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    Reply bocciata da Standard Ethics sulla corporate governance

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “E” a Reply, società quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Si tratta del terzo notch su nove (nella fascia “Very Low”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Nel corso degli ultimi anni, la Società ha compiuto alcuni passi avanti nel percorso di allineamento alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità (Onu, Ocse e Ue); ad esempio, Standard Ethics apprezza l’utilizzo di riferimenti formali alle indicazioni internazionali, l’individuazione e la corretta comunicazione di obbiettivi socio-ambientali di medio-lungo termine e la presenza di policy su tematiche come anticorruzione, ambiente e intelligenza artificiale. Alcune di queste, tuttavia, possono essere rese maggiormente reperibili e fruibili in versione integrale e non sotto forma di estratto.In ambito di corporate governance (G), la presenza di un accordo parasociale e del voto maggiorato consiglierebbero ulteriori presidi in favore degli azionisti di minoranza e del mercato. Tra le implementazioni possibili – in linea con I Principi di Corporate Governance dell’Ocse – è inclusa una maggiore indipendenza del Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO

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    Germania, surplus bilancia commerciale cresce più delle attese a 17,2 miliardi ad agosto

    (Teleborsa) – In crescita contro attese il surplus della bilancia commerciale tedesca. Nel mese di agosto 2025 si è registrato un avanzo corretto dagli effetti del calendario, pari a 17,2 miliardi di euro, rispetto all’attivo di 14,7 miliardi di luglio. Il dato è superiore anche alle stime degli analisti che erano per un avanzo di 15,1 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono diminuite dello 0,5% e le importazioni sono diminuite dell’1,3% su base destagionalizzata e di calendario rispetto a luglio 2025. Rispetto ad agosto 2024, invece, le esportazioni sono diminuite dello 0,7% e le importazioni sono aumentate del 3,5%, sulla base di dati provvisori. LEGGI TUTTO

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    HSBC propone di privatizzare Hang Seng Bank con offerta da 12 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il colosso bancario britannico HSBC ha presentato una proposta per privatizzare Hang Seng Bank tramite un cosiddetto “scheme of arrangement”. Se approvata, la proposta comporterebbe l’acquisizione da parte di HSBC Asia Pacific di tutte le azioni rimanenti di Hang Seng detenute dagli azionisti di minoranza e il ritiro delle azioni Hang Seng dalla quotazione presso la Borsa di Hong Kong.La proposta offre un corrispettivo di 155 dollari di Hong Kong per ciascuna azione, pari a un premio del 33% rispetto al prezzo di chiusura medio a 30 giorni di 116,5 dollari di Hong Kong per azione. L’offerta di privatizzazione da 106 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 11,7 miliardi di euro) valuta il 100% di Hang Seng a 290 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 32 miliardi di euro) in base al valore azionario.La valutazione implicita, pari a un multiplo prezzo/valore contabile pari a 1,8x per il primo semestre del 2025, è significativamente superiore a quello di altre società comparabili di Hong Kong, si legge in una nota. L’offerta è definitiva e non subirà ulteriori aumenti, a dimostrazione della fiducia di HSBC nella sua correttezza e attrattività.La proposta è in linea con la priorità strategica di HSBC di espandere la propria attività a Hong Kong, diventando al contempo semplice e agile. Hong Kong è uno dei mercati nazionali di HSBC e quest’ultima beneficia della gloriosa tradizione e della forza del marchio sia di HSBC Asia-Pacific che di Hang Seng.HSBC finanzierà il corrispettivo con risorse finanziarie proprie. L’impatto previsto sul capitale del primo giorno della proposta è di circa 125 punti base, che si verificherebbero a seguito dell’approvazione delle relative delibere da parte della maggioranza richiesta in ciascuna delle assemblee. HSBC prevede di ripristinare il suo coefficiente CET1 al suo intervallo operativo target del 14,0%-14,5% attraverso una combinazione di generazione organica di capitale e non avviando ulteriori riacquisti di azioni proprie per tre trimestri successivi alla data del presente annuncio. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 9 ottobre 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 09/10/202508:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 15,1 Mld Euro; preced. 14,7 Mld Euro)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,1%)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (preced. 1,4%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 76 Mld piedi cubi; preced. 53 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Sodexo, Thierry Delaporte nominato CEO. Separato ruolo di presidente

