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    FOPE, l’utile balza a 5,6 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – FOPE, azienda orafa italiana protagonista nel settore della gioielleria di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi netti pari a 43 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto a 29,6 milioni nel 1H 2024. L’EBITDA si attesta a 10,6 milioni di euro, +187% rispetto a 3,7 milioni nel 1H 2024. Significativo il miglioramento dell’EBITDA margin che si attesta al 24,6% rispetto al 12,5% del 1H 2024. L’Utile Netto di periodo si attesta a 5,6 milioni di euro, rispetto a 1,6 milioni nel 1H 2024, dopo imposte per 2,3 milioni (0,7 milioni nel 1H 2024).La Posizione Finanziaria Netta è cash positive per 3,2 milioni di euro, sostanzialmente invariata rispetto alla posizione cash positive di 3,3 milioni al 31 dicembre 2024.”Siamo soddisfatti del risultato raggiunto nel primo semestre che testimonia il consolidamento del posizionamento distintivo del nostro brand nel panorama del lusso internazionale – ha commentato l’AD Diego Nardin – Tutti i mercati che vedono la nostra presenza hanno contribuito alla crescita dei volumi di vendita: i mercati del sud est asiatico e oriente – sui quali stiamo investendo – così come i mercati europei, americani e l’Italia. Anche il mercato statunitense, attore importante per la nostra crescita, non evidenzia segnali di preoccupazione nonostante l’applicazione dei nuovi dazi”. “Gli interventi di ottimizzazione eseguiti sui processi produttivi, tuttora in corso per incrementare la capacità produttiva, e le consolidate nuove condizioni operative, hanno garantito un’evasione degli ordini in linea con i tempi pianificati – ha aggiunto – I volumi di vendita incrementali e la marginalità primaria sulle vendite hanno generato un’incidenza positiva sui costi operativi di struttura e migliorato la marginalità che abbiamo registrato a livello di EBITDA e utile netto. La politica di copertura finanziaria sui fabbisogni di materia prima ha permesso di neutralizzare l’impatto delle forti oscillazioni che stanno caratterizzando il prezzo dell’oro. Il secondo semestre dell’esercizio in corso si è aperto con segnali incoraggianti: la raccolta ordini mostra un andamento in linea con le previsioni di budget. Prosegue la proficua collaborazione con la nostra rete di concessionari e confermiamo l’aspettativa di una chiusura positiva dell’esercizio in corso”. LEGGI TUTTO

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    Fitch alza rating di CDP, FS, AMCO, SACE e FNM dopo upgrade dell’Italia

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha migliorato i rating di cinque società collegate al governo italiano (government-related entities), a seguito del recente upgrade del debito sovrano italiano. Le prospettive sono stabili, riflettendo quelle del debito sovrano italiano.Le GRE sono Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Ferrovie dello Stato Italiane (FS), AMCO – Asset Management Company (AMCO), SACE e FNM, i cui Local-Currency Issuer Default Ratings sono stati migliorati da “BBB” a “BBB+”. Fitch ha inoltre migliorato gli IDR a breve termine di CDP, FS, AMCO e SACE da “F2” a “F1” e di FNM da “F3” a “F1”. LEGGI TUTTO

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    Scontro Apple-UE sulla concorrenza digitale

    (Teleborsa) – Apple ha chiesto all’Unione Europea di abrogare il Regolamento sui mercati digitali (Dma), la legge entrata in vigore lo scorso anno che mira a porre fine agli abusi di posizione dominante da parte dei giganti della tecnologia, sostenendo che il regolamento ha portato a un degrado dei servizi forniti agli utenti e li ha esposti a rischi da cui erano precedentemente protetti. “Il Dma dovrebbe essere abrogato e al contempo verrà adottato uno strumento legislativo più appropriato allo scopo”, ha affermato Apple in una comunicazione formale alla Commissione Europea.”Non siamo sorpresi dal documento di lobbying di Apple che ci chiede di abrogare il Dma: ha contestato ogni piccola parte del Dma sin dalla sua entrata in vigore. Ciò mina la narrativa delle aziende che vogliono collaborare pienamente con la Commissione”, è stata la risposta della Commissione. “Abbiamo serie preoccupazioni sulla conformità di Apple” e non sorprende che Apple sia stata la prima a ricevere una sanzione ai sensi del Dma”, ha aggiunto il portavoce della Commissione Ue, Thomas Regnier.”La struttura di governance è competenza esclusiva nostra: decidiamo come vogliamo applicare il Digital Market Act (Dma) e chi lo sta applicando. Non sono assolutamente a conoscenza di alcuna idea di modificare la struttura di governance del Dma proprio perché disponiamo di esperti indipendenti molto capaci sia nell’ambito della Dma che del Digital Service Act (Dsa) per far rispettare la legislazione in completa indipendenza”, ha aggiunto Regnier. LEGGI TUTTO

