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    Landi Renzo, ok da soci ad aumento di capitale in opzione e riservato a Invitalia

    (Teleborsa) – L’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione, ha approvato il bilancio di esercizio 2023 e approvato la prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (oltre a delibere in senso favorevole sulla seconda sezione della Relazione medesima).Inoltre, sono state approvate le deleghe al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale (i) fino a un massimo di 25 milioni di euro con offerta in opzione agli azionisti; e (ii) per 20 milioni di euro, riservato a Invitalia.Infine, sono state approvate modifiche statutarie attinenti all’eliminazione del valore nominale, alla facoltà per il Consiglio di Amministrazione di convocare l’assemblea degli azionisti con l’intervento esclusivo del rappresentante designato e all’introduzione di una categoria speciale di azioni (dotate di alcuni diritti speciali attinenti alla governance, con efficacia sospensivamente condizionata alla integrale sottoscrizione da parte di Invitalia dell’aumento di capitale riservato).(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, Bettina Orlopp nominata CEO: ci attendono compiti significativi

    (Teleborsa) – Il Supervisory Board di Commerzbank ha ridefinito le responsabilità del top management del Gruppo e ha nominato Bettina Orlopp come CEO e successore di Manfred Knof. Questo sviluppo avviene in un momento in cui la banca tedesca sta cercando di respingere la potenziale scalata di UniCredit, che ha acquisito una quota considerevole di Commerzbank nonostante l’atteggiamento ostile delle istituzioni tedesche.Knof aveva informato il Presidente Jens Weidmann della sua decisione di non cercare un secondo mandato come CEO all’inizio di settembre. Da allora, il Presidential e Nomination Committee è stato impegnato in una ricerca strutturata di candidati sia internamente che esternamente e ha raccomandato la soluzione ora approvata al Supervisory Board, che ha concordato all’unanimità.Knof era entrato a far parte di Commerzbank come CEO il 1° gennaio 2021, dopo aver ricoperto precedenti ruoli presso Deutsche Bank e Allianz. Orlopp è entrata a far parte di Commerzbank nel 2014 e fa parte dell’Executive Board dall’ottobre 2017, ricoprendo di recente il ruolo di CFO. In precedenza, ha trascorso 19 anni presso McKinsey.Inoltre, Michael Kotzbauer, membro del Board of Managing Directors responsabile per i Corporate Clients, è stato nominato Deputy CEO. Per quanto riguarda la successione del ruolo di CFO, il Supervisory Board ha avviato una ricerca strutturata. Nel periodo di transizione dopo il passaggio di consegne, Bettina Orlopp assumerà entrambe le funzioni in un doppio ruolo.”Come banca leader, in particolare per il Mittelstand tedesco, continueremo a creare un valore sostanziale per i nostri azionisti, clienti e dipendenti – ha detto Orlopp – Sebbene abbiamo una strategia efficace, ci attendono compiti significativi. Insieme a tutti i nostri partner chiave, affronteremo con successo le sfide che ci attendono”. LEGGI TUTTO

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    SEC, multa di 88 milioni di dollari contro 12 società per inadempienze in tenuta registri

    (Teleborsa) – La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha annunciato accuse contro 12 società, tra cui broker-dealer, investment adviser e un dually-registered broker-dealer e investment adviser, per diffuse e durature mancanze da parte delle società e del loro personale nel mantenere e preservare le comunicazioni elettroniche in violazione delle disposizioni sulla tenuta dei registri.Le società hanno ammesso i fatti esposti nei rispettivi ordini SEC, hanno riconosciuto che la loro condotta violava le disposizioni sulla tenuta dei registri delle leggi federali sui titoli, hanno accettato di pagare sanzioni civili combinate di 88.225.000 dollari e hanno iniziato a implementare miglioramenti alle loro politiche e procedure di conformità per affrontare queste violazioni. Le società sono le seguenti: Stifel, Nicolaus & Company, Inc. ha accettato di pagare una sanzione di 35 milioni; Invesco Distributors, Inc., insieme a Invesco Advisers, Inc., ha accettato di pagare una sanzione di 35 milioni; CIBC World Markets Corp., insieme a CIBC Private Wealth Advisors, Inc., ha accettato di pagare una sanzione di 12 milioni; Glazer Capital, LLC ha accettato di pagare una sanzione di $ 2 milioni; Intesa Sanpaolo IMI Securities Corp., ha accettato di pagare una sanzione di 1,5 milioni; Canaccord Genuity LLC ha accettato di pagare una sanzione di 1,25 milioni; Regions Securities LLC ha accettato di pagare una sanzione di 750.000; Alpaca Securities LLC ha accettato di pagare una penale di 400.000; Focused Wealth Management, Inc. ha accettato di pagare una penale di 325.000; e Qatalyst Partners LP non pagherà alcuna penale.”Le azioni esecutive di oggi riflettono la gamma di rimedi che le parti potrebbero dover affrontare per aver violato i requisiti di tenuta dei registri delle leggi federali sui titoli. Le inadempienze diffuse e di lunga data, anche quando tali inadempienze ostacolano potenzialmente la funzione di protezione degli investitori della Commissione compromettendo la risposta di un’azienda alle citazioni in giudizio della SEC, potrebbero comportare sanzioni civili severe”, ha affermato Gurbir Grewal, Direttore della Divisione di applicazione della SEC. “D’altro canto, le aziende che si autodenunciano e collaborano in altro modo con le indagini della SEC potrebbero ricevere sanzioni significativamente ridotte – ha aggiunto – Qui, nonostante le mancanze nella tenuta dei registri che hanno coinvolto comunicazioni da parte della dirigenza senior e che sono persistite dopo che i nostri primi problemi di tenuta dei registri sono stati annunciati nel 2021, Qatalyst ha adottato misure sostanziali per conformarsi, ha auto-segnalato e rimediato e, pertanto, ha ricevuto una risoluzione senza penalità”. LEGGI TUTTO

