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    RES, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 12,1 euro per azione (dai precedenti 11,5 euro) il target price su RES, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della circular economy e della sostenibilità ambientale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale dell’87%.Gli analisti scrivono che i risultati intermedi hanno mostrato una solida crescita del fatturato (+8%), con un utile operativo stabile a 5,1 milioni di euro a causa dell’elevata inflazione dei costi. I ricavi core sono aumentati principalmente grazie alla politica dei prezzi, mentre i volumi di rifiuti sono diminuiti dell’8,6%. L’azienda continua a investire massicciamente nei suoi impianti di riciclo chimico e di produzione di idrogeno, con una posizione finanziaria netta in leggero peggioramento a 11,4 milioni di euro a causa degli investimenti in conto capitale in corso. Le stime per il periodo 2025-2027 rimangono invariate, con un fatturato sequenzialmente stabile e un utile operativo in leggero miglioramento previsto nel secondo semestre. LEGGI TUTTO

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    Asta BOT 6 mesi, tutto esaurito nella riapertura

    (Teleborsa) – Tutto esaurito nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 26 settembre 2025.Per quanto riguarda il BOT 182 giorni (vita residua 182 gg), il Tesoro ha assegnato 650 milioni di euro, a fronte di una richiesta per 941 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Abi, Patuelli: “Su extra profitti banche non facciamo demagogia”

    (Teleborsa) – Sulla questione degli extraprofitti delle banche e di un eventuale contributo volontario da parte degli istituiti di credito “non facciamo della demagogia”. È quanto ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervenuto a Cesena al convegno Fattore R. “L’articolo 53 della Costituzione – osserva Patuelli – precisa che tutti sono tenuti a contribuire alla spesa pubblica in ragione della loro capacità contributiva con criteri di progressività. Il sistema bancario e i suoi azionisti pagano complessivamente il 55%, perché dobbiamo considerare che siamo sottoposti alla doppia tassazione, prima sull’impresa e poi sui suoi azionisti, perciò non facciamo della demagogia”. Per quanto riguarda il rapporto fra banche e territorio – sottolinea Patuelli – c’è più offerta di prestiti da parte delle banche che richiesta. Questo per le imprese. Mentre per le famiglie da 7 mesi vi à una forte richiesta di mutui. Solo negli ultimi 2 mesi – prosegue – anche le imprese, dato nazionale, hanno incrementato la richiesta di prestiti. Ma non c’è da meravigliarsi, col quadro di incertezze provocato dai dazi e sugli eventuali sbocchi delle importazioni. Le imprese vanno perciò aiutate, soprattutto sul versante della pressione fiscale, incentivandole così ad investire”.Al centro dell’intervento anche il tema dazi varati dall’Amministrazione americana. “Gli effetti dei nuovi dazi non li vediamo ancora. Fino a quando non sono stati applicati c’è stato addirittura un incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti. La questione sostanziale – spiega il presidente dell’Abi – è che l’Europa, e l’Italia in particolare, stanno operando per creare nuovi sbocchi commerciali per ammortizzare il rischio dei dazi. Ci si riuscirà, ma ci vorrà tempo e quindi il rischio di crisi e recessione non può mai essere escluso o sottovalutato”.”Mi angosciano le guerre in atto, la russo-ucraina e quella del Medio oriente, in corso dal 1948 ad oggi. Ma ancor di più sono preoccupato per il rischio di incidenti. Cerco di capire Trump, ma faccio grande fatica – ha detto Patuelli commentando la situazione geopolitica internazionale – Un mese fa ha ricevuto in Alaska Putin con tutti gli onori ma nelle ultime 48 ore ha incoraggiato il sistema integrato della Nato ad abbattere eventuali aerei che dovessero sconfinare. Questo non è un comportamento prudente e responsabile. La Nato – ha aggiunto – è sempre pronta, in tre minuti, ad alzare in volo i suoi caccia per fare allontanare eventuali aerei non autorizzati a entrare nello spazio aereo dei suoi paesi. Questo è il comportamento responsabile da attuare”. LEGGI TUTTO

