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    Palingeo, commessa da 11,3 milioni di euro per ristrutturazione Canale Cavour

    (Teleborsa) – Palingeo, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori della geotecnica e della geognostica, si è aggiudicata una gara, in associazione temporanea d’impresa con Bertini Costruzioni e Allara, per conto dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia. La gara riguarda l’affidamento di interventi di manutenzione straordinaria per la ristrutturazione del Canale Cavour – Tratto 6 “Rilevata Dora” e Tratto 8 – 1° lotto (Vercelli).I lavori, dal valore complessivo di circa 25 milioni di euro, di cui 11,3 milioni relativi alla categoria OS21 e affidati a Palingeo, saranno eseguiti nel 2025 e nella prima metà del 2026. Gli interventi previsti comprendono il consolidamento delle sponde tramite iniezioni cementizie e miscele consolidanti speciali, oltre al ripristino delle barriere di contenimento per garantire la sicurezza e la piena funzionalità del canale a lungo termine.Questo nuovo contratto contribuisce a rafforzare il portafoglio ordini di Palingeo, portandolo a un valore complessivo di oltre 113 milioni di euro, con un orizzonte temporale fino al primo semestre del 2027. Tale valore rappresenta un nuovo record storico per la società.”Questo importante progetto di manutenzione straordinaria sul Canale Cavour conferma la nostra capacità di realizzare interventi complessi su infrastrutture critiche, dimostrando ancora una volta l’eccellenza tecnica e operativa di Palingeo nel settore delle grandi opere civili – ha commentato l’AD Leonardo Spada – Si tratta della commessa più rilevante appaltata dal Consorzio Ovest Sesia. Il Canale Cavour è una delle opere irrigue più significative a livello europeo”. LEGGI TUTTO

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    Germania verso seconda recessione nel 2024

    (Teleborsa) – E’ di nuovo recessione per la Germania nel 2024 che continua a zavorrare la crescita dell’Eurozona. Il ministero dell’Economia tedesco, guidato dal verde Robert Habeck, si appresterebbe a rivedere nuovamente al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2024, indicando una contrazione dello 0,2%. L’annuncio, secondo il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, dovrebbe arrivare nella giornata di mercoledì. La stima evidenzia un deciso peggioramento rispetto alla previsione di crescita dello 0,3% formulata in precedenza e si confronta di una contrazione dello 0,3% registrata nel 2023. I principali istituti economici tedeschi, fra cui l’Ifo, avevano già rivisto al ribasso la crescita economica tedesca, prevedendo una contrazione dello 0,1%. La stima di crescita del 2025 invece sarebbe stata rivista al rialzo all’1,1% dall’1% indicato in precedenza, mentre quella del 2026 sarebbe indicata all’1,6%, beneficiando di una serie di misure di stimolo predisposte dal governo tedesco. Secondo il ministro Habeck, scrive ancora il quotidiano tedesco Sueddeutsche, “c’è ancora molto da fare”, ma l’economia registrerà una crescita “significativamente più forte” nel prossimo biennio se le misure predisposte dal gpoverno saranno pienamente attuate. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, Orlopp: banca perderebbe clienti in fusione con UniCredit

    (Teleborsa) – L’integrazione di due grandi banche è “estremamente difficile” e “solo perché una fusione sembra buona sulla carta, non significa che sarà eseguita bene e che alla fine potrà avere successo e creare valore per i nostri azionisti”. Lo ha affermato Bettina Orlopp, CEO di Commerzbank, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.Le sue parole arrivano a pochi giorni di distanza dall’incontro con il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, nel quale i due non hanno discusso di una fusione. La riunione è stata descritta dalla banchiera come un normale investor meeting.Spiegando che l’integrazione di grandi banche è difficile, Orlopp ha ricordato che – dopo aver rilevato la Dresdner Bank nel 2008 – Commerzbank ha dedicato diversi anni a unire i sistemi di entrambe le banche. “Non possiamo permetterci un simile stallo nel mondo di oggi, caratterizzato da così tanti sconvolgimenti tecnologici e da una concorrenza molto intensa”, ha sottolineato.Se Commerzbank venisse rilevata dagli italiani, le medie imprese tedesche riceverebbero meno prestiti, ha spiegato Orlopp, mentre l’integrazione con la banca italiana porterebbe alla perdita di clienti. “Per quanto riguarda i clienti aziendali, esiste una grande sovrapposizione tra noi e la società affiliata tedesca di Unicredit, HVB. In caso di fusione, le esposizioni creditizie di alcune aziende dovrebbero essere ridotte per evitare rischi di cluster”.Inoltre il rating di Commerzbank peggiorerebbe ha sottolineato Orlopp. “Perderemmo clienti che hanno determinati requisiti di rating e faremmo affari solo con banche con un ottimo rating”. Inoltre, aumenterebbero i costi di rifinanziamento. Commerzbank ha un rating “A-” da parte di S&P, mentre UniCredit è tre livelli più in basso a “BBB”. LEGGI TUTTO

