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    UBS e General Atlantic, partnership per crescere nel credito privato

    (Teleborsa) – UBS Group, colosso bancario svizzero, e General Atlantic, big statunitense del private equity, hanno siglato una partnership strategica focalizzata sulle opportunità nel credito privato. La collaborazione tra i due colossi finanziari mira a migliorare l’accesso dei clienti investitori e dei mutuatari a una gamma più ampia di prestiti diretti e altri prodotti di credito.La partnership formalizza e amplia una lunga collaborazione, riunendo due piattaforme globali leader per creare un’offerta di credito privato di alto livello, combinando le capacità di consulenza e origination di UBS nell’investment banking con l’ampia rete globale di General Atlantic, la sua capacità di sourcing in diversi settori e aree geografiche e la sua riconosciuta leadership come investitore nel credito privato.”Siamo entusiasti di unire la profonda esperienza di General Atlantic negli investimenti nel credito privato con i punti di forza di UBS nell’origination, nelle relazioni con i clienti globali e nei servizi di consulenza”, ha commentato Bill Ford, CEO di General Atlantic. “Questa collaborazione si fonda su una dedizione condivisa alla centralità del cliente, che ci consente di mettere a frutto il meglio delle competenze di entrambe le nostre società, leader di mercato negli investimenti nel credito privato, nei mercati dei capitali e nella gestione patrimoniale”, ha detto Sergio Ermotti, CEO di UBS. LEGGI TUTTO

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    UE, addio al gas russo entro il 2027

    (Teleborsa) – L’UE vuole porre fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili russi risparmiando energia, diversificando gli approvvigionamenti e accelerando la transizione verso l’energia pulita. Con questo obiettivo, nel marco 2022, i leader dell’Unione Europea hanno presentato il piano REPowerEU, con cui oggi sono pronti ad accelerare per affrancarsi dalla dipendenza dell’UE dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi.L’Unione Europea è dunque pronta a proporre misure per vietare le importazioni di gas russo, entro la fine del 2027, mentre spinge per recidere i legami con il Paese che un tempo era il suo principale fornitore di energia.L’UE, scrive l’agenzia Bloomberg che cita fonti vicine alla questione, sta portando avanti l’intenzione, a lungo accarezzata, di eliminare gradualmente i combustibili fossili russi, dopo aver rinviato all’inizio di quest’anno la pubblicazione della sua “road map” per valutare l’impatto degli sforzi statunitensi per porre fine alla guerra in Ucraina. I flussi di gas russo verso l’Europa sono diminuiti drasticamente, ma Mosca rappresenta ancora il terzo fornitore di gas (16,6%) dopo Norvegia (45,6%) e Algeria (19,3%). Ed è seconda nelle consegne di gnl ai Ventisette (17,5%), dietro soltanto agli Stati Uniti (45,3%).Ora, la Commissione europea sembra pronta a svelare Strasburgo l’attesa e preannunciata tabella di marcia per tagliare gli ultimi legami energetici rimasti con Mosca. La roadmap sarà presentata dal commissario Ue per l’Energia, Dan Jorgensen, e consiste in una comunicazione non vincolante contenente una serie di opzioni legali per aiutare le aziende europee a rescindere i contratti in essere con la Russia e il suo colosso energetico Gazprom. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi aprile scende a 50,7 punti

    (Teleborsa) – Peggiora il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è infatti sceso a quota 50,7 punti ad aprile 2025 – il più basso da settembre – dai 51,9 precedenti. Il valore rimane sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività, ma risulta inferiore alle attese degli analisti che indicavano un calo minore a 51,7 punti. Unito ai dati del PMI manifatturiero, diffusi nei giorni scorso, il PMI composito scende a quota 51,1 dai 51,8 punti del mese precedente. “Ad aprile, domanda e offerta sono cresciute a un ritmo più lento rispetto al mese precedente. I miglioramenti del mercato sono stati limitati a causa della controversia commerciale tra Cina e Stati Uniti. L’attività economica e il totale dei nuovi ordini sono cresciuti entrambi per il 28° mese consecutivo. Tuttavia, la crescita della prima ha subito un rallentamento significativo rispetto al mese precedente, mentre la seconda è cresciuta al ritmo più lento da dicembre 2022. I turisti stranieri sono rimasti un motore delle esportazioni del settore dei servizi, contribuendo a una crescita marginale delle nuove esportazioni”, ha commentato l’economista Wang Zhe di Caixin.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 6 maggio 2025

    (Teleborsa) – Martedì 06/05/202502:45 Cina: PMI servizi Caixin (atteso 51,7 punti; preced. 51,9 punti)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,7%)09:00 Spagna: Disoccupazione (atteso 6,5K unità; preced. -13,3K unità)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 50,1 punti; preced. 50,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 49,7 punti; preced. 51 punti)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso -1,4%; preced. 0,2%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 2%; preced. 3%)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -124,7 Mld $; preced. -122,7 Mld $)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Sciopero dei treni martedì 6 maggio in tutta Italia, le fasce di garanzia

    Per buona parte della giornata di martedì 6 maggio i treni in Italia rischieranno di rimanere fermi o di avere gravi ritardi a causa di un grande sciopero nazionale, indetto da tutti i sindacati principali di settore. La mobilitazione coinvolgerà il personale delle più importanti società di trasporti ferroviari italiane.
    Le fasce di garanzia tradizionali non saranno toccate dagli orari dello sciopero, che sarà di 8 ore. Trenitalia ha invitato i passeggeri a restare costantemente informati sul convoglio da prendere, per evitare di recarsi inutilmente in stazione in caso di cancellazione.