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    ‘Energy Release”, Confindustria: taglio costi fino ad un terzo

    (Teleborsa) – Con l’Energy release “le imprese energivore possono ora abbattere i costi energetici fino a un terzo dei loro consumi annui per i prossimi tre anni e investire in progetti rinnovabili. Sarà fondamentale una grande partecipazione delle aziende per estendere al massimo i benefici della misura”. La platea delle imprese energivore in Italia è di circa 3.800, di cui 400 grandi imprese e 3.400 di dimensione medio-piccola. Si tratta di una platea proveniente da diversificati comparti dell’economia: dall’alimentare, chimico-farmaceutico, automotive, ICT, petrolchimica e raffinazione fino al tessile, vetro, ceramica, cemento e alla lavorazione del legno, dei metalli, della gomma e della plastica. Confindustria ha presentato oggi alle associazioni e alle aziende del sistema confederale la attesa misura Energy release sulla cui definizione ha lavorato con il Mase e il Gse per dare alle imprese un meccanismo pluriennale di fornitura di energia pulita a prezzi competitiviNello specifico “la misura supporta la transizione energetica dei settori industriali esposti alla concorrenza internazionale e, quindi, a maggiore rischio di delocalizzazione, fornendo ai clienti finali energivori una priorità nella concessione di superfici pubbliche per la realizzazione degli impianti in caso gli Enti concedenti ricevessero più richieste per le medesime aree; la facoltà di richiedere per 36 mesi (3 anni) una anticipazione del 50% dell’energia che verrà generata a seguito dei loro investimenti e delle relative Garanzie d’Origine”. “Oggi si sta verificando un preoccupante trend, secondo il quale i differenziali fra l’Italia e le altre borse elettriche europee si stanno allargando: lo scorso mese il prezzo elettrico italiano è stato pari a 128,44 euro/MWh, il 57% in più della Germania, 41% in più della Spagna e 135% in più della Francia”, ha affermato il delegato del Presidente di Confindustria per l’Energia, Aurelio Regina, che ha poi ribadito come questo provvedimento possa alleggerire la pressione competitiva sulle aziende se risulterà sufficientemente partecipato. LEGGI TUTTO

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    Pozzi Milano, ricavi in aumento e margini in calo nel primo semestre