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    Lusso, Richemont vende Yoox Net-A-Porter a Mytheresa

    (Teleborsa) – Richemont, colosso svizzero del lusso, ha stipulato accordi vincolanti per la vendita del 100% del capitale azionario di Yoox Net-A-Porter (YNAP) da parte di Mytheresa, retailer online tedesco specializzato nella moda femminile di lusso. L’operazione mira a creare un gruppo leader, globale e multimarca del lusso digitale che offre un’edizione altamente curata e fortemente differenziata dei marchi e dei prodotti di lusso più prestigiosi agli appassionati del lusso in tutto il mondo, si legge in una nota.Nel medio termine, la visione di Mytheresa per il gruppo combinato prevede: l’integrazione della divisione Luxury di YNAP in Mytheresa, per formare un gruppo con tre vetrine distinte: MYTHERESA, NET-A-PORTER e MR PORTER; la separazione della divisione off-price, comprendente YOOX e THE OUTNET, principali destinazioni per lo shopping di lusso online a prezzi scontati, dalla divisione Luxury per consentire un modello operativo più semplice ed efficiente che determini una maggiore crescita e redditività; l’interruzione della divisione white label di YNAP, una volta che gli store online delle Richemont Maisons, alimentati da YNAP, saranno migrati sulle proprie piattaforme.Alla chiusura della transazione, Richemont venderà YNAP a Mytheresa con una posizione di cassa di 555 milioni di euro e nessun debito finanziario, soggetto alle consuete rettifiche di chiusura, in cambio di azioni che saranno emesse da Mytheresa rappresentanti il ??33% del capitale azionario completamente diluito di Mytheresa alla chiusura a seguito dell’emissione delle azioni di contropartita. Richemont metterà a disposizione una linea di credito revolving a 6 anni di 100 milioni di euro per finanziare le esigenze aziendali generali di YNAP, incluso il capitale circolante.Come risultato di questa transazione, Richemont prevede attualmente che la svalutazione delle attività nette di YNAP ammonterà a circa 1,3 miliardi di euro, che rappresentano anche la liquidità che rimarrà in YNAP al completamento. LEGGI TUTTO

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    Villeroy (BCE): probabile taglio tassi a ottobre con rischio inflazione troppo bassa

