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    Simone acquista la maggioranza della casa editrice francese Editions Memo

    (Teleborsa) – Simone, società attiva nel campo dell’editoria quotata su Euronext Growth Milan, ha annunciato l’acquisizione della maggioranza del capitale della prestigiosa casa editrice francese Éditions Mémo, realtà editoriale indipendente con sede a Nantes, nota a livello internazionale per la qualità e l’innovazione delle sue pubblicazioni per l’infanzia.L’azienda francese ha conseguito nell’ultimo anno un fatturato di circa 730 mila euro e un Ebitda normalizzato sostanzialmente in pareggio, ma con prospettive di crescita grazie alle sinergie all’interno del gruppo.Nello specifico, Simone ha sottoscritto un primo contratto preliminare con i due soci persone fisiche, Christine Morault e Yves Mestrallet, e un altro contratto preliminare con Harmonia Mundi Livre per l’acquisto rispettivamente di circa il 29,40% e il 25,04% del capitale sociale di Éditions Mémo.Simone non ha comunicato i dettagli finanziari dell’operazione, che non risulta significativa ai sensi del Regolamento Emittenti in relazione al controvalore.”L’acquisizione di Éditions Mémo ci permette di unire la solidità e l’esperienza del Gruppo Simone con la creatività e l’eccellenza di una realtà editoriale riconosciuta per la sua originalità e la sua cura grafica – ha dichiarato il presidente Luca Misso – Siamo convinti che questa sinergia aprirà nuove opportunità di sviluppo, rafforzando il dialogo culturale tra Italia e Francia e promuovendo la diffusione del libro come strumento di crescita e di conoscenza”. LEGGI TUTTO

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    Tecno, Lombardi: Spagna mercato chiave con recenti sviluppi normativi

    (Teleborsa) – Il nuovo quadro normativo sulla sostenibilità della Spagna rappresenta “una grande opportunità” per i fornitori di tecnologie ambientali, strumenti digitali e soluzioni di misurazione e reporting avanzato. Lo afferma Tecno, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e tra i principali player nel settore SustainTech, che è già presente in Spagna con la filiale spagnola della controllata Energika.Il Real Decreto 214/2025, entrato in vigore il 12 giugno 2025 e i nuovi strumenti normativi e strategici adottati dal governo spagnolo, stanno dando forma a un vero e proprio ecosistema regolatorio per la sostenibilità: obblighi stringenti su calcolo della Carbon Footprint di Organizzazione (CFO), piani di decarbonizzazione quinquennali con obiettivi quantificati, monitoraggio digitale e trasparenza pubblica spingono le imprese verso una trasformazione profonda. Secondo le stime ufficiali del MITECO (Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico), i nuovi obblighi riguardano circa 6.000 aziende private spagnole attive in molteplici settori.Tra i comparti più attivi in questa transizione spicca quello estrattivo e degli inerti, al centro di una profonda trasformazione digitale. In questo scenario, in cui la digitalizzazione diventa la via più efficiente per ridurre il carico amministrativo e abbattere i costi di compliance, Tecno si trova in una posizione favorevole grazie alla partnership strategica con Finanzauto, storico distributore di Caterpillar in Spagna.Il posizionamento in Spagna di Tecno si inserisce nella più ampia strategia di espansione internazionale annunciata al mercato: la crescita nei mercati esteri avviene attraverso partnership solide, integrazione tecnologica e valorizzazione della sostenibilità, in linea con l’approccio data-driven del Gruppo.”La Spagna rappresenta per noi uno dei mercati chiave per ampiezza del perimetro regolatorio, maturità industriale e visione ambientale – ha commentato Giovanni Lombardi, Fondatore e Presidente di Tecno – I recenti sviluppi normativi confermano che la sostenibilità, per le imprese, non è più solo un tema reputazionale, ma un requisito operativo e competitivo. Grazie alla partnership con un attore storico come Finanzauto, abbiamo la possibilità di entrare in questo contesto con un’offerta concreta, riconosciuta sul campo e in linea con le esigenze di digitalizzazione e decarbonizzazione di settori ad alta intensità energetica”. “È un esempio chiaro di come intendiamo crescere all’estero: unendo tecnologie proprietarie e alleanze strategiche con partner solidi e radicati nel territorio – ha aggiunto – Continueremo a cogliere le opportunità che emergono dai grandi processi di trasformazione normativa in Europa, offrendo soluzioni digitali scalabili e capaci di generare valore industriale ed economico per i nostri clienti e ritorno per i nostri azionisti”. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 26 settembre in asta BTP, CCTeu e BTP Green per 8,75 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 8,75 miliardi di euro di BTP, CCTeu e BTP Green. I titoli vanno in asta venerdì 26 settembre. La data di regolamento è mercoledì 1 ottobre 2025.In particolare, saranno offerti da 3,5 a 4 miliardi di euro di BTP 5 Anni con scadenza 01/02/2031 e cedola annuale al 2,85%, da 1,5 a 2 miliardi di euro di BTP 10 Anni con scadenza 01/10/2035 e cedola annuale al 3,60%, da 1 a 1,5 miliardi di euro di CCTeu con scadenza 15/04/2034, da 1 a 1,25 miliardi di euro di BTP Green con scadenza 30/04/2035 e cedola annuale al 4,00%. LEGGI TUTTO