    (Teleborsa) – Pozzi Milano, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore dell’arte da tavola, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi sono pari a 9,4 milioni di euro, rispetto a 8,4 milioni di euro al 30 giugno 2023, registrando una dell’11,8%, anche grazie all’incremento avvenuto nel canale promozionale, nonostante le difficoltà persistenti a seguito del conflitto russo-ucraino, a cui si è aggiunto quello israelo-palestinese e le tensioni nel Mar Rosso, soprattutto in termini di costi di trasporto (noli marittimi) dovuti alla necessità continuata di circumnavigare l’Africa.L’EBITDA è pari a 0,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 1,2 milioni al 30 giugno 2023, principalmente a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, che ammontano a 5,6 milioni, in crescita del 6,53% rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2023. L’EBITDA Margin è pari al 9,1% rispetto all’11,9% al 30 giugno 2023. Il Risultato Netto è pari a 0,3 milioni di euro, rispetto ai 0,6 milioni al 30 giugno 2023. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti in questo semestre, frutto di una strategia commerciale diversificata e della continua ricerca di collaborazione in grado di consolidare e far crescere la nostra presenza sul mercato e la nostra brand awareness – ha commentato l’AD Fabio Sanzogni – Prosegue inoltre il nostro impegno per sviluppare nuovi prodotti di qualità e in linea con le tendenze del momento per fronteggiare co n maggiore fiducia e con soluzioni innovative un mercato ancora caratterizzato da incertezza a causa dei conflitti e della difficile situazione economica mondiale. Per quanto riguarda il futuro siamo fiduciosi di cogliere nuove opportunità e puntiamo a confermare il nostro ruolo di riferimento tra i protagonisti del settore tableware, forti dell’apprezzamento dei nostri prodotti sul mercato, della nostra expertise e delle nostre scelte di business”.L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2024 è pari a 1,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto a 1,4 milioni al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    Magis, utile semestrale in leggero rialzo a 4,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Magis, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di nastri adesivi personalizzati, prodotti per l’imballaggio e sistemi di chiusura per l’incontinenza, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 43,8 milioni di euro (+3,61%), EBITDA pari a 8 milioni di euro (+1,59%), EBITDA Adj pari a 8,8 milioni di euro (+0,9%), risultato netto pari a 4,5 milioni di euro (+1,35%).L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a -6,9 milioni di euro, cassa netta positiva (+ 9,3 milioni di euro cassa generata in 12 mesi da H1 2023), mentre l’Indebitamento Finanziario Netto Adj è pari a 3,7 milioni di euro.”Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti e dell’andamento positivo del business – ha commentato l’AD Mattia Blengini – Il nostro team ha lavorato per superare le sfide del mercato, e questi risultati confermano la bontà delle nostre scelte strategiche. Guardiamo con fiducia al futuro, con l’obiettivo di continuare a generare valore per i nostri azionisti, clienti e dipendenti”.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Growens, perdita di 1,8 milioni di euro nel primo semestre. Ricavi +3,6%

    (Teleborsa) – Growens, società operante nel settore delle cloud marketing technologies quotata su Euronext Growth Milan, ha registrato una crescita dei ricavi pari al 3,6% nel primo semestre 2024, a 36,9 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023 (35,6 milioni di euro), che sarebbe pari al 6,8% per il perimetro organico del gruppo attuale, ossia senza tenere conto dei dati di conto economico relativi alla Business Unit Datatrics, ceduta nel mese di ottobre 2023 ma inclusa nei dati semestrali.L’EBITDA è negativo per 0,7 milioni di euro, rispetto al margine positivo per 0,3 milioni di euro nel 1H 2023 (ovvero pari a un EBITDA figurativo positivo per 0,9 milioni di euro con l’esclusione di Datatrics nel 1H 2023). L’utile netto, dopo la stima delle imposte correnti e differite di competenza, è negativo per circa 1,8 milioni di euro.”I risultati del primo semestre 2024 si posizionano nell’ambito di un significativo periodo di transizione per il nostro gruppo, culminato con il pagamento del primo dividendo nella storia della nostra azienda, a testimonianza della solidità finanziaria e della crescita sostenibile raggiunta – ha commentato Matteo Monfredini, presidente e fondatore di Growens – La crescita organica del business riflette il nostro continuo impegno verso l’innovazione, l’efficienza operativa e il miglioramento della qualità dei nostri prodotti”.La Posizione Finanziaria Netta consolidata al 30 giugno 2024 presenta un ammontare negativo (cassa) superiore a 23 milioni di euro, inferiore rispetto al saldo di cassa di 42,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    VIMI Fasteners, utile semestrale scende a 0,4 milioni con aumento oneri finanziari

    (Teleborsa) – VIMI Fasteners, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di organi di fissaggio ad elevato contenuto ingegneristico, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi consolidati pari a 30,0 milioni di euro, di poco inferiori ai 31,2 milioni di euro del primo semestre 2023 (-4,0%), come conseguenza del rallentamento dei mercati cui si assiste a livello internazionale.L’EBITDA risulta pari a 3,6 milioni di euro, pari al 11,89% dei ricavi, in linea con i 3,6 milioni di euro (11,55% dei ricavi) del 30 giugno 2023 (4,1 milioni di euro di EBITDA adj al 30 giugno 2023, pari al 13,2%).Il gruppo chiude il primo semestre con un risultato positivo di 0,4 milioni di euro, rispetto ad un risultato di 1,3 milioni di euro rilevato nel primo semestre 2023, in seguito alla rilevazione di oneri finanziari netti per 0,7 milioni di euro (rispetto ad un impatto pressoché nullo della componente finanziaria al 30 giugno dell’esercizio precedente).Al 30 giugno 2024 si rileva, infine, un miglioramento del livello di Indebitamento Finanziario Netto, che raggiunge un valore pari a 22 milioni di euro, rispetto ai 23,9 milioni di euro del 31 dicembre 2023 e i 26,6 milioni di euro rilevati al 30 giugno 2023 successivamente all’acquisizione della società Filostamp, a riprova della capacità del Gruppo di generare cassa. LEGGI TUTTO