    (Teleborsa) – È “molto probabile” che la Banca centrale europea tagli i tassi di interesse nella riunione di ottobre, dopo che l’inflazione “ci ha di nuovo sorpresi al ribasso ed è caduta sotto al 2% a settembre”. Lo ha affermato Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della BCE, in un’intervista a La Repubblica.”È vero, l’inflazione core è ancora al 2,7% e quella dei servizi più testarda, al 4% – ha spiegato – Ma anche la core dovrebbe diminuire gradualmente per avvicinarsi al 2% l’anno prossimo. I mercati si aspettano persino valori più bassi: per il 2025 prevedono un’inflazione sotto all’1,8%. Ciò significa che l’equilibrio dei rischi si sta spostando. Negli ultimi due anni il rischio che abbiamo corso è quello di un overshoot rispetto al nostro obiettivo del 2%. Adesso dobbiamo stare attenti al rischio opposto, a non mancare il nostro obiettivo a fronte di una crescita debole e una politica monetaria troppo a lungo restrittiva”.A una domanda sull’operazione Unicredit-Commerzbank, ha risposto: “Non commento casi specifici. Ma mi lasci fare due appunti generici. Primo: non deve essere una questione politica o nazionalistica, in nessun Paese. Per fortuna, grazie all’Unione bancaria, il processo decisionale è nelle mani di un’istituzione europea con una valutazione indipendente e tecnica, ossia la BCE. Secondo, la BCE dovrà decidere non soltanto sull’accordo di per sé, con le sue sfide e i suoi risvolti finanziari, ma anche, e soprattutto, la solidità, la sostenibilità e la governance di un eventuale nuovo gruppo”.Sul recente rapporto di Mario Draghi, ha detto: “C’è stato un po’ un equivoco. Mario Draghi ha citato gli 800 miliardi di gap infrastrutturale per riuscire nella transizione, ma non ha specificato se si debba trattare di fondi pubblici o privati. Eppure, tutti si sono schierati a favore o contro un’ipotesi che non c’era: che quegli investimenti dovessero avvenire soprattutto attraverso degli eurobond. E ricordiamoci che quella è solo una parte del cruciale rapporto di Draghi, come egli stesso ci ha ricordato di recente”. LEGGI TUTTO

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    Germania, ordini industria crollano ad agosto

    (Teleborsa) – Crollano più delle attese gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di agosto 2024. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un decremento degli ordinativi del 5,8% su base mensile, che segue il +3,9% del mese precedente (dato rivisto da +2,9%). Le attese degli analisti, dopo l’aumento del mese precedente, erano per una correzione pari a -1,9%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in calo del 3,9% contro il precedente +4,6%.Nel dettaglio, gli ordini domestici sono diminuiti del 10,9%, mentre quelli esteri hanno registrato un calo del 2,2% (quello dall’Eurozona sono diminuiti del 10,5% e quelli dai Paesi terzi sono aumentati del 3,4%). LEGGI TUTTO

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    Italgas, investimenti per 15,6 miliardi nel nuovo piano dopo acquisizione 2i Rete Gas