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    ONU, parla Netanyahu: “Vogliamo finire lavoro a Gaza, infondate accuse genocidio”

    (Teleborsa) – Fischi e delegati che hanno lasciato l’aula in segno di protesta – ma anche applausi – per il premier Benjamin Netanyahu in occasione del suo intervento all’assemblea generale dell”Onu con il presidente dell’assemblea costretto a richiamare all’ordine la sala più volte.”L’anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell’Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa”, ha affermato, chiedendo “il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite contro l’Iran” e ringraziando il presidente statunitense Trum per le sue azioni audaci e decise contro l’Iran. “Abbiamo promesso che l’Iran non avrebbe avuto la bomba nucleare e abbiamo avuto successo. Ma dobbiamo rimanere vigili”, ha detto”Vogliamo finire il lavoro a Gaza il più velocemente possibile”, ha proseguito Netanyahu ricordando che gli ultimi militanti di Hamas sono rimasti a Gaza city. Si è quindi rivolto direttamente ad Hamas riguardo gli ostaggi ancora detenuti a Gaza, ed ha accusato i palestinesi: “Non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele”. L’ufficio del premier israeliano aveva chiesto all’Idf di installare altoparlanti in vari punti di Gaza, in modo che i residenti della Striscia possano ascoltare il suo discorso all’Onu. “Liberate gli ostaggi, e deponete le armi. Se lo farete vivrete, se non lo farete Israele vi darà lacaccia”. “Molti Paesi hanno ceduto ad Hamas”, ha accusato Netanyahu sostenendo che le critiche a Israele su Gaza sono “bugie antisemite” e sostenendo che l’autorità palestinese è “corrotta sino al midollo”. “Da decenni si sentono promesse di riforma dell’autorità palestinese ma non sono mai state mantenute”, ha detto, ricordando anche che non si tengono elezioni da lungo tempo. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 26 settembre 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 26/09/202509:00 Spagna: PIL, trimestrale (atteso 0,7%; preced. 0,6%)10:00 Italia: Fiducia imprese (preced. 93,6 punti)10:00 Italia: Fiducia consumatori (preced. 96,2 punti)14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,5%)14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 55,4 punti; preced. 58,2 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Digital Value, utile semestrale crolla a 5 milioni di euro. Ricavi -33%

    (Teleborsa) – Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi consolidati pari a 302 milioni di euro (-33% rispetto al 30 giugno 2024). L’EBITDA si attesta a 32,6 milioni di euro, 10,8% (-18,6 milioni rispetto al 30 giugno 2024). L’EBIT si attesta a 12,7 milioni di euro, 4,2% (-21,4 milioni rispetto al 30 giugno 2024). Il risultato netto di periodo è pari a 5 milioni di euro, di cui -0,8 milioni di pertinenza di terzi, con una flessione di -17,4 milioni rispetto al 30 giugno 2024.La Posizione Finanziaria Netta è pari a disponibilità nette di 70,8 milioni di euro, +76,6 milioni rispetto a dicembre 2024.Al fine di garantire una maggiore comparabilità con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, la società ha riportato i dati pro-forma al 30 giugno 2025, escludendo gli impatti derivanti dall’acquisizione del Gruppo Infordata, perfezionata il 26 settembre 2024 e consolidata integralmente a partire da tale data. In sintesi: i Ricavi pro-forma consolidati ammontano a 275,9 milioni di euro; l’Ebit è pari a 17,4 milioni di euro, corrispondente al 6,3% dei ricavi pro-forma.Con riferimento ai nuovi accordi quadro e convenzioni Consip aggiudicati nel corso del secondo trimestre, la fase di contrattualizzazione e di avvio operativo si prevede arrivi a regime nella seconda parte dell’anno e conseguenti effetti economici, si legge nella nota sui conti. Digital Value afferma che il settore ICT in cui opera il Gruppo è stato influenzato da rallentate dinamiche di mercato, da un contesto macroeconomico di incertezza circa le politiche commerciali internazionali nonché dal minore impatto dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Fisco, Giorgetti: “Pronti a ricorso contro cedolare secca per imprese”