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    TIM, entra in CdA l’ex vicedirettrice generale della Bankitalia Alessandra Perrazzelli

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto del perfezionamento delle dimissioni della Consigliera Domitilla Benigni, comunicate al mercato lo scorso 15 settembre, procedendo alla nomina per cooptazione, all’unanimità dei presenti, di Alessandra Perrazzelli, già Vicedirettore Generale della Banca d’Italia. Il Consiglio ha quindi integrato il Comitato Nomine e Remunerazione e il Comitato Sostenibilità, nominando in entrambi i comitati Perrazzelli. La consigliera entrante non detiene azioni TIM e si qualifica come amministratore non esecutivo.Il Consiglio ha anche preso atto dei risultati del recesso conseguente alla modifica dello Statuto relativo all’ampliamento dell’oggetto sociale, approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 24 giugno 2025. Il 12 settembre 2025 si è concluso il periodo di adesione all’offerta rivolta agli azionisti che non hanno esercitato il diritto di recesso per l’acquisto delle 1.364.581 azioni ordinarie e 151.748 azioni di risparmio oggetto di recesso. Tutte le azioni oggetto di recesso, per un controvalore complessivo pari a circa 443.546 euro, risultano acquistate.Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato all’unanimità dei presenti di escludere il Ministero dell’Economia e delle Finanze dall’elenco delle parti correlate di TIM, in cui era stato precedentemente inserito. La decisione è stata presa in applicazione della recente modifica normativa che ha escluso rapporti di correlazione fra le pubbliche amministrazioni e le società partecipate, anche in modo indiretto, su cui le pubbliche amministrazioni non esercitano poteri di direzione e coordinamento. LEGGI TUTTO

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    Compagnia dei Caraibi, la perdita sale a 2,4 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Compagnia dei Caraibi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e ultra-premium, ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi consolidati per 21 milioni di euro, in decrescita di circa 7,2 milioni rispetto a pari periodo 2024 (-34,3%). Il decremento dei ricavi è prevalentemente da imputarsi all’andamento delle vendite B2B nel mercato Italia. Tale contrazione è riconducibile principalmente alla già comunicata uscita dal nostro portafoglio di due brand di spirits.L’EBITDA del Gruppo è pari a -1.216.799 euro rispetto a -708.510 del euro primo semestre 2024, con un EBITDA Margin pari a -5,8% rispetto al -2,5% del 2024. Nel corso del primo semestre 2025 la marginalità del Gruppo risente ancora di un appesantimento di costi fissi e di costi straordinari di consulenza, non previsti nel secondo semestre 2025.La Perdita Netta è stata pari a 2.424.631 euro contro Perdita Netta pari a 1.862.615 euro del primo semestre 2024.Al 30 giugno 2025 la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo era negativa per 10.425.652 euro rispetto a 10.994.845 euro al 31 dicembre 2024. “Il primo semestre 2025 riflette le complessità di un anno di transizione, influenzato da fattori esterni e dalla riorganizzazione del nostro portafoglio distributivo – ha detto il CEO Edelberto Baracco – Nonostante il calo dei ricavi, stiamo già vedendo i primi segnali positivi derivanti dalle azioni di razionalizzazione e dalle nuove partnership siglate, che ci consentono di guardare con fiducia ai prossimi mesi. La solidità del portafoglio, l’approccio multicanale e la capacità di innovazione – come dimostra il lancio della piattaforma digitale Oroboro.it – rappresentano leve fondamentali per rafforzare la marginalità e creare valore nel medio periodo. In questo percorso un ruolo decisivo è giocato dal nostro team, che con dedizione e passione continua ad affrontare ogni sfida con grande professionalità”.Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della perdita risultante al 30 giugno 2025 e delle indicazioni gestionali preliminari condivise in data odierna relative all’andamento dei mesi di luglio e agosto, ritiene vi siano elementi che evidenzierebbero una perdita tale da comportare il superamento della soglia di un terzo del capitale sociale. I ricavi registrati nel mese di settembre mostrano tuttavia segnali di ripresa del business che, unitamente alle attese per l’ultimo trimestre dell’anno, potrebbero ridurre tale perdita riportandola, al 31 dicembre 2025, al di sotto della soglia di un terzo del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    ErreDue, primo semestre piatto: prospettive di crescita posticipate al 2026