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Italgas, società italiana quotata su Euronext Milan e specializzata nell’attività di distribuzione del gas, ha approvato il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2024-2030. Sono 15,6 miliardi di euro gli investimenti che danno all’Italia il “campione europeo in grado di realizzare l’industria del gas del futuro”, si legge in una nota. Acquisizione di 2i Rete Gas, diffusa applicazione dell’AI – gas, acqua, efficienza energetica, information technology – per una crescita degli utili attesa a doppia cifra in arco piano. Migliorato il floor nella politica dei dividendi al 2026.L’acquisizione di 2i Rete GasL’integrazione di 2i Rete Gas crea il campione europeo nel settore della distribuzione del gas, con capacità di investimento e di innovazione uniche. Con oltre 6.500 dipendenti la nuova realtà servirà 12,9 milioni di clienti sull’infrastruttura del gas in Italia e in Grecia, ai quali distribuisce mediamente oltre 13 miliardi di metri cubi di gas ogni anno attraverso 154.000 chilometri di reti.Il corrispettivo (equity value) dell’operazione è di 2,060 miliardi di euro. L’indebitamento finanziario netto e altre passività nette al 31 dicembre 2023 sono pari a 3,246 miliardi di euro (5,3 miliardi di euro di enterprise value). Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre del 2025, a seguito dell’ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari.L’operazione avrà un effetto positivo sull’utile per azione già nel primo anno successivo al closing, considerando anche il previsto aumento di capitale in opzione per 1 miliardo di euro, interamente garantito mediante uno stand-by underwriting agreeement.Il piano di investimentiPer lo sviluppo del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 12,8 miliardi di euro (+7,8 miliardi di euro rispetto al Piano Strategico 2023-2029), di cui 2,7 miliardi di euro destinati alla digitalizzazione. Tale quota comprende l’acquisizione di 2i Rete Gas, la completa digitalizzazione della sua rete, in linea con gli standard di Italgas, l’applicazione del sistema DANA 2.0 (Digital Advanced Network Automation) ulteriormente potenziato dall’Intelligenza Artificiale e gli impegni già assunti nell’ambito delle gare ATEM recentemente aggiudicate al Gruppo.L’ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare ATEM e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,1 miliardi di euro, al netto dei disposals. Il Piano Strategico Italgas 2024-2030 conferma l’impegno del Gruppo in Grecia per lo sviluppo della rete di distribuzione del gas al servizio degli obiettivi di transizione ecologica del Paese. Attraverso la controllata Enaon sono previsti investimenti pari a 1 miliardo di euro (in crescita di 100 milioni di euro rispetto al precedente Piano).Il Piano prevede per il settore idrico 450 milioni di euro di investimenti nei prossimi 7 anni, destinati sia a selezionate operazioni di M&A, sia a mutuare nelle reti dell’acqua le best practice e le tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas.La crescita della RABTrainata dall’acquisizione di 2i Rete Gas e dal piano di investimenti, la RAB cumulata delle infrastrutture, gas e acqua, in Italia e in Grecia, è attesa crescere a un tasso medio annuo (CAGR) di circa il 9,4% raggiungendo i 18,2 miliardi di euro a fine 2030. Con il contributo delle gare d’ambito la RAB consolidata è stimata in circa 19,2 miliardi di euro al 2030 (+10,2% CAGR).Gli obiettivi finanziariL’integrazione industriale tra Italgas e 2i Rete Gas offrirà molteplici opportunità di creazione di valore. Sinergie ed efficienze di costo, combinate con l’Intelligenza Artificiale, sono attese raggiungere i 200 milioni di euro al 2030, rispetto alla base di costo combinata 2023. Grazie a tali azioni e agli investimenti, si prevede che i ricavi raggiungano circa 3,6 miliardi di euro con un EBITDA di 2,8 miliardi di euro al 2030. Ne risulta, in arco Piano, una crescita media annua (CAGR) dell’EBITDA e dell’utile di circa il 13% e dell’utile per azione, considerando l’aumento di capitale, di circa il 10%Rispetto al Piano Industriale 2023-2029, l’accretion dell’utile per azione (EPS) sarà positiva già dal 2026 fino a raggiungere circa il 15% nel 2029.Alla luce dei risultati attesi, la politica dei dividendi è confermata fino al 2026, con un floor aumentato per riflettere l’alto livello di confidenza nei risultati attesi e con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, sostenibile e la possibilità di continuare a beneficiare della crescita attesa. La nuova politica prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l’importo risultante dal DPS 2023 di €0,352 aumentato del 5% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato (adjusted) per azione.Il commento del CEO”Il Piano Strategico 2024-2030 passerà alla storia di Italgas per la creazione del campione Europeo nella distribuzione del gas, rafforzando ulteriormente l’impegno per la trasformazione digitale delle infrastrutture, a beneficio dell’intero Paese – ha affermato il CEO di Italgas, Paolo Gallo – La nuova dimensione del Gruppo combinata con l’innovazione e la trasformazione digitale costituisce il fattore determinante per assicurare il raggiungimento dei target della transizione energetica, la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità dei costi dell’energia per persone e imprese”.”15,6 miliardi di euro di investimenti daranno un ulteriore, forte impulso al percorso di crescita: la quota più rilevante è ancora una volta destinata allo sviluppo, alla digitalizzazione e al repurposing del network di distribuzione del gas sia in Italia sia in Grecia. L’impegno per un utilizzo diffuso dell’Intelligenza Artificiale, ci consentirà di entrare in una nuova stagione della trasformazione digitale. Trasformazione digitale che rimane la principale leva strategica anche per rafforzare le nostre attività nel settore idrico e nel settore dell’efficienza energetica. Con 750 milioni di euro continueremo a lavorare per rafforzare il nostro ruolo di player di riferimento nell’acqua – che sconta la carenza di adeguati investimenti intelligenti sulle reti – e per crescere nell’efficienza energetica quale strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator agosto scende a 106,7 punti

    (Teleborsa) – Attese in lieve peggioramento le condizioni economiche del Giappone ad agosto 2024. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 106,7 punti, in calo del 2,6% rispetto ai 109,3 punti di luglio. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (107,2 punti). Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in diminuzione a 113,5 punti da 117,2. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in salita a 107,8 punti da 107,2.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO