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    Trevi, Vincenzo Auciello nuovo CFO e Investor Relator

    (Teleborsa) – Il CdA di Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ingegneria del sottosuolo, ha nominato Vincenzo Auciello nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con efficacia dalla data odierna. La nomina segue le dimissioni dello scorso novembre di Massimo Sala.Auciello è entrato a far parte del gruppo con il ruolo di Group CFO e Investor Relator e ha maturato una decennale esperienza – svolgendo numerosi incarichi anche all’estero e con crescenti responsabilità – in grandi realtà industriali con attività a commessa. Nel suo CV ci sono esperienze come CFO di Ligabue Group e diversi ruoli all’interno del gruppo Saipem. LEGGI TUTTO

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    Generali colloca green bond da 500 milioni di euro. Ordini per 2,1 miliardi

    (Teleborsa) – Generali ha completato con successo il collocamento del suo ottavo green bond e annunciato i risultati finali del suo riacquisto di tre serie di obbligazioni subordinate.Alla scadenza dell’offerta, l’importo nominale complessivo di Titoli offerti per il riacquisto ammontava a 1.190.585.554 euro, che rappresenta approssimativamente il 49% dell’importo nominale complessivo dei Titoli in circolazione. In conformità con i termini e le condizioni dell’offerta, Generali accetterà in riacquisto un importo nominale aggregato di 499.994.000 euro dei Titoli EUR 4,596%.Generali ha inoltre concluso l’emissione di un nuovo titolo in euro con scadenza luglio 2035, emesso sotto forma di green bond. I Nuovi Titoli (500 milioni di euro) hanno ricevuto dagli investitori domanda per oltre 2,1 miliardi durante la fase del bookbuilding, oltre 4 volte l’offerta, da una base altamente diversificata di oltre 180 investitori istituzionali, compresa una presenza significativa di fondi con mandati Green/SRI.”La transazione è coerente con il nostro approccio proattivo alla gestione del profilo di scadenza del debito – ha commentato il Group CFO, Cristiano Borean – Riduce il rischio di rifinanziamento e prolunga la durata media del nostro debito, di cui circa il 50% è emesso in formato ESG. Inoltre, porterà anche ad un costo medio del debito inferiore”. LEGGI TUTTO

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    Recupero e riciclo cavi sottomarini: Sparkle collabora con Oceanic Environmental Cables

    (Teleborsa) – Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, ha firmato un accordo con Oceanic Environmental Cables (OEC) per il recupero e il riciclo di cavi di telecomunicazione sottomarini in disuso.In base all’accordo, OEC acquisirà da Sparkle oltre 22.000 km di cavi telegrafici, coassiali e in fibra ottica posati nel Mediterraneo e oggi fuori servizio, generando un risparmio stimato di 35.000 tonnellate di CO2 grazie al riutilizzo di materiali secondari.I cavi sottomarini in disuso di Sparkle saranno prelevati dal fondale marino e trasportati nelle strutture di OEC e dei suoi partner, che provvederanno a smontare, separare, pulire e analizzare i vari componenti (fibra ottica, rame, acciaio, alluminio, HDPE e LDPE) fino a trasformarli in granuli di alta qualità. I materiali, così rigenerati, saranno poi reimmessi nel sistema industriale come materie prime secondarie.“Siamo orgogliosi di essere tra i primi operatori globali a intraprendere un’iniziativa così innovativa, che promuove pratiche di economia circolare e riduce l’impatto ambientale”, ha dichiarato Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle. “La collaborazione con OEC rappresenta un passo concreto verso un futuro più sostenibile, dove le risorse del passato possono essere recuperate e trasformate in opportunità per il presente e il futuro.”“Siamo entusiasti di collaborare con Sparkle a questa importante iniziativa. Recuperando e riciclando questi cavi in esubero, non solo riduciamo la congestione e i rifiuti sui fondali del Mediterraneo, ma riduciamo anche la necessità di materie prime vergini nella produzione. Questo processo riduce significativamente le emissioni di carbonio e incarna i principi dell’economia circolare”, ha dichiarato Horst Brockmueller, amministratore delegato di OEC.La collaborazione con OEC fa parte del più ampio impegno di Sparkle per rendere le risorse più efficienti, ridurre le emissioni e creare una catena di fornitura sostenibile, in linea con i principi di sostenibilità e responsabilità del Gruppo TIM. LEGGI TUTTO

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    VO Vintage, IEG: “Cultura delle lancette dagli abissi marini al cielo”

    (Teleborsa) – Segnatempo iconici, per via del caratteristico ponte proteggi corona e quadrante luminescente leggibile anche nelle profondità marine, Panerai è parte della storia dell’orologio del Novecento. È soprattutto una parte essenziale della storia dell’orologeria italiana: funzionalità, design, innovazione tecnologica sono elementi indissolubilmente legati a questo marchio nato in riva all’Arno. La storia di Panerai è protagonista al VO Vintage che Italian Exhibition Group apre al pubblico di appassionati, collezionisti e curiosi dal 17 al 20 gennaio prossimi, in contemporanea con Vicenzaoro January, con ingresso gratuito nel quartiere fieristico di Vicenza, previa registrazione sul sito web di manifestazione.Per chi ne possiede già uno, o per chi sogna un Panerai che fu al polso di qualche incursore della Marina Militare, o anche solo per chi vuol saperne di più su come il design italiano si sia abbinato alla qualità orologiera elvetica, VO Vintage offre un doppio appuntamento con la storia di questo marchio. Un viaggio nel periodo cosiddetto “Pre-Vendôme”, dalla nascita nel 1935 al 1997, sino all’acquisizione da parte di Vendôme Luxury Group, oggi gruppo Richemont. Carlo Maria Ceppi, curatore dell’Heritage Panerai, Mario Paci, responsabile orologi di Officine Panerai nel periodo Pre-Vendôme, dialogheranno con Stefano Mazzariol, esperto di vintage e dealer, e Loris Pasetto, autore del libro “Panerai. Una storia italiana” edito da Lugs Edizioni, che raccoglie la più completa documentazione storica e iconografica proprio dal 1935 al 1997. Doppio appuntamento: sabato 18 alle 15 in Sala Canova (Hall 8.1) e domenica 19 alle 15.Ancora orologi ideati per le situazioni più estreme: dagli abissi al volo aereo con “65 anni… e sono volati! Frecce Tricolori e il libro sull’Orologeria Italiana”, ancora sabato 18, con Carlo Maria Ceppi, Panerai, Federico Ferrari, direttore editoriale della bolognese Scripta Maneant Edizioni; il generale dello Stato Maggiore Aeronautica Urbano Floreani (in collegamento), Ugo Pancani, professore della Fondation de la Haute Horlogerie di Ginevra e autore del libro “Storia dell’Orologeria Italiana – dal ‘300 alla rinascita del Made in Italy”, Benedetto Perrotta, amministratore unico OISA 1937, Marco Mantovani, presidente Locman e Mariassunta Morello, tenente colonnello dello Stato Maggiore Aeronautica.Come nel foyer di un teatro tra un atto e il seguente di un’opera, i visitatori di VO Vintage potranno acquistare o anche solo ammirare orologi e gioielli d’epoca tra le vetrine dei 40 espositori che animano il primo piano del quartiere fieristico di IEG a Vicenza e poi ascoltare altri appuntamenti di cultura vintage come quello dedicato a “Il collezionismo in Italia, fra tradizione e nuove tendenze” con Dody Giussani, direttore del mensile L’Orologio e Francesco Magnoni, business coordinator per l’Italia della casa d’aste Antiquorum (ore 16, Sala Canova). Arricchiscono il palinsesto la serie appuntamenti curati da Michele Mengoli, Direttore di Watch Insanity e advisor di VO Vintage, che prevede talk con esperti e dealer del settore e le “chat” in partnership con il Forum Watchouse, dedicato agli appassionati di orologi e fondato da Giorgione, key opinion leader del settore. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari maglia rosa in Europa grazie alle banche