    (Teleborsa) – ErreDue, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo degli elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, ha chiuso il primo semestre del 2025 con Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni pari a 7,2 milioni di euro, in calo del 6% rispetto a 7,7 milioni conseguiti al 30 giugno 2024. L’EBITDA è stato pari a 1,8 milioni di euro(2 milioni al 30 giugno 2024), con un EBITDA margin pari al 25,0% e in linea con il primo semestre 2024. L’Utile Netto è stato positivo per 1 milion di euro, in linea con l’anno prima.L’Indebitamento Finanziario Netto evidenzia una cassa positiva per 14,6 milioni di euro, rispetto a cassa positiva per 17,3 milioni al 31 dicembre 2024. L’Indebitamento Finanziario Netto ha registrato una variazione di 2,5 milioni, determinata principalmente dal pagamento delle spese degli investimenti legati alla costruzione della nuova sede e dalla distribuzione dei dividendi.Al 31 agosto 2025, la società ha un backlog totale per circa 26 milioni di euro, di cui il 36% riferito all’anno in corso (relativo a circa 7,2 milioni per vendite di generatori e circa 2,2 milioni per locazioni e manutenzione) e il 64% riferito all’anno prossimo, a conferma della significativa crescita attesa per l’esercizio 2026. Al backlog si aggiungono circa 1,8 milioni di euro già fatturati nei mesi di luglio e agosto.”Il primo semestre del 2025 ha segnato un punto di svolta per ErreDue, confermando la solidità del nostro business che si articola sulle tre business unit: quella tradizionale, quella di laboratorio e quella della transizione energetica – ha detto la CEO Francesca Barontini – Nonostante una congiuntura economica complessa che ha influito sulle performance dei settori tradizionali, stiamo registrando una ripartenza anche in questo ambito. La nostra resilienza è ulteriormente rafforzata dalla crescita di segmenti chiave come l’aftermarket e i ricavi da affitto. Il nostro impegno si riflette in un notevole aumento del backlog, con ordini significativi per la produzione di idrogeno da megawatt, destinati a primari operatori sia in Italia, con il supporto del PNRR, che all’estero, dove riscontriamo una maturità del mercato più avanzata”.”Guardando al futuro, la fine del 2025 e l’inizio del 2026 vedrà l’avvio dei primi impianti pilota per la produzione di idrogeno verde, un traguardo che ci posiziona come partner strategico per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – ha aggiunto – Il prossimo trasferimento nella nuova Giga Factory ci consentirà di scalare ulteriormente la nostra produzione per rispondere a una domanda in forte crescita, consolidando il nostro ruolo di leader nella transizione energetica”.La società afferma che il 2025 è un anno di transizione, con performance in linea con quelle dell’anno precedente e con prospettive di crescita posticipate al 2026. LEGGI TUTTO

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    MFE-MediaForEurope, Barclays conferma rating e target price

    (Teleborsa) – Barclays ha mantenuto la raccomandazione Overweight sul titolo MFE-MediaForEurope (azioni A e B), confermando il target price di 4,15 per le azioni A e di 5,50 euro per le azioni B.Gli analisti ricordano che i risultati del primo semestre 2025 sono stati in linea con le aspettative (Italia positiva, Spagna negativa in termini di pubblicità). Tuttavia, l’attenzione del mercato è rivolta all’acquisizione di Pro7Sat1 da parte di MFE. Barclays ricorda che MFE detiene ora il 75,61% di Pro7Sat1 e di conseguenza (1) guiderà la strategia (vendita di asset non strategici, estrazione di sinergie) e (2) consoliderà i propri dati finanziari a partire dal quarto trimestre 2025. La scorsa settimana la società ha tenuto un seminario per illustrare la propria visione che indica sinergie per 261-315 milioni di euro con una ripartizione ricavi-costi del 46-54%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 25 settembre 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 25/09/202508:00 Germania: Indice GFK (atteso -23,3 punti; preced. -23,6 punti)08:45 Francia: Fiducia consumatori, mensile (atteso 87 punti; preced. 87 punti)10:00 Unione Europea: M3, annuale (atteso 3,3%; preced. 3,4%)14:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 3,3%; preced. -0,5%)14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,1%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 233K unità; preced. 231K unità)14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso -0,3%; preced. -2,8%)16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 3,96 Mln unità; preced. 4,01 Mln unità)16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. 2%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 76 Mld piedi cubi; preced. 90 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO