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    Automotive, Calderone: aprire tavolo lavoro anche con Governo

    (Teleborsa) – “L’automotive è una delle urgenze su cui è importante aprire un tavolo di lavoro anche con il governo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a Relind il Forum della Relazione Industriali organizzato da Confindustria e Assolombarda. “È importante restare uniti e non dividerci. Il nostro interlocutore è l’Ue che ha fatto scelte che stanno evidenziando dei limiti non solo per l’Italia ma anche per altri paesi come la Germania”, ha aggiunto. Secondo Calderone, “servono ammortizzatori sociali straordinari per completare e compensare scelte fatte in passato”. E dobbiamo “riflettere sulla validità di alcuni strumenti adottati in passato. Ad esempio i fondi di solidarietà bilaterale che sembrano incapaci di far presa sulla crisi””Credo che non ci sia un’unica ricetta per trovare soluzioni a tematiche così impattanti però che ci sia un rischio di disintermediazione credo che ce lo dobbiamo dire e dobbiamo metterlo in evidenza ma non nasce dalla volontà del governo e del ministro del lavoro”, ha detto Calderone sottolineando che “è importante anche comprendere come gestire la sfida e soprattutto anche come gestire una nuova stagione di relazioni sindacali e industriali che partano dal presupposto che bisogna trovare una convergenza su quelli che sono temi alti e soprattutto temi di importanza strategica per il nostro Paese”. LEGGI TUTTO

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    USA, NAHB: migliora a novembre la fiducia del settore immobiliare

    (Teleborsa) – Risulta in miglioramento la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A novembre, il dato si è attestato a 46 punti, rispetto ai 43 punti del mese precedente. Il dato è migliore delle attese del consensus (42 punti).Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 2 punti a quota 49, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi cresce di 7 punti a 64 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è salito di 3 punti a quota 32.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “Mentre la fiducia dei costruttori sta migliorando, il settore deve ancora affrontare molti venti contrari, come una carenza continua di manodopera e di lotti edificabili, insieme a prezzi elevati dei materiali da costruzione”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB. “Inoltre, mentre il mercato azionario ha esultato per il risultato delle elezioni (presidenziali statunitensi, ndr), il mercato obbligazionario è preoccupato, come indicato da un aumento dei tassi di interesse a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Ita, Giorgetti: questione perfezionata, per closing questione di settimane

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, GiancarloGiorgetti, ha dichiarato che “la questione Ita é perfezionata, dopodiché la Commissione Europea deve dare il via libera definitivo”. “Abbiamo fatto le cose che sono state chieste da loro”, ha aggiunto. Secondo Giorgetti “è anche opportuno che venga chiusa la partita prima che ci sia la nuova Commissione perché è la Commissione in carica che l’ha seguita”. Per questo la speranza del ministro è che la vicenda venga chiusa “nel più breve tempo possibile, chissà entro fine novembre, si tratta però di questione di settimane”. “Dopodiché c’è il closing, la firma definitiva e poi dopo i passaggi successivi – ha spiegato il ministro –. Noi abbiamo fatto tutta la trattativa con una commissione e un gabinetto. Se poi bisogna aspettare che venga insediato il nuovo gabinetto e la nuova commissione e che riprendano in mano le carte, magari hanno qualche idea diversa, non lo so, potrebbe essere. Non è esattamente auspicabile, la vicenda è definita, chiusa, perfezionata dopo una sofferta trattativa”.Il ministro al momento si trova a Rio de Janairo per seguire i lavori del G20. Parlando con i giornalisti ha risposto anche al segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha definito il governo “autoritario”. “Il fatto di non essere d’accordo non vuole dire che uno è autoritario, non è così. – ha dichiarato il ministro – A me sembra che sia autorevole, almeno in questi contesti dove partecipiamo abbiamo uno standing che francamente mi sembra anche sorprendente, quindi non capisco”. “Se lui – ha aggiunto – vuole dire che ha ragione e che gli diamo ragione, e quindi diventiamo bravi, no. Il governo fa la sua politica, poi casualmente, accidentalmente fa la politica esattamente a beneficio dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso. Forse questo gli dà fastidio, non lo so, è strano però”. LEGGI TUTTO

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    PNRR: ok Consiglio Ue modifiche piano italiano

    (Teleborsa) – Semaforo verde del Consiglio Ue al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) modificato dell’Italia. La valutazione positiva del Consiglio parte dall’analisi positiva della Commissione europea, secondo cui “le modifiche mirate presentate dall’Italia non incidono sulla del suo Pnrr. Roma aveva presentato le modifiche mirate al suo Piano nazionale lo scorso 10 ottobre. Il Piano vale 194,4 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per finanziare le riforme e gli investimenti indicati, da attuare entro la fine del 2026. Il Pnrr iniziale dell’Italia aveva ricevuto il via libera per la prima volta dal Consiglio Ue il 13 luglio 2024, da allora è stato modificato tre volte, in particolare per aggiungere un nuovo capitolo “RepowerEU” nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Mutui, continua a ottobre la riduzione del costo del denaro

    (Teleborsa) – Arriva a ottobre il terzo taglio consecutivo al costo del denaro che porta il Tasso di riferimento BCE dal 4,50% dello scorso maggio al 3,40% attuale. La riduzione del Tasso BCE era attesa dal mercato, ma mentre i livelli degli indici IRS avevano già per buona parte anticipato e fattorizzato il nuovo taglio, gli indici Euribor hanno reagito positivamente all’ultima revisione. La media dei migliori mutui a tasso variabile continua dunque a contrarsi, dal 4,3% del secondo trimestre 2024 al 4,1% nel terzo trimestre per arrivare al 3,8% di inizio ottobre. Tassi in decisa contrazione da inizio anno – per mutui sia a tasso fisso sia a tasso variabile – supportano la nuova ripresa delle richieste di nuovi mutui e surroghe che nei primi 9 mesi del 2024 cresce del 7,2%, segnando un’accelerazione pari al +18,8% a settembre. Aspettative sempre più definite di ulteriori riduzioni dei tassi di riferimento nel corso dei prossimi trimestri – con futures sugli indici Euribor che stimano un Euribor 3 mesi all’1,90% a fine 2025 – potrebbero spingere verso un’accelerazione della ripresa delle erogazioni mutui nel corso dei prossimi trimestri, erogazioni già in crescita del +6,9% nel secondo trimestre 2024. È quanto emerge dalla Bussola Mutui CRIF – MutuiSupermarket.it aggiornata al III trimestre 2024.LA DIMINUZIONE DEL COSTO DEL DENARO E LA RIPARTENZA DELLA DOMANDALa riduzione del costo del denaro iniziata lo scorso giugno, assieme ad aspettative di nuovi ulteriori tagli al Tasso BCE sui prossimi trimestri, – evidenzia il report – continua a impattare favorevolmente l’andamento degli indici Euribor e IRS e di conseguenza l’attrattività delle nuove offerte di mutuo casa, rivisitate con cadenza mensile, dei principali istituti bancari. In particolare, anche nel terzo trimestre, viene confermato il forte interesse da parte di privati e famiglie per i mutui con finalità surroga a tasso fisso. La domanda di mutui di surroga – come sempre molto sensibile all’andamento tassi – traina la progressiva ripresa del mercato dei mutui registrata nel corso dei primi 9 mesi del 2024. Dopo anni in cui il comparto dei mutui casa registrava segnali di forte rallentamento, i primi 9 mesi del 2024 segnano dunque un’inversione di tendenza registrando una crescita delle richieste del +7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Più in dettaglio, sul canale online la domanda di mutui di surroga spiega nel terzo trimestre 2024 il 40% del totale richieste, dopo aver rappresentato circa il 43% delle richieste nei due trimestri precedenti. La domanda di mutui per acquisto casa torna a crescere, spiegando nel terzo trimestre circa il 50% delle richieste online; la domanda di acquisto risulta più legata alle prospettive economiche e reddituali dei nuovi acquirenti ed è normalmente maggiormente influenzata dall’andamento dei prezzi sul mercato immobiliare rispetto all’andamento dei tassi dei mutui. Per questo potrebbe beneficiare più lentamente della contrazione dei tassi di interesse, mostrando una progressiva ripresa nel corso dei prossimi trimestri.Nonostante il recente taglio di ottobre al Tasso BCE, rimane comunque invariata l’elevata differenza fra indici IRS e indici Euribor, con indici IRS che a oggi rimangono a livelli ampiamente inferiori rispetto agli indici Euribor (differenza media di 60-80 punti base). Di conseguenza continua anche nel terzo trimestre 2024 l’integrale polarizzazione della domanda di nuovi mutui sul canale online verso la scelta di un mutuo a tasso fisso, che raccoglie il 99% delle preferenze di privati e famiglie. Entrando nel dettaglio delle migliori offerte di mutuo a tasso fisso e a tasso variabile presenti oggi sul mercato, prendendo in considerazione un esempio tipico di mutuo per acquisto casa – mutuo di importo 140mila euro, con valore immobile 220mila euro e durata 25 anni – un richiedente di 35 anni può oggi rilevare un migliore tasso fisso pari al 2,96% e ottenere una rata mensile di 645 euro. Per la medesima operazione la migliore offerta di mutuo a tasso variabile presenta oggi un tasso variabile del 4,29% con una rata mensile di 739 euro, superiore di 94 euro rispetto alla rata dell’omologo mutuo a tasso fisso. Nonostante il tasso variabile sia atteso in forte riduzione sui prossimi trimestri, la differenza di convenienza iniziale fra l’importo rata di due omologhi mutui a tasso fisso e a tasso variabile continua dunque a favorire la scelta del mutuo a tasso fisso, che assicura privati e famiglie anche da eventuali altre impennate dell’inflazione sugli anni di rimborso del proprio mutuo.LE COMPRAVENDITE RESIDENZIALI: PRIMA RIPRESA DEL +1,2% NEL SECONDO TRIMESTRE 2024Per quanto riguarda l’andamento del mercato immobiliare, nel secondo trimestre 2024 si rileva un primo ritorno alla crescita dopo una frenata del mercato delle compravendite residenziali che durava da 6 trimestri. Nel secondo trimestre 2024 il numero di compravendite residenziali cresce infatti del +1,2% rispetto al corrispondente trimestre 2023. Questo primo dato di ripresa segue una contrazione del -7,2% del primo trimestre 2024 e una contrazione del -9,6% sull’intero 2023 rispetto al totale compravendite 2022. Nel corso del secondo trimestre 2024 la percentuale di compravendite residenziali effettuate grazie all’assistenza di nuovi mutui casa cresce al 41,4% rispetto al 38,6% del primo trimestre e al livello minimo di sempre registrato nel quarto trimestre 2023 (37,0%). La crescente convenienza dei mutui acquisto casa contribuisce dunque all’iniziale ripresa osservata delle compravendite residenziali, che a oggi rimangono, per la maggior parte, finalizzate da privati e famiglie tramite il ricorso ai propri risparmi. Per quanto riguarda i valori di mercato, il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario registra un nuovo incremento nel terzo trimestre 2024 e segna un +0,8% rispetto al terzo trimestre 2023. Più in dettaglio, gli immobili usati registrano un incremento del prezzo al metro quadrato pari al +6,7% e gli immobili nuovi segnano un incremento del +1,8%. Gli immobili ristrutturati segnano una più moderata crescita del +0,2%. Analizzando infine l’andamento dei prezzi a livello territoriale – sempre su base annuale – il maggiore incremento si rileva nel Centro e nel Sud e Isole, rispettivamente con un +1,1% e +1,0%, mentre il Nord-Est registra un debole aumento dello 0,2% e il Nord-Ovest una contrazione del -1,5%. Il valore medio dell’immobile oggetto di garanzia nel terzo trimestre 2024 si posiziona attorno ai 168.000 euro, mentre la superficie commerciale media degli immobili offerti a garanzia del mutuo rimane stabile attorno a 110 mq. Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.”Il terzo trimestre dell’anno sembra rilevare una prima ripresa di fiducia da parte di privati e famiglie nei confronti del progetto acquisto casa. Il rinnovato interesse è trainato non solo da migliori prospettive economiche e reddituali dei nuovi acquirenti, ma anche dalla continua e rapida riduzione dei tassi di interesse iniziata nei primi mesi dell’anno. Considerando un mutuo di importo 120mila euro a 20 anni per acquistare un immobile di valore 220mila euro, i migliori mutui a tasso fisso – che a oggi spiegano oltre il 90% delle preferenze sul canale online – presentano attualmente un tasso del 2,50% che si confronta con un 3,30% dello scorso gennaio. Questa riduzione dei tassi fissi del 25% in appena 9 mesi, permette un risparmio in interessi molto significativo – oltre 13mila euro nell’esempio riportato – e riconsegna a privati e famiglie un rinnovato potere di acquisto, fattore che traina l’iniziale ripresa osservata della domanda di mutui per acquisto casa – commenta Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it –. Coerentemente, le compravendite residenziali tornano a segnare nel secondo trimestre dell’anno un primo, seppure debole, segno positivo, pari al +1,2%, dopo ben 6 trimestri di contrazione; allo stesso tempo la percentuale di compravendite residenziali effettuate grazie all’assistenza di nuovi mutui casa torna a crescere, dal 37% del quarto trimestre 2023 al 41,4% del secondo trimestre 2024. La nuova politica monetaria avviata dalla BCE lo scorso giugno – che genera aspettative di riduzione tassi Euribor di oltre un 1% sui prossimi 12 mesi in base alle quotazioni dei futures sugli Euribor 3 mesi – dovrebbe infondere ulteriore fiducia rilanciando progressivamente sia la domanda di mutui per acquisto casa sia le nuove erogazioni di mutuo, solo recentemente tornate a crescere nel secondo trimestre 2024 dopo 9 consecutivi trimestri di contrazione”.”Nei primi 9 mesi dell’anno si riscontra un andamento positivo sulla domanda di mutui delle famiglie italiane che spinge il numero delle interrogazioni a un +7,2% – afferma Stefano Magnolfi, executive director CRIF Real Estate Services –. Se guardiamo al singolo mese di settembre”, prosegue Magnolfi, “la domanda arriva a sfiorare il +19%. Le richieste dunque hanno intrapreso una lenta risalita da metà 2023 spingendola verso livelli pre-pandemia. Per analizzare il dato nella sua interezza, osserviamo che nel I semestre dell’anno il fenomeno delle surroghe segna un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%. La politica monetaria che torna a essere espansiva, e con possibili ulteriori tagli dei tassi per fine anno, infonde maggiore fiducia nelle famiglie italiane che ritornano a programmare spese di lungo periodo, tanto che anche il trend delle compravendite torna in territorio positivo. Un altro volano per il comparto dei mutui immobiliari sarà quello dell’effetto della Direttiva Case Green (EPBD). Dal nostro osservatorio prevediamo infatti che i finanziamenti green raggiungeranno nel 2030 percentuali che oscillano tra il 24-30% e nel 2050 più di un mutuo su due sarà verde”.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica, Intesa Sanpaolo: accordo con Edison Next per accompagnare le aziende

    (Teleborsa) – Promuovere la decarbonizzazione delle aziende favorendo l’utilizzo delle energie rinnovabili, rendendola uno strumento per aumentare la propria competitività sui mercati di riferimento. Questa la finalità dell’accordo tra Intesa Sanpaolo ed Edison Next, che uniscono così le loro competenze per supportare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi strategici della missione del PNRR dedicata alla Rivoluzione verde e transizione ecologica, sostenendole nell’adozione di modelli di produzione e consumo dell’energia più sostenibili ed economicamente vantaggiosi.Il cambiamento climatico e la crisi energetica hanno fatto emergere ulteriormente la necessità per il mondo imprenditoriale di abbracciare la transizione green con un mix articolato di soluzioni come, ad esempio, l’efficientamento energetico e il fotovoltaico, tecnologia al centro del nuovo meccanismo previsto dal recente Decreto Energy Release 2.0 che punta a sostenere la competitività delle imprese energivore. Edison Next e Intesa Sanpaolo sosterranno le imprese, ciascuna nel rispettivo ambito di competenza, intercettando i loro bisogni e proponendo soluzioni concrete per la decarbonizzazione e per cogliere le opportunità create dai nuovi sviluppi normativi e meccanismi di incentivazione.Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna aziende e territori nel proprio percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica, metterà a disposizione le proprie competenze e la propria esperienza per sostenere le imprese nel percorso di decarbonizzazione attraverso soluzioni come, ad esempio, impianti fotovoltaici e sistemi per la ricarica dei veicoli elettrici presso le sedi aziendali. Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking guidata da Mauro Micillo, supporterà con soluzioni ad hoc le imprese nella realizzazione dei progetti. “Come Gruppo Intesa Sanpaolo, siamo da tempo in prima linea nella sfida di accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici globali – dichiara Richard Zatta, responsabile Global Corporate della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo –. Questa collaborazione permette di unire le nostre competenze e la nostra lunga esperienza nel campo della finanza sostenibile con la specializzazione di Edison Next nell’ambito della transizione energetica in modo da accompagnare il tessuto imprenditoriale italiano verso percorsi concreti di sviluppo sostenibile”.”Collaborare con un partner come Intesa Sanpaolo ci consente di mettere a sistema le rispettive competenze di eccellenza per accompagnare al meglio le aziende nel loro percorso di transizione energetica. Edison Next offre la propria expertise e la propria piattaforma di tecnologie e servizi per affiancare chi fa impresa con l’obiettivo di migliorarne la sostenibilità ambientale e sostenerne la competitività – ha dichiarato Giovanni Brianza CEO di Edison Next –. La creazione di partnership di valore è un elemento fondamentale per mettere a terra uno sviluppo economico più sostenibile e responsabile”. L’accordo si inserisce nel Piano industriale 2022-2025 di Intesa Sanpaolo, presentato dal CEO Carlo Messina, che prevede un costante impegno per ambiente e clima. Tra il 2021 e i primi nove mesi del 2024 sono stati erogati circa 63 miliardi di euro dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile previsti a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica.L’ultima edizione del Rapporto annuale Economia e Finanza dei Distretti Industriali del Research Department di Intesa Sanpaolo evidenzia come la crisi energetica ha portato le imprese a rivedere i propri processi produttivi e i propri investimenti. Risultano in crescita gli investimenti dei distretti industriali diretti a efficientare i processi produttivi e a potenziare l’autoproduzione di energia. In particolare, riguardo a quest’ultima, il rapporto evidenzia che circa il 40% dei gestori di Intesa Sanpaolo dichiara di aver osservato come l’autoproduzione di energia rientri tra le strategie di decarbonizzazione adottate dalle imprese clienti. Inoltre, dallo studio emerge che le imprese dotate di impianti di autoproduzione di energia hanno ottenuto importanti vantaggi reddituali. Il 16,6% delle imprese distrettuali ad alta marginalità sia nel 2019 sia nel 2022 è dotato di un impianto di energia rinnovabile, cinque punti percentuali in più rispetto alle altre imprese. Queste differenze sono significative in ogni dimensione aziendale e settore. LEGGI TUTTO

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    BCE, de Guindos: preoccupazioni su inflazione si sono spostate su crescita economica

    (Teleborsa) – Il vicepresidente della Banca Centrale europea, Luis de Guindos, ha dichiarato che “L’equilibrio dei rischi macroeconomici si è spostato dalle preoccupazioni per l’inflazione elevata ai timori per la crescita economica”. Nel suo intervento alla Frankfurt Euro Finance Week, de Guindos ha sottolineato che “l’inflazione dei prezzi al consumo si è avvicinata al nostro obiettivo del 2%. Ma l’attività economica è stata più debole del previsto: abbiamo rivisto al ribasso le nostre proiezioni due volte, prima dell’estate e a settembre”. “Le prospettive di crescita sono offuscate dall’incertezza sulle politiche economiche e sul panorama geopolitico, sia nell’area dell’euro che a livello globale – ha spiegato –. Le tensioni commerciali potrebbero aumentare ulteriormente, aumentando il rischio che si materializzino eventi estremi. Questi venti contrari ciclici aggravano i problemi strutturali di bassa produttività e debole potenziale di crescita dell’area dell’euro”.”In un contesto di elevata incertezza, la nostra prossima revisione della stabilità finanziaria evidenzia tre principali vulnerabilità che caratterizzano le prospettive dell’area dell’euro”, ha quindi dichiarato il vicepresidente della BCE. La prima riguarda i mercati finanziari – “che rimangono suscettibili a bruschi e repentini aggiustamenti” –, la seconda i crescenti rischi sovrani – “i livelli di debito rimangono elevati in molti paesi a causa di deficit primari persistenti” – e, infine, la terza è legata al rischio di credito: “in un contesto di deboli prospettive di crescita, il rischio di credito rimane una preoccupazione per alcune aziende e famiglie dell’area dell’euro e potrebbe influire sulla qualità degli asset di banche e non banche”.”Non è il momento di tornare indietro ai progressi normativi duramente conquistati – ha concluso de Guindos –. Con fonti di rischio e vulnerabilità che rimangono elevate in un contesto di grande incertezza e deboli prospettive di crescita, il nostro momento attuale è quello di sostenere la regolamentazione, preservare la resilienza e andare avanti con le politiche macroprudenziali per le istituzioni finanziarie non bancarie. Un sistema finanziario più forte e stabile con mercati dei capitali sviluppati può essere un motore di crescita vitale per l’Europa negli anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Eurogroup Laminations scivola in Borsa: pesano conti e giudizi analisti

    (Teleborsa) – Giornata difficile per Eurogroup Laminations, che passa di mano con un calo del 9,57%, dopo aver annunciato nei giorni scorsi un calo dell’utile nei 9 mesi ed aver incassato una valutazione negativa da Equita. Il broker ha infatti ridotto il target price a 4,8 euro da 5,3 euro.La tendenza ad una settimana del produttore di componenti per motori e generatori elettrici è più fiacca rispetto all’andamento del FTSE Italia All-Share. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Il quadro tecnico di Eurogroup Laminations suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 2,546 Euro con tetto rappresentato dall’area 2,878. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 2,426. LEGGI TUTTO