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    Lindbergh, utile semestrale sale a 1,1 milioni di euro. Ricavi +51%

    (Teleborsa) – Lindbergh, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi consolidati pari a 15,84 milioni di euro, in crescita del 51% rispetto a 10,18 milioni al 30 giugno 2024. L’EBITDA è pari a 2,80 milioni di euro (+36%), pari al 17,7% di EBITDA margin, rispetto a 2,05 milioni, pari al 19,6% di EBITDA margin al 30 giugno 2024. Il risultato netto è pari a 1,1 milioni di euro (+36%).L’Indebitamento Finanziario Netto è passivo (debito) per 5,2 milioni di euro , rispetto a 3,4 milioni (debito) al 31 dicembre 2024. L’Indebitamento Bancario Netto è passivo (debito) per 970 mila euro, rispetto a 518 mila euro (cash positive) al 31 dicembre 2024.”L’accelerazione del nostro percorso di crescita è ben evidente e stiamo lavorando per far sì che diventi davvero strutturale – ha commentato l’AD Michele Corradi – Le opportunità di mercato non mancano e noi stiamo acquisendo sempre più consapevolezza delle nostre potenzialità. L’uscita dal mercato francese ci permette, come previsto, di concentrare tutti i nostri sforzi e il nostro impegno quotidiano sulle nostre tre Business Unit: in tema di energy allocation non abbiamo sbagliato”. “Avremo modo nei prossimi mesi di comprendere ancora meglio le dinamiche e gli andamenti stagionali delle società della Business Unit HVAC e di accelerare sull’implementazione dei nostri progetti per iniziare a trasformare tante piccole realtà artigianali in un vero e proprio gruppo industriale – ha aggiunto – Fondamentale sarà anche la pianificazione finanziaria degli investimenti e l’attenzione alle dinamiche del cash flow per far sì che il nostro sviluppo abbia basi solide e rischi ben ponderati”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana, nessuno scossone da parole Powell

    (Teleborsa) – Nessuno scossone a Wall Street dall’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, le cui parole hanno ricalcato quanto espresso la settimana scorsa nella conferenza stampa che ha seguito l’atteso taglio di 25 punti base dei tassi. Oggi Powell ha detto che “i rischi a breve termine per l’inflazione sono orientati al rialzo e quelli per l’occupazione al ribasso: una situazione difficile”, sottolineando che “i rischi bilaterali implicano che non esiste un percorso privo di rischi”. Prima dell’intervento di Powell, Michelle Bowman ha affermato che la banca centrale deve agire con decisione per abbassare i tassi di interesse, mentre il mercato del lavoro si indebolisce; il presidente della Fed Bank of Atlanta, Raphael Bostic ha affermato di prevedere un’ulteriore inflazione, facendo eco alle dichiarazioni del suo omologo di Chicago, Austan Goolsbee, che ha auspicato un po’ di cautela per evitare di riaccendere l’inflazione.Sul fronte macroeconomico, la lettura di settembre del PMI manifatturiero flash di S&P Global è scesa a 52 punti dai 53 di agosto, deludendo le attese.Guardando ai principali indici, Wall Street continua la sessione sui livelli della vigilia, con il Dow Jones che si ferma a 46.435 punti; sulla stessa linea, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.681 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,26%); sulla stessa tendenza, in frazionale calo l’S&P 100 (-0,36%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per il comparto energia. Nel listino, i settori beni di consumo secondari (-0,76%) e informatica (-0,64%) sono tra i più venduti.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, United Health (+2,99%), Boeing (+1,84%), Chevron (+1,65%) e 3M (+1,39%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Nvidia, che continua la seduta con -2,19%. Spicca la prestazione negativa di Amazon, che scende del 2,17%. Sostanzialmente debole Visa, che registra una flessione dell’1,28%. Si muove sotto la parità Procter & Gamble, evidenziando un decremento dell’1,17%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Baker Hughes Company (+4,64%), Intel (+4,26%), Diamondback Energy (+3,79%) e AppLovin (+3,39%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Regeneron Pharmaceuticals, che continua la seduta con -3,98%. Synopsys scende del 3,54%. Calo deciso per Shopify, che segna un -3,02%. Sotto pressione Atlassian, con un forte ribasso del 2,62%. LEGGI TUTTO

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    Fed, Powell: situazione difficile, non esiste un percorso privo di rischi

    (Teleborsa) – “Dati recenti mostrano che il ritmo della crescita economica è rallentato. Il tasso di disoccupazione è basso, ma è leggermente aumentato. L’aumento dell’occupazione è rallentato e i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati. Allo stesso tempo, l’inflazione è recentemente aumentata e rimane piuttosto elevata. Negli ultimi mesi, è diventato chiaro che l’equilibrio dei rischi si è spostato, spingendoci ad adottare un orientamento di politica economica più vicino alla neutralità nella riunione della scorsa settimana”. Lo ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, ad un evento nel Rhode Island.Secondo Powell, “gli effetti economici complessivi dei significativi cambiamenti nelle politiche commerciali, di immigrazione, fiscali e normative devono ancora essere valutati. Uno scenario di base ragionevole è che gli effetti sull’inflazione legati ai dazi saranno relativamente di breve durata: una variazione una tantum del livello dei prezzi. Un aumento “una tantum” non significa “tutto in una volta”. Gli aumenti tariffari richiederanno probabilmente del tempo per essere assorbiti dalle catene di approvvigionamento. Di conseguenza, questo aumento una tantum del livello dei prezzi sarà probabilmente distribuito su diversi trimestri e si tradurrà in un’inflazione leggermente più elevata durante tale periodo”.”L’incertezza sull’andamento dell’inflazione rimane elevata – ha sottolineato il presidente della Fed – Valuteremo e gestiremo attentamente il rischio di un’inflazione più elevata e persistente. Faremo in modo che questo aumento una tantum dei prezzi non diventi un problema di inflazione persistente”.”I rischi a breve termine per l’inflazione sono orientati al rialzo e quelli per l’occupazione al ribasso: una situazione difficile – ha detto Powell – I rischi bilaterali implicano che non esiste un percorso privo di rischi. Se allentiamo troppo aggressivamente, potremmo lasciare incompiuto il lavoro sull’inflazione e dover invertire la rotta in seguito per ripristinare completamente l’inflazione al 2%. Se manteniamo una politica restrittiva troppo a lungo, il mercato del lavoro potrebbe indebolirsi inutilmente. Quando i nostri obiettivi sono in tensione come questa, il nostro quadro normativo ci impone di bilanciare entrambi i lati del nostro duplice mandato”.La nuova posizione, dopo il taglio di 25 punti base della settimana scorsa, “che considero ancora moderatamente restrittiva, ci pone in una buona posizione per rispondere ai potenziali sviluppi economici – ha aggiunto – La nostra politica non segue un percorso predefinito. Continueremo a determinare la posizione appropriata in base ai dati in arrivo, all’evoluzione delle prospettive e al bilanciamento dei rischi”. LEGGI TUTTO

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    Giovani commercialisti: siglato accordo con l’Associazione dei Commercialisti Albanesi in Italia

    (Teleborsa) – L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili rafforza il proprio impegno sull’internazionalizzazione e, con l’associazione IUYA (International Union Young Accountants), consolida un percorso di cooperazione professionale ed economica tra Italia e Albania. L’accordo di collaborazione è stato siglato a Tirana con l’Associazione dei Commercialisti Albanesi in Italia (ADCAI) nell’ambito dell’incontro istituzionale “Albania, un ponte di opportunità. Investimenti strategici per il futuro”. L’obiettivo è mettere a sistema le competenze dei giovani professionisti italiani e albanesi, favorendo assistenza qualificata agli investitori, scambio di buone pratiche e percorsi formativi congiunti.”Cinque anni fa abbiamo dato vita a IUYA per offrire ai giovani commercialisti una piattaforma di relazioni e di accordi internazionali in grado di creare opportunità concrete per la professione e per le imprese che assistiamo. Oggi raccogliamo i frutti di quella visione: dalla collaborazione con l’Albania alle intese attivate in altri Paesi, il nostro obiettivo resta promuovere standard elevati, mobilità professionale e supporto agli investimenti a beneficio dell’intera categoria”, dichiara Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.L’iniziativa ha riunito istituzioni, imprese e professionisti anche per approfondire opportunità di investimento nei settori dell’energia rinnovabile, del turismo e dell’agricoltura, con la volontà di creare condizioni stabili e trasparenti per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. “Vogliamo rendere più semplice e sicuro l’ingresso delle imprese italiane in Albania e, allo stesso tempo, aprire un canale stabile per progetti condivisi. La rete IUYA nasce per questo: collegare territori, persone e opportunità con strumenti operativi e relazioni istituzionali solide” afferma Danilo Casucci, presidente di IUYA.Per Eriglena Begaij, presidente di ADCAI, “la nostra associazione è nata proprio per facilitare la costruzione di rapporti commerciali e professionali tra Italia e Albania. Anche ‘Missione Tirana’, svoltasi il 18 e 19 settembre scorsi, – ha aggiunto – si inserisce in questo percorso. I risultati raggiunti sono il frutto della collaborazione con i colleghi di IUYA e in questo senso l’accoglienza riservata dalle istituzioni albanesi alla presentazione dei progetti dei professionisti italiani rappresenta un’ulteriore garanzia e va nella direzione del rafforzamento dei rapporti tra i Paesi”.La delegazione italiana è stata accolta dal presidente della Repubblica d’Albania, S.E. Bajram Begaj, che ha sottolineato l’attenzione delle istituzioni al dialogo con la diaspora e all’attrazione di capitali esteri. A seguire si è svolto un confronto presso la Commissione Economia e Finanza, presieduta dal ministro Milva Ekonomi. Nel corso dei lavori, ospitati all’Hotel Rogner di Tirana, sono intervenuti il presidente del gruppo parlamentare socialista, Taulant Balla, che ha rimarcato le priorità del Parlamento nel consolidamento delle relazioni economiche bilaterali, e il viceministro dell’Economia e dell’Innovazione, Enkelejd Musabelliu, che ha illustrato le politiche a favore dell’ingresso di nuove imprese nel Paese. Un passaggio ha riguardato il confronto con i vertici degli enti professionali albanesi IEKA e IKM, rappresentati rispettivamente dal presidente Berti Pashko e dal prof. Sotiraq Dhamo, con l’avvio di un percorso di collaborazione orientato allo scambio di competenze in ambito contabile, fiscale e di revisione. LEGGI TUTTO

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    TIM colloca bond da 500 milioni di euro e anticipa parte del funding 2026

    (Teleborsa) – TIM ha collocato, a conclusione dell’attività di book-building, un bond senior unsecured da 500 milioni di euro, a tasso fisso, offerto agli investitori istituzionali, con scadenza a 5 anni e una cedola al 3,625% per anno.I proventi della nuova emissione saranno utilizzati per scopi societari di carattere generico, anticipando parte delle attività di funding previste per il 2026.Le obbligazioni sono state emesse nell’ambito del programma EMTN da 10 miliardi di euro e saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo e Borsa Italiana. È previsto che le agenzie Moody’s, S&P e Fitch attribuiscano al bond un rating rispettivamente pari a Ba2, BB e BB. LEGGI TUTTO