    (Teleborsa) – Il board di Sodexo, società francese attiva nelle soluzioni per un’alimentazione sostenibile, ha annunciato la nomina di Thierry Delaporte a CEO del Gruppo con decorrenza dal 10 novembre 2025. La nomina segue la raccomandazione del Comitato Nomine, a seguito di un approfondito processo di selezione coordinato con la famiglia Bellon.Questa evoluzione della governance rafforzerà la leadership, in una nuova fase di sviluppo dell’azienda, dopo il mandato quadriennale di Sophie Bellon come CEO. Nell’ambito dell’evoluzione della struttura di governance, il ruolo di presidente sarà separato da quello di CEO. Sophie Bellon ricoprirà il ruolo di presidente non esecutiva per tutta la durata del suo mandato e garantirà una transizione fluida con Thierry Delaporte.”Negli ultimi anni abbiamo portato a termine con successo importanti cambiamenti strutturali – ha commentato la presidente Sophie Bellon – Sono profondamente grata ai team di Sodexo per il loro impegno e il duro lavoro. Siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo nella storia di crescita dell’azienda. In preparazione a questa prossima fase, abbiamo avviato da tempo una riflessione sulla governance e abbiamo iniziato a lavorare su un processo di successione per il ruolo di CEO. Io, insieme al board e alla mia famiglia, abbiamo piena fiducia nella leadership di Thierry Delaporte. Avrà piena fiducia nel guidare la prossima fase di sviluppo di Sodexo”. LEGGI TUTTO

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    Alstom, Martin Sion nuovo CEO da aprile 2026

    (Teleborsa) – Il board di Alstom, colosso francese della mobilità, ha scelto Martin Sion come nuovo CEO del Gruppo, con decorrenza dal 1° aprile 2026. Martin Sion succederà a Henri Poupart-Lafarge, che a maggio aveva annunciato la sua decisione di non candidarsi per un ulteriore mandato come CEO di Alstom, dopo aver ricoperto la carica da febbraio 2016.”Il board ha condotto un ampio processo di ricerca negli ultimi mesi e riteniamo che Martin Sion abbia l’esperienza necessaria per guidare Alstom – ha dichiarato il presidente Philippe Petitcolin – Non vediamo l’ora di dargli il benvenuto ad aprile 2026. Fino ad allora, Henri Poupart-Lafarge continuerà a ricoprire il suo ruolo, garantendo così una transizione graduale”.Dopo la laurea presso l’École Centrale de Paris e un periodo presso i Sandia National Laboratories negli Stati Uniti, Sion è entrato a far parte della Société Européenne de Propulsion (SEP) nel 1990, dove ha ricoperto diverse posizioni ingegneristiche. Nel 2005 è diventato responsabile del Dipartimento Tecnico della Divisione Motori Spaziali di Snecma. Successivamente è stato nominato responsabile del Dipartimento Strategie di Miglioramento di Snecma (ora Safran Aircraft Engines) e, nel 2009, responsabile del Centro di Eccellenza Industriale “Build-up and Equipment”. Dal 2010 al 2013 ha guidato la divisione Motori Spaziali dell’azienda. Nel 2013 è entrato in Aircelle (ora Safran Nacelles) come CEO e nel 2015 è stato nominato Presidente di Safran Electronics & Defense. Martin Sion è membro del board di ArianeGroup dal 2020 e ne è diventato CEO nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Seco lancia Clea Vend: piattaforma di telemetria per maggiore efficienza nel vending

    (Teleborsa) – Seco, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’Internet of Things, ha presentato Clea Vend, la propria piattaforma di telemetria che offre un’ampia gamma di opzioni di connettività, permettendo a un numero sempre più ampio di operatori del vending di ridurre i costi e aumentare i ricavi.Si tratta di una piattaforma cloud-first progettata per la gestione e il rifornimento delle vending machine. Consente il monitoraggio in tempo reale, l’analisi delle vendite, la gestione degli errori e il miglioramento dell’efficienza operativa.”I servizi di telemetria Clea Vend possono funzionare con la stessa efficacia con o senza terminali di pagamento contactless – afferma Martin Duemling, Senior Product Manager Payment di Seco – Le opzioni di connettività tramite datalogger e API, facilmente integrabili, rendono le nostre soluzioni di telemetria realmente accessibili, consentendo a un numero maggiore di operatori di vending di disporre di dati di funzionamento in tempo reale sempre a portata di mano”.”Seco si impegna a offrire approcci moderni e accessibili alla connettività, all’analisi dei dati e ai pagamenti nel mondo del vending, basandosi su piattaforme cloud-first che garantiscano protezione dei dati e compliance by-design”, ha aggiunto.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Riforma TUF, CdM approva decreto: soglia d’OPA torna al 30%, introdotto l’acquisto totalitario

