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    Fisco, Leo: nei primi due mesi del 2025 scende il contenzioso, -19% i nuovi giudizi incardinati

    (Teleborsa) – Il viceministro dell’Economia, MaurizioLeo, ha riferito che i primi due mesi del 2025 hanno visto una “riduzione del contenzioso tributario con la contrazione del 19% dei nuovi giudizi incardinati” rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel suo intervento alla Cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario 2025, Leo ha spiegato che questi risultati sono conseguenza del concordato biennale e della cooperative compliance che “hanno introdotto un approccio ex ante nel rapporto tra fisco e contribuente”. Nella Corti del Sud, ha aggiunto Leo, il calo dei nuovi giudizi raggiunge anche il 50%.La certezza del diritto è uno dei capisaldi alla base della riforma tributaria ed è “fondamentale per contrastare fenomeni illeciti e per attrarre capitali dall’estero”, ha affermato il viceministro.Proprio in riferimento alla certezza del diritto Leo ha dichiarato che “i tempi sono maturi per affrontare una serie di questioni a cuore dei contribuenti. Assistiamo spesso a sentenze della Corte di Cassazione, ma anche altri organi di merito, che non sono in linea con gli obiettivi che il governo vuole perseguire”. “Nel rispetto assoluto dei ruoli e del massimo organo giurisdizionale – ha aggiunto – mi permetto di segnalare la possibilità di metterci a un tavolo di confronto per evitare che il governo, il legislatore, facciano interventi normativi non in linea con il sentiment degli organi giurisdizionali”. La proposta di Leo è quella di “promuovere sessioni di studio, seminariali, in cui si anticipi la volontà del legislatore e al tempo stesso si trovi conforto da parte dell’organo giurisdizionale”.Leo ha poi annunciato che entro la fine del mese la Commissione tecnica istituita presso il Mef per svolgere una “ricognizione” del magazzino fiscale darà un riscontro. “All’esito dei risultati della Commissione – ha aggiunto Leo – faremo le nostre valutazioni”. Il lavoro della Commissione tecnica è volto a distinguere i crediti all’interno del magazzino fiscale che vale oltre 1.200 miliardi di euro, ad esempio i crediti ancora esigibili o quelli che fanno riferimento a soggetti falliti. LEGGI TUTTO

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    Air Baltic, rumors: possibile IPO a Londra già nel prossimo trimestre

    (Teleborsa) – La compagnia aerea lettone airBaltic sta valutando di quotarsi in Borsa a Londra già nel secondo trimestre, secondo quanto scrive Bloomberg citando fonti vicine alla questione. Un’offerta pubblica iniziale (IPO) potrebbe raccogliere fino a 300 milioni di euro, ha detto la società a settembre, confermando di stare semplificando la propria struttura nell’ottica di uno sbarco in Borsa, dopo il via libera del governo lettone.All’inizio di quest’anno, Deutsche Lufthansa ha accettato di acquisire un’azione convertibile che rappresenta una partecipazione del 10% in Air Baltic per 14 milioni di euro. L’accordo dovrebbe concludersi nel secondo trimestre. Lufthansa sarà in grado di scambiare le sue azioni convertibili in azioni ordinarie al momento di un’IPO.”Restiamo impegnati nella crescita sostenibile, ottimizzando la nostra flotta e potenziando la rete per rafforzare la posizione di airBaltic per il futuro, inclusa una potenziale IPO”, ha detto oggi Martin Gauss, CEO di airBaltic, in occasione della presentazione dei risultati 2024.La società ha raggiunto il suo fatturato annuo più alto di sempre, quasi 748 milioni di euro, con un aumento del 12% anno su anno rispetto al 2023. Tuttavia, airBaltic ha registrato una perdita netta di 118 milioni di euro, dovuta principalmente a fattori esterni, tra cui il deprezzamento accelerato dei motori Pratt & Whitney, che ammontava a 73 milioni di euro, e rettifiche non monetarie correlate alla valuta, tra cui il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense nel 2024 e il servicing del programma obbligazionario ampliato del Gruppo da maggio 2024.airBaltic è la compagnia aerea leader nei Paesi baltici e una delle compagnie aeree in più rapida crescita in Europa. In quanto compagnia aerea ibrida, sfrutta i vantaggi sia della rete tradizionale che delle compagnie low cost. Attraverso una rete di quasi 130 rotte da Riga, Tallinn, Vilnius, Tampere e, stagionalmente, Gran Canaria, airBaltic collega i Paesi Baltici con oltre 70 destinazioni in Europa, Medio Oriente, Nord Africa e Caucaso.Fondata nel 1995, oggi airBaltic gestisce una delle flotte più giovani d’Europa, composta da 50 aeromobili Airbus A220-300, e impiega oltre 2.800 persone. Nel febbraio 2025, airBaltic è diventata la prima compagnia aerea europea a offrire Internet SpaceX Starlink ad alta velocità gratuito sui suoi voli. LEGGI TUTTO

