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    Radici Pietro, CFO SIM aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – CFO SIM ha incrementato a 2,50 euro per azione (dai precedenti 2,20 euro) il target price su Radici Pietro Industries & Brands, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della pavimentazione tessile di alta gamma e nei rivestimenti tessili di alto contenuto tecnologico, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 132%.Gli analisti affermano che i risultati intermedi 2024 “decenti” e un “solido” portafoglio ordini hanno portato il management dell’azienda a confermare le proiezioni del Budget 2024 per quanto riguarda ricavi ed EBITDA.Il broker ha aggiornato le stime tenendo conto di 1) una messa a punto dei ricavi totali, 2) una sostanziale revisione del mix, comprendente una progressione più forte del segmento Marine, al di sopra del Budget 2024, nonché una performance più debole del Residential e Contract, 3) una revisione al rialzo degli oneri D&A e 4) dinamiche NWC più favorevoli. Il risultato combinato è una leggera diminuzione dei ricavi e dell’EBITDA nel 2024-26, vale a dire in media rispettivamente dello 0,9% e del 2,5%, insieme a un taglio del 27% dell’indebitamento netto nello stesso periodo. LEGGI TUTTO

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    Psb, via libera anche al Senato

    (Teleborsa) – Dopo la Camera, anche il Senato ha dato il via libera al Piano strutturale di bilancio di medio termine, il documento previsto dalla nuova governance europea che definisce il quadro macroeconomico in cui dovrà essere collocata la Legge di Bilancio. La risoluzione di maggioranza è stata approvata con 95 voti a favore e 66 contrari. Sono state 4 le astensioni. Preclusa la votazione sulle altre risoluzioni di minoranza. Poco prima nel suo intervento alla Camera, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ne aveva approfittato per inviare un messaggio alla Banca Centrale Europea. “Ricordo che quando abbiamo preso l’incarico di governo il tasso della BCE era 0,75%. Abbiamo vissuto due anni di governo con tassi al 4% quindi l’effetto ottenuto sullo spread è stato annullato da condizioni che non dipendono da noi. Ora è iniziato un percorso di riduzione dei tassi e spero che vada avanti il più velocemente possibile”, ha sottolineato. Una riduzione dei tassi, ha aggiunto, che “possa eliminare quella spesa più odiosa che c’è che sono gli interessi che siamo costretti a pagare. Solo così ci saranno risorse per dare impulso storico e decisivo alla crescita del Paese”. LEGGI TUTTO

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    ICOP, tre commesse nel microtunnelling per oltre 20 milioni di euro

    (Teleborsa) – ICOP, società di ingegneria del sottosuolo quotata su Euronext Growth Milan e tra i principali operatori europei in ambito microtunneling e fondazioni speciali, ha ottenuto l’aggiudicazione di tre importanti progetti infrastrutturali di carattere nazionale dal valore complessivo di oltre 20 milioni di euro. I lavori, nelle aree di Catania, Rimini e della provincia di Macerata, saranno realizzati attraverso la tecnologia del microtunnelling.A Rimini ICOP è stata incaricata della realizzazione del collettore fognario nell’ambito di un progetto di mitigazione del rischio idraulico. L’uso del microtunnelling permetterà di minimizzare l’impatto sociale ed ambientale dell’opera in un’area ad alta densità abitativa. Inoltre, ICOP parteciperà alla costruzione di un lotto del metanodotto Recanati-Foligno, che attraversa la provincia di Macerata. Infine, nell’ambito dei lavori del nodo di Catania, che vedono già la ICOP impegnata nei lavori fondazionali per la modifica dell’infrastruttura ferroviaria per consentire l’allungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa, sarà utilizzato il microtunnel per la posa sotterranea di una condotta senza interferire con il tracciato ferroviario. “La nostra partecipazione a questi progetti conferma la nostra capacità di offrire soluzioni innovative e sostenibili in contesti sfidanti e premia la nostra leadership nella tecnologia del microtunnelling, che permette di eseguire opere infrastrutturali complesse senza ricorrere ai tradizionali e invasivi scavi a cielo aperto, con un impatto ambientale e sociale fortemente ridotto”, ha dichiarato l’AD Piero Petrucco. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Orcel: partnership con Alpha Bank in Grecia ha superato le aspettative