    (Teleborsa) – Il governo valuta la possibilità di chiedere la rimessione alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione contro la sentenza che ha esteso ai contratti di affitto sottoscritti da imprese l’applicazione della cedolare secca. È quanto ha annunciato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a un’interrogazione nel corso del question time al Senato. “La Corte di Cassazione – ha ricordato Giorgetti – si è di recente pronunciata riconoscendo la facoltà del locatore di optare per la cedolare secca anche nell’ipotesi in cui il conduttore, pur operando nell’esercizio della sua attività di impresa o professionale, stipuli un contratto di locazione ad uso abitativo, ad esempio per mettere l’unità abitativa a disposizione dei propri dipendenti o collaboratori”. Un orientamento che – ha proseguito Giorgetti – per l’Agenzia delle Entrate “risulterebbe non del tutto condivisibile” visto che la legge estende la cedolare solo nel caso di subaffitti di cooperative edilizie o enti senza scupo di lucro a studenti universitari o nel caso in cui siano date a disposizione dei comuni. Inoltre – ha aggiunto il ministro – resterebbe il tema di “come il locatario-impresa debba far emergere la finalità abitativa della locazione”. “Per queste ragioni – ha concluso Giorgetti – visti anche i riflessi a livello di finanza pubblica, allo stato si è ritenuto opportuno valutare con l’organo legale la possibilità di addivenire a un mutamento del recente indirizzo giurisprudenziale, anche tramite la richiesta di rimessione della questione alle Sezioni Unite”. LEGGI TUTTO

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    Preatoni torna in utile nel primo semestre, ricavi quasi raddoppiati

    (Teleborsa) – Preatoni Group, gruppo italiano quotato su Euronext Access Paris (dove non scambia mai) e specializzato nella proprietà e gestione di asset alberghieri e nello sviluppo immobiliare residenziale e commerciale, ha chiuso il primo semestre 2025 con un fatturato di 50,9 milioni di euro, in crescita dell’89,5% rispetto al 30 giugno 2024 (riclassificato). L’EBITDA è aumentato notevolmente, raggiungendo gli 11 milioni di euro (rispetto agli 0,3 milioni di euro al 30 giugno 2024). Il margine EBITDA è stato del 21,5%.Il risultato operativo è migliorato significativamente, attestandosi a 6,9 milioni di euro al 30 giugno 2025, rispetto ai -2,7 milioni di euro al 30 giugno 2024. Dopo aver considerato il risultato finanziario di -2,2 milioni di euro, il risultato netto consolidato è stato di 4,5 milioni di euro (rispetto ai -4,3 milioni di euro al 30 giugno 2024). L’utile netto di competenza del Gruppo ammontava a 1,7 milioni di euro al 30 giugno 2025 (vs -2,4 milioni di euro un anno prima)L’indebitamento finanziario lordo è sceso a 87,5 milioni di euro al 30 giugno 2025 (inclusi 41,1 milioni di euro di prestiti obbligazionari) rispetto ai 95,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024. L’indebitamento finanziario netto era di 75,4 milioni di euro al 30 giugno 2025. Dopo la chiusura del periodo, la controllata Pro Kapital Grupp ha continuato a ottimizzare il proprio debito rimborsando parzialmente 9,4 milioni di euro di prestiti obbligazionari (su un totale di 20 milioni di euro) per ridurre gli oneri finanziari del Gruppo, rifinanziati tramite un prestito bancario meno oneroso.Considerati i buoni risultati del primo semestre 2025 e la stagionalità della divisione Hospitality & Tourism, Preatoni prevede un “significativo” incremento sia del fatturato che della redditività per l’intero anno 2025. LEGGI TUTTO