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    Forex, si apprezzano euro e dollaro dopo dazi Trump

    (Teleborsa) – L’annuncio di un raddoppio dei dazi contro il Canada dal 25% al 50%, quale misura ritorsiva contro l’amento del costo dell’elettricità dall’Ontario, stanno penalizzando i dollaro canadese, che scivola contro il dollaro americano e l’euro. Il cross dollaro/dollaro canadese si è attestato infatti a 1,45 (+0,44%), fra un massimo di 1,452 e 1,439 USD.cambia in rialzo anche l’Euro, che beneficia delle buone notizie sul fornte Germania, dove la leader dei Verdi Franziska Brantner si dice pronta a negoziare sull’aumento del debito e la rimozione del freno al debito, per aumentare la spesa sulla difesa. La Presidente Ursula von der Leyen oggi ha presentato il piano della Commissione all’Europarlamento, mettendo l’accento sulla necessità di accrescere la spesa.L’euro reagisce con un progresso dello 0,9% a 1,0930 USD ai massimi degli ultimi quattro mesi contro il biglietto verde. LEGGI TUTTO

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    Matica Fintec, fatturato 2024 in leggero calo a 21,3 milioni di euro. Migliorano i margini

    (Teleborsa) – Matica Fintec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche per l’emissione di card digitali, ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato pari a 21,3 milioni di euro (22,6 milioni al 31 dicembre 2023) registrando una flessione di circa il 6% rispetto alla cifra record registrata lo scorso anno, consolidando e rinsaldando la propria composizione competitiva attraverso le eccellenti strategie operative e commerciali poste in essere.L’EBITDA è pari a 4,6 milioni di euro, con una crescita pari a circa il 3% (4,5 milioni al 31 dicembre 2023) ed evidenzia un EBITDA Margin del 21,7% con un incremento di circa 2 punti percentuali rispetto al 19,85% dell’esercizio precedente. Il risultato operativo (EBIT) si attesta a 3,7 milioni di euro, con una crescita del 3,5% (3,6 milioni al 31 dicembre 2023) con un Utile Netto pari a 2,8 milioni di euro, in crescita del 26,2% (2,2 milioni al 31 dicembre 2023). A seguito della revisione del calcolo delle imposte differite della società controllata UbiQ Software, il valore dell’Utile Netto consolidato risulta in aumento rispetto al valore comunicato in data 21 febbraio 2025 (2,5 milioni).”I risultati approvati oggi confermano la solidità del nostro modello di business e la capacità di Matica Fintec di generare valore anche in un contesto macroeconomico complesso – ha commentato il presidente Sandro Camilleri – Il 2024 si chiude con un incremento dell’utile netto consolidato di circa il 26%, segnando un importante miglioramento della redditività grazie a una gestione attenta dei costi e alla valorizzazione delle nostre soluzioni ad alto contenuto tecnologico, rivolte a mercati strategici come quello finanziario e governativo”.L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 2,2 milioni di euro (cassa per 1,8 milioni al 31 dicembre 2023), in aumento rispetto ad un debito di 0,2 milioni registrato al 30 giugno 2024. La variazione è dovuta in parte all’accelerazione del rimborso dei debiti finanziari e in parte all’incremento del capitale circolante, avvenuti prevalentemente nel secondo semestre dell’esercizio.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti di destinare l’utile dell’esercizio, pari a 2.190.902,00 euro per 109.545,00 euro a riserva legale e per 2.081.357,00 euro a utili portati a nuovo. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, niente rimbalzo: pesano i nuovi dazi di Trump sul Canada

    (Teleborsa) – Seduta volatile a Wall Street, che accusa i nuovi annunci del presidente Donald Trump sul fronte della guerra commerciale. Trump ha infatti annunciato un raddoppio al 50% dei dazi previsti su tutti i prodotti in acciaio e alluminio provenienti dal Canada, dopo che la provincia dell’Ontario ha imposto un dazio del 25% sull’elettricità in arrivo negli Stati Uniti. Non riesce quindi un rimbalzo dopo la pesante seduta di ieri, quando l’indice Nasdaq ha registrato la peggiore variazione giornaliera dal 2022, mentre l’S&P500 ha terminato le contrattazioni al di sotto della media mobile a 200 giorni per la prima volta da novembre 2023.Sul fronte macroeconomico, in attesa degli importanti dati di domani sull’inflazione di febbraio, l’indagine JOLTS del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate più delle attese a gennaio.Sono arrivati segnali preoccupanti dal settore aereo, con Delta Air Lines che ha emesso un profit warning collegato all’incertezza economica degli Stati Uniti, mentre American Airlines ha annunciato che registrerà una perdita nel primo trimestre maggiore del previsto, in parte a causa della tiepida domanda di viaggi di piacere e dell’impatto di un incidente mortale che ha coinvolto uno dei suoi aerei a Washington. Nel comparto delle vendite al dettaglio, Kohl’s e Dick’s Sporting Goods hanno emesso guidance per l’anno in corso inferiori alle stime.In recupero Tesla, che ieri ha perso il 15%, dopo che il presidente Trump ha dichiarato che acquisterà un’auto Tesla come dimostrazione di sostegno al CEO Elon Musk. Dopo aver raggiunto il picco il 17 dicembre, le azioni Tesla hanno perso oltre il 50% del loro valore, cancellando oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.A causa dello sfasamento tra l’ingresso nell’ora legale di Europa e Stati Uniti, da lunedì 10 marzo a venerdì 28 marzo 2025 le contrattazioni a Wall Street iniziano alle 14:30 italiane, un’ora prima del solito, chiudendo quindi anticipatamente alle 21:00 italiane.Guardando ai principali indici di Wall Street, flessione dello 0,77% sul Dow Jones; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 5.599 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,24%); leggermente negativo l’S&P 100 (-0,23%).Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti beni industriali (-0,92%), sanitario (-0,87%) e energia (-0,76%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+2,39%), Wal-Mart (+1,60%), Amazon (+1,57%) e Boeing (+1,46%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Verizon Communication, che continua la seduta con -6,54%. In apnea Walt Disney, che arretra del 4,27%. Sotto pressione Apple, con un forte ribasso del 2,94%. Soffre Dow, che evidenzia una perdita del 2,69%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano CrowdStrike Holdings (+7,81%), MongoDB (+6,60%), Broadcom (+4,56%) e Zscaler (+4,53%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Globalfoundries, che prosegue le contrattazioni a -6,83%. Tonfo di Moderna, che mostra una caduta del 6,81%. Lettera su Biogen, che registra un importante calo del 4,67%. Scende Marriott International, con un ribasso del 3,88%. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Dombrovskis: “Tempo incalza. Riconsiderare piani entro agosto 2026”

    (Teleborsa) – “Restano solo 18 mesi” per completare i progetti previsti dai PNRR e quindi gli Stati membri “dovrebbero riconsiderare attentamente i loro piani per assicurare che tutte le misure possano essere completate entro agosto 2026” o altrimenti rimuoverle, “per sostituirle con altre”. Il monito è arrivato oggi da Valdis Dombrovskis, al termine della riunione dell’Ecofin. “Il mio principale messaggio è che il tempo incalza” – ha affermato – in quanto “i termini normativi prevedono che tutti gli obiettivi debbano essere raggiunti per l’agosto del 2026”. “Questo significa che restano solo 18 mesi per sottoporre tutte le richieste di pagamento e fornire le relative prove di esecuzione. – ha sottolineato – Questo significa anche che i Paesi membri devono riconsiderare attentamente i contenuti dei loro piani, per assicurare che siano in grado di sottoporre le richieste di pagamento rimanenti in tempo”.Dombrovskis ha parlato anche del pacchetto UE per la difesa, affermando che la Commissione europea potrebbe formulare e sue proposte per aumentare le spese per a difesa “già la prossima settimana”. LEGGI TUTTO

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    Carretta (Nedcommunity): valorizzare consiglieri indipendenti riducendo asimmetrie informative

    (Teleborsa) – “I NED (non-executive director, ndr) chiedono innanzitutto di spingere sulla semplificazione delle norme e di valorizzare l’autonomia societaria, grazie anche al Codice di autodisciplina. Va enfatizzato il ruolo dei consiglieri indipendenti che creano valore per le imprese e sono “portatori” di buona governance. La loro presenza nei CdA, infatti, tutela gli interessi di tutti gli stakeholder – anche degli azionisti di minoranza – meglio di ogni norma volta a preservare interessi specifici”. Lo ha affermato Alessandro Carretta, Presidente di Nedcommunity, nel suo intervento alla Corporate Governance Conference 2025 organizzata da Assonime.”Come Nedcommunity – ha aggiunto Carretta, che ricopre anche la carica di Professore Emerito all’Università Tor Vergata di Roma – chiediamo inoltre di uniformare, semplificando, la definizione di amministratore indipendente, prevedendo altresì un numero adeguato di indipendenti, graduato su dimensioni e modelli di governance, sempre seguendo il codice di autodisciplina. È importante anche contribuire a ridurre le asimmetrie informative tra consiglieri esecutivi e indipendenti – che può compromettere la qualità delle decisioni assunte dal CdA – attraverso la valorizzazione della competenza e professionalità dei NED e una maggiore enfasi sulla figura del Presidente del CdA, quale elemento di bilanciamento tra le diverse componenti del board”.”Infine – ha concluso Carretta – occorre pervenire ad un equilibrio, oggi non soddisfacente, nel mix tra responsabilità, poteri, rischi e remunerazione dei NED, da cui dipende l’efficacia delle loro azioni nei CdA”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo aggiorna il piano: incremento del dividendo del 90% nel 2025

