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    Amazon, accordo da 2,5 miliardi di dollari con FTC per abbonamenti indesiderati a Prime

    (Teleborsa) – La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha concluso un accordo da 2,5 miliardi di dollari con Amazon per risolvere le accuse secondo cui la società statunitense avrebbe iscritto milioni di consumatori agli abbonamenti Prime senza il loro consenso e ne avrebbe consapevolmente reso difficile la disdetta. Amazon sarà tenuta a pagare una sanzione civile di 1 miliardo di dollari, a rimborsare 1,5 miliardi di dollari ai consumatori danneggiati dalle sue pratiche ingannevoli di iscrizione a Prime e a cessare le pratiche illecite di iscrizione e disdetta per Prime.”Oggi, la FTC Trump-Vance ha fatto la storia e ha ottenuto una vittoria monumentale e da record per i milioni di americani stanchi di abbonamenti ingannevoli che sembrano impossibili da disdire – ha dichiarato il presidente della FTC Andrew Ferguson – Le prove hanno dimostrato che Amazon ha utilizzato sofisticate trappole per gli abbonamenti, progettate per manipolare i consumatori inducendoli ad iscriversi a Prime, rendendo poi estremamente difficile per loro disdire l’abbonamento. Oggi stiamo restituendo miliardi di dollari nelle tasche degli americani e ci assicuriamo che Amazon non lo faccia mai più”.La sanzione civile di 1 miliardo di dollari è la più alta mai ottenuta in un caso che coinvolge una violazione delle norme della FTC. Gli 1,5 miliardi di dollari di risarcimento per i consumatori forniscono tutela ai circa 35 milioni di consumatori colpiti da iscrizioni indesiderate a Prime o cancellazioni differite. Si tratta del secondo risarcimento più elevato mai ottenuto tramite un’azione della FTC.Inoltre, l’accordo impone ad Amazon di cessare le sue pratiche illecite e di apportare modifiche significative ai flussi di iscrizione e cancellazione a Prime: includendo un pulsante chiaro e visibile per i clienti che desiderano rifiutare Prime. Amazon non può più avere un pulsante che dice “No, non voglio la spedizione gratuita”; creare un modo semplice per i consumatori di annullare Prime, utilizzando lo stesso metodo utilizzato per l’iscrizione. Il processo non può essere difficile, costoso o dispendioso in termini di tempo e deve essere disponibile utilizzando lo stesso metodo utilizzato per l’iscrizione. LEGGI TUTTO

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    CSP International Fashion Group, accordo per acquisire la francese V2D Creation

    (Teleborsa) – CSP International Fashion Group, società quotata su Euronext Milan e tra i più importanti produttori italiani nel settore dell’intimo e donna e uomo, ha sottoscritto una lettera di intenti con gli azionisti di controllo della società V2D Crèation per l’acquisizione della totalità del capitale, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sul mercato francese e di accrescere il proprio know-how nell’ambito di merceologie diverse e complementari alla calzetteria.V2D Création ha realizzato nell’esercizio 2024 ricavi netti per circa 14 milioni di euro, principalmente nel canale della grande distribuzione francese, attraverso il marchio di proprietà Steffy e i marchi in licenza Morgan e Brigitte Bardot, con un EBITDA di circa 0,9 milioni di euro ed un risultato netto di circa 0,8 milioni di euro. Al 31 dicembre 2024 la società presentava una posizione finanziaria netta positiva, non normalizzata, di circa 1 milione di euro.L’operazione consentirebbe a CSP Paris di rafforzare la propria posizione nel settore della lingerie/corsetteria francese, nel quale detiene attualmente una quota di mercato dell’8,5% grazie alla lingerie Well e al bodywear Le Bourget. L’acquisizione consentirebbe a CSP Paris di raggiungere una quota superiore all’11% del mercato francese della grande distribuzione nel comparto corsetteria (il cui valore è di circa 400 milioni di euro di vendite al pubblico), confermandosi quale terzo player del settore.Con ricavi netti di corsetteria a livello di Gruppo, stimabili in oltre 30 milioni di euro dopo l’acquisizione, la controllata francese punta a realizzare sinergie in grado di migliorare la redditività dell’intero Gruppo CSP.La valorizzazione della partecipazione totalitaria nella società V2D Création, rettificata dell’ammontare della posizione finanziaria netta, si basa su di un multiplo dell’EBITDA adjusted. L’investimento complessivo previsto per l’operazione è stimabile in un range compreso tra 2,5 e 3,5 milioni di euro.L’acquisizione verrebbe interamente finanziata da CSP Paris mediante il ricorso a linee di credito a medio/lungo termine. Il closing dell’operazione, subordinato al positivo completamento delle attività di due diligence, al verificarsi di alcune condizioni sospensive e all’ottenimento dei consensi e delle autorizzazioni normative e regolamentari necessarie, è indicativamente previsto entro la fine dell’anno. LEGGI TUTTO

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    Chiusura negativa per le Borse europee, a Milano affonda Cucinelli

    (Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, con vendite sul comparto farmaceutico dopo che l’amministrazione Trump ha avviato indagini sulle importazioni di robotica, macchinari e dispositivi medici. Gli investitori sono in attesa di avere indicazioni sulla salute delle società dalla nuova stagione di risultati societari.Sul fronte della politica monetaria, la Banca nazionale svizzera ha mantenuto il tasso di riferimento a zero, come da attese, avvertendo che i dazi imposti dagli USA hanno offuscato le prospettive dell’economia. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, la stima finale del PIL USA del secondo trimestre del 2025 ha rivelato una decisa revisione al rialzo della crescita, da 3,3% a 3,8% t/t ann., grazie a un contributo dei consumi significativamente superiore a quanto indicato dalla pubblicazione preliminare, a 2,5% da 1,7% t/t ann..A Milano focus sulle banche, dopo che Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno ottenuto l’upgrade del rating da parte di Fitch, a seguito del miglioramento del debito sovrano italiano, mentre Banco BPM ha beneficiato dell’avvio di copertura di Goldman Sachs con Buy. Bene Saipem, nel giorno dell’assemblea straordinaria che ha approvato il progetto di fusione per incorporazione con la norvegese Subsea 7, e dopo che UBS ha avviato la copertura con Buy. È crollato Brunello Cucinelli, dopo nuove accuse di Morpheus Research, che ha una posizione short sul titolo per le presunte attività in Russia e le strategie di posizionamento e gesitone del marchio. La società ha confermato “con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie in merito all’attività nel mercato russo”.Sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,55%. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 3.735 dollari l’oncia. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 64,87 dollari per barile.In salita lo spread, che arriva a quota +91 punti base, con un incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,60%.Tra i mercati del Vecchio Continente sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,56%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,41%.Il listino milanese archivia la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,43%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 44.809 punti. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,28%); con analoga direzione, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-1,48%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, si muove in territorio positivo Saipem, mostrando un incremento del 3,09%. Denaro su Banco BPM, che registra un rialzo dell’1,82%. Bilancio decisamente positivo per Telecom Italia, che vanta un progresso dell’1,51%. Piccoli passi in avanti per Terna, che segna un incremento marginale dello 0,55%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Brunello Cucinelli, che ha chiuso a -17,28%. Calo deciso per Recordati, che segna un -3,06%. Sotto pressione Moncler, con un forte ribasso del 2,98%. Soffre DiaSorin, che evidenzia una perdita del 2,96%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Cembre (+2,12%), CIR (+1,88%), WIIT (+1,68%) e Avio (+0,64%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -5,06%. Preda dei venditori Piaggio, con un decremento del 4,14%. Si concentrano le vendite su Safilo, che soffre un calo del 3,64%. Vendite su Ferragamo, che registra un ribasso del 3,56%. LEGGI TUTTO

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    TraWell apre primi punti vendita al Terminal 4 dell’aeroporto di Madrid

    (Teleborsa) – Trawell Co, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, ha aperto i primo quattro punti vendita al Terminal 4, sui sette in totale nei tre terminal internazionali dell’Aeroporto di Madrid, fornendo ai viaggiatori una gamma completa di soluzioni per la protezione dei bagagli, la vendita di valigie ed accessori, ai quali si aggiungeranno dal 2027 tre aree per deposito bagagli e altri servizi ad alto valore aggiunto.”Siamo entusiasti di iniziare a servire i viaggiatori in uno degli aeroporti più trafficati d’Europa – ha dichiarato il CEO Rudolph Gentile – Questo contratto rappresenta una tappa significativa nella nostra strategia di crescita in Europa, che ci vede in nove dei 30 maggiori aeroporti, e sottolinea il nostro impegno nell’aumentare le linee di business oltre la protezione bagagli, espandendo la nostra presenza nei servizi di deposito bagagli”. LEGGI TUTTO

