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    Unicredit: Orcel, serve unione bancaria europea ma anche dei mercati finanziari

    (Teleborsa) – “L’unione bancaria da solo non basta l’Europa ha bisogno dell’Unione dei mercati finanziari” Così il CEO di Unicredit, Andrea Orcel in un intervento al “Made in Italy summit 2024”, evento organizzato da Sole 24 Ore, Financial Times e Sky TG24. Secondo il top manager, l’Europa ha bisogno di “banche più grandi, più forti per sostenere” l’economia della UE. “Senza campioni paneuropei il nostro blocco non raggiungerà mai le sue ambizioni né supererà le sfide della crescita che Mario Draghi e molti altri leader prima di lui hanno evidenziato”.”Non si tratta solo di migliorare le cose per le banche e i banchieri – sottolinea Orcel – si tratta di creare valore per i nostri stakeholder, per gli azionisti, per le persone, i clienti e per le comunità che serviamo tutta Europa. E così come l’Italia è stata leader nella ripresa economica europea, anche qui deve svolgere un ruolo di primo piano nel sostenere queste innovazioni”. “La creazione di un’unione bancaria europea contribuirebbe ad affrontare le barriere che impediscono alle banche di sostenere pienamente il nostro settore in ciascuno dei Paesi dell’Unione europea”, spiega Orcel rilevando che “si tratterebbe di un passo trasformativo per l’economia europea, che consentirebbe di rafforzare la crescita, la creazione di posti di lavoro, l’innovazione e, in ultima analisi, il valore e la ricchezza in tutto il continente”. Tuttavia, l’unione bancaria da sola non basta. L’Europa – puntualizza il CEO di Unicredit – ha bisogno anche di un’unione dei mercati dei capitali per completarla”. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM: il settore manifatturiero si conferma in contrazione a settembre

    (Teleborsa) – E’ stabile l’attività manifatturiera a settembre, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 47,2 punti come il mese precedente, risultando anche inferiore alle attese degli analisti che stimavano un lieve aumento fino a 47,6 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 46,1 punti da 44,6, mentre quella sull’occupazione scende a 43,9 da 46 e la componente relativa ai prezzi peggiora a 48,3 da 54 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni agosto sotto attese

    (Teleborsa) – Diminuisce, contro attese per un aumento, la spesa per costruzioni in USA ad agosto. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.131,9 miliardi di dollari, registrando una diminuzione dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% delle stime degli analisti, dopo il -0,5% di luglio. Su base annua si è visto invece un incremento del 4,1%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,2% a 1.642,1 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,3% a 899,9 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,3% a 489,7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, S&P Global: l’attività manifatturiera si conferma in contrazione ad agosto

    (Teleborsa) – Frena la crescita dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti ad agosto. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nell’ottavo mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 47,3 punti, contro i 47,9 di luglio. Si tratta di una revisione al rialzo rispetto ai 47 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene quindi sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Charles Schwab, il CEO Walt Bettinger va in pensione dopo 16 anni nel ruolo

    (Teleborsa) – Charles Schwab, società statunitense che fornisce servizi di intermediazione e consulenza finanziaria, ha annunciato, come parte del suo piano di successione pluriennale, che Walt Bettinger ha notificato al board la sua intenzione di ritirarsi dalla carica di Chief Executive Officer a partire dal 31 dicembre 2024. Rick Wurster, presidente di Schwab dal 2021, sarà nominato presidente e CEO e si unirà al board di Schwab a partire dal 1° gennaio 2025. Bettinger continuerà a ricoprire il ruolo di Co-Chairman, insieme al fondatore Charles Schwab.Bettinger ha guidato con successo Schwab come CEO dalla fine del 2008. Alcuni dei principali risultati ottenuti durante il suo mandato fino ad oggi includono: gli asset dei clienti sono cresciuti da 1,14 trilioni a 9,74 trilioni di dollari; il valore di un’azione ordinaria di Schwab è cresciuto da circa 16 dollari alla fine del 2008 a circa 65 dollari, con un aumento del 400%; la capitalizzazione di mercato di Schwab è cresciuta da circa 18 miliardi di dollari alla fine del 2008 a circa 119 miliardi di dollari, con un aumento del 660%; Schwab ha acquisito e integrato Ameritrade, la più grande acquisizione di servizi di intermediazione di gestione degli investimenti nella storia del settore.Nell’annunciare la sua decisione di ritirarsi da CEO, Bettinger ha affermato: “Mentre mi avvicino al mio 65° compleanno nel 2025, è il momento giusto per me di passare dalle mansioni quotidiane e concentrarmi sul mio ruolo di co-presidente esecutivo del consiglio di amministrazione di Schwab”.”L’approccio ponderato e disciplinato del consiglio di amministrazione di Schwab alla pianificazione della successione contribuisce a rendere questa transizione agevole – ha aggiunto Bettinger – Rick Wurster e io lavoriamo insieme quotidianamente da più di otto anni. Ho piena fiducia nella sua leadership e sono entusiasta che il board di Schwab lo abbia scelto come mio successore”. LEGGI TUTTO

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    Doxee, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha abbassato a 6,6 euro per azione (da 7,0 euro) il prezzo obiettivo su Doxee, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’offerta di prodotti in ambito Customer Communications Management (CCM), Digital Customer Experience e Paperless, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 273%.Gli analisti evidenziano che Doxee ha chiuso il 1H2024 con ricavi in crescita a 12,5 milioni di euro (vs 12,1 milioni di euro YoY), un EBITDA di 0,5 milioni di euro (vs -0,5 milioni di euro YoY) e una diminuzione del debito netto a 17 milioni di euro (vs 21,6 milioni di euro), principalmente grazie ai 5,8 milioni di euro raccolti tramite un aumento di capitale.Riteniamo che il 2025 potrebbe essere l’anno della vera ripresa dell’azienda, con una crescita attesa del 17% (+4,5 milioni di euro). In questo contesto, l’EBITDA dell’azienda potrebbe raggiungere i 6,9 milioni di euro (vs 7,5 milioni di euro stimati precedentemente), un dato che potrebbe segnare la fine del periodo di turnaround, strettamente legato alla capacità di crescita dell’azienda.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Avanti il progetto per nuova Borsa del Texas. Nominato il CdA

    (Teleborsa) – TXSE Group, società che sta lavorando al lancio del Texas Stock Exchange (TXSE), ha presentato il suo executive leadership team, composto da professionisti esperti con decenni di esperienza in struttura di mercato, regolamentazione e governance aziendale. Queste persone, si legge in una nota, avranno un ruolo fondamentale nel dare forma alla Borsa del Texas, mentre lavora per rivitalizzare la concorrenza per gli emittenti, stabilire la sede principale per le quotazioni e creare una piattaforma di trading di livello mondiale per tutti i partecipanti al mercato.”Siamo entusiasti di avere un gruppo così talentuoso di leader per business, market structure e policy nel nostro team – ha affermato James Lee, fondatore e CEO di TXSE Group – Questi individui hanno una competenza straordinaria nei mercati e un’esperienza più ampia nella creazione e nella guida di aziende che hanno spinto i loro settori”.TXSE Group, che ha il sostegno di BlackRock e Citadel, ha raccolto finora 135 milioni di dollari.Il consiglio di amministrazione di TXSE Group include Tom Long, co-amministratore delegato di Energy Transfer, Paul Foster, che ha fondato Western Refining, Tyson Tuttle, ex amministratore delegato del produttore di semiconduttori Silicon Labs, Rick Perry, ex governatore del Texas ed ex segretario all’energia degli Stati Uniti, Rick Roberts, ex commissario della Securities and Exchange Commission, e Alex Bussandri, responsabile globale della strategia presso Citadel Securities.TXSE prevede di presentare una registrazione presso la SEC per operare come borsa valori nazionale (completamente elettronica) nei prossimi mesi.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Officina Stellare scende in Borsa dopo semestrale con redditività debole

    (Teleborsa) – Seduta debole a Piazza Affari per il titolo Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, che ieri sera ha comunicato i risultati del primo semestre 2024 (Valore della produzione a 11,4 milioni di euro, in crescita del 39% anno su anno; EBITDA a 2,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 2,8 milioni di euro del 1H23; indebitamento netto a 11,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 9,9 milioni di euro dell’anno fiscale 23, dopo 2,4 milioni di euro di Capex).”I risultati del 1H24 mostrano una performance mista: mentre i ricavi hanno soddisfatto le aspettative, la redditività è rimasta indietro – fa notare ValueTrack – Tuttavia, consideriamo questo come una battuta d’arresto temporanea all’interno di una promettente strategia di crescita, sebbene prevediamo la necessità di una messa a punto delle nostre stime per il 2024″.Officina Stellare registra una flessione del 2,61% e si attesta a 11,2 euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 11,02 e successiva a 10,83. Resistenza a 11,37. LEGGI TUTTO