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della delega per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali, per aggiornare il Testo unico della finanza (TUF) scritto da Mario Draghi nel 1998. Il provvedimento interviene, oltre che sul TUF, anche sulle norme del Codice civile in materia di società di capitali applicabili anche agli emittenti, con l’obiettivo di sostenere la crescita, favorire il risparmio e l’accesso delle imprese al capitale di rischio, aumentare la competitività, semplificare la disciplina degli emittenti e degli intermediari, razionalizzare l’ordinamento dei mercati finanziari.Si introducono, tra l’altro: la distinzione tra gestori autorizzati e gestori di fondi di investimento alternativi (FIA) sotto soglia registrati, con l’obiettivo di adeguare gli obblighi di vigilanza e i controlli alla diversa dimensione e natura dei soggetti operanti; la nuova figura delle società di partenariato, costituite nella forma di società in accomandita per azioni e destinate all’investimento collettivo in operazioni di private equity e venture capital; l’allineamento della normativa nazionale ai regolamenti europei relativi ai gestori di fondi EuVECA ed EuSEF; l’inclusione degli enti previdenziali privatizzati tra i clienti professionali di diritto, al fine di semplificare la loro operatività e favorire la canalizzazione degli investimenti verso le imprese.Sul fronte delle Autorità, focus sul: riconoscimento, tra i princìpi dell’attività di vigilanza, della promozione dell’educazione finanziaria dei cittadini e dello sviluppo sostenibile delle imprese e dei mercati; razionalizzazione delle competenze tra la Banca d’Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB) in materia di vigilanza, con attribuzione alla prima della competenza esclusiva sui requisiti dei soci e degli esponenti degli intermediari; introduzione di un regime di semplificazione procedurale e riduzione degli oneri amministrativi per i soggetti vigilati, anche attraverso un rinvio a regolamenti attuativi della Banca d’Italia e della CONSOB;E ancora: la revisione delle definizioni di Sicav e Sicaf, società di investimento a capitale variabile e fisso, per comprendere tanto le gestioni interne quanto quelle esterne, assicurando la coerenza con la disciplina antiriciclaggio e tributaria; modifiche al Codice civile volte a disciplinare in modo autonomo ed esaustivo i tre sistemi alternativi di amministrazione e controllo, assicurando maggiore discrezionalità nella scelta del modello di governance e rafforzando l’attrattività delle società italiane, rendendo i sistemi più facilmente riconoscibili anche da parte degli investitori esteri.Inoltre, il decreto introduce importanti modifiche alla disciplina dell’appello al pubblico risparmio e della governance degli emittenti. In primis, c’è la revisione dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria. Si introduce la soglia unica del 30 per cento di partecipazione (o diritti di voto) come presupposto per l’obbligo di OPA totalitaria, eliminando la soglia precedente per le società diverse dalle piccole e medie imprese (PMI) per una maggiore coerenza con gli ordinamenti europei. Il periodo di riferimento per la determinazione del prezzo minimo dell’offerta obbligatoria viene ridotto da 12 a 6 mesi;Viene introdotto l’acquisto totalitario su autorizzazione dei soci. Si prevede una nuova procedura che consente all’assemblea straordinaria delle società quotate di deliberare l’acquisto totalitario delle azioni da parte di un soggetto individuato, richiedendo il voto favorevole della maggioranza dei soci presenti in assemblea diversi dal socio acquirente o da chi detenga una partecipazione significativa.Sul fronte della semplificazione degli oneri informativi, si propone l’abrogazione dell’obbligo di pubblicazione delle informazioni regolamentate sui giornali quotidiani nazionali, eliminando una forma di gold plating per ridurre i costi di quotazione, mantenendo la trasparenza attraverso i canali informatici. Per quanto riguarda la modalità di svolgimento dell’assemblea, per favorire la funzionalità e fluidità, si promuove il ricorso a modalità alternative alla riunione in presenza, pur garantendo che una minoranza qualificata (1/20 dei diritti di voto) possa richiedere tale modalità.Viene previsto un regime per neo-quotate e PMI: viene introdotto un regime semplificato (opt-in) che valorizza l’autonomia statutaria per gli emittenti di nuova quotazione e le PMI quotate che non abbiano superato il limite di capitalizzazione di 1 miliardo di euro. Questo regime include semplificazioni per le operazioni con parti correlate sotto una soglia di rilevanza del 10 per cento;In tema di responsabilità del Collegio sindacale, si esclude la limitazione di responsabilità prevista dal Codice civile per i componenti del Collegio sindacale delle società quotate, al fine di non compromettere l’impegno richiesto nell’applicazione della diligenza professionale.Infine, per migliorare il rapporto tra Autorità e partecipanti al mercato, si introduce il modello di cooperative compliance, prevedendo la facoltà per gli operatori di porre quesiti alla CONSOB e alla Banca d’Italia per una valutazione preventiva su specifiche situazioni che potrebbero comportare violazioni di disposizioni oggetto della rispettiva vigilanza. LEGGI TUTTO