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    Ratti, la perdita si allarga a 5,5 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Ratti, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori di alta gamma a livello internazionale, ha chiuso il primo semestre del 2025 con un fatturato pari a 38,6 milioni di euro, in calo di 6 milioni (-13,4%) rispetto allo stesso periodo del 2024.I risultati dei ricavi del primo semestre sono legati al protrarsi di un periodo congiunturale che si conferma complesso per il settore del tessile/abbigliamento, all’interno di un contesto politico e macroeconomico mondiale che non favorisce gli scambi commerciali. Il gruppo ha proseguito nel percorso avviato nel 2024 di chiusure programmate dello stabilimento e di ricorso agli ammortizzatori sociali allo scopo di contenere i costi operativi, che risultano inferiori di euro -2,4 milioni rispetto al pari periodo dell’anno precedente.L’EBITDA del gruppo registra un risultato negativo per -1,6 milioni di euro, in peggioramento di 3,7 milioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Il risultato netto di periodo è negativo per -5,5 milioni di euro, in peggioramento di 4,8 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.La Posizione finanziaria netta passa da -10,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024 a -11,4 milioni al 30 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    ASviS Live, “10 Anni dell’Agenda 2030: progressi, ostacoli e prospettive future”

    (Teleborsa) – “10 anni dell’Agenda 2030: progressi, ostacoli e prospettive future” è il titolo dell’ASviS Live organizzato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) per celebrare il decimo anniversario della sua adozione e il primo anniversario del “Patto sul Futuro” da parte delle Nazioni Unite. L’evento online – realizzato in collaborazione con la Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, UN Global Compact Network Italia e Sustainable Development Solutions Network Italia – ha riunito rappresentanti di istituzioni internazionali, imprese e società civile per analizzare progressi e ritardi dell’Italia rispetto all’Agenda 2030 e valutare lo stato del dibattito globale sui temi del multilateralismo, della finanza per lo sviluppo sostenibile, della lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze. A cinque anni dalla scadenza per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 il mondo si trova di fronte a un crocevia: i passi avanti realizzati negli ultimi anni sono stati rallentati o in parte compromessi da crisi interconnesse, dalla pandemia ai conflitti fino all’emergenza climatica e alle guerre commerciali globali. “Le sfide che abbiamo di fronte impongono, come previsto dal Patto sul Futuro sottoscritto dall’Italia nel settembre 2024, di adottare una governance anticipante capace di assumere il futuro come criterio guida delle decisioni presenti – ha affermato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS –. L’Italia sta introducendo la Valutazione di Impatto Generazionale delle nuove leggi, come proposto dall’ASviS. Ma non basta: per realizzare il cambio di paradigma di cui abbiamo bisogno, il futuro va messo al centro dell’educazione e della ricerca, per coinvolgere tutto il Paese nella definizione delle politiche da seguire per realizzare una società che sia più giusta e sostenibile”.In occasione dell’evento sono stati diffusi i dati dell’indagine a cui ha preso parte anche UN Global Compact Network Italia, da cui emerge il forte supporto della popolazione europea per l’Agenda 2030: l’80% dei cittadini europei ritiene che lo sviluppo sostenibile debba essere una priorità per l’UE e i governi nazionali, l’85% che le normative sulla sostenibilità aziendale siano essenziali, il 73% considera la sostenibilità un motore di competitività per le aziende, il 75% ritiene che governi e aziende dovrebbero stanziare maggiori risorse per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, visto che solo il 37% è convinto che la maggior parte di essi possa essere ancora raggiunta entro il 2030.Interessanti sono anche i risultati del sondaggio sulla popolazione italiana promosso da WeWorld e Manitese insieme a Impresa2030 e all’ASviS sul ruolo delle imprese per la tutela dei diritti umani e ambientali. L’85% dei rispondenti ritiene che le grandi imprese europee e quelle di altri paesi che esportano nel mercato europeo debbano essere obbligate per legge a prevenire i danni causati dalle loro attività a persone, ambiente e clima, anche se questo comporta per loro dei costi in più. L’84% chiede che le grandi aziende siano responsabili dei danni causati dai loro prodotti o servizi lungo tutta la catena del valore e il 79% che le grandi aziende siano obbligate a fare piani per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Inoltre, solo un terzo pensa che i governi facciano abbastanza per limitare l’impatto negativo delle grandi aziende sui diritti umani e clima, mentre tre italiani su quattro affermano che non può esserci competitività senza tutela dei diritti umani, dell’ambiente e senza contrasto al cambiamento climatico. Per affrontare queste sfide e guardare ai prossimi anni, l’ASviS ha presentato il Future Paper “Una governance anticipante per l’Italia. Disegnare il futuro anche nell’interesse delle future generazioni”, realizzato nell’ambito di Ecosistema Futuro, la piattaforma strategica nazionale promossa dall’ASviS proprio per mettere i “futuri” e il pensiero a lungo termine al centro della riflessione culturale, politica, economica e sociale del Paese. Il documento, ispirato dalla riforma dell’articolo 9 della Costituzione italiana che ha introdotto, tra i principi fondamentali, la tutela dell’ambiente anche nell’interesse delle generazioni future, propone un nuovo approccio capace di valutare oggi gli impatti di leggi e politiche di domani, così da dotare il Paese degli strumenti necessari a governare le grandi trasformazioni del nostro tempo, come l’intelligenza artificiale, la crisi climatica, la transizione demografica.Il Future Paper propone alcuni interventi, in linea con il Patto sul Futuro, da realizzare entro il 2027. Innanzitutto, dotare l’Italia di strutture di strategic foresight, un approccio che utilizza metodi analitici e partecipativi per esplorare scenari futuri e identificare rischi e opportunità; in secondo luogo, tutelare i diritti delle future generazioni attraverso l’introduzione della Valutazione di Impatto Generazionale, attualmente in discussione alla Camera e istituire nuove autorità indipendenti con un mandato esplicito sulla tutela delle future generazioni; grande attenzione anche alla formazione della Pubblica Amministrazione per acquisire adeguate capacità di foresight e di valutazione dell’impatto delle politiche sulle future generazioni. E infine, creare una “Assemblea Nazionale sul Futuro” per coinvolgere la società civile, e specialmente i giovani, nella progettazione del Paese.”La Costituzione – ha commentato Giulia Di Donato, una delle autrici del Future Paper – ci impone di tutelare anche gli interessi delle future generazioni. I giovani devono quindi essere i protagonisti di questo processo, anche grazie alla costituenda Assemblea Nazionale sul Futuro”.”L’Agenda 2030 – ha dichiarato Maurizio Massari, rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite – ha rappresentato, sin dal suo lancio, uno strumento di grande ambizione per accompagnare e orientare le scelte degli Stati nei percorsi di crescita sostenibile. I dieci anni dalla sua adozione coincidono con l’80° anniversario delle Nazioni Unite e con i 70 anni dall’ingresso dell’Italia nell’Organizzazione, in un contesto molto complesso sia dal punto di vista geo-politico che di quello dell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il contributo italiano agli SDGs si distingue su temi centrali per l’Agenda 2030 quali l’SDG16 (istituzioni giuste e trasparenti), il nesso tra sicurezza alimentare e cambiamenti climatici e la trasformazione dei sistemi agroalimentari sostenibili. In quest’ambito, nel luglio 2025 l’Italia ha co-ospitato ad Addis Abeba insieme all’Etiopia l'”Unfss+4″, dopo aver organizzato a Roma, nel 2023, il secondo Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari”. “Oggi, 25 settembre, – ha affermato Filippo Bettini, presidente del UN Global Compact Network Italia – è un’occasione preziosa per dare voce alla ricerca Perception of Sustainable Development by Europeans, che abbiamo condotto in 16 Paesi europei. I risultati parlano chiaro: oltre l’80% dei cittadini europei indica lo sviluppo sostenibile come una priorità, e in Italia tre persone su quattro lo riconoscono anche come leva di competitività. Ma la stessa indagine ci ricorda che la transizione potrà compiersi solo se la regolamentazione in materia sarà proporzionata e applicabile da parte delle aziende, conservando il carattere di efficacia rispetto agli scopi, e se anche le PMI avranno gli strumenti necessari per giocare un ruolo da protagoniste. In questo spirito, come UN Global Compact Network Italia, confermiamo il nostro impegno ad essere in prima linea, con responsabilità e con la convinzione che solo attraverso alleanze solide tra Istituzioni, imprese e società civile sarà possibile dare piena attuazione alla visione dell’Agenda 2030″.”Dieci anni dopo l’adozione dell’Agenda 2030 – ha detto Patrizia Lombardi, co-presidente del SDSN Italia – è tempo di guardare con lucidità ai progressi compiuti e alle sfide ancora aperte. Le crisi recenti hanno reso evidente quanto sia urgente educare al futuro, sviluppando competenze, visioni e responsabilità capaci di orientare le scelte individuali e collettive verso la sostenibilità e la giustizia tra generazioni. In questo percorso le università hanno un ruolo decisivo: attraverso ricerca, educazione e valorizzazione della conoscenza possono generare innovazione, formare cittadini consapevoli e contribuire in modo determinante alla trasformazione del Paese. Come SDSN Italia siamo convinti che scienza, saperi condivisi e dialogo tra istituzioni, imprese e società civile siano la leva fondamentale per tradurre l’Agenda 2030 in azioni concrete, oggi, a beneficio delle future generazioni”.Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS, ha infine sottolineato l’urgenza di adottare un nuovo approccio. “Se vogliamo affrontare con coerenza le sfide globali e onorare il patto tra generazioni, – ha detto Stefanini – dobbiamo trasformare il futuro da concetto astratto a criterio guida delle decisioni presenti. Solo così potremo coniugare prosperità economica, coesione sociale e tutela dell’ambiente, costruendo un modello di sviluppo equo e sostenibile. È una responsabilità collettiva, che chiama in causa istituzioni, imprese e cittadini, e che richiede visione, coraggio e coerenza”. LEGGI TUTTO

