata sull’intelligenza artificiale”, viene sottolineato.Nel complesso, le stime riviste di ValueTrack mantengono le precedenti previsioni FY24, ma il nuovo perimetro include anche Artificio Italiano e First Class. Il fatturato FY25-26 rimane in gran parte invariato, così come l’EBITDA-EBIT rettificato. I margini e l’indebitamento netto sono maggiormente influenzati dalla revisione della crescita organica e dai deflussi di cassa correlati a M&A. Nel 2026, ora prevede: valore della produzione a 138,6 milioni di euro, circa il 9% al di sotto degli obiettivi CDG; EBITDA rettificato di 14,5 milioni di euro, ovvero il 10,5% del VoP; debito di 2,5 milioni di euro, dopo 3,7 milioni di euro nei dividendi cumulati 2024-26.”Con CDG che viene scambiata con uno sconto di circa il 60% sui multipli FY25E-26, il nostro fair value suggerisce un potenziale rialzo di 2,3 volte, rafforzando la nostra opinione che il titolo rimane significativamente sottovalutato”, si legge nella ricerca.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Alibaba, investimento da 53 miliardi di euro su cloud computing e intelligenza artificiale

    (Teleborsa) – Alibaba investirà almeno 380 miliardi di yuan (circa 53 miliardi di dollari) nei prossimi tre anni per far progredire la sua infrastruttura di cloud computing e di intelligenza artificiale, rafforzando il suo impegno sul fronte dell’innovazione tecnologica di lungo termine. Si tratta di una cifra superiore a quella investita dall’azienda cinese nei due settori nell’ultimo decennio.In una nota Alibaba ha affermato che l’impegno “sottolinea l’attenzione dell’azienda sulla crescita guidata dall’intelligenza artificiale e il suo ruolo di fornitore leader di cloud globale”. LEGGI TUTTO

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    Alkemy, Retex e l’AD Duccio Vitali raggiungono il 90,73% del capitale

    (Teleborsa) – Retex (controllata da FSI SGR) ha sottoscritto contratti di compravendita con alcuni azionisti di minoranza di Alkemy (società operante nella digital transformation e quotata su Euronext STAR Milan), titolari di complessive 1.435.895 azioni che rappresentano il 25,26% del capitale sociale, in forza dei quali Retex si è impegnata ad acquistare da loro tutte le azioni Alkemy dagli stessi detenute.L’esecuzione della compravendita non è soggetta a condizioni e sarà eseguita il giorno 31 marzo 2025; il corrispettivo sarà pari a 12,00 euro per ciascuna azione, pari al corrispettivo dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Retex lo scorso anno.Alla data di esecuzione della compravendita (ovverosia il 31 marzo 2025) e per effetto della stessa, Retex verrà a detenere: (a) singolarmente considerata, complessive 4.911.654 azioni, rappresentative dell’86,39% del capitale; e (b) congiuntamente con l’AD Duccio Vitali (titolare di 246.762 azioni, pari al 4,34% del capitale, e parte con Retex di un patto parasociale) complessive 5.158.416 azioni, rappresentative del 90,73% del capitale sociale. LEGGI TUTTO