    (Teleborsa) – Seduta positiva per la maggior parte delle Borse europee, con Piazza Affari che mette a segno la performance migliore grazie ai rialzi delle banche, di Pirelli (grazie all’upgrade di Goldman Sachs) e di Brunello Cucinelli (che ieri sera ha riportato dati sul fatturato 2024 migliori delle attese e ha confermato l’outlook sul 2025-2026).Sul fronte macroeconomico, in Italia a novembre la produzione industriale ha sorpreso al rialzo con un incremento di +0,3% m/m (da +0,1% di ottobre); un apporto positivo è stato fornito da energia, beni di consumo e beni intermedi, mentre i beni strumentali hanno registrato una nuova flessione congiunturale. Negli Stati Unti a dicembre i prezzi alla produzione hanno segnato variazioni di +0,2% m/m (contro +0,4% atteso e precedente) e di +3,3% a/a (contro +3,4% atteso e +3% precedente).L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,31%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.672,5 dollari l’oncia. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-1,6%), che ha toccato 77,56 dollari per barile.Lieve calo dello spread, che scende a +121 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,83%.Tra gli indici di Eurolandia si muove in modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,69%, piccola perdita per Londra, che scambia con un -0,28%, e bilancio positivo per Parigi, che vanta un progresso dello 0,20%.Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dello 0,93%; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata in aumento dello 0,85% rispetto alla chiusura di ieri. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,06%).Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 14/01/2025 è stato pari a 2,88 miliardi di euro, con un incremento del 13,63%, rispetto ai precedenti 2,54 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,43 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,68 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Intesa Sanpaolo (+2,78%), Banca Popolare di Sondrio (+2,48%), BPER (+2,28%) e Pirelli (+2,16%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Nexi, che ha chiuso a -6,84%. Seduta negativa per Campari, che mostra una perdita del 2,76%. Tentenna DiaSorin, che cede l’1,03%. Sostanzialmente debole ENI, che registra una flessione dello 0,92%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Caltagirone SpA (+3,35%), CIR (+2,54%), Carel Industries (+2,06%) e Credem (+2,01%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Ariston Holding, che ha terminato le contrattazioni a -5,81%. Vendite a piene mani su Alerion Clean Power, che soffre un decremento del 4,39%. Pessima performance per Safilo, che registra un ribasso del 4,37%. Sotto pressione Juventus, che accusa un calo del 3,58%. LEGGI TUTTO

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    Giglio Group, Caterina Matteoli taglia partecipazione al 2,832%

    (Teleborsa) – Caterina Matteoli ha una partecipazione pari al 2,832% in Giglio Group, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 10 gennaio 2025. In precedenza, all’1 marzo 2024, la quota era del 6,4%. LEGGI TUTTO

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    Saipem, BlackRock ha una quota potenziale del 4,939%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione potenziale pari al 4,939% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 gennaio 2025.In particolare, il 3,031% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,615% è una partecipazione potenziale e l’1,293% sono altre posizioni lunghe con regolamento fisico e in contanti. LEGGI TUTTO

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    ESMA, costo dei fondi ancora in calo. Gli ETF continuano a sovra-performare

    (Teleborsa) – Continuano a diminuire i costi di investimento nei principali prodotti finanziari dell’Unione europea. Lo afferma l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nel consueto rapporto sui costi e le performance dei prodotti di investimento al dettaglio dell’UE.Nonostante il continuo calo, i livelli di costo dei fondi nell’UE rimangono elevati rispetto agli standard internazionali, viene sottolineato. Con oltre 50.000 fondi e una dimensione media dei fondi quasi 10 volte inferiore a quella, ad esempio, dei fondi comuni di investimento statunitensi, i fondi dell’UE non mostrano economie di scala commisurate al mercato unico dell’UE. “Le inefficienze di mercato rivelate da questo livello di costo più elevato mostrano la necessità di concentrarsi sulla competitività dei mercati dell’UE, all’interno di una futura Savings and Investments Union”, afferma l’ESMA.I dati dei fondi UCITSAlla fine del 2023, il segmento UCITS dell’UE è rimasto il più grande settore di investimento di fondi nell’UE, con quasi 11 trilioni di euro di asset. L’Europa, con il 30% del patrimonio netto globale, è il secondo mercato più grande a livello mondiale in termini di fondi regolamentati aperti, dopo gli Stati Uniti, che detengono quasi il 50% del patrimonio netto globale. Nel campione analizzato, nel 2023, si stimava che gli investitori al dettaglio detenessero quasi il 65% del totale delle attività UCITS UE in circolazione. Questa quota è inferiore alla quota negli Stati Uniti, dove le famiglie detenevano l’88% del totale delle attività nette dei fondi comuni di investimento statunitensi alla fine del 2023.Rispecchiando le tendenze osservate negli Stati Uniti, i costi correnti nell’UE hanno continuato a diminuire nel 2023. All’orizzonte di investimento di un anno, tra il 2019 e il 2023 i costi correnti dei fondi azionari sono diminuiti del 5%, mentre i costi correnti dei fondi obbligazionari si sono ridotti del 13%. Tuttavia, non tutte le categorie di fondi mostrano tali riduzioni: i costi correnti dei fondi misti e dei fondi azionari passivi sono rimasti relativamente stabili nel tempo.Nonostante il calo dei costi per gli UCITS attivi, i fondi azionari attivi (3,4%) hanno registrato performance significativamente inferiori, in termini netti, sia ai fondi passivi (7,2%) sia agli ETF (7,6%) nel 2023. In termini di performance netta, il top 25% dei fondi azionari attivi ha registrato performance inferiori al top 25% dei loro omologhi passivi negli orizzonti di investimento di un anno e dieci anni.L’ESMA evidenzia che anche la strategia di investimento del fondo può avere un impatto significativo sui costi e sulla performance. Gli EU UCITS rimangono, in media, molto più piccoli dei fondi USA. Ciò può, almeno in parte, spiegare le differenze sostanziali nei livelli di costo dei fondi osservati tra UE e Stati Uniti, poiché i fondi più grandi tendono ad avere costi correnti inferiori. Inoltre, quando le società di gestione sono detenute da una grande società madre, le classi di azioni gestite sono associate a costi correnti inferiori in media.I costi dei fondi ESGCome già emerso l’anno prima, i costi correnti dei fondi ambientali, sociali e di governance (ESG) sono inferiori o simili ai costi correnti degli equivalenti non ESG. Nel complesso, i fondi ESG hanno sovraperformato i loro equivalenti non ESG nel 2023, con disparità tra le classi di attività. I ??fondi azionari ESG hanno sovraperformato i loro equivalenti, mentre i fondi obbligazionari e misti ESG hanno sottoperformato.Il risparmio degli istituzionali Un ipotetico investimento decennale di 10.000 EUR tra il 2014 e il 2023, basato su un portafoglio composto da azioni (40%), obbligazioni e fondi misti (30% ciascuno), renderebbe circa 15.100 euro in termini netti. In quei dieci anni, sarebbero stati pagati circa 1.900 euro in costi totali. Ciò è quasi il doppio dell’importo che un investitore istituzionale avrebbe pagato se avesse adottato la stessa strategia con lo stesso investimento iniziale. Di conseguenza, il risultato netto sarebbe stato più elevato per gli investitori istituzionali (circa 16.200 euro).Il settore degli ETFIl segmento ETF UCITS UE è aumentato nel 2023, raggiungendo 1,44 trilioni di euro nel quarto trimestre del 2023. Anche la quota di ETF nel totale degli UCITS UE è cresciuta, dal 13% nel 2021 a quasi il 16% alla fine del 2023. Alla fine del 2023, il 72% degli ETF UCITS UE era investito in azioni, il 25% in obbligazioni e il residuo 3% in altre attività.Dal 2019 al 2023, i costi correnti per l’orizzonte di investimento di un anno sono diminuiti del 7% per gli UCITS azionari attivi e del 26% per gli ETF azionari. Il calo dei costi correnti dei fondi attivi e degli ETF è visibile anche all’orizzonte di investimento di dieci anni, ma sembra essere meno lineare, con alcuni rimbalzi (ad esempio, 2020). L’unica eccezione sono gli ETF obbligazionari, per i quali i costi all’orizzonte di investimento decennale sono rimasti simili dal 2021.Gli Alternative Investment FundIl mercato dei fondi di investimento alternativi è rimasto dominato dagli investitori professionali ed è meno investito dagli investitori al dettaglio rispetto al mercato degli UCITS. La quota di investitori al dettaglio è diminuita tra il 2022 e il 2023: dal 14% all’11%. Nel 2023, la performance lorda e netta annualizzata è migliorata in modo significativo rispetto al 2022, con tutte le strategie dei fondi che hanno avuto rendimenti positivi.Gli Structured Retail ProductI costi dei prodotti al dettaglio strutturati migliorano ma rimangono difficili da valutare per i clienti: nel 2023, la quota di prodotti che fanno riferimento a tassi di interesse e inflazione è salita a circa un quinto dei volumi di vendita, in forte aumento rispetto al 2022. Questa tendenza ha seguito tassi di interesse e inflazione più elevati. I costi, addebitati in gran parte sotto forma di commissioni di abbonamento, sono diminuiti nel 2023 per alcuni tipi di prodotti comuni, sebbene varino sostanzialmente in base al tipo di payoff e al Paese. I prodotti al dettaglio strutturati che sono maturati nel 2023 hanno costantemente prodotto rendimenti positivi in ??termini lordi, ma queste cifre non considerano l’incidenza dei costi pagati dagli investitori. LEGGI TUTTO