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    Fed, Bowman: quadro “più fragile” del previsto nel mercato del lavoro

    (Teleborsa) – I dati relativi al mercato del lavoro hanno mostrato un quadro “più fragile” del previsto e nel frattempo “siamo nel raggio d’azione del nostro mandato” sull’inflazione. Lo ha detto Michelle Bowman, Vice Chair for Supervision della Federal Reserve, durante un evento, sostenendo che la Fed dovrebbe spostare la sua attenzione sul mercato del lavoro.Bowman è ora più convinta che i dazi rappresentino probabilmente un aggiustamento dei prezzi una tantum piuttosto che un fattore di inflazione persistente. LEGGI TUTTO

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    Frendy Energy, primo semestre in calo con minor idraulicità

    (Teleborsa) – Frendy Energy, società controllata da Edison e attiva in Italia nella produzione di energia elettrica da impianti mini-idro, ha registrato ricavi di vendita pari a 988 mila euro, rispetto a 1.241 mila euro del primo semestre 2024. A livello consolidato, il Margine Operativo Lordo (MOL) si attesta a 332 mila euro, in riduzione rispetto a 671 mila euro del 30 giugno 2024, in conseguenza della produzione elettrica in calo del 19,3% per effetto della minor idraulicità. Il Gruppo chiude il primo semestre con un utile netto consolidato di 62 mila euro, rispetto a 309 mila euro dello stesso periodo dello scorso anno, registrando ammortamenti per 270 mila euro.La buona performance della gestione finanziaria ha fatto registrare proventi finanziari netti per 41 mila euro, in linea con quanto registrato al 30 giugno 2024. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025 presenta una liquidità per 4 milioni di euro, in miglioramento di 22 mila euro rispetto al 31 dicembre 2024. Tale esito riflette la solida gestione del capitale circolante del periodo.Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, l’andamento della gestione caratteristica è correlato sostanzialmente all’andamento meteorologico delle precipitazioni e alla disponibilità di risorsa idrica. Ipotizzando un autunno in cui la disponibilità di risorsa idrica sia in linea con le medie storiche, il Gruppo prevede nel secondo semestre una performance industriale in sostanziale continuità con il primo semestre. LEGGI TUTTO