    Gli orari dello sciopero del 6 maggio
    Lo sciopero del 6 maggio coinvolgerà il personale di Trenitalia e delle due aziende regionali controllate anche dalla società nazionale del trasporto su rotaia, vale a dire Trenord in Lombardia e Tper in Emilia Romagna. È stato indetto dai principali sindacati nazionali del settore dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. LEGGI TUTTO

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    OpenAI rimarrà sotto il controllo di un’organizzazione no-profit

    (Teleborsa) – OpenAI, società statunitense al centro dello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, è stata fondata come organizzazione no-profit e oggi è supervisionata e controllata da tale organizzazione. In futuro, “continuerà a essere supervisionata e controllata da tale organizzazione”. Lo si legge in una nota del board dopo mesi di discussioni e polemiche sul tema.La LLC a scopo di lucro, che fa capo all’organizzazione no-profit dal 2019, si trasformerà in una Public Benefit Corporation (PBC), una struttura aziendale orientata a uno scopo specifico che deve tenere conto sia degli interessi degli azionisti che della missione. L’organizzazione no-profit controllerà e sarà anche un azionista di maggioranza della PBC.”Abbiamo deciso che l’organizzazione no-profit manterrà il controllo di OpenAI dopo aver ascoltato i rappresentanti della società civile e aver avviato un dialogo costruttivo con gli uffici del Procuratore Generale del Delaware e del Procuratore Generale della California – ha detto il chairman Bret Taylor – Ringraziamo entrambi gli uffici e non vediamo l’ora di proseguire queste importanti conversazioni per garantire che OpenAI possa continuare a perseguire efficacemente la sua missione: garantire che l’AGI sia un vantaggio per tutta l’umanità”.”Le PBC sono diventate la struttura a scopo di lucro standard per altri laboratori di artificial general intelligence (AGI) come Anthropic e X.ai, così come per molte aziende con uno scopo specifico come Patagonia – ha commentato il fondatore Sam Altman – Riteniamo che sia una scelta sensata anche per noi”.”Invece della nostra attuale complessa struttura a profitti limitati – che aveva senso quando sembrava che ci potesse essere un’unica iniziativa AGI dominante, ma non lo è in un mondo con molte grandi aziende AGI – stiamo passando a una struttura di capitale normale in cui tutti possiedono azioni – ha aggiunto – Non si tratta di una vendita, ma di un cambiamento di struttura verso qualcosa di più semplice”.(Foto: Levart_Photographer on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Stipendi scuola, Anief: tra priorità gli scatti automatici ogni 4 anni con primo dopo 36 mesi

    (Teleborsa) – Il sindacato Anief ha le idee chiare sulle priorità di modifica rinnovo del contratto nazionale Istruzione e Ricerca 2022-24: una di queste riguarda sicuramente la reintroduzione del primo “gradino” nelle buste paga del personale e l’aumento del numero di scatti automatici.”Le attuali tabelle degli scatti di anzianità sono vecchie e illogiche – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – per questo motivo chiederemo all’Aran, già nell’incontro di dopodomani, aumenti ogni quattro anni, con il primo scatto a partire dal terzo anno e non dall’inizio del nono come avviene oggi”.Per la reintroduzione del primo gradino stipendiale del personale scolastico, l’Anief ha anche fatto da tramite per la presentazione di un emendamento al DL 45, del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445), a giorni al voto dopo l’esame di ammissibilità della VII Commissione del Senato.”L’approvazione della riproposizione del primo gradino stipendiale, ovvero della fascia 3-8 anni, cassata inopinatamente quasi tre lustri fa – ha ribadito Pacifico – permetterebbe di modificare la tabella del contratto collettivo nazionale e di garantire i primi aumenti a partire dal terzo anno di servizio dal 2023/2024, rispetto al nono attuale. In pratica si ripristinerebbe quello che avveniva alle buste paga del personale della scuola fino al 2010: si tratterebbe di un importante modifica che darebbe anche un po’ di ossigeno e potere di acquisto a docenti e personale Ata sempre più alle prese con stipendi sempre più depotenziati dall’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    ESA studia azioni e scenari alternativi per programmi impattati da tagli a bilancio NASA

    (Teleborsa) – L’Agenzia spaziale europea (ESA) sta valutando l’impatto delle proposte di bilancio degli Stati Uniti che includono tagli ai programmi della NASA. L’ESA “rimane aperta alla cooperazione con la NASA sui programmi destinati alla riduzione o alla cessazione, ma sta comunque valutando l’impatto con i nostri Stati Membri in preparazione del Consiglio dell’ESA di giugno”, ha commentato il Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher.L’ESA e la NASA vantano una lunga storia di partnership di successo, in particolare nell’esplorazione, dove svolgono numerose attività congiunte.Al Consiglio dell’ESA di giugno, sulla base di ulteriori sviluppi, “si valuteranno con i nostri Stati membri potenziali azioni e scenari alternativi per i programmi ESA interessati e per l’industria europea correlata”, ha sottolineato Aschbacher. Più avanti nel corso dell’anno, l’ESA terrà il suo Consiglio a livello ministeriale, determinata ad accrescere il potenziale dell’Europa nello spazio, a beneficio finale dell’Europa, degli Stati membri dell’ESA e dei loro cittadini.L’ESA ricorda che, il 2 maggio 2025, l’Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca ha pubblicato una versione “snella” della Richiesta di Bilancio del Presidente (PBR) per l’anno fiscale 2026. La versione più dettagliata della richiesta dovrebbe essere pubblicata tra fine maggio e inizio giugno. La pubblicazione della Richiesta di Bilancio segna l’inizio del processo di stanziamento al Congresso degli Stati Uniti, che culminerà con la firma da parte del Presidente del disegno di legge di bilancio approvato dalla Camera e dal Senato. LEGGI TUTTO