    (Teleborsa) – Alpha Bank e UniCredit, che a ottobre 2023 hanno siglato una partnership strategica in Romania e in Grecia, hanno svelato oggi nuove soluzioni per aziende e privati. In particolare, la gamma di soluzioni di investimento “onemarkets Fund” sviluppata da UniCredit è ora disponibile esclusivamente nel mercato greco tramite Alpha Bank.Per l’occasione, il CEO di Alpha Bank Vassilios Psaltis e il CEO di UniCredit Andrea Orcel hanno sottolineato l’impatto “trasformativo” della partnership strategica, sottolineando che questa collaborazione segna una nuova era per i clienti, in particolare aziende e PMI.I CEO dei due gruppi bancari hanno espresso soddisfazione per i “rapidi progressi” della loro partnership strategica, osservando che in meno di un anno dalla sua istituzione sono già stati ottenuti “risultati significativi”. In particolare, hanno confermato che l’unione delle forze in Romania sta procedendo secondo i tempi previsti per istituire la terza banca più grande del paese. Inoltre, hanno evidenziato il forte interesse dei clienti di Alpha Bank nel fondo comune onemarkets, che ha attirato 100 milioni di euro in capitale in soli tre mesi dal suo periodo di pre-lancio.”Ciò che abbiamo realizzato in Grecia attraverso la nostra partnership con Alpha Bank ha superato le nostre aspettative e sono entusiasta di questi risultati – ha commentato Orcel – In meno di un anno, abbiamo realizzato tre volte di più di quanto avevamo previsto in base ai nostri piani iniziali ottimistici e i nostri team stanno collaborando efficacemente. L’ambiente è positivo e mi aspetto che il potenziale combinato di ciò che le due banche possono realizzare insieme stupirà molti nel settore”.I CEO dei due gruppi hanno anche avuto l’opportunità di presentare i progressi raggiunti, nonché i prossimi passi nel loro accordo di partnership, attraverso incontri tenuti con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Kostis Hatzidakis, nonché con il Governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali aumentano di 5,8 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 4 ottobre 2024, sono saliti di circa 5,8 milioni di barili a 422,7 MBG, contro attese per un incremento di 2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un decremento di 3,1 milioni, arrivando a 118,5 MBG, contro attese per un variazione di -2,3 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 6,3 milioni a quota 214,9 MBG (era atteso un decremento di 1,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,4 milioni a 382,9 MBG. LEGGI TUTTO

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    Ithaca Energy, Fitch migliora rating a “BB-” dopo accordo con Eni

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha alzato il Long-term Issuer Default Rating di Ithaca Energy, società energetica britannica quotata sulla Borsa di Londra, da “B” a “BB-” in seguito al completamento della fusione con Eni UK. L’outlook è stabile.Allo stesso tempo, Fitch ha assegnato un rating previsto di “BB-” al bond proposto da Ithaca Energy da 700 milioni di dollari in scadenza nel 2029.L’upgrade riflette la visione di Fitch secondo cui la fusione di Ithaca con gli asset britannici di Eni è credit positive. Le attività aumentano la scala e la diversificazione operativa di Ithaca senza aggiungere alcun debito. Fitch si attende che l’Ithaca combinata tragga vantaggio da una maggiore flessibilità finanziaria, aiutata dalla sua bassa leva finanziaria e dalla politica finanziaria conservativa. Prevede che la leva finanziaria netta di Ithaca rimarrà bassa in media a 1x nel 2024-2027.Questi punti di forza sono controbilanciati dalla breve durata delle riserve combinate di Ithaca rispetto ai peers a circa 6 anni su base 1P, esposizione concentrata alla piattaforma continentale britannica matura (UKCS) con elevati costi operativi di oltre 20 dollari al barile di petrolio equivalente (boe) e un’elevata tassazione e un regime fiscale meno prevedibile. LEGGI TUTTO

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    Google, Dipartimento Giustizia Usa valuta ipotesi “spezzatino” contro monopolio

    (Teleborsa) – Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti starebbe prendendo in considerazione la possibilità di scorporare Google per contrastare il monopolio esercitato sui motori di ricerca. È quanto ha riportato il Financial Times che fa riferimento ad un documento preparato dal tribunale che sta valutando come sanzionare il gigante tech dopo la storica sentenza arrivata ad agosto e in cui è stato definito “monopolista”.Il documento descrive le sanzioni che il Dipartimento di Giustizia potrebbe richiedere al giudice che presiede il caso. In particolare si fa riferimento a “rimedi comportamentali e strutturali” che i pubblici ministero potrebbero richiedere per impedire a Google di utilizzare i suoi prodotti – ad esempio il browser Chrome, l’app store Play o il sistema operativo Android – per dare al suo motore di ricerca un vantaggio competitivo nei confronti degli attuali concorrenti ma anche nuovi player.Tra questi rimedi è stata inserita la possibilità di costringere Google a condividere i dati di ricerca degli utenti con i rivali e di limitare la sua capacità di utilizzare i risultati di ricerca per addestrare nuovi modelli e prodotti di intelligenza artificiale generativa. Una decisione sul caso è attesa entro agosto 2025. Google ha comunque già fatto sapere che presenterà ricorso contro la decisione fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti.”Per più di un decennio, Google ha controllato i canali di distribuzione più popolari, lasciando ai rivali scarsi o nulli incentivi a competere per gli utenti”, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia. “Per porre rimedio a questi danni è necessario non solo porre fine al controllo di Google sulla distribuzione oggi, ma anche garantire che Google non possa controllare la distribuzione di domani”, ha aggiunto.”Uno smembramento di Google riorganizzerebbe un mercato di ricerca in cui l’azienda gestisce oltre il 90 percento delle query online e trasformerebbe un’attività che ha reso la sua società madre, Alphabet, una delle più preziose al mondo”, ha fatto notare il Financial Times.(Foto: Pawel Czerwinski su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso agosto +0,1% m/m, vendite -0,1% m/m

    (Teleborsa) – Sono aumentate poco meno delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di agosto 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,1% a 904,8 miliardi di dollari, sotto il +0,2% atteso, rispetto al +0,2% del mese precedente. Su base annua si registra un aumento dello 0,6%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dello 0,1% su base mensile a 670,9 miliardi di dollari dopo il +1,1% registrato a luglio. Su anno si è registrato un aumento dell’1,1%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,35 contro l’1,35 di un anno prima. LEGGI TUTTO