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, big italiano della difesa, ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2025-2029. È prevista una forte spinta alla realizzazione delle tecnologie Multidominio-Interoperabilità abilitate dal digital continuum, mentre le alleanze internazionali sono viste come un elemento di accelerazione della competitività di Leonardo sui mercati internazionali (crescita inorganica), che si innesta sulle azioni di razionalizzazione del portafoglio prodotti, del piano di efficientamento, e di digitalizzazione (crescita organica).Gli obiettivi chiave, incluso l’upside da nuove iniziative (LRMV, Divisione Spazio, Leonardo Hypercomputing Continuum LoB, JV with Baykar), prevedono al 2029 ordini a 26,2 miliardi di euro (Vs 20,9 miliardi di euro nel 2024); ricavi a 24 miliardi di euro (Vs 17,8 miliardi di euro nel 2024); EBITA a 2,8 miliardi di euro (Vs 1,5 miliardi di euro nel 2024); FOCF a 1,53 miliardi di euro (Vs 0,83 miliardi di euro nel 2024). Nel periodo 2025-2029, sono previsti ordini cumulati previsti a 118 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +5,8%); ricavi cumulati a 106 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +7%). Nel periodo prevista crescita dell’EBITA con un CAGR 2023-2029 del 13,1%; il FOCF con un CAGR 2023-2029 del 15,2%.Durante i primi 12 mesi, l’accelerazione del piano di efficientamento ha portato un obiettivo di risparmi quantificabile in 191 milioni, rispetto ai 150 milioni di euro previsti a Marzo 2024. Entro l’orizzonte temporale di Piano, il target è confermato a 1,8 miliardi di euro.”Il Piano Industriale avviato 12 mesi fa – sottolinea l’AD Roberto Cingolani – sta consentendo a Leonardo di giocare un ruolo da protagonista nell’attuale scenario competitivo internazionale. La massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, le iniziative di efficienza e riduzione dei costi a livello di Gruppo – aggiunge Roberto Cingolani – hanno sbloccato il potenziale di crescita organica del business oltre ogni aspettativa, portando l’azienda a conseguire fin da subito una forte crescita nella top line, con un incremento sopra le attese di tutti i KPI”.”L’avvio delle alleanze e delle partnership internazionali intraprese negli ultimi mesi – conclude Roberto Cingolani – sono l’elemento che ci sta consentendo di accelerare il nostro sviluppo completando le nostre capacità industriali e tecnologiche. Questo tipo di crescita inorganica si sta dimostrando un elemento determinante di competitività a livello globale, anche alla luce della recente evoluzione del contesto geopolitico internazionale. Nessuno – Stato o azienda – è in grado di sviluppare da solo quelle tecnologie multidominio e interoperabili necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini, preservando il diritto alla pace, una conquista della società oggi messa in discussione. Nei prossimi anni sarà sempre più determinante poter avere una capacità innovativa rilevante sia in termini di R&D, sia di produzione sia di persone per preservare lo sviluppo dell’azienda ma soprattutto della collettività”.Il Gruppo sta mettendo in atto una disciplinata strategia di allocazione del capitale a supporto della crescita e del ritorno agli azionisti: iniziative di investimento a supporto della crescita organica per rafforzare il core business e aprire la strada al futuro di Leonardo; opportunità di crescita inorganica focalizzata su aree strategiche di crescita; incremento sostanziale del dividendo del 90% nel 2025 con crescita del ritorno per gli azionisti nell’arco di Piano; riduzione dell’indebitamento con l’impegno di mantenere l’Investment Grade da parte delle agenzie di credit rating.Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,52 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2024 (0,28 euro nel 2024), al lordo delle eventuali ritenute di legge. Tale dividendo verrebbe posto in pagamento a decorrere dal 25 giugno 2025, con data stacco della cedola n. 15 coincidente con il 23 giugno 2025 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF) coincidente con il 24 giugno 2025